mercoledì 29 giugno 2011

Pizza davvero pizza

Davvero buona! Girando per il web mi sono imbattuta nella pizza di Bianca e mi ha tentato. In realtà non si discosta molto dal pane senza impasto come lievitazione, e ho voluto provare. Per la ricetta della pizza ho fatto alcune variazioni perchè non riuscivo ad impastare con le dosi riportate, però come metodo di lievitazione ho mantenuto quanto da lei spiegato quindi la chiamerò con il suo nome per distinguerla dalle altre ricette che ho già, ma non fatevi ingannare non è bianca, la pizza è rossa:-)
Il risultato è stato davvero ottimo!

Pizza Bianca

Ingredienti

1 kg farina 00
un cubetto di lievito di birra
1 cucchiaino zucchero
1 cucchiaio raso sale
acqua tiepida q.b.
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva

Sciogliere il lievito nello zucchero, poi impastare la farina con tutti gli ingredienti ottenendo un impasto che risulti abbastanza morbido.Impastare per circa 10 minuti, poi prendere una ciotola, infarinarla, coprirla con pellicola e riporla in frigorifero per una notte. Al mattino si avrà un composto simile a quello maturo del pane senza impasto. Farlo riposare un'oretta o due, poi lavorarlo e farlo rilievitare per altre due ore circa, formare le pizze  e rifare lievitare.
Condire e cuocere in forno. Visto il caldo ho acceso il forno a legna e devo dire che gli conferisce un sapore unico.

martedì 28 giugno 2011

Anicini

Finalmente mi è arrivata la piastra e ho potuto realizzare questi anicini di Gisella Mancini, che vidi la ricetta Il cortile delle matte e mi aveva ispirato già da tanto tempo. La mia attesa non è stata vana, proprio buoni sia mangiati così che accompagnati con il gelato, uno tira l'altro. Sono anche veloci da fare e non occorre il forno, direi adattissimi alla stagione.
Insomma, non hanno difetti!! Ricetta per cialdiera a stampo sottile:

Anicini Gisella
 
Ingredienti

3 uova
4 cucchiai di olio etravergine delicato (ma anche olio di semi di arachide)
220/240 g farina
un bicchierino di liquore all'anice
2 cucchiai rasi di zucchero
1 cucchiaio di semini d'anice
un pizzico di sale

Battere uova, sale e zucchero; unire olio e liquore (se non si gradisce troppo il liquore di anice, usare grappa o cognac), quindi la farina, formando una pastella densa tipo maionese.

Scaldare la cialdiera, quindi versare un cucchiaio di pastella al centro, schiacciare bene e cuocere da entrambi i lati (con cialdiera manuale come la mia...)


Dividere gli spicchi secondo i segni e far raffreddare sul canovaccio. Possono essere conservati in una scatola di latta, a lungo. Senza anicini, sono cialde perfette per gelato, crema, macedonia...

domenica 26 giugno 2011

Crescioni

Che amiche ho!! Mi viene a trovare Carla, si presenta con una borsina frigo e mi dice: "mi sono portata la merenda"...perchè non ho nulla io? bè mi ha portato i suoi crescioni, congelati, si scusa perchè non sono buoni come appena fatti...per fortuna!! una pasta sottilissima e croccantina al punto giusto, una squisitezza!
Però mi ha detto che dovrò attendere l'autunno per rifarli, ma conoscendomi...per me li faccio prima:-)
Metto la ricetta, ovviamente di Carla e i crescioni che vedete in foto sono di Carla! La bruciatura sul dito invece è la mia:-)!

Crescioni 
ca. 20 pezzi

Ingredienti per il ripieno
(da preparare la sera prima e conservare in frigo)

800 gr. purea di patate (sono 8 patate medio-grosse, cotte con la buccia e un pizzico di sale, pelate e passate allo schiacciapatate)
500 gr. di polpa lessata di zucca gialla, ben scolata attraverso un telo (legare le cocche e appenderlo)
400 gr. ricotta
100 gr. pancetta macinata
2 cucchiai di olio e.v.o.
4 spicchi di aglio
40 gr. pomodori secchi sott’olio, tritati fini (opzionali)
200 gr. di parmigiano grattugiato
sale, pepe, noce moscata,
peperoncino (opzionale)

In un tegamino scaldare l’olio e farvi imbiondire l’aglio, aggiungere la pancetta e farla sciogliere; intanto in una ciotola grande mettere la purea di zucca, quella di patate e la ricotta, aggiungervi il battuto di pomodori e infine il soffritto di pancetta e l’aglio spremuto.
Lavorare un po’ con le mai per amalgamare tutto, aggiungere il parmigiano e gli aromi e continuare ad amalgamare.
Assaggiare ed eventualmente correggere di sale,  il composto deve essere abbastanza saporito. Mettere in frigorifero.


Pasta
(da preparare al momento)

400 gr. di farina 00
1 pzc di sale
Acqua di cottura della zucca q.b.

Mettere la farina a fontana, aggiungere il sale e impastare con l’acqua di cottura della zucca (questa permette di ottenere una sfoglia sottile, morbida e che non si rompe).
Quando l’impasto è liscio modellarlo a palla e farlo riposare sotto una ciotola per 15-20 min., dopo di che tirare la sfoglia.
Arrotolarla sul matterello fino a metà, stendere il ripieno ad uno spessore di ca. 1,5 cm. e coprire infine con la parte di sfoglia arrotolata. Con la punta delle dita fissare bene il bordo tutt’intorno, poi appoggiare il matterello segnando delle linee (o fossette) in orizzontale e in verticale in  modo da segnare i punti dove passare la rotella dentata, premendo bene anche con la punta delle dita.
Si dovranno ottenere dei quadrati di cm. 10x10 ca.; nulla vieta di farli rettangolari o triangolari.

Nel frattempo mettere il “testo” (va bene sia in refrattario che in alluminio) sul fornello a scaldare, cuocere i crescioni a calore moderato, rivoltandoli spesso in  modo che sulla superficie si formino delle bollicine marroni.
Si possono congelare.
                                                                                                                                                                                  Carla Nanni





sabato 25 giugno 2011

Nocino di Assisi

Questa è la nuova ricetta che ho provato quest'anno. Me la passò sul forum di Vittoria alcuni anni fa Amarena, l'ho provata poi vi dirò.
Riporto quanto scritto da lei.
"In casa lo chiamiamo così perchè la ricetta ci è stata data dal proprietario di un ristorante di Assisi
(grazie ad uno zio frate francescano). 
A me piace molto, lo preferisco al classico nocino, perchè è meno forte"

Nocino Assisi

Ingredienti

8 noci colte la notte di S.Giovannil 
1 litro vino bianco 
300gr zucchero 
300gr alcool 

Mettere in infusione le noci nel vino per 40 giorni. 
Trascorso questo tempo, passare attraverso un colino, unire lo zucchero e quando questo si sarà
sciolto completamente , unire l'alcool. 
Agitare per due giorni e bere dopo 8 mesi.

Nocino - il liquore delle streghe

Chi meglio di me per prepararlo.-)!
Come già anticipato ieri, il 24 giugno, notte di San Giovanni, secondo un'antica leggenda in questa notte attorno all'albero  del noce si riuniscono a convegno le streghe. E' proprio in questa notte che si devono raccogliere dall'albero le noci, dette appunto di S.Giovanni, per la preparazione del nocino. ovvero il liquore che si ottiene dall'infusione delle noci non ancora mature nell'alcool.
 Il noce è una pianta che era considerata sacra per le streghe ma non per i contadini che lo piantavano a distanza dagli altri alberi da frutto perchè era radicata la credenza  che questo albero fosse velenoso e che la sua influenza negativa contagiasse tutto il terreno in cui era piantato.
In realtà non è così, anzi un tempo dove non vi era la coltivazione dell'ulivo, veniva utilizzate le noci per fare l'olio e si può pure fare il vino con il noce mettendo in infusione le foglie con i germogli nell'alcool.
Ieri ho dedicato buona parte della giornata alla preparazione del nocino, la ricetta che seguo da anni e anni (ormai più di 20) è sempre molto gradita anche se abbastanza alcoolica, ma il nocino deve essere un buon digestivo:-)!
Quest'anno ho provato anche una ricetta che mi passo un'amica del nocino dei frati francescani di Assisi, dovrebbe essere più leggero, però devo attendere Natale per potervelo dire:-)!
Ecco la mia ricetta:

Nocino

Ingredienti

25 noci
24 chicchi di caffè
24 chiodi di garofano
buccia di un limone
300 ml acqua
500 gr zucchero
1 stecca cannella
1 l alcool

Pulire le noci con un canovaccio,

                                                                     
                                                                      Tagliarle in 4.

Fare uno sciroppo con acqua e zucchero e fare raffreddare.Unire gli altri ingredienti e mettere tutto in un vaso a chiusura ermetica,

lasciare al sole per 40 giorni, scuotere ogni tanto, poi trascorso questo periodo filtrare,imbottigliare e conservare al buio per 4 mesi circa.


venerdì 24 giugno 2011

24 Giugno - S. Giovanni!

Oggi S. Giovanni, giorno pieno di tradizioni. La mattina è iniziata presto raccogliendo le noci dall'albero ancora bagnate dalla guazza di S. Giovanni, per fare il nocino.
E' tradizione andare a raccogliere spighe di grano a digiuno in numero di 7 o multipli dispari di 7, che portate in casa nel giorno di oggi portano soldi e abbondanza per tutto l'anno. Quindi via di corsa nel campo di grano (l'unico rimasto quest'anno:-() a raccogliere le spighe.

Oggi pomeriggio procederò alla preparazione del nocino intanto metto un poco di notizie.
La guazza di San Giovanni viene da una antica tradizione e si prepara la sera del 23 giugno: si raccolgono fiori e foglie e si mettono in acqua a prendere la “guazza” della mattina seguente per utilizzare poi quell’acqua per lavare il viso. I profumi che si sprigionano da quella preparazione incantano e predispongono l’animo all’antica purificazione che l’utilizzo dell’acqua ha sempre significato per il solstizio d’estate.  Nel passato veniva anche conservata in bocettine e messa utilizzata per curare i malanni. Bagnata la parte che duoleva faceva passare il male.

Per quanto riguarda il nocino è un liquore che si beve dopo i pasti ed è un ottimo digestivo. Documenti romani antichi riportano che i Picti, cioè i Britanni, si radunassero nella notte di mezza estate e bevessero da uno stesso calice uno scuro liquore di noce. Successive fonti riportano che tra i francesi era in uso un liqueur de brou de noix o ratafià di mallo. Probabilmente dalla Francia fece il suo ingresso in Italia, diffondendosi prima nella zona del Sassello e poi nel Modenese. Il noce mantenne sempre un alone di leggenda, legato alla presenza di streghe e incantesimi, che si comunicò alla preparazione del liquore. Tradizionalmente, infatti, le noci venivano raccolte nella notte di San Giovanni dalla donna più esperta nella preparazione che, salita sull'albero a piedi scalzi, staccava solo le noci migliori a mano e senza intaccarne la buccia. Lasciate alla rugiada notturna per l'intera nottata, si mettevano in infusione il giorno dopo. La loro preparazione terminava la vigilia di Ognissanti.. Nella raccolta la tradizione chiede di non usare attrezzi di ferro. Il metallo, infatti, intaccherebbe le proprietà delle piante officinali. È un fatto che i vegetali tagliati con lama di metallo ossidano prima e appassiscono più in fretta di quelli tagliati, ad esempio, con una lama di ceramica. L'usanza è comunque molto antica e già i druidi la seguivano cogliendo il vischio con un falcetto d'oro. (fonte delle notizie Wikipedia)

giovedì 23 giugno 2011

Cheesecake crudo

Questo dolce l'ho visto sempre sul blog di Lidyia, è stato amore a prima vista. L'ho già fatto diverse volte, a noi piace molto. L'unica cosa che l'ho congelato e dopo fa un pò di acqua, rimanendo sempre buono  però poco carino da vedere, ma credo di aver capito dove era l'inghippo. Nella ricetta della sour cream che avevo non diceva di eliminare il liquido, quindi penso che sia tutto lì il problema. Buono e fresco un ottimo dopo pasto.

Cheese cake senza cottura

Ingredienti

500 gr ricotta
500 gr sour cream (panna acida)
1 tazza di zucchero nella panna
1/2  tazza zucchero nella ricotta
5 cucchiai latte condensato
2 bustine vaniglia
10 biscotti
frutta varia (fragole, pesche, ciliege...)
5 fogli gelatina

Preparare la sour cream (se non si ha nel seguente modo)
occorre
1kg di panna da cucina (meglio quella al banco dei freschi)
1 vasetto di yogurt
 il succo di mezzo limone
 una presa di sale 
 due cucchiaini di zucchero
.
Mettere tutto insieme in un contenitore, mescolare per bene, coprirlo con la pellicola e lasciarlo a temperatu-ra ambiente per 24 ore senza mescolarlo. Importante temperatura ambiente. Il giorno dopo, si formerà un li-quido in superfice. Scolarlo. Fatto questo, metter un fazzoletto in uno scolapasta e versarci la panna che du-rante la notte, per effetto dei fermenti dello yogurt e dello zucchero si e' inacidita . Lasciare scolare per bene tutto il liquido per almeno un paio d'ore dopodichè raccogliere i lembi del fazzoletto e spremere per far fuor-iuscire l'acqua residua. Mettere la salsa in un contenitore e si ha ottenuto la panna acida di base che si può u-sare in mille preparazioni. Può essere mangiata anche così ed è buona su tutto. Anche sulla frutta.

Preparazione del dolce
Mettere a bagno 5 fogli di gelatina , poi quando gonfi metterli con 10 cucchiai di acqua sul fuoco finchè non sono sciolti , avnedo cura di non farli bollire. Prendere i biscotti e romperli in modo grossolano, aggiungerli alla sour cream e se si vuole aggiungere anche frutta.
Prendere la ricotta passarla o al setaccio o metterla nel mixer, batterla con lo zucchero, la vaniglia e il latte condensato. Dividere la massa in due parti e aggiungere ad ognuna un tipo differente di frutta.

Se piace preparare della gelatina alla frutta da intercalare negli strati della torta. Prendere uno stampo o una cerniera appoggiata su di un piatto, ricoprirlo con pellicola , versarvi metà della panna acida preparata e sopra uno strato  fatto con le due ricotte, alternandole. Se si è preparata la gelatina colorata fare uno strato di gelatina, altrimenti continuare alternando panna e ricotta fino alla fine degli ingredienti. Decorare con frutta o panna come si preferisce. Mettere in frigorifero per almeno 8 ore.

mercoledì 22 giugno 2011

Tortellacci agli asparagi

Ieri ho visto gli asparagi..so che siamo un pò avanti però li adoro e non ho resistito. Li ho presi poi ho deciso di conservarli il più a lungo possibile quindi ho fatto questi tortellacci..tortellacci perchè sono un pò più grandi dei soliti tortelloni e perchè non ce ne è uno uguale all'altro :-). Ora riposano in congelatore così quando avrò voglia di asparagi li ho belli e pronti. Li cuocerò normalmente e li condirò solo con burro e sono sicura che sarà un piatto straordinario.


Tortellacci agli asparagi

Ingredienti

farina
uova
500 gr ricotta
un mazzo asparagi
scalogno o cipolla
parmiggiano reggiano
burro
sale

Soffriggere lo scalogno nel burro, aggiungere gli asparagi lavati e mondati tagliati a pezzettini piccoli. Coprire il tegame e fare cuocere a fiamma bassa. Prendere la ricotta, mescolarvi il parmiggiano. Quando freddi anche gli asparagi. Nel frattempo preparare la sfoglia nella proporzione di circa 120 gr farina un uovo, tenendo presente che con 2 uova di sfoglia si mangia in 3. Tirarla sottile e ricavare dei quadri abbastanza grandi dove depositare nel mezzo un pò del ripieno preparato.
Chiuderli a tortellone e o cuocerli in acqua bollente e appena affiorano sono pronti, o porli nel congelatore fino al momento di cuocerli.


lunedì 20 giugno 2011

Si miete! Pane a forma di fascio di grano

E' iniziata la campagna del grano, si inizia a trebbiare, speriamo che sia un buon anno e che possa donarci tanto pane e pasta. Come buon auspicio rispolvero questo pane che feci l'anno scorso, lo vidi sul blog di Lidyia e me ne innamorai. Ecco come ho fatto.
Fra parentesi vi metto le mie considerazioni e vi posto qualche foto che ho scattato mentre lo facevo.
Pane fascio di grano

Ingredienti

Pasta scultura

3 ½ tazze di farina gr 500
1 tazza albume (250 ml)

pasta di pane

3 tazze di farina bianca gr 420
½ cucchiaino di sale
2 cucchiai di zucchero
1 ½ cucchiaino di lievito secco (o 12 gr di lievito fresco)
25 gr burro fuso
2 tuorli d'uovo
½ tazza di acqua + 1-2 cucchiai

Glassa
2 cucchiai di gelatina filtrata o diluita o sciroppo di mais

Preparare la scultura in pasta: Setacciare la farina nella ciotola e aggiungere gli albumi. Montare il gancio nell'impastatrice farla andare a bassa velocità finchè la pasta sarà elastica. La pasta risulta piuttosto dura ma non aggiungere altri liquidi. All'inizio si formeranno tante briciole, ma poi si amalgameranno (vero, occorrono circa 15-20 minuti, ma poi si ottiene un panetto splendido). Avvolgere in pellicola trasparente e tenere da parte.

Preparare la pasta di pane:

Setacciare la farina in una ciotola, aggiungere il sale e lo zucchero e mescolare. Aggiungere il lievito secco e mescolare (io l'ho messo così, però la prossima volta lo scioglierò nell'acqua)
Aggiungere il burro, i tuorli e mezza tazza d'acqua e far andare a una velocità lenta. Se necessario aggiungere 1-2 cucchiai di acqua. Coprire la ciotola e far lievitare per un'ora finchè non raddoppierà (non raddoppierà, aumentera solo un pò di volume).
Nel frattempo preparare la scultura di pasta (si può fare parecchie ore prima e tenere in frigo coperta su un vassoio con della pellicola)

Steli: strappare un pò di pasta dopo averla fatta riposare un po' e fare dei cordoncini il più sottile possibile di spessore non superiore a 5 mm e lunghi 20-25 cm (operazione non facile, in quanto la pasta è molto elastica, quindi tornano corti. Mi sono trovata meglio a prendere pochissima pasta per volta, proprio una pallina piccolissima) Posizionarli su di un piatto e coprirli in modo che non secchino.

Grano: strappare piccoli pezzi di pasta e fare un rotolino di circa 10 cm per 1 cm di spessore. Tagliare ogni rotolo in due piccole metà e poi con le forbici fare dei piccoli tagli così si formerà la spina (se riuscite fateli più sottili, ho notato che quelli più sottili hanno tenuto meglio la forma e risultano molto più simili alle spighe. ).
Fare circa 40-50 spighe, occorre tempo e pazienza.Metterle su un vassoio e coprirle con pellicola. Se la pasta risulta dura e secca, per lavorarla farla scorrere su un canovaccio umido così il rotolamento diventa più facile.
Lavorare un po' di pasta di pane sgonfiandola dal lievito, arrotolarla e tirarla a 3-4 cm di spessore. Posizionarla su teglia rivestita di carta forno. Prendere della carta forno e piegarla 4 volte su stessa in modo da avere una fascia di 5 cm di larghezza totale e metterla nel centro del panetto come se fosse una cintura stringendola

Coprire e far lievitare per un'ora


Togliere dal forno e mettere su una gratella a raffreddare. Prima di servire lucidare il pane con la glassa


Scaldare il Forno 180 gradi mettendo un bicchiere di acqua dentro in modo che si formi vapore. Delicatamente tagliare e rimuovere la forma di carta forno ( si attacca un pò però con calma si riesce). Disporre i gambi di grano sul panetto non in modo ordinato Disporre le spighe nel senso giusto e ogni strato sovrapporlo un po' al precedente. Con il resto della pasta tirare una cordicina di spessore circa 2 cm e tagliarla di due parti uguali. Metterne un po' sotto la pasta di pane e con le altre due estremità fare un bel fiocco. Cuocere 40-45 minuti finchè diventa marroncino. se colora in fretta coprire con foglio di alluminio (io ho abbassato un poco la tempera-tura del forno).

domenica 19 giugno 2011

Alfabeto di crescenta

Ieri sera, a cena da amici, ci è stato servito questo carinissimo, oltre che buono, antipasto, dove le fettine di salame casereccio venivano accompagnate da simpatiche lettere, che simboleggiavano le iniziali dei commensali, di crescenta. Un'idea originale, bella, e che può anche risolvere il problema dei segnaposti a tavola.
Però c'era un difetto: l'essersi fermati alle iniziali. Dalla bontà che era la crescenta sarebbe stato meglio avere tutto il nome scritto:-)!
Brava Tiziana (la mia amica)!! Le ho chiesto la ricetta e lei me l'ha gentilmente concessa, eccola:

Alfabeto di crescenta di Tiziana M.

Ingredienti

1 kg di farina
1 cubetto di lievito di birra
3 bicchieri di acqua tiepida (circa)
1 cucchiaino di zucchero
3/4 etti di ritagli di prosciutto macinato
 
Sciogliere il lievito nell'acqua e zucchero, poi impastare tutti gli ingredienti insieme. Fare lievitare, riprendere l'impasto e formare. Cuocere in forno a 200 gradi per 30-40 minuti (le pezzature piccole basta meno).
 

sabato 18 giugno 2011

Segnalibro fiocco di neve

Velocissimo da fare, facile e ottima idea da mettere magari in mezzo ad un biglietto di auguri natalizio. Questo è stato un prototipo, ho fatto l'anellina centrale un pò troppo grande, ho modificato le maglie di partenza.

Segnalibro fiocco di neve

Fare 7 canelle unirle con una maglia bassissima in modo da formare un anello.
1 giro: 1 catenella ,  17 maglie basse (tot. 18 maglie basse) unire con maglia bassissima
2 giro: 1 catenella nel punto di unione del precedente giro, *4 catenelle saltare una maglia bassa, una maglia bassa in quella successiva 2 catenelle una maglia bassa sulla seguente maglia bassa*
3 giro:*(maglia bassa, 3 cat., maglia bassa, 5 cat.,maglia bassa, 3 cat., maglia bassa) il tutto racchiuso dentro il primo archetto grande, 2 maglie bassissime in quello piccolo* ripetere da *a*
Stelo: 85 catenelle, passare una maglia bassissima nella 5 catenella partendo dall'uncinetto 1 catenella, girare, 6 maglie basse nell'anellino, 80 catenelle una maglia bassissima nella seconda catenella di partenza.
Staccare il filo.
Buon lavoro!

venerdì 17 giugno 2011

Ciambella allo yogurt


Avevo uno yogurt in scadenza e ho rispolverato questa ricetta della mia mamma, che non so il perchè era andata nel dimenticatoio. Una squisita colazione o una buona merenda per bambini.

Torta allo yogurt della mia mamma

1 yogurt naturale
3 bicchieri (yogurt) farina
2-3 bicchieri di zucchero
1/2 bicchiere di olio
scorza limone grattugiata
1 dose per dolci da mezzo chilo
3 uova

Montare le uova separando i tuorli dagli albumi, unirle poi aggiungere l'olio e tutti gli altri ingredienti. Versare in una teglia imburrata e infarinata e  mettere in forno caldo a 160 gradi per circa 30 minuti.



giovedì 16 giugno 2011

Tonno di coniglio

Con l'arrivo del caldo questo è un piatto che si mangia molto bene, è ottimo anche per un buffet. Si può fare in anticipo e si conserva anche per una settimana. E' adatta sia come antipasto che come secondo.Ricetta fresca, facile di sicura riuscita.

Tonno di coniglio
Ingredienti
un coniglio
olio
sale
carota
sedano
cipolla
aglio
chiodi di garofano

Ho fatto disossare un coniglio, tagliato a pezzetti e messo a bollire in acqua con sedano , carota, cipolla e chiodo di garofano, sale e lasciato cuocere per 3 ore.

 Fatto raffreddare nella sua acqua (importante così acquista maggiore sapore), quindi l'ho spolpato. Ho riposto la polpa in una terrina (se non si mangia in due giorni riporlo in un vasetto), gli ho cosparso sopra uno spicchio di aglio tritato e una foglia di salvia, poi l'ho coperto con olio di oliva, rifatto lo strato e ripetuto il tutto.

 Coperto e messo in frigo. Al momento di servire l'ho messo su un letto di insalata fresca.

martedì 14 giugno 2011

Plum-cake

La ricetta l'ho presa da un vecchio libro formato da fascicoli che feci tanti tanti anni, ero ancora ragazza: Ho provato la versione senza lievito come da ricetta e l'ho voluto riprovare con lievito; preferisco la prima. Buono anche nella seconda versione ma qui  a Bologna diciamo "impaluga" di più, mentre nella prima si mangia benissimo. Ottimo come merenda per bambini o colazione.

Plum-cake

Ingredienti

250 gr farina
270 gr burro
250 gr zucchero
4 uova
6 gr lievito in polvere
200 gr uvetta sultanina
100 gr scorzette d'arancia e cedro
(io le ho omesse)
1 limone
30 gr pangrattato
sale


Servendovi di un cucchiaio di legno, montate in una terrina 250 gr burro fino ad ottenere una crema. Dopo aver separato gli albumi dai tuorli unire questi ultimi al burro lavorato a crema, incorporando poi delicateamente in zucchero, un pizzico di sale e la scorza grattugiata del limone. Versare quindi la farina a pioggia setacciata insieme al lievito. Aggiugete, rimestando delicatamente, gli albumi montati a nev, unendo inoltre la frutta candita e l'uvetta tritate. Imburrate uno stampo a cassetta con 20 gr di burro e il pangrattato, versatevi l'impasto e passate in forno a 200 gradi per un'ora. Trascorso questo tempo togliete il plum-cake dal forno, sformatelo su un piatto di portata e servitelo.

lunedì 13 giugno 2011

Cheesecake con frutta

Questo dolce l'ho preso sempre dal blog di Lidiya.Un pò diverso dai nostri soliti cheesecake ma buono.L'unica variante che farei è di sostituire la pasta sfoglia sotto con biscotto tritato e burro, secondo me gli conferisce un carattere più deciso. C'è un pò di gelatina:) però poi  in effetti alla fine sono grandi quantità, anche se qualcosa si può calare a mio parere.
In ogni caso un dolce scenografico e fresco.

Cheesecake alla frutta

Ingredienti

250 gr pasta sfoglia pronta
4 tuorli d'uovo
1 tazza latte (500 ml)
250 gr zucchero
500 gr ricotta
500 ml panna
45 gr gelatina
1 vasetto pesche in scatola
500 gr ciliege congelate

Mettere a bagno 30 gr gelatina in una piccola quantità di acqua fredda. Pulire le ciliege dal nocciolo , lavarle, asciugarle e metterle in freezer.Stendere la pasta sfoglia sottile. Scaldare il forno a 220 gradi. Tagliare il cerchio di pasta ad un diametro di 30-32 cm, bucherellare con una forchetta. Mettere su una teglia coperta da carta forno e infornare per una decina di minuti, finchè appare dorato. Preparare la crema. In una ciotola mescolare il latte, lo zucchero e i tuorli d'uovo. Mettere sul fuoco a bagnomaria e fare cuocere finchè il composto non assume spessore. Togliere dal fuoco, aggiungere la gelatina e rimescolare finchè non sarà completamente sciolta. Raffreddare. Passare la ricotta al setaccio. Rimescolare con una frusta la ricotta e la panna montata non ferma e la crema ormai fredda. Prendere le pesche, scolarle bene dal liquido, tagliarle a piccoli dadini e unirli alla crema ottenuta. Prendere le ciliege congelate e metterle in un tegame con 4 cucchiai di zucchero, versare acqua fino a coprirle interamente e portare a bollore. Togliere dal fuoco e aggiungere la rimanente gelatina che si sarà messa precedentemente in acqua fredda. Mescolare bene e fare raffreddare.
Prendere un piatto da portata, riverstire con pellicola, adagiarvi una cerniera da dolci e appoggiare sul fondo il disco di pasta sfoglia, quindi versarvi sopra la crema. Mettere in congelatore. Quando le ciliegie saranno fredde e incominciano ad addensarsi, prendere fuori il dolce e versarle sopra. Mettere in frigorifero .

sabato 11 giugno 2011

Oggi fine della scuola! Torta lavagna

oggi ultimo giorno di scuola, anche se sembra più ottobre che giugno..e anche la prima media è finita..pensare che mi sembrava ieri che facevo questa torta...che serata! venne tutta la classe di mia figlia l'anno scorso per festeggiare la fine delle elementari, peccato che mi andò a male il ragu ..e mezz'ora prima dell'arrivo degli invitati eravamo a scongelare sotto all'acqua la salsiccia che avevo in freezer per farne dell'altro. Per fortua è sempre ben rifornito!
La torta era una base di pan di spagna farcita con panna e nutella, la lavagna era fatta di pasta di mandorle (più adatta come colore di quella di zucchero), le scritte con glassa di zucchero e i gessetti raffiguranti tutti i bambini della classe (sopra ognuno c'era un nome) in realtà erano bastoncini di liquirizia.
Oggi invece arriverà a casa con le sue amiche e farò la pizza cotta nel forno a legna e una cheese cake nuova..incrocio le dita.

Buone vacanze a tutti gli studenti!

venerdì 10 giugno 2011

Ossibuchi

Complice il mal tempo di questi giorni, trovandomi in freezer degli ossibuchi di vitellone, ho deciso di cucinarli. Che buoni! Una volta una pubblicità di tonno diceva che si spezzava con un grissino, anche questi!
Non c'è nulla da fare, quando il cibo viene cucinato nella giusta maniera, con calma e dedicandogli il giusto tempo, è tutt'altra cosa.
Ultimamente li facevo cotti nella pentola a pressione, che non sono male, ma cotti così sono di un altro livello.
La "ricetta" me la diede la mia santola, l'Edd; io sono cresciuta in casa sua, ha sempre cucinato della carne...va bene che suo marito era macellaio,però..:-)
Bè sono stata davvero contenta di aver ceduto alla tentazione di cucinarli.


Ossibuchi dell'Edda

Ingredienti

ossibuchi di vitellone
trito di carota sedano cipolla
sale
brodo
salsa di pomodoro
farina
olio o burro

Prendere gli ossibuchi, tagliare le parti grasse in modo che non si "arriccino" cuocendo.


soffriggere in olio o burro gli odori tritati

infarinare da ambo le parti gli ossibuchi

aggiungerli agli odori e farli apprena rosolare

poi aggiungere il vino e fare cuocere a fiamma bassa finchè evapora

sciogliere il passato di pomodoro nel brodo e unirlo alla carne
fare cuocere coperto a fiamma bassa finche non sono teneri e si è assorbito il sugo.