mercoledì 14 novembre 2018

M - Monte di Pietà


"Fondato nel 1473,il Monte fu un'istituzione benefica per la città fino all'arrivo dei francesi nel 1796 che lo spogliarono del denaro e dei pegni".
Il primo Monte di pietà fu fondato a Perugia nel 1462 a seguito della predicazione del frate francescano minore osservante Michele Carcano, milanese (1427-1484). Da allora ne furono fondati oltre 100, soprattutto nel Centro-Nord. I monti di pietà nacquero per combattere l'usura ed erogare prestiti su pegno al ceto meno abbiente in temporanea difficoltà. Fino al 1515 non fu applicato alcun tasso d'interesse sui prestiti. In seguito e fino al 1796 i tassi oscillarono fra il 3 e il 5 per cento.
Anche a Bologna f Michele Carcano a fondare il Monte di pietà che iniziò a operare il 23 aprile 1473. La prima sede fu all'angolo fra l'attuale via Farini e il Pavaglione e il primo direttore fu il mercante Giovanni Bolognini.
Alla fine del Cinquecento, a conferma del successo fra la popolazione, il Monte di pietà di Bologna contava già otto filiali, quattro a Bologna e quattro nella Provincia (Budrio, Castel S. Pietro, S. Giovanni in Persiceto, Castel Bolognese)). Inoltre gestiva alcune tesorerie comunali, fra cui quella del Tribunale Criminale, e amministrava il patrimonio di numerose Opere Pie, soprattutto quelle rivolte a "dotare" le "zitelle!"affinchè potessero sposarsi o monacarsi.
Alla fine del Seicento il Monte di pietà di Bologna diede vita a due Monti specializzati nell'erogazione del credito attraverso operazioni di anticipazioni su merci a operatori del settore della seta e della canapa, ambiti che davano lavoro a oltre 35.000 cittadini.
All'arrivo dei francesi, nel giugno 1796, il Monte di Bologna fu "spogliato": i francesi individuarono nel Monte l'unico soggetto in grado di pagare, per conto della collettività bolognese, oltre 4.000.000 di lire come "diritto di conquista". I 100 dipendenti del Monte furono licenziati e la banca rimase chiusa fino al 1802, quando, con soli tre dipendenti, riaprì su pressione popolare. Nel corso del Novecento il Monte di Bologna si espanse e nel 1964 assunse la denominazione di Banca del Monte di Bologna e Ravenna, avendo assorbito i Monti di Ravenna e di Bagnacavallo.
Nel 1991 la Banca del Monte di Bologna e Ravenna (1139 dipendenti e 68 filiali) e la Cassa di Risparmio di Modena si fusero dando vita a Carimonte Banca che poi si fuse con il Credito Romagnolo (Rolo Banca 1473) e infine l'aggregazione all'interno del nuovo soggetto Unicredit. 
Un tassello della storia di Bologna è scomparso: ora la sede storica del Mote in via Indipendenza, 11 è desolatamente vuota. A ricordare la sua presenza secolare, la bella pietà sul portale.

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