martedì 13 novembre 2018

L - Lombardi Alfonso

"Sue sono le sculture dei quattro santi protettori di Bolgona sotto il Voltone del Podestà, come pure le 14 sculture de "il funerale della Vergine" nell'Oratorio di Santa Maria della Vita. I
I primi 20 anni della sua vita Alfonso Lombardi 81497- 1537) li visse a Ferrara, sua città natale. Si trasferì a Bologna quando la Signoria dei Bentivoglio era già stata abbattuta da papa Giulio II.Infatti, la prima opera che gli fu commissionata (1519) fu "Ercole e l'Idra", una statua i terracotta che doveva rappresentare il Papa (Ercole) che schiaccia i Bentivoglio (L'Idra). La statua fu dipinta di verde scuro in modo da farla sembrare di ronzo. La scultura si trova al primo piano del palazzo Comunale ("sala d'Ercole).
A poca distanza da questa opera lodata da Giorgio Vasari, firmò il contratto per realizzare il grande gruppo scultoreo "il transito della Vergine" (1522) da collocare nell'Oratorio si Santa Maria della Vita. Sono 14 statue e raffigurano l'episodio del giudeo che tenta di oltraggiare il feretro della Vergine, ma viene punito dall'ira divina raffigurata da un angelo con la spada che scende dal cielo.
E' del 1525 un'opera significativa e prestigiosa per Alfonso Lombardi: si tratta delle quattro statue che raffigurano i santi protettori di Bologna (Francesco, Domenico, Petronio e Procolo) collocate sotto il Voltone del Podestà.
Mentre lavorava a queste opere Lombardi realizzò il "Compianto sul Cristo morto", prima collocato nella cripta della Cattedrale di San Pietro, poi, nel 1992,  dovendosi restaurare la cripta, il cardinale Giacomo Biffi fece trasferire il gruppo scultoreo nella Cappella X. In origine l'opera di Lombardi era policroma, ora si presenta in nuda terracotta.
Nel 1531 Alfonso Lombardi fu chiamato a lavorare all'Arca di San Domenico dve avevano operato artisti del calibro di Michelangelo, Niccolò dell'Arca, Nicola Pisano.
Se fu prestigioso lavorare all'Arca, ancor più importante fu l'incarico di eseguire sculture in marmo sul portale e su una lunetta di San Petronio.
Uno degli ultimi lavori di Lombardi (1533) fu il monumento funebre del condottiero Armaciotto de' Ramazzotti che si può ammirare nella chiesa di S. Michele in Bosco.
Deceduto Papa Clemente VII, fu chiamato a Roma per eseguire il monumento funebre di questo Papa; ma l'incarico gli fu inopinatamente tolto e affidato a Baccio Bandinelli. Lombardi, che già si era recato a Carrara per l'acquisto del marmo necessario, rimase sconcertato e avvilito. Rientrò a Bologna malato, secondo il Vasari a causa dell'offesa ricevuta, e qui morì nel 1537 a soli 40 anni.
Una curiosità: il vero cognome dello scultore fu Cittadella, ma preferì assumere il cognome materno, Lombardi.

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