Come da tradizione, nel giorno di Pasquetta c'è un continuo pellegrinaggio al Santuario della Basilica di San Luca. Mia figlia ci ha proposto di salire a piedi, sinceramente ho temuto di non riuscire ad arrivare fino su quest'anno, però non potevo mancare una visita alla "MIa S.Luca". Da bambina giorni e giorni mi sono persa a contemplarla dalla mia terrazza e le sere di estate mi faceva compagnia con quella lucina verde e rossa che si alternava sulla sommità della basilica! Mi ha sempre dato un senso di pace e tranquillità osservarla, tutt'oggi, che da dove abito non la vedo, mi manca! però....sono riuscita a salire anche questa volta.-)! sempre bello, anche se un pò faticoso; si incontrano tante persone che vanno, che vengono...siamo partiti dal Meloncello, sotto ai piedi del Monte della Guardia
abbiamo incontrato una tortora che si è scelta bene il luogo dove fare il proprio nido:-)
l'arrivo in basilica
il porticato è formato da 666 archi per una lunghezza di 3796 metri. Non è un caso che sia costituito esattamente da 666 archi (numero diabolico). Detto numero sarebbe stato utilizzato per indicare che il porticato simboleggia il «serpente», ossia il Demonio, sia per la sua forma sia perché, terminando ai piedi del santuario, ricorda la tradizionale iconografia del Diavolo sconfitto e schiacciato dalla Madonna sotto il suo calcagno. la curva" delle orfanelle (chiamata così perchè antistante all'orfanotrofio)
La leggenda della prima discesa della Madonna di San Luca narra che:Un avvenimento inaspettato inserì nel 1433 la Madonna di S. Luca nella storia della città e «da quella data non ne fu mai più separata. Tutte le vicende liete o tristi ebbero un'eco nel santuario, facendo l'immagine venerata partecipe della gioia e delle sventure di Bologna». Secondo le cronache dell'epoca, continue piogge, cadute nei mesi di aprile, maggio e giugno, minacciarono di compromettere il raccolto dei campi, con la prospettiva di una lunga carestia, già in parte in atto per le guerre recenti subite. Graziole Accarisi suggerì agli Anziani di trasferire in città la immagine della Madonna dal Monte della Guardia e di portarla in pubblica processione. La proposta fu approvata dal vescovo beato Nicola Albergati e dal Consiglio degli Anziani, e il 4 luglio i confratelli della compagnia di S. Maria della Morte levarono la sacra effigie dalla chiesa, e sotto il diluviare la portarono in città, fermandola per la notte nella Chiesa di S. Maria di Val di Pietra (attuale chiesa di S. Giuseppe dei Cappuccini). La mattina dopo, domenica, tutta la città per bando degli Anziani si diresse a porta Saragozza per incontrare l'icona. Quando essa giunse alla porta cessò la pioggia e il sole uscì splendido tra le nubi, in un cielo ter-sissimo, con immenso giubilo dei cittadini. A segno di gratitudine per il grande favore, gli Anziani decretarono che ogni anno, nella prima domenica di luglio, l'immagine fosse trasferita in città, affidandone l'incarico ai con-fratelli di S. Maria della Morte.
Il ritorno al Meloncello
per notizie riguradanti la basilica
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