La donna cinese
La possiamo definire? Forse essa sfugge a ogni definizione, perché è strana e mutevole, ha due facce così diverse che si teme di vederla trasformarsi da un momento all'altro, per una specie di magia. È semplice, saggia e forte come la millenaria civiltà della sua terra: e questo è il primo dei suoi aspetti; nell'altro essa ci appare fragile, enigmatica, misteriosa, nascosta dietro la immobile maschera bianca del viso truccato. Quale dei due aspetti è quello vero? Tutti e due: essa è proprio così, umile e splendente, donna di casa e principessa misteriosa.
LA DONNA CON I PIEDI DI BIMBA
La scarpa della donna cinese può essere senza tacco, di seta ricamata oppure può avere tacchi molto alti che formano una specie di piedestallo. Fin da bambina i piedi della donna cinese sono stati compressi con fasce tanto strette da impedirne la crescita così che, da adulta, ha conservato piccoli piedi di bimba. Questo fa sì che essa cammini con quel passo esitante che piace molto agli uomini ed è uno dei più ricercati requisiti femminili. Una ... delusione sulla grandezza del piede della sposa è sufficiente perché lo sposo chieda (e ottenga) l'annullamento del matrimonio.
LA SPLENDIDA TUNICA
Fortunatamente solo i poveri piedi sono in costrizione. L'abito è quanto di più libero e sciolto si possa immaginare: la donna cinese non porta cintura, non conosce l'uso di corsetti e fasce per trattenere il seno. L'abito è formato da un paio di calzoni di cotone e una camicia accollata, lunga talvolta fino alle ginocchia; la donna elegante al posto della camicia porta una morbida tunica di seta dagli smaglianti colori, decorata con finissimi ricami eseguiti in filo di seta: un capo veramente splendido.
Anche il fazzoletto è di seta: è usato come ornamento da collo o per ricoprire la testa, oppure semplicemente per essere languida- mente mosso, allo scopo di spargere nell'aria il profumo del quale è abbondantemente impregnato.
IL VISO DI GESSO
La donna cinese nella storia della bellezza femminile ci appare con il viso trasformato in una strana maschera, misteriosa e in- quietante. Un viso candido, come di gesso, su cui spiccano violente macchie di colore.
Ecco come si trucca: si incipria con cura e si copre il viso con una specie di biacca fino a ridurlo tutto bianchissimo; si rasa completamente le sopracciglia e le sostituisce con una striscia nera tratteggiata con un pennello; poi si tinge in rosso acceso la parte superiore delle guance e le labbra. È un lunghissimo e minuzioso lavoro dopo il quale essa ha immobilizzato il viso in una candida, gelida fissità, simile a quella di una maschera tragica.
SOLO IL SUO VISO
Ecco lo specchio, l'oggetto più necessario per l'accurata toeletta: d'argento o di bronzo, lucentissimo, ornato preziosamente, è particolarmente caro alla bellissima dell'antica Cina che lo crede dotato di poteri magici e ne è molto gelosa: solo il suo bianchissimo viso, e nessun altro viso, può specchiarsi nella lucida superficie.
GIOIELLI DI GIADA
Finita la toeletta, la bella si orna con alcuni gioielli: pochi ma di fattura meravigliosa; la giada, conosciuta in Cina fin dal 2500 a.C., è ritenuta più preziosa dell'oro e di ogni altro gioiello. Spille, bracciali, orecchini e collane sono tutti pezzi unici intagliati nella giada verde, bianca, grigio-rosa, delicatamente venata.
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