lunedì 4 novembre 2019

Raccolta delle olive

Mi avvicino a questo argomento, di cui ero totalmente ignorante  grazie a Federica, la mia prima bimba.
Il luogo di raccolta è Atessa, in Abruzzo. Da loro il tempo sembra essersi fermato, ancora si mantengono principi e valori che vanno ormai scomparendo nella maggior parte delle città metropolitane e in alcuni casi anche nelle lavorazioni si rispettano  rigorosamente tradizioni ed usanze.  La varietà di olive è la Gentile di Chieti. Ne deriva una qualità di olio extra vergine di oliva davvero ottimo. Quando lo assaggi ti rimanda subito  all'inconfondibile sapore delle olive appena raccolte con una piccantezza non sgarbata, molto gradevole.
Davvero un ottimo olio. Ringrazio Federica per avermi dato l'opportunità di venire a conoscenza di questo prodotto e della lavorazione che occorre per ottenerlo.
La raccolta delle olive è occasione di riunione e di allegria,si cantano canzoni,si raccontano storie e si giunge alla sera stanchi,ma soddisfatti e felici, accompagnate da "merende" sul campo che non hanno nulla da invidiare a banchetti succulenti, anzi se si aggiunge l'aria buona, il sole e la compagnia sono momenti davvero speciali.

Qualche anno fa...Le olive vengono raccolte tra fine ottobre e novembre. E' un lavoro faticoso, che si fa raccogliendo le olive dal terreno o dai rami.
La raccolta delle olive cadute sul terreno o tra l'erba era un lavoro molto scomodo e da persone pazienti, delegato alle donne e i più giovani. Gli uomini raccoglievano appollaiati sui rami e sulle scale di legno stando in equilibrio sui pioli  e incominciavano a cogliere le olive: prendendo con la mano sinistra un rametto, con la destra strisciavano in modo da far cadere i frutti nella cestella legata alla cintola dei pantaloni o con una corda girata intorno alla vita. Questa cestella veniva costruita dai contadini stessi intrecciando vimini,  canne o sbrocchi di olivo, attorno ad un telaio costruito intorno a un pezzo di legno robusto, per lo più olivo.
Altri si occupavano di porre le olive in contenitori che venivano caricati sui carri. A casa le olive venivano distese sul pavimento di una stanza arieggiata e sana, oppure su  cannicci, stuoie o in cassette di legno, le stesse utilizzate per la raccolta dell'uva, in modo da conservarle evitando fermentazioni. Dopo qualche giorno venivano portate al frantoio con il carro trainato da buoi.Questo lavoro di raccolta poteva durare anche diversi giorni essendo dipendente dal numero di olivi del podere. Lo scambio di aiuto reciproco nei lavori tra le famiglie contadine, anche in questo caso, rappresentava uno dei più importanti aspetti sociali e non poteva mancare il momento della socialità e del convivio per le squadre di lavoratori e le loro famiglie.
Successivamente  e, mentre venivano lavorate al frantoio, era uso aspettare avanti al camino assaggiando l'olio appena prodotto dagli amici su una bruschetta tra una chiacchera e una partitina a carte.
Ogg la raccolta avviene con l'ausilio di macchine specifiche che alleviano molto il lavoro, ma non è cambiato lo spirito festoso della raccolta cosi come l'attesa al frantoio caratterizzata dall'ansia e la curiosità di conoscere i risultati delle proprie fatiche.

Premettendo che l'oliva è un frutto dell'albero dell'ulivo.Parto dalle varietà delle olive.
La Gentile di Chieti è una varierà tipica della provincia di Chieti, sicuramente la più importante, diffusa in tutte le zone olivicole di questo territorio.
Negli anni passati ha rappresentato fino all'80 % delle varietà coltivate nella provincia; in seguito all' introduzione di varietà provenienti da altre regioni, tale percentuale si è notevolmente ridotta, ma tuttora la Gentile conserva una presenza rilevante.
E' molto apprezzata per la sua produttività media ed in genere costante; l'epoca di raccolta è medio-tardiva, e si colloca nella II e III decade di novembre; non si presta ad essere raccolta meccanicamente.
Per quanto riguarda le avversità parassitarie è suscettibile alla carie, al cicloconio ed alla verticillosi, mentre è resistente alla rogna. E' poco attaccata dalla mosca olearia e dalla tignola. E' una coltivazione autosterile con aborto ovarico intorno al 10 %: ha una buona risposta alla propagazione per talea autoradicata. E' una pianta rustica che si è adattata anche nelle zone interne, fino ad altitudine di 500 - 600 mt sul livello del mare, per la buona resistenza ai venti freddi e alle gelate.
Qualche nozione generale sulla raccolta.
Lavorare le olive è un’arte in tutte le sue fasi: dalla raccolta delle olive alla loro molitura, sino al poterne assaporare il gusto. L prima fase della produzione dell’olio extravergine d’oliva èla raccolta delle olive.
LE OLIVE
Il primo aspetto che bisogna prendere in considerazione è il tipo di oliva da raccogliere, in quanto in base a questa differenza cambiano sia la condizione in cui deve essere il frutto per essere raccolto che il periodo dell’anno in cui abitualmente esso viene considerato maturo. Per una buona raccolta di olive da olio è opportuno aspettare che il cambiamento del colore del frutto (la cosiddetta invaiatura) stia passando da verde a viola, questo perché rappresenta la fase di maturazione in cui all’interno dell’oliva è presente una maggiore quantità di olio e di sostanze fenoliche che daranno successivamente le qualità organolettiche e nutrizionali del prodotto finito.
Per quanto riguarda le olive da olio occorre fare un’ultima precisazione che  non si può assolutamente ignorare: non bisogna mai confondere una maggiore quantità di olio con la massima resa, in quanto quest’ultima si raggiunge nel momento in cui i frutti si disidratano.Aspettando questo momento è la qualità dell’olio a risentirne. L’olio di migliore qualità, invece, si ottiene nel lasso temporale in cui le olive si colorano dal verde al viola. Vi sono due modalità principali per la raccolta delle olive: la raccolta manuale e quella meccanica.

TECNICHE DI RACCOLTA MANUALE DELLE OLIVE
Ogni metodo di raccolta ha dei diversi effetti sul frutto e sul prodotto finale, per questo motivo è sempre meglio valutare con attenzione quale utilizzare in base alla propria necessità.Le principali tecniche di raccolta a mano sono: la bacchettatura o bacchiaturaè  un metodo molto antico le cui origini risalgono ai tempi dei miti e delle leggende e consiste nel “bacchettare” i rami dell’ulivo con dei bastoni in modo da fare cadere le olive,

queste vengono raccolte da delle reti poste per terra sotto la chioma degli alberi.





La brucatura consiste nel raccogliere le olive a mano direttamente dai rami. Ideale per le piante basse, ha il grande vantaggio di non danneggiare le olive ed è indicata per produrre oli di massima qualità in quanto tutti i frutti vengono selezionati a mano singolarmente. In questa tecnica meticolosa si utilizzano scale di vario tipo e altezza, rastrelli e pettini, così da controllare e vagliare lo stato di ogni singola oliva senza stressare i rami dell’albero. Questi sono mantenuti ad altezze particolari proprio per facilitare questo tipo di raccolto. la pettinatura come suggerito dal nome, i rami degli olivi vengono passati più e più volte da degli strumenti simili a dei pettini che staccano le olive. Queste vengono raccolte da delle reti attaccate direttamente sotto gli alberi come fossero degli ombrelli capovolti, e poi selezionate con cura e separate dal fogliame e dai pezzetti di rami staccati inavvertitamente. La controindicazione di questo metodo sta nel fatto che i frutti rischiano di essere danneggiati molto facilmente dai pettini e che, quindi, richiede una seconda fase di lavoro di cernita e selezione. la raccattatura altro non è che la raccolta dal terreno delle olive mature che in modo completamente naturale si sono staccate dai rami. Questo metodo è altamente sconsigliato, in quanto i frutti raccolti sono già eccessivamente maturi e quindi non contengono una quantità di olio sufficiente alle necessità di produzione. Inoltre quando l’oliva è troppo matura rischia di marcire e di essere contaminata da batteri e muffe, elementi esterni che se non prontamente rimossi si propagano facilmente in tutto ciò che è stato raccolto. Questo metodo non è indicato per la produzione di oli di qualità. la scrollatura simile alla raccattatura la scrollatura è un metodo che appartiene già a quelli considerati meccanici. Nella scrollatura le olive vengono raccolte grazie a dei bracci meccanici che avvolgono il tronco o i rami dell’albero percuotendoli in modo blando e contenuto così da favorire la caduta dei frutti. Grazie a questa tecnica la qualità del prodotto non viene sensibilmente inficiata, in quanto questi strumenti sono dotati di strutture simili a ombrelli rovesciati pronti a favorire la raccolta.
TECNICHE DI RACCOLTA MECCANICA DELLE OLIVE
Con lo sviluppo della tecnologia sono sempre più comuni i metodi di raccolta delle olive che prevedono l’utilizzo di strumenti meccanici, i quali in maniera automatica simulano le principali tecniche di raccolta manuali.Negli ultimi anni si è, inoltre, sempre più diffuso l’impiego di pettini pneumatici, che permettono una raccolta più accurata e attenta. In conclusione si può affermare che una tecnica meccanizzata indubbiamente dà una quantità maggiore di produzione, in quanto sfrutta la forza e la resistenza degli strumenti, ma richiede molta attenzione nella fase di raccolta e selezione dei frutti, soprattutto se si vuole produrre un olio extravergine d’oliva di grande qualità.