venerdì 28 dicembre 2012

Cestini di crudo

Questi cestini li ho mangiati il giorno di Natale e per Santo Stefano li ho subito rifatti dal gran che mi sono piaciuti. Non ho rispettato la ricetta originale che chiamava robiola e pere, perchè non le avevo in casa, l'ho sostituito con stracchino e mele e aggiunto melagrana, ma erano squisiti ugualmente. Sono anche molto veloci da fare. Le dosi sono ad occhio.

Cestini di crudo
 
 
Ingredienti
 
fette di prosciutto crudo
stracchino
mele
melagrana
 
Rivestire uno stampino da mini muffin con le fette di prosciutto (oppure dei pirottini di carta) e metterlo in forno per 15 minuti. Togliere i cestini dagli stampi e riempire con formaggio e la frutta tagliata a dadini. Buoni tiepidi, squisiti freddi.


mercoledì 26 dicembre 2012

Dolce presepe

Foto
 
 
Questo è il presepe di  biscotto che hanno fatto i bambini durante il laboratorio di Natale; è tanto  semplice quanto affettuoso, di una terezza incredibile. E' realizzato in pasta di biscotto al miele.  Una buona pasta, anche se mi è risultata un poco morbida, probabilmente dovuto alle uova che erano molto grandi.
 
Biscotto al miele
 
Ingredienti
 
170 gr farina
1 uovo
3 gr di lievito
cannella
1 uovo
25 gr miele
70 gr zucchero
 
 
Impastare tutto insieme. Fare riposare e quindi lavorare come per biscotti normali. Ritagliare le formine prescelte. Cuocere in forno a 170 gradi senza fare biscottare, per una decina di minuti.

 


martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale

Questa la mia casina di pampepato che da quando Alda me la insegnò, non manca mai sulla nostra tavola natalizia. Quest'anno l'abbiamo fatto semplice, un poco austera, come il periodo che stiamo vivendo, però a me è sembrata carinissima ugualmente. E' con questa, che in un momento difficile per tanti di noi, vi auguro un Natale semplice, che possa riempire i vostri cuori di tanto affetto da poter condividere con le persone che vi circondano con scambio di pacchettini contenenti tanti luminosi e affettuosi sorrisi da poter cancellare ogni ombra dal vostro viso.

 
BUON NATALE, MERRY CHRISTMAS, Joyeux Noel, Shub Naya Baras
Feliz Navidad, Fröhliche Weihnachten, Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom, Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan




lunedì 24 dicembre 2012

Vigilia secondo tradizione

Oggi Vigilia. Si avvicina, anzi ormai ci siamo, Natale e come ogni anno tutto secondo tradizione. Se non si riscoprono le tradizioni a Natale, quando?
Oggi abbiamo mangiato senza apparecchiare la tavola, come da usanza di casa di mio marito e solo baccalà fritto, senza pasta. Questa sera,dopo aver recitato il rosario con la famiglia (ristretta, solo i componenti della casa potevano partecipare, io ho potuto assistervi solo da sposata. Noi ora, ci troviamo con la famiglia di mio cognato e mia mamma), ci si siede alla tavola apparecchiata a festa. Il menu tradizionale di mia suocera era composto da : spaghetti al tonno, baccalà fritto, anguilla in umido, panone, prugne secche con in mezzo una noce..e tavola rigorosamente lasciata apparecchiata per l'arrivo di Gesù.  La nostra cena invece è variata per aver sostituito il tonno con le vongole e aver eliminato l'anguilla, perchè a noi non piace.
Ma non è mancato il momento delle stelline con "Natale" lo "zocco", ovvero il ceppo, di legno grosso, che bruciando, ti porta al giorno di Natale. Picchiandoci contro con il ferro si sprigionano tante scintille, le stelline, che ti indicano la quantità delle cose che richiedi. Picchiando e dicento tanta salute tanta salute, si vede se si starà bene o meno. Dicendo tanti soldi tanti soldi si vede se ci sarà benessere...e così via. Certo, sono tutte vecchie usanze, ma carine da mantenere e anche divertenti!
Un momento da condividere in allegria in famiglia.
 

venerdì 21 dicembre 2012

Che meraviglia!! Profezia Maya

Riescono sempre a stupirmi e oggi a maggior ragione, non poteva mancare la fine del calendario Maya.Sono bravissimi. Ieri avevano la pagina dedicata a I fratelli Greem e oggi questo. Complimenti a chi realizza queste idee!! davvero bravi! Riporto anche la storia dei calendari Maya, così attendiamo insieme le 11,11.). Spero solo che non vi saranno episodi di isteria collettiva (anche se non mi toccheranno perchè io sarò nella mia casetta.)) e che nessuno arrivi a gesti estremi preso dalla paura. Per il resto...ci rivedremo più tardi, promesso!
IL TUTTO DA GOOGLE

Fine del calendario Maya Doodle di Google oggi 21 12 12 | STORIA

Scritto da: Silvio Arancio il 21 dicembre 2012in Google1 Commento

Fine del calendario Maya, oggi, 21 12 12, Doodle di Google dedicato, guarda caso, alla fine del mondo ed alla profezia Maya. STORIA

Fine del calendario Maya o se vogliamo, fine di uno dei tre cicli compiuti. si perché per i Maya, il calcolo del tempo comportava il passaggio da un’era all’altra.

Il passaggio da un’era all’altra peri Maya è segnato da cambiamenti, in questo momento, per il calendario Maya siamo secondo la mitologia Maya nel quarto, è iniziato l’11 agosto 3114 a.C ed è molto vicino al termine: il nuovo ciclo inizierà il 21 dicembre 2012.

Ma vediamo le tre ere che portano oggi, come conseguenza, al passaggio in un’era di cambiamento ed a quella che è notoriamente conosciuta come la fine del “calendario Maya”, le tre ere sono divise in tre cicli:
il ciclo Tzolkin aveva una durata di 260 giorni.
il ciclo Haab aveva una durata di 360 giorni, più i “cinque giorni fuori dal tempo”.
il Lungo computo indicava il numero di giorni dall’inizio dell’era maya.

Ad esempio, la data del 5 luglio 2006, espressa nel calendario maya, è: 9 Caunac (Tzolkin), 12 Tzec (Haab), 12.19.13.7.19 (Lungo computo).

Il ciclo Tzolkin, lungo 260 giorni, era un calendario religioso basato su due cicli più brevi, uno di 13 giorni e un altro di 20. La combinazione di questi due cicli formava un ciclo di 260 giorni (13×20 = 260), il ciclo Tzolkin appunto.

Il ciclo Haab, lungo 360 giorni, era un calendario civile legato al ciclo delle stagioni. Era composto da 18 “mesi” di 20 giorni, con i seguenti nomi: Pop, Uo, Zip, Zotz, Tzec, Xul, Yaxkin, Mol, Chen, Yax, Zac, Ceh, Mac, Kankin, Muan, Pax, Kayab, Cumku. A questi si aggiungevano 5 giorni chiamati Uayeb, con i quali si raggiungeva la durata di 365 giorni: questi 5 giorni erano considerati particolarmente sfortunati.

Non si usava numerare gli “anni” né del ciclo Tzolkin, né del ciclo Haab. Invece si utilizzava il Lungo computo: una numerazione progressiva dei giorni in un sistema di numerazione posizionalemisto in base 13, 18 e 20. Precisamente si trattava di un numero di cinque “cifre”: la prima (quella delle “unità”) in base 20, la seconda (le “decine”) in base 18, la terza e la quarta di nuovo in base 20, la quinta in base 13. Queste “cifre” si scrivono da sinistra a destra, come per i numeri arabi; nella notazione moderna, si scrivono i numeri corrispondenti separati da punti, ad esempio 12.19.13.7.18 (corrispondente al 4 luglio 2006)”.

Da ANSA:
''Innanzitutto - spiega Della Valle - i Maya scandivano il tempo basandosi sul numero 20 e i suoi multipli (perche' i Maya contavano considerando le dita di mani e piedi). Il loro mese quindi era di 20 giorni. Dopo il mese, vi era l'anno, chiamato Tun, che corrispondeva a 360 giorni del nostro calendario''. Dopo l'anno, anziche' avere secoli o millenni, ''i Maya - aggiunge Della Valle - avevano il K'Atun che corrispondeva a 20 Tun (equivalenti a 7.200 giorni). Dopo il K'Atun c'era il B'ak'Tun equivalente a 144.000 giorni''. In questo modo di scandire il tempo come si inserisce la data del 21 dicembre 2012.
''Secondo i Maya sottolinea Della Valle - il mondo e' iniziato in un momento che corrisponde al nostro 11 agosto 3.114 a.C. Se contiamo da questa data in cui e' iniziato il mondo, fino al 21 dicembre 2012 abbiamo 1.872.260 giorni che diviso per 144.000 giorni (ossia per un B'ak'tun) fa 13''. Questo vuol dire che il 21 dicembre 2012 per i Maya finisce il tredicesimo B'ak'tun e inizia il quattordicesimo: ''e' semplicemente - conclude - la fine di un'era e l'inizio di un'altra, ma tali cambiamenti avevano anche significati positivi''.

Mia figlia oggi è andata a scuola con il cellulare, il suo MP4 e un pacchetto di crackers, perchè se la dovessero prelevare gli ufo, almeno ha con se le cose più importanti...segno dei tempi che sono già cambiati!:)
Ora, nell'attesa di leggergi più vecchi, vi lascio con questa splendida vignetta che ho preso dal Corriere della Sera


giovedì 20 dicembre 2012

Polpette al sesamo

 
 
Questo piatto ce lo preparò Porzia durante una pasticciata dove ci fece vedere tante cosine interessanti per i buffet. Piacciono sempre tantissimo. Sono pratiche da preparare, si possono congelare, come io in effetti ho fatto per il buffet, poi le ho cotte sul momento. Deliziose!
 
Polpette al sesamo
 
Ingredienti
 (x 4 p.)

600 g carne di vitello tritata
3 uova
2 cucchiai di parmigiano
100 g pan grattato
1 spicchio d’ aglio
prezzemolo
scorzetta grattugiata di 1 limone
poca farina
3 cucchiai d’ olio ex
2 cucchiai semi di sesamo
sale, pepe
 

Mescolare la carne con 1 uovo, il parmigiano, prezzemolo, aglio tritato, sale, pepe amalgamare bene
e formare piccole polpette. Sbattere le uova con poco sale e pepe, infarinare le polpettine e passarle
nell’ uovo. Mescolare il pan grattato con il sesamo, rotolarvi le polpettine e disporle in una teglia
ricoperta di carta da forno.
Condire con l’ olio e infornare a 200° per 15 minuti girandole un paio di volte. 

mercoledì 19 dicembre 2012

Girandole di mozzarella


Ormai queste girandole non hanno più segreti, ma è bello ogni tanto rispolverare queste ricette che hanno fatto la storia.-). Le feci per la prima volta ad un corso di cucina, con la signora Maria che ancora ricordo. Ci fornì delle ricette sensazionali e questa è una di quelle. Non sono ricette strepitose, ma veloci, utili e soprattutto buone.
Da allora non sono mai mancate nelle mie feste ed infatti per il battesimo, c'erano.

Girandole di Mozzarella

Ingredienti

250 gr farina ricca di glutine
100 gr latte
10 gr lievito di birra
5 gr zucchero
100 gr mozzarella
25 gr burro
5 gr di sale

da spalmare: 
50 gr circa di pomodoro concentrato,
 origano secco 
 parmiggiano q.b.

Setacciare sul tagliere la farina e tagliare la mozzarella a piccoli pezzetti. Incominciare a impastare la mozzarella come se si stesse impastando il burro e la farina per una frolla. Cercare di disfarla bene con le mani in modo da incorporarla. Disfare il lievito in poco latte (potrebbe non andarci tutta la quantità di latte scritta) e finire di impastare tutti gli ingredienti. Lavorare bene il composto, raccogliere a palla e metterla in una ciotola unta d'olio, coprire con pellicola e far lievitare per 20-30 minuti. Facendo attenzione a non risvegliare il glutine, togliere la pasta delicatamente dalla ciotola e stenderla a rettangolo ad uno spessore di circa 2,5 mm. Spalmare con il pomodoro, spolverare con parmiggiano e origano. 


Arrotolare il più stretto possibile formando un salame. Mettere in frigo per far indure un poco il rotolo così si riusciranno a tagliare meglio i tronchetti di 1,5 cm di spessore. Disporre su carta forno e far lievitare. Cuocere a 230 gradi per 5 minuti.

venerdì 14 dicembre 2012

Certosino!

Finalmente sono riuscita a fare i certosini! con grande ritardo ma li ho fatti anche quest'anno. E' tradizione farli per l'8 di dicembre, ma tra i laboratori e il battesimo sono arrivata lunga, ma l'importante è essere riuscita a farli. Ora sono già là che aspettano la seconda bagnata di brandy e dopo posso procedere a confezionarli. Ieri pomeriggio, arrivata a casa dal lavoro, mi sono messa a prepararli, ho persino fatto fuoco al forno a legna io e devo dire che sono venuti benissssssimo!:-) Il forno non appariva troppo caldo, ma il fatto di aver scaldato nei due giorni precedenti per cuocere quanto avevano fatto i bambini, ha fatto si che il calore venisse dal basso e non solo dall'alto per cui sono venuti splendidi.
Finalmente posso dire che sta arrivando Natale anche quest'anno. Ora mi manca solo la casetta di pan pepato poi ...si dia inizio ai festeggiamenti:-)!
Quest'anno poi e rimasta anche la neve a far si che avessi una cartolina magica, neve fuori, certosini sul tavolo e...la bellezza del fuoco che contrastava il paesaggio e il freddo.
starei delle ore ad osservarlo. Che bello!
La ricetta me la diede una mia nonna, lei li preparava tutti gli anni per tutto il Pontelungo e oltre. Li portava a far cuocere al forno e ce li donava come regalo. Ne spediva ai nipoti all'estero, lo dava al dottore...mi ricordo l'onore e la responsabilità che provai quando mi passò la ricetta e per la prima volta li feci pure io. Partii con un chilo di farina e dissi che mai avrei fatto come lei, doverne fare tanti! invece...credo di averla superata:). Per me è un dono che non ha prezzo, chi lo riceve sa che racchiuso, oltre al piacevole sapore c'è l'amore e il tempo che si è dedicato per preparare questo dolce il cui nome racchiude tutto...Grazie Nonna!
devo già sentire l'effetto feste in arrivo:).
L'impasto, ne ho impastato due chili di farina

 
 
la pennellatura con il miele al ritorno dal forno
 

 certosino lucidato e certosino ancora da fare

certosino finito



 

giovedì 13 dicembre 2012

Laboratori natalizi

 
Ieri abbiamo concluso i laboratori prenatalizi con la scuola A. Frank di Granarolo. Sono venute due classi che hanno realizzato le trecce di pane e una che ha inaugurato un nuovo laboratorio che trattava di quadretti fatti con la pasta al miele. Ci sono bambini che hanno realizzato il presepe, altri che hanno dato sfogo alla loro fantasia. Questo presepe mi ha fatto morire dal ridere , vedere il bue e l'asinello che si danno un bacino! troppo carino e simpatico.
 
Poi questi laboratori si rivelano una fonte di informazioni anche per me: una maestra che è venuta per le trecce di pane, raccontava che, da bambina lei viveva in un piccolo paese nel Veneto e all'età dei ragazzi aiutava già la sua nonna a preparare per il Natale. Iniziavano il primo dicembre a fare la prova per il pane e i dolci di Natale che assaggiavano per l'Immacolata, l'8 dicembre. Mentre l'8 si faceva il pane e il dolce che si mangiava per la Vigilia. Il pane veniva riposto nella tradizionale dispensa che aveva gli appositi fori per il passaggio dell'aria, in modo che non formasse la muffa, poi si mangiava la Vigilia ma...dell'anno dopo. Ogni anno la sera della Vigilia mangiavano il pane fatto l'anno precedente e si conservava quello appena fatto. Il dolce consisteva in un ciambellone al quale si aggiungevano canditi misti e mandorle ma non uvetta. Una sorta di panettone casalingo. Che belle usanze! peccato vadano scomparendo.
I bambini al lavoro
 
 
 
 
alcune loro opere
 
 
 
 
 
le corone
 
 
 
 
 
mentre le facevano
 
 
e la neve che ci ha ricordato che il Natale è vicino!
 

sabato 8 dicembre 2012

8 Dicembre: neve, battesimo e crescentine!

Ieri sera ha iniziato a nevicare, questa mattina abbiamo trovato il paesaggio imbiancato, più per il gelo che per la neve, di questa direi che ne è venuta una spruzzatina, ma comunque ci ha fatto capire che siamo entrati in tutti gli effetti nel periodo Natalizio.). Bella , è sempre bella per me la neve! Non mi disturba mai, nemmeno se so che a pranzo avrò il buffet di battesimo della piccola Chloé.-). Si, perchè ho avuto l'onore di ospitare i festeggiamenti di questo piccolo tesoro appena nato, una bellissima e buonissima bambina.
Un poco di agitazione c'era, pensando soprattutto al tragitto lunghino che dovevano percorrere, però poi è andato tutto bene.
Non è che avessi preparato tante cose particolari, tutte cose fatte in casa, spero che abbiano gradito.
Il buffet si è aperto con degli stuzzichini come aperitivo, ovvero:

girandole di mozzarella


mandorle salate, crescentine e crescenta

insalata russa



poi sono arrivati i primi, ovvero fazzoletti di tortellini

bastoncini di polenta in salsa al gorgonzola

i secondi: mini cotolette alla milanese

polpette al sesamo di Porzia

spiedini di rosmarino
chips di mela con caprino
bicchierini di verdure in pinzimonio
e per concludere biscotti di frolla e biscotti al miele decorati

leccalecca a forma di fiore


e la torta marengo di Pinella

e alla sera, per finire in festa, crescentine con salumi e amaretti in famiglia, come da tradizione dell'8 dicembre.

mercoledì 5 dicembre 2012

Cavallette a colazione

Oggi, durante gli esercizi spirituali, è stato letto un brano tratto dal Vangelo di Giovanni. Era desiderio del Don che anche i bambini mangiassero le cavallette come Giovanni nel deserto, in modo che possano riconoscere Gesù. Dato la stagione fredda non abbiamo potuto servire loro cavallette alla griglia o fritte.) quindi abbiamo cercato di riprodurle in pasta di zucchero. Diciamo che la fantasia dei bambini ha aiutato loro a riconoscere queste sagomine verdi come cavallette.-).
Le merendine servite loro sono i pozzi d'amore della Zia Titina, la zia di Francesca Spalluto, una bellissima quanto gentile signora che ho avuto la fortuna di poter conoscere personalmente, alla quale,dovesse mai leggermi, mando un grande saluto e spero di poter incontrarla di nuovo, prima o poi.
I pozzi andrebbero riempiti con crema, sono un dolce splendido, però sono squisiti anche come merendina semplice per i ragazzi.Mi ricordano molto le tortine Porretta del dottor Corsini, con le quali facevo merenda quando andavo a scuola; me le procurava sempre la mia nonna materna attraverso il mio nonno che faceva il facchino. Quante ne ho mangiate! e i pozzi, semplici, mi riportano all'eta scolare.
Un dolce sano e squisito!
Qui nella versione mini servita per il buffet della Comunione di mio nipote




Pozzi d'amore
 
Ingredienti
 
250 gr farina
250 gr zucchero
250 gr olio di semi di girasole
5 uova
1 bustina lievito
buccia di arancio grattugiato
succo di mezzo arancio
 
Rimescolare tutti gli ingredienti e mettere in forno caldo 180 gr in pirottini fino a cottura. Tagliare la calotta e riempire di crema, mettere in frigo e al momento di servire cospargere di zucchero a velo

 

lunedì 3 dicembre 2012

Inizio settimana esercizi spirituali: al via la "FIDATI CARD"

 
 
 
Dicembre, mese della festa più attesa dai bambini. Per far ricordare loro che è mese di regali, ma anche il motivo per cui si ricevono questi regali, anche quest'anno le Parrocchie di Granarolo, Viadagola e Lovoleto hanno deciso di fare la settimana di esercizi spirituali per arrivare pronti al Natale. Alle 6,30 c'è l'incontro con gli adulti e alle 7,30 con i ragazzi. Don Stefano, quest'anno,  ha avuto una brillante idea per coinvolgere maggiormente i ragazzi. Ha studiato una "Fidati Card" dove ogni giorno verra inserito un messaggio che li accompagnerà per tutta la giornata. Davvero un'idea geniale e visto come ha subito esposto il cartellino mia figlia, penso proprio sia stata molto gradita anche da parte dei giovani.
Metto le foto di alcuni momenti della celebrazione, non sono granchè ma ho voluto scattarle senza flash per cercare di riprodurre l'atmosfera che ci accoglie, però poi non ho considerato che era mattino presto anche per me:).
L'arrivo nella Chiesa non ancora illuminata
l'accensione della luce
 
 
all'uscita ci accolgono le prime luci dell'alba. In effetti arrivare in Chiesa al buio, dà quell'alone di mistero, di intimo, quasi come non dico se si andasse a rubare, ma..non so come spiegarmi bene, direi come se si andasse a prendere qualcosa di prezioso che è indirizzato a te...mi piace questa sensazione, purtroppo non riesco a tradurla come vorrei...
 
 
 
l'arrivo delle giovani promesse
 
 
 
 
 
e dopo, come usanza, tutti a fare colazione insieme, per augurarsi una buona giornata
 
 
 
la distribuzione della card
 
 
 
e quando tutto è finito, ci accoglie uno splendido paesaggio con il Monte Cimone innevato. D'altro canto l'arietta che soffiava faceva presagire che ci fosse neve nelle vicinanze.-)
 
 
Sicuramente una bella esperienza che rimane impressa anche ai più piccoli e proprio per sottolineare un punto di vista loro, non posso mancare di riportare l'aneddoto di mia figlia. All'uscita incontra una sua compagna di classe che le domanda come mai si trovasse in chiesa a quell'ora e cosa stesse facendo. La sua risposta è stata "Si fa colazione! Prima un momento di ritrovo poi si fa colazione!"
Bè, pensandoci bene, è davvero un momento di colazione per lo spirito!.-))