venerdì 17 febbraio 2023

Donna italiana nel medioevo

 

La donna italiana del Medioevo

È il periodo dei Comuni: la ven- tata di libertà che percorre le campagne e i borghi di tutta Ita- lia sembra risvegliare anche la donna. La bella italiana esce dal feudo e lascia il solitario castello nel quale è stata rinchiusa, sia pure come signora, per lunghi anni.

La donna un po' rigida e austera che avevamo conosciuto nei secoli precedenti ritorna ora ad adornarsi delle sue doti più belle, che a lungo aveva tenute nascoste: la grazia e la femminilità.

NASCE LA "SOTTANA"

In questo periodo la moda italiana assume un suo carattere tutto particolare: le vesti hanno un taglio elegante e raffinato, sono aderenti al busto e alla vita e si fanno più ampie in basso, sono sempre lunghe fino ai piedi ma hanno generalmente in più una breve coda. La bella italiana sa muoversi con grazia innata e camminare con scioltezza invidiabile, evitando di lasciarsi intralciare il passo dalla lunga veste a breve strascico. Con nome italianissimo la tunica dalle lunghe maniche viene chiamata « sottana », mentre la « socca » è un mantello di lino o di lana fermato sulle spalle ma lasciato aperto fino a terra per avere liberi i movimenti del braccio.

RICAMI E SCOLLATURE

Mantelli e vesti sono riccamente e artisticamente ornati da bordi ricamati a colori vivacissimi, anche se la preferenza va spesso ai ricami in oro e in argento. Il bordo sottolinea l'ampia scollatura (un'altra novità di questa moda) e mette in evidenza la lunghezza del collo, requisito di bellezza molto apprezzato nel mondo medioevale. In genere la scollatura è tonda o leggermente allungata sulle spalle; qualche dama non più giovanissima, vela l'ampia scollatura con una stoffa ricamata in colori contrastanti.

SUI CAPELLI: VELI E RETICELLE

I lunghi capelli sono pettinati con cura, dato che la moda li vuole coperti soltanto da leggere reticelle dorate. I poeti vedono i capelli delle bellissime risplendere al sole e cantano le loro chiome lucenti.

I Crociati, tornando dall'Oriente, hanno riportato di moda i veli: veli trapunti d'oro e d'argento, tramati di sete multicolori. Le donne li trovano bellissimi e li adattano con eleganza alla moda: li portano lunghissimi come manti, corti come mantelline, poggiati sulla testa e fermati con un cerchio d'oro o d'argento.

VOLTI SOFFUSI DI CIPRIA

Sono ancora i Crociati a riportare dall'Oriente l'uso dei profumi e dei belletti che la Chiesa aveva severamente proibito nei primi secoli del Cristianesimo. Le guance femminili tornano così a conoscere la morbida, profumata, impalpabile carezza della cipria. Gli specchi in bronzo o in ferro ritraggono, sulla lucida superficie, il volto delicato della donna che ama rimirarsi.



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