"Famiglia senatoria che ristrutturò e salvò la villa Belpoggio che fu di Giovanni II Bentivoglio. Il sontuoso palazzo Hercolani ora ospita la Scuola di Scienze Politiche." L'H vuole ricordare il collegamento con Ercole (in latino, Hercules). La famiglia, di origine faentina ma presente a Bologna dal Quattrocento con il capostipite Andrea, teneva molto a questo riferimento mitologico. Gli Hercolani, nel corso dei secoli, ricoprirono importanti incarichi pubblici entrando nel Senato bolognese e assumendo il titolo di principi.
L'ultimo senatore, prima dell'abolizione del Senato avvenuta all'inizio dei XIX secolo, fu Filippo Hercolani (1736-1810). Uomo di cultura e mecenate , a lui si deve il pieno recupero della magnifica villa Belpoggio, costruita per volere di Hiovanni II Bentivoglio e ubicata nell'attuale via Siepelunga, 34. La villa, dopo la caduta dei Bentivoglio, passò attraverso varie proprietà finchè nel 1764 entrò in possesso di Filippo Hercolani, che ne promosse il restauro. L'area su cui sorge la villa, fino al secolo scorso, comprendeva un vasto territorio: per capire meglio l'estensione della proprietà, è illuminante un episodio del 4 luglio 1915, a poche settimana dall'entrata in guerra dell'Italia. Per aiutare i militari al fronte fu organizzata una partita di calcio di beneficenza fra una rappresentativa emiliana e una squadra composta da militari: teatro della partita - come riferisce il Carlino - Fu il il campo di calcio di Villa Hercolani. In quel luogo fu poi costruito il primo stadio del Bologna, chiamato "Campo Badini" (in onore del calciatore del Bologna, Angelo Badini, scomparso prematuramente), noto anche come "Sterlino". In seguito fu il Bologna a giocare altre due partite di beneficenza contro l'Alessandria F.C.: l'incasso consentì alla Croce Rossa di donare ai soldati 100 kg di lana.
A Filippo Hercolani si deve anche la costruzione, affidata nel 1793 all'archettetto Angelo Venturoli, del grande palazzo di Strada Maggiore (che oggi ospitala Scuola di Scienze Politiche). Il sontuoso palazzo possiede un elegante scalone e una davvero notevole "Boschereccia".
Anche il figlio Astorre (1779-1828), che si schierò a favore di Napoleone, fu sensibile alla cultura e, in particolare, al teatro: non a caso fu nominato Soprintendente agli Spettacoli. Anche la moglie, la nobildonna Anna Maria Malvezzi, che gli diede tre figli, era appassionata di teatro e il salotto di casa Hercolani era frequentato da personaggi del mondo teatrale, come Gioachino Rossini: nel palazzo, nel febbraio 1845, fu messo in scena lo "Stabat Mater". Dopo una lunga malattia una morte precoce portò via Astorre Hercolani (1828).
L'ultimo senatore, prima dell'abolizione del Senato avvenuta all'inizio dei XIX secolo, fu Filippo Hercolani (1736-1810). Uomo di cultura e mecenate , a lui si deve il pieno recupero della magnifica villa Belpoggio, costruita per volere di Hiovanni II Bentivoglio e ubicata nell'attuale via Siepelunga, 34. La villa, dopo la caduta dei Bentivoglio, passò attraverso varie proprietà finchè nel 1764 entrò in possesso di Filippo Hercolani, che ne promosse il restauro. L'area su cui sorge la villa, fino al secolo scorso, comprendeva un vasto territorio: per capire meglio l'estensione della proprietà, è illuminante un episodio del 4 luglio 1915, a poche settimana dall'entrata in guerra dell'Italia. Per aiutare i militari al fronte fu organizzata una partita di calcio di beneficenza fra una rappresentativa emiliana e una squadra composta da militari: teatro della partita - come riferisce il Carlino - Fu il il campo di calcio di Villa Hercolani. In quel luogo fu poi costruito il primo stadio del Bologna, chiamato "Campo Badini" (in onore del calciatore del Bologna, Angelo Badini, scomparso prematuramente), noto anche come "Sterlino". In seguito fu il Bologna a giocare altre due partite di beneficenza contro l'Alessandria F.C.: l'incasso consentì alla Croce Rossa di donare ai soldati 100 kg di lana.
A Filippo Hercolani si deve anche la costruzione, affidata nel 1793 all'archettetto Angelo Venturoli, del grande palazzo di Strada Maggiore (che oggi ospitala Scuola di Scienze Politiche). Il sontuoso palazzo possiede un elegante scalone e una davvero notevole "Boschereccia".
Anche il figlio Astorre (1779-1828), che si schierò a favore di Napoleone, fu sensibile alla cultura e, in particolare, al teatro: non a caso fu nominato Soprintendente agli Spettacoli. Anche la moglie, la nobildonna Anna Maria Malvezzi, che gli diede tre figli, era appassionata di teatro e il salotto di casa Hercolani era frequentato da personaggi del mondo teatrale, come Gioachino Rossini: nel palazzo, nel febbraio 1845, fu messo in scena lo "Stabat Mater". Dopo una lunga malattia una morte precoce portò via Astorre Hercolani (1828).
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