"Il 7 giugno 1390 fu posta la prima pietra. Finanziata dai bolognesi, fu completata nel 1663. E' la sesta chiesa europea per grandezza."
Nel 1388 il Comune di Bologna deliberò la costruzione della chiesa da dedicare al Santo Patrono Petronio: circa il luogo in cui costruire la chiesa, fu deciso che la facciata dovesse dare sulla piazza. Siccome già esistevano il palazzo del Podestà e il palazzo acquistato da
il giurista Accursio ed essendo da escludere l'idea di abbattere l'intero Quadrilatero, non rimaneva altra posizione che quella di fronte al palazzo del Podestà. Su quel lato esisteva solo il palazzo dei Notai e una serie di edifici di non grande pregio. Questa chiesa, negli intenti del Comune avrebbe rappresentato la sintesi degli ideali civili e di quelli religiosi. L'incarico di redigere il progetto fu affidato ad Antonio di Vincenzo (1350-1401) che già aveva realizzato il palazzo dei Notai, la Loggia della Mercanzia (in seguito, il campanile di San Francesco).
Secondo il progetto la chiesa avrebbe dovuto misurare m 183 di lunghezza mt 137 di larghezza (finì con 132 di lunghezza e mt 60 di larghezza).
L'area che fu individuata, ben 13.000 mq, si estendeva dalla piazza Maggiore fino all'attuale via Farini: un intero isolato con molte case, torri e otto chiese. Il 7 giugno 1390 avvenne la cerimonia della posa della prima pietra.
Fu nominato un comitato (i fabbricieri) per seguire la costruzione e reperire i fondi necessari, a patto di non imporre nuove tasse o gabelle, non emettere titoli del debito pubblico e non fare affidamento solo su collette pubbliche perchè queste non danno certezze di entrate continuative.
Fu nominato un comitato (i fabbricieri) per seguire la costruzione e reperire i fondi necessari, a patto di non imporre nuove tasse o gabelle, non emettere titoli del debito pubblico e non fare affidamento solo su collette pubbliche perchè queste non danno certezze di entrate continuative.
Un grave intoppo avvenne quando il legato Baldassarre Cossa (eletto papa Giovanni XXIII a Bologna, poi deposto come antipapa) si impossessò del denaro destinato alla fabbrica: fu necessario, quindi, trovare nuove fonti di finanziamento: una ritenuta del 10% che colpiva le opere pie, i conventi, le chiese, gli ospedali, ecc. un'imposta dell'1.66% su salare i stipendi dei pubblici dipendenti, una trattenuta sui lasciti a favore di pie iniziative, la confisca delle eredità di chi era deceduto senza testamento e senza discendenti entro il quinto grado.
Una somma notevole provenne dalla concessione a privati o a corporazioni del diritto di giuspatronato sulle cappelle della chiesa.
Ciononostante la mancanza di fondi costrinse a rinunciare alla grande chiesa e il investimento marmoreo della facciata, già iniziato nel 1538. su sospeso.
La costruzione di San Petronio si concluse nel 1663. E' stata consacrata nel 1954. E' la quarta chiesa più grande d'Italia e la seta d'Europa.
La costruzione di San Petronio si concluse nel 1663. E' stata consacrata nel 1954. E' la quarta chiesa più grande d'Italia e la seta d'Europa.
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