giovedì 9 febbraio 2012

Spaghetti cake

Questa torta me la offrì una decina di giorni fa il mio collega rumeno. Mi dice che è una torta che fa sempre sua moglie, io non capisco bene cosa c'è dentro poi lui mi conferma che sono spaghetti. Io cerco di svicolarmi dicendo che sono a dieta, ma con me c'è mia figlia e...finisce che lui ci lascia tutte le fette da mangiare a casa con calma. Io non mi tento di assaggiarla, mia figlia si. Inizia a dire che è buona, mamma assaggiala. Si sa i giovani sono portati alle novità, io con diffidenza.-). Ma siccome sanno anche essere stressanti quando vogliono, mi decido e l'assaggio. Bè è inutile dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa altrimenti non l'avrei fatta.
Caso vuole mi chiama la mia amica Carla da Forlì, le racconto della torta, sapendo che anche a lei piace provare, nonostante mi dice che non la attira, io so che è solo questione di tempo:-). Infatti dopo due giorni l'ha già fatta anche lei aggiungendo pure delle gocce di cioccolato!!
Se avete coraggio provatela, rimarrete sorpresi!
Ed è pure veloce!! Le dosi sono puramente indicative, si possono variare a proprio gusto.

Spaghetti cake ovvero torta di spaghetti

Ingredienti

1 l latte
250 gr ricotta
4 cucchiai di zucchero
100 gr spaghetti
una scorza di limone
4 uova

Mettere a bollire il latte con lo zucchero e gli spaghetti e la scorza di limone  finchè non viene assorbito completamente a fuoco basso. Io ho versato gli spaghetti quando il latte bolliva. Farlo raffreddare. Sbattere le uova, unire la ricotta rimescolare e aggiungere agli spaghetti. Rivestire una teglia di 24  cm con carta forno e mettere in forno per 30-40 minuti a 160 gradi. Se piace più dolce aggiungere un cucchiaio di zucchero. Carla ha aggiunto anche le gocce di cioccolato e ha detto che ci stanno proprio bene! Questa è la sua torta:

1 commento:

  1. Strano che ti abbia sorpreso... la nostra tradizione annovera la torta di tagliatelline :o) che è un pochettino più ricca ma sempre di pasta si tratta!
    Appena posso questa la provo!
    Ciao,
    Simona

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