"Oltre a rappresentare l'eccellenza nella chirurgia bolognese, Rizzoli donò a Bologna l'Istituto Ortopedico divenuto celebre in tutto il mondo".
Rimase orfano all'età di cinque anni, quando il padre, ufficiale napoleonico, fu ucciso in Calabria da una banda di briganti. Francesco Rizzoli,nato a Milano nel 1809, fu, perciò affidato allo zio che viveva a Bologna e che lo mantenne agli studi, ottenendo la soddisfazione di vederlo laureato in chirurgia a soli 20 anni e poi in medicina due anni dopo. Rizzoli lavorò prima all'Ospedale del Ricovero, poi all'Ospedale Maggiore e, contemporaneamente, scalò i vari gradi per ottenere la cattedra di Clinica chirurgica (1855) lasciata dieci anni dopo a seguito di un dissidio col Ministero per dedicarsi all'attività di medico privato e di primario all'Ospedale Maggiore.
Nonostante queste gravose attività, Rizzoli non rinunciò all'impegno civile e politico: nelle vicende dell'8 agosto 1848 lo troviamo sulle barricate non nella veste di medico, ma di combattente, meritandosi la nomina - come riferisce il Bottrigari - di "Comandante interino della piazza di Bologna col grado di Tenente Colonnello". Nel 1859 fu deputato all'Assemblea delle Romagne e nel 1879 fu nominato senatore del Regno. Dal 1862 fu consigliere provinciale.
Che la sua fama di medico avesse oltrepassato i confini di Bologna lo dimostra la richiesta giuntagli dal Governo, nel 1862, di visitare Giuseppe Garibaldi, ferito all'Aspromonte, e tentare di estrarre la pallottola; ma l'operazione non riuscì nè a Rizzoli nè ad altri 20 medici intervenuti allo stesso fine. Vi riuscì poi un medico toscano.
Due anni prima della morte, che avvenne il 24 maggio 1880, Francesco Rizzoli decise - chiedendo l'anonimato - di acquistare dal Demanio il complesso ex conventuale di San Michele in Bosco per crearvi una struttura ospedaliera dedicata all'ortopedia,. Inoltre, per testamento, destinò l'ingente somma di lire 1.750.000 per dar vita all'Istituto Ortopedico e per la tutela delle parti storico - architettoniche del complesso religioso. Con il nome di Istituto Ortopedico Rizzoli, la struttura fu inaugurata dal re Umberto I il 28 giugno 1896. Nel corso dei decenni l'Istituto Rizzoli è diventato un'eccellenza nel settore. Rizzoli abitò in Strada Maggiore, 37; in questo immobile di sua proprietà abito per 15 anni anche Giosuè Carducci.
Francesco Rizzoli è stato il precursore nella chirurgia bolognese e ha contribuito a introdurre innovazioni come l'anestesia, sperimentando il cloroformio, ma anche tramite l'ideazione di strumenti chirurgici. La sua tomba è in San Michele in Bosco.
Rimase orfano all'età di cinque anni, quando il padre, ufficiale napoleonico, fu ucciso in Calabria da una banda di briganti. Francesco Rizzoli,nato a Milano nel 1809, fu, perciò affidato allo zio che viveva a Bologna e che lo mantenne agli studi, ottenendo la soddisfazione di vederlo laureato in chirurgia a soli 20 anni e poi in medicina due anni dopo. Rizzoli lavorò prima all'Ospedale del Ricovero, poi all'Ospedale Maggiore e, contemporaneamente, scalò i vari gradi per ottenere la cattedra di Clinica chirurgica (1855) lasciata dieci anni dopo a seguito di un dissidio col Ministero per dedicarsi all'attività di medico privato e di primario all'Ospedale Maggiore.
Nonostante queste gravose attività, Rizzoli non rinunciò all'impegno civile e politico: nelle vicende dell'8 agosto 1848 lo troviamo sulle barricate non nella veste di medico, ma di combattente, meritandosi la nomina - come riferisce il Bottrigari - di "Comandante interino della piazza di Bologna col grado di Tenente Colonnello". Nel 1859 fu deputato all'Assemblea delle Romagne e nel 1879 fu nominato senatore del Regno. Dal 1862 fu consigliere provinciale.
Che la sua fama di medico avesse oltrepassato i confini di Bologna lo dimostra la richiesta giuntagli dal Governo, nel 1862, di visitare Giuseppe Garibaldi, ferito all'Aspromonte, e tentare di estrarre la pallottola; ma l'operazione non riuscì nè a Rizzoli nè ad altri 20 medici intervenuti allo stesso fine. Vi riuscì poi un medico toscano.
Due anni prima della morte, che avvenne il 24 maggio 1880, Francesco Rizzoli decise - chiedendo l'anonimato - di acquistare dal Demanio il complesso ex conventuale di San Michele in Bosco per crearvi una struttura ospedaliera dedicata all'ortopedia,. Inoltre, per testamento, destinò l'ingente somma di lire 1.750.000 per dar vita all'Istituto Ortopedico e per la tutela delle parti storico - architettoniche del complesso religioso. Con il nome di Istituto Ortopedico Rizzoli, la struttura fu inaugurata dal re Umberto I il 28 giugno 1896. Nel corso dei decenni l'Istituto Rizzoli è diventato un'eccellenza nel settore. Rizzoli abitò in Strada Maggiore, 37; in questo immobile di sua proprietà abito per 15 anni anche Giosuè Carducci.
Francesco Rizzoli è stato il precursore nella chirurgia bolognese e ha contribuito a introdurre innovazioni come l'anestesia, sperimentando il cloroformio, ma anche tramite l'ideazione di strumenti chirurgici. La sua tomba è in San Michele in Bosco.
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