martedì 15 novembre 2011

Strudel Gisella Mancini

Questa ricetta di Gisella l'ho presa da Il cortile delle Matte. Fino ad oggi avevo sempre fatto lo strudel di Sergio Salomoni, poi ho voluto provare anche questa ricetta...Gisella è una garanzia anche lei, quindi perchè non farlo? E come mi aspettavo, anche questo è risultato delizioso, al punto che ne ho sfornati due e uno è stato mangiato la sera stessa.
Buono!!

Strudel alla vecchia maniera   
Ingredienti

Pasta: 
 farina 300 g 
uova 1 
acqua tiepida 100 g 
olio extrav. di oliva, ma leggero, 2 cucchiai (ma volendo, anche olio mais o di riso) 
un pizzico di sale 

Ripieno: 
mele 1 Kg/1,200 Kg (possibilmente renette) 
zucchero 150 g 
cannella in polvere 1 cucchiaino colmo 
uvetta 100 g 
pinoli 100 g (volendo, si possono unire anche noci a pezzetti) 
burro 100 g 
pane grattugiato fine 80 g 
succo di limone 
zucchero a velo per guarnire.  
Impastare bene gli ingredienti della pasta fino a farne un impasto omogeneo ed elastico; formare una palla,
avvolgerla nella pellicola e metterla su un piattino dentro una pentola calda, chiusa col coperchio (favorisce
il lavoro del matterello) 
Preparare il ripieno sbucciando e tagliando a fettine le mele; spruzzarle col succo del limone, unire zucchero,
uvetta, pinoli e cannella. 
Rosolare in una padellina il pane grattugiato con 80 g di burro (il rimanente, fuso, andrà spennellato sui
bordi della pasta prima di chiudere lo strudel). 
Stendere la pasta (per comodità io la divido in 2 parti e ci ricavo due strudel: più semplice stendere) su un
canovaccio infarinato, tirandola sottile (si deve vedere la trama del canovaccio); aiutarsi anche con le
nocche delle mani, passate sotto la pasta e tirandola, sempre con le nocche (le dita potrebbero stracciarla).
Cospargere la pasta col pane grattugiato, e poi col ripieno, lasciando liberi i bordi che andranno spennellati
col burro fuso, Arrotolare aiutati dal canovaccio e far scivolare su una teglia imburrata o su carta da forno.
Se si vuole, spennellare con tuorlo d’uovo battuto con un cucchiaio di latte; infornare a 180° per circa
un’ora. ( a doratura) Servire tiepido o a temperatura ambiente cosparso di zucchero a velo. 

 

2 commenti:

  1. Superbo, ti è venuto veramente bene ! Gisella sarà contenta, metti la foto dall'altra parte ^___^
    Mandi

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  2. Se è buono quanto suggerisce la foto c'è davvero da inchinarsi.
    Perchè ho già fame e ho pranzato da pochissimo?
    ciao
    Sa

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