martedì 10 luglio 2012

Melanzane in padella



Ho assaggiato queste melanzane ad una cena alla quale mi aveva invitato mia zia. Poi è venuto gentilmente a riprodurle a casa mia Romolo, in occasione della comunione di una cugina di mio marito...e da allora...che buone che sono e che profumo!! Semplici da fare, veloci e estive come non mai!!

Melanzane in padella


Ingredienti

melanzane 
olio e.v. 
sale 
pomodori pelati 
basilico 

Friggere le melanzare in olio bollente, scolarle e asciugarle. Mettere in una padella con un filo di olio, sale, 3/4 pomodori pelati,e basilico. Fare andare per 10-15 minuti a fuoco vivace. Servire.
Si conservano molto bene anche in frigorifero per alcuni giorni.


lunedì 9 luglio 2012

Caldo, fa caldo: quindi spiedini freschi!

Che caldo! E' passato Caronte, ora c'è Minosse..ormai facciamo tutta la Divina Commedia e tutta all'inferno: speriamo prima o poi di salire il girone..Questo aperitivo/antipasto ce lo servirono alcuni anni fa in un albergo al mare, mi conquistò talmente che, quando posso lo ripresento. Fatto poi in questa stagione che la frutta è matura è davvero squisito e fresco. Più semplice farlo che mangiarlo, velocissimo, gustosissimo.

Spiedini di frutta e formaggio

Ingredienti

formaggio a pasta dura
frutta a piacere

Tagliare a dadini sia la frutta che il formaggio. Infilare un cubetto di formaggio  e uno di frutta in un uno spiedino e...servire!
Si mantiene anche in frigorifero per qualche ora, non di più perchè la frutta tende ad annerire.

domenica 8 luglio 2012

Zuppa imperiale

Le nostre galline si sono messe a fare le uova, infatti ne ho ridotte un certo numero in frigorifero. Per impiegarle al meglio, ho pensato di fare della zuppa imperiale, che magari non è proprio una ricetta estiva, però quando si ha di scorta in freezer, viene sempre utilizzata. E' buona, molto buona, può sicuramente essere servita in un pranzo importante, anche al posto dei tortellini, che fa sempre una ottima figura.
La cosa che mi piace meno è ritagliare i dadini, ma...pazienza, il gioco vale la candela:).
La ricetta è quella che facevano in casa di mio marito da sempre, gli ingredienti sono tutti reperibili in una famiglia di realtà contadine e li impiegavano sicuramente al meglio!  non è propriamente dietetica, ma ...ogni tanto non fa male:-)!


Zuppa imperiale di casa Carini

Ingredienti

350 gr semolino 
350 gr parmiggiano grattugiato 
350 gr burro 
12 uova 
sale pepe noce moscata 
brodo di carne

Fondere il burro, rimescolare tutto insieme (solitamente prima rimescolo semolino e parmiggiano) poi mettere in una pirofila unta di olio e cosparsa con un poco di farina o pane grattugiato, oppure usare carta forno. 



Fare cuocere per circa un'ora a 170 gradi finchè non diventa rosina e si stacca dalle pareti. 


Butterà fuori un sacco di burro, non preoccuparsi, nel raffreddare riassorbe tutto. Una volta fredda tagliare a dadini.  


Buttarla nel brodo bollente, appena risale è cotta.Si può congelare, però poi va cotta ancora congelata appena estratta dal freezer.

sabato 7 luglio 2012

Segnaposti Cresima Matteo: confetti decorati

A maggio il mio nipote piccolo è passato alla Cresima. Volevo fare una cosina carina per lui, visto che anche per gli altri nipoti in qualche modo avevo collaborato alla festa del giorno: mi sono così rivenuti alla mente i confetti decorati, che feci già per una cugina di mio marito, alcuni anni fa. Però non amo ripetermi, per cui ho pensato a modificarli, per quanto possibile. Ho aggiunto una pergamena con un pensiero religioso, che mi ha gentilmente suggerito Gisella Mancini e li ho confezionati in una piccola scatolina trasparente. Bè, a mio gusto, sono risultati carini.
Per i fiori ho utilizzato la glassa per modellare della torta calle di Porzia.

Segnaposto confetti decorati

Occorrente

confetti
nastro rosso
cartoncino bianco
filo bianco
carta per pergamena da stampare

per la glassa per modellare


500 gr zucchero a velo

50 gr acqua

6 gr colla di pesce
50 gr glucosio
1 bustina vaniglia
coloranti alimentari

In un tegamino porre l'acqua e la colla di pesce, quando si è ben ammorbidita unire il glucosio e scaldare fino a completo scioglimento. NON FARE BOLLIRE!
Setacciare lo zucchero a velo e porlo in un robot da cucina, unire il liquido preparato e frullare alla massima velocità. Si formeranno prima dei grumi, poi si compatterà. Se troppo dura aggiungere qualche cucchiaino di acqua, ma questa aggiunta va fatta mettendo poche gocce alla volta. Versare il composto sulla tavola e lavorarlo come plastilina. La glassa si può colorare con colorante liquido. Si può stendere con il mattarello e ritagliare i pezzi desiderati, volendo dare delle forme servirsi di tutori.Questo tipo di glassa, stesa piuttosto sottile è indicata anche per rivestire torte.
Prendere un pezzetto di pasta del colore desiderato e formare il fiore a piacimento. Con una goccia di glassa (acqua e zucchero) fissare il fiore al confetto. Fare asciugare.



Ho stampato le pergamenine e le ho legate con un filo bianco

quindi sempre con una goccia di glassa le ho fissate al di sotto del confetto. Ho preso il confetto e l'ho inserito nella scatolina
e ho rifinito la scatolina con un nastro rosso e una colomba rappresentate lo Spirito Santo ritagliata con cartoncino


questi invece li feci come segnaposto per la cugina di mio marito
Immagine


mercoledì 4 luglio 2012

Burro alla salvia

In giardino ho una enorme pianta di salvia, è bellissimo, peccato che io non ne faccia un grande uso. Chiedendo consiglio su facebook, mi hanno dato questa bellissima e comoda idea, che ho messo subito in opera. Devo dire che conferisce un sapore unico alla pasta e risulta molto meno unta di quando si scioglie il burro e si fa aromatizzare.
Bella idea, la conserverò sicuramente.

Burro alla salvia

Ingredienti

burro
salvia

Portare il burro a temperatura ambiente, quando lavorabile, aggiungervi la salvia tagliata a pezzettoni, non troppo fine 
e mescolarla al burro.

prendere della pellicola e fare una specie di salame e riporlo in freezer. Al momento del bisogno, estrarlo poco prima e con un coltello scaldato sulla fiamma, ritagliare il pezzetto desiderato, quindi riporlo in congelatore.

sabato 30 giugno 2012

Si miete!


..."Ora il cuore tuo è in festa,perché il grano biondeggia ormai:è maturato sotto il sole,puoi riporlo nei granai..."
e anche quest'anno è maturato ed è pronto per la raccolta: anzi più che pronto! Ha presentato una umidità dell'8% per cui era proprio asciutto.
Oggi pomeriggio, alla temperatura di 42 gradi all'ombra (Caronte dice sul serio) abbiamo trebbiato. E' sempre una festa quando si miete, anche se a me, dispiace veder disfare un bellissimo campo tutto dorato, però è inevitabile:-).
Ovviamente alla trebbiatura seguono le crescentine da mangiare tutti in compagnia. Ne ho impastate 3 kg di farina, ora bisogna che le vada a tirare e soprattutto friggere visto il caldo che fa! Non vorrei che il lievito andasse...


venerdì 29 giugno 2012

S.S. Pietro e Paolo

Caronte la fa da padrone, con i suoi 40 gradi ha deciso di cuocerci lentamente, ma noi non demordiamo. Ventilatori alla mano,la messa per festeggiare i due Santi del giorno si è tenuta regolarmente, così come ....la funzione finale che caratterizza i nostri giorni di festa?.-) Poteva mancare un piccolo banchetto come aperitivo, giusto giusto per rinfrescarci un attimo con qualche chiacchera? Assolutamente no, anzi ci ha offerto anche l'opportunità di salutare il nostro parroco in partenza per le ferie...certo che se la spassa bene eh?.-)
Noi qui a soffrire e lui in giro per il mondo.-)...certo però, prima di partire, si assicurato che nessuno di noi abbia intenzione di dipartire prima del suo rientro, in modo da non dovergli guastare le giuste e meritate ferie..:).
Ma noi faremo di tutto per assecondare i suoi desideri:-)).
I Santi di oggi erano due apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa del primo secolo così come nella costruzione di quelle radici dalle quali si alimenta continuamente la fede cristiana. Pietro, nato a Betsaida in Galilea, era un pescatore a Cafarnao. Fratello di Andrea, divenne apostolo di Gesù dopo che questi lo chiamò presso il lago di Galilea e dopo aver assistito alla pesca miracolosa. Da sempre tra i discepoli più vicini a Gesù fu l'unico, insieme al cosiddetto «discepolo prediletto», a seguire Gesù presso la casa del sommo sacerdote Caifa, fu costretto anch'egli alla fuga dopo aver rinnegato tre volte il maestro, come questi aveva già predetto. Ma Pietro ricevette dallo stesso Risorto il mandato a fare da guida alla comunità dei discepoli. Morì tra il 64 e il 67 durante la persecuzione anticristiana di Nerone. San Paolo, invece, era originario di Tarso: prima persecutore dei cristiani, incontrò il Risorto sulla via tra Gerusalemme e Damasco. Baluardo dell'evangelizzazione dei popoli pagani nel Mediterraneo morì anch'egli a Roma tra il 64 e il 67.
Solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo.
Ora rimane solo che Caronte ci abbandoni per stare un poco meglio..:-)

Raviggiolo

Questo è stato il primo formaggio, o primo sale se vogliamo essere precisi, che ho imparato a fare. Fino ad allora credevo impossibile riuscirlo a fare di me, è stata una soddisfazione enorme. Inutile dire che per mesi abbiamo mangiato raviggiolo ormai anche a colazione:-). Il tutto è stato possibile grazie alla mia amica Carla Nanni, che mi ha svelato la ricetta. Veramente la prima volta che lo feci presi un grande rimprovero, perchè io l'avevo inavvertitamente fatto in uno stampo da ricotta e lei mi domandò dove era la foglia di fico o di felce...e io dissi che non l'avevo messa. E allora lei mi rispose che non avevo fatto il raviggiolo:-)! Da allora non manca mai la mia foglia di fico, deve stamparsi assolutamente sul formaggio, sia mai il contrario.
Vi metto i fotogrammi così è tutto più chiaro, anche se è molto semplice.

Raviggiolo 

Ingredienti

1 l latte
1 cucchiaio caglio
sale

Portare il latte a 36 gradi, unire il cucchiaio di caglio

 e rimescolare. 

Fare riposare. Dopo una mezz'ora, assicurarsi che abbia cagliato


e tagliare a quadri di 10 cm circa la cagliata. Prendere delle foglie di fico o di felce,

 posizionarle su di un piatto fondo


e iniziare a mettere la cagliata a cucchiaiate nel centro del piatto, poco alla volta. 




Lasciare riposare, scolare dal siero formatosi e continuare fino alla fine. Lasciare riposare per due o tre ore, continuando ad eliminare il siero, poi salare in superficie e passare in frigorifero. Si può consumare dal giorno dopo ed è ottimo per 3 giorni..ma non ci arriva mai..:-))
Al momento di servire girare sul piatto da portata in modo che si veda la foglia stampata :-)







mercoledì 27 giugno 2012

Ciabattine golose

Ieri la mia peste ha fatto una festa con i suoi amici, per festeggiare l'arrivo dell'estate e la fine della scuola (come è vero che tutto dipende da come si guarda una cosa.-)). Lei ed una sua amica hanno fatto queste ciabattine infradito edibili .-) che avevamo visto su family fun. Sono state proprio bravine, anche se qualche problema con la crema al burro, visto la temperatura, c'è stata.
E come le hanno mangiate!!
Un'idea carina, sfiziosa buona e veloce!
Che la festa abbia inizio!

Ciabattine golose

Ingredienti

un pacco biscotti tipo oswego
liquirizie

per la crema al burro

2 cup zucchero a velo
2/3 cup burro
3 cucchiai di latte
coloranti

per la sabbia
zucchero di canna

Montare il burro con lo zucchero e i cucchiai di latte, quando pronto, aggiungere i colornti. Prendere i biscotti, spalmarne uno con la crema preparata, ricoprire con un altro biscotto. Spalmare con altra crema e fissare con un mucchietto di crema la liquirizia aperta a metà in modo che formi l'infradito. Cospargere con lo zucchero un vassoio e adagiarvi sopra i sandali.  Mettere in frigorifero fino al momento di servire. 






domenica 24 giugno 2012

San Giovanni!! Grano e nocino

Ieri sera a letto tardi, questa mattina sveglia presto. E' così che non si perde tempo, direbbe mio suocero.
Infatti le noci vanno raccolte finchè c'è la guazza e le 7 spighe di grano vanno raccolte  a digiuno. Come ho già detto le spighe raccolte a numero di 7 o in multipli, portano guadagno durante l'anno.
Sinceramente non so se sia vero, di certo non mi va di rischiare per verificare quindi mi fido:-).
Il grano quest'anno era bellissimo, sarà stato per la pioggia di ieri, ma aveva un colore splendido
Le spighe che ho portato in casa, presentano un fusto altissimo, che sia segno che bisogna faticare  per arrivare ai soldini?.-))
Situazione totalmente diversa invece per le noci. Ho rischiato di non riuscire a preparare il nocino:(.
Il noce presenta moltissimi rami secchi (probabilmente dovuti alla neve e al freddo dell'inverno trascorso) e le noci sono tutte con l'ospite. Ne abbiamo scartate più delle metà al momento della raccolta  e altrettanto al momento della preparazione del nocino. Anzi ho tenuto le parti buone perchè altrimenti non riuscivo a farne nemmeno un litro. E dopo a Natale cosa avremmo bevuto? Peccato!
L'importante è essere riusciti a farlo, mi avrebbe fatto dispiacere non farlo, è una tradizione...
Questa è la ricetta del nocino di casa di mio cognato che abita a Pianoro.

Nocino Bonazzi

Ingredienti

24  noci
1 l alcool al 90°
5 gr cannella
5 chiodi garofano
buccia di un'arancia seccata al sole
buccia di un limone seccata al sole

dopo 

1 kg zucchero
100 gr alcool


Tagliare le noci in quattro spicchi, metterle in un vaso ben sigillato con le bucce di arancia e limone e il litro di alcool. Lasciare in fusione per 40 giorni. Trascorsi i 40 giorni si aggiunge un chilo di zucchero (liquefatto quasi biondo)  sul quale si aggiunge prima di metterlo nel vaso un litro di acqua calda. Si avrà così uno sciroppo e allora si versa nel vaso dove ci sono le noci e l'alcool. Quando si aggiunge lo zucchero liquefatto mettere pure un etto di alcool. Lasciare in fusione per 20 giorni poi filtrare. Bere dopo un mese o due.


sabato 23 giugno 2012

23 Giugno: aspettando la guazza, tortellata di San Giovanni!

Giusto giusto domenica scorsa ho visto i cartelli a Basilicagoiano e sono venuta a conoscenza di questa loro tradizione...potevo non importarla, quando si stratta di mangiare e pure bene? nooo!
Ed eccola servita:  ieri sera ho inviato mio babbo e l'abbiamo inaugurata:-)!
Da loro è tradizione mangiare i tortelli nella sera antecedente il giorno di San Giovanni, ovvero il 23, all'aria aperta, si chiama un'orchestra e dopo aver mangiato si balla fino a tarda sera in modo da prendere la guazza che scende. Io volevo mangiare fuori, ma è piovuto, il che ha mosso una marea di zanzare e un'afa tremenda, per cui abbiamo mangiato in casa, però ho steso i panni lavati a pochi minuti a mezzanotte così ho preso la guazza.-)
Devo dire che la ricetta che mi ha passato Liviana è di una precisione imbarazzante. Mai mi era successo di avere tanto ripieno quanto la pasta.  Ero persino preoccupata: i tortelli sono risultati squisiti, io li ho conditi con del burro alla salvia che avevo preparato in precedenza.
Bella tradizione!!

Tortelli alle erbette

Ingredienti

per la pasta

1/2 kg di farina
4 uova
sale
un po' di acqua tiepida

Ripieno

2 hg ricotta
1 hg spinaci
150 grana
1 uovo 
noce moscata 
sale

ho preparato in casa la ricotta con un litro di latte ho ottenuto proprio i 2 etti che mi occorrevano. Lessare gli spinaci e strizzarli bene. Tritarli e unirli alla ricotta insieme agli altri ingredienti. Preparare la sfoglia
tirare una sfoglia non troppo sottile, se si utilizza la macchinetta fermarsi al penultimo buco. Disporvi sopra dei mucchietti di ripieno


e ripiegare la pasta su se stessa sigillandola

ritagliare quindi i tortelli


Cuocerli in acqua bollente e condirli a piacere. Io ho usato del burro alla salvia. Cospargere con parmigiano. Erano splendidi. 

giovedì 21 giugno 2012

Barchette di zucchine appetitose

Anche questa ricetta presa sempre da quel vecchio numero di Cucina Italiana (devo dire che queste riviste sono davvero un tesoro). Una ricetta veloce da fare, giusta per questo caldo torrido che ci affligge. Loro la presentano come antipasto io l'ho servita come piatto unico a cena :-). Sembravano tante, poi invece sono finite prima che ce ne accorgessimo.-).


Barchette di zucchine appetitose

Ingredienti

4 zucchine ben sode e non molto sottili lunghe circa 14 cm
100 gr tonno sott'olio
50 gr cipolline sotto aceto
20 gr prezzemolo
8 olive verdi o nere
4 acciughe sott'olio
un pizzico di capperi
olio
sale
ottimo aceto bianco

Lavare le zucchine, tagliarle per la lunga e scavarle dando ad ognuna la forma di una barchetta. Mettere sul fuoco l'acqua, salarla, acidularla con un goccio di aceto e quando bollirà versarvi le zucchine e farle cuocere a fuoco moderato, avendo l'avvertenza di toglierle appena risulteranno morbide.
Scolarle, metterle su di un piatto  e spruzzarle con aceto bianco. Farle quindi raffreddare.
Mondare il prezzemolo, lavarlo, scuoterlo ripetutamente in modo che si asciughi  e tritarlo finissimo.
Mettere sul tagliere il tonno, le cipolline e i capperi e tritare tutto insieme.
Poi mettere il ricavato in una terrina, aggiungere il prezzemolo, due cucchiaiate di olio e una cucchiaiata di aceto (abbondante  o meno a seconda della qualità dell'aceto usato). Mescolare amalgamando alla perfezione gli ingredienti.. Scolare le barchette e riempirle con il composto ottenuto adagiandole quindi su di un piatto da portata.
Lavare e diliscare le acciughe. Posizionare al centro di ogni barchetta una oliva, circondarla con mezza acciuga, decorare il piatto con sott'aceti a piacere e servire.


mercoledì 20 giugno 2012

Che bella la mia San Luca

incorniciata dai girasoli. Purtroppo l'ho presa da lontano, in realtà lo è. Come mi manca il non vederla quando mi affaccio dalla finestra!
Ma appena posso recupero!:-)

Frittelline di patate novelle




Ho trovato questa ricetta di Paula Feldman sul gruppo di Universo in Cucina di facebook. Non ho resistito, letta e fatta e devo dire che sono davvero buone. Ho però aggiunto un uovo in più perchè non si omogeneizzavano. Consiglio di togliere l'acqua che si forma delle patate prima di aggiungere l'uovo. Bella bella ricetta!

Frittelline patate novelle

Ingredienti

3 patate novelle medie misura sbucciate e grattugiate julienne grande
1 cipolla fresca anche grattugiata julienne grande 
1 zucchina trombetta o 1 zucchina verde normale grtttugiata julienne grande 
1 uovo grande
sale 
pepe

mescolate tutto insieme bene...salare e pepare a piacere...poi in una padella antiaderente con un velo appena di olio oliva vecchia friggete delle cucchiaiate - schiacciate un pochino con una forchetta appena messi in padella..così 'friggono' bene da ambedue le parti...gustare caldi o freddi a piacere.
Queste sono le frittelle che faccio quando mancano rinforzi nel riparto verdure del orto...succede che mi rimane 1 di qualcosa e mai abbastanza per rimediare diversamente.

martedì 19 giugno 2012

Hashbrown di patate con le uova



Ogni tanto mi capita di vedere qualche puntata di Cucina con Buddy e sarà l'ora, o sarà perchè propone ricette stuzzicanti, mi fa sempre venire appetito e voglia di provarle.L'altro giorno ho visto questo hash brown, per chi mastica poco inglese come me, patate fritte a tocchetti, e non ho potuto resistere. L'ho fatto. Peccato non avere avuto in casa nemmeno un peperone! Però era già davvero molto buono e gustoso così. E' pure veloce da fare. Io non ho messo le patate in frigorifero, perchè ho deciso di farlo per la cena e non ne ho avuto il tempo. Con calma lo rifarò seguendo tutti i canoni.

Hashbrown di patate con le uova

Ingredienti
 (per 4 persone)

2 patate
4 cucchiai di burro
1 cucchiaio olio di oliva
120 gr cipolla
120 gr peperone rosso
sale q.b.
pepe nero q.b.
prezzemolo 30 gr
4 uova

Scaldare il forno a 200°. Lessare le patate in acqua bollente saldata, poi pelarle e farle raffreddare in frigo, in un sacchetto di plastica, per tutta la notte.Il giorno successivo tagliarle a cubetti e soffriggerle in padella con burro, olio, cipolla e peperone, sale e pepe.Infine unire le uova cercando di lasciarle intere e far cuocere . Coprire con prezzemolo tritato.

lunedì 18 giugno 2012

Basilicagoiano: festa dello sport e tagliatelle alla verdi.


Basilicagoiano....Basilicagoiano! Per ricordare come è nato il rapporto tra  me e questo  caratteristico paese del parmense, bisogna risalire a tanti anni fa (tanti poi?), diciamo... al 1978!
Eh sì, una giovincella del Pontelungo viene mandata al mare con una sua zia a Rivazzurra di Rimini. Qui, per la prima volta, le venne l'eritema solare che la fece penare e non poco. Però non solo per questo ricorda quella vacanza; infatti, là questa ragazzina incontra una famiglia di Parma, ma non proprio Parma, diciamo...Basilicagoiano, alla quale appartiene un'altra giovine di ben cinque giorni più anziana di lei. Iniziano a fare compangia (anche se in realtà, con il senno di poi, mi sembra che venimmo spinte di più dalle rispettive famiglie, che così facendo si liberarono di noi per un poco di tempo.-)), iniziammo ad uscire, a frequentarci, fino a culminare nel bagno di mezza notte, dove , l'unica acqua che gli adulti avevano in corpo era quella del mare:-)). Formammo una bella compagnia, eravamo in diversi ragazzi, chi di Modena, chi di Roma e trascorremmo un bel periodo insieme. Poi però i giorni trascorsero in fretta e venne il momento di salutarsi . Ci scambiammo quindi gli indirizzi, con la promessa di scriverci e tenerci in contatto e magari, perchè no, di incontrarci pure. Allora facebook non c'era e...ancora peggio, nemmeno i cellulari!! 
A costo di apparire antiquata, conservatrice, malinconica, devo dire che la soddisfazione di trovare una lettera nella buchetta della posta, di aprirla e leggervi quanto scritto sopra non è spiegabile, bisogna provarla. Altrochè un anonimo e freddo bip che ti avvisa che hai un sms!!
Peccato i giovani di oggi non abbiano l'opportunità di sperimentare anche questa esperienza!
Ma non divaghiamo troppo, ritorno alla storia. 
Di tutta la compagnia rimanemmo in contatto solo noi due, iniziammo a vederci, iniziai ad andare in questo paesino del quale avevo ignorato l'esistenza fino ad allora, recandomici con il locale Bologna 
Parma.. ho sempre avuto paura del treno! Un locale!! .-)
Che bello! Io che mi prendevo dalla città., da Los Angeles, come amo definirlo il mio Pontelungo, quando lo paragono a Granarolo:-) (non me ne vogliano gli abitanti del luogo, è un mio modo schezoso ) e finire in questo paesino, nel quale mi aspettavo di veder apparire da un momento all'altro Peppone o Don Camillo!
Però mi è sempre piaciuto, ho trovato persone più che cordiali, bei posti e inutile dire che, se fosse possibile, contenderebbe il primato culinario a Bologna:-), ..insomma diciamo che era l'altra metà del cielo e completava quello che la città dove ero abituata a vivere, non dava. 
Sono sempre stata accolta come una figlia, una parente e questo l'ha notato anche la mia peste, ieri, quando sulla via del ritorno mi ha detto: "mamma, ma  conosci più gente qui che a casa!" Ho cercato di spiegarle che è da un poco che bazzico nei paraggi;), ma lei non può capire...
Eh sì, perchè questa amicizia si è protatta e rinforzata negli anni, ci siamo formate le nostre famiglie, caso ha voluto ed è proprio solo il caso, che ci sposassimo lo stesso giorno a distanza di cinque anni, abbiamo visto crescere i nostri figli, di Ilenia, la piccola di casa, ho avuto l'onore di tenerla al Battesimo, mentre Mathia posso dire di averlo visto crescere e per me è come un nipote. 
Non ci sentiamo frequentemente, ci vediamo ancora meno (e a onor del vero, solitamente è lei che viene da me), però sappiamo che ci siamo una per l'altra in qualsiasi momento e questo è davvero un grande regalo.
Ora però basta sentimentalismi:-), veniamo a qualche notizia più interessante sul luogo:
Basilicagoiano è una frazione di Montechiarugolo. Il suo nome deriva dal vocabolo celtico "Besegovium", che significherebbe "canale travolgente". Al centro del paese si trova il Monumento ai Caduti realizzato da Cornelio Ghiretti, valido incisore originario della zona.  Nella Chiesa settecentesca si trovano un palio di rame raffigurante la vita di Cristo, anch'esso opera del Ghiretti, e un organo del '600, che è stato recentemente restaurato
Ieri si è tenuta la festa dello sport:, un appuntamento importante che sancisce la fine della stagione sportiva 2011-2012

c'erano giovani campioni di pallavolo, di calcio

e ovviamente non poteva mancare il lato culinario

splendide tagliatelle alla verdi


e una bellissima scultura di Don Luigi Baioli, 

che ci ricorda dove siamo e perchè


Le tagliatelle erano splendide, la ricetta ancora non l'ho, però ho trovato queste nel portale dell'Accademia Barilla, si tratta di riso, però sostituendo gli asparagi con le zucchine, a me sembra si tratti del piatto che mangiato ieri sera.


Risotto Giuseppe Verdi
Questo piatto fu ideato dallo chef francese Henry-Paul Pellaprat (1869-1952) e dedicato al Maestro.

Ingredienti

per 4 persone
320 g di riso carnaroli
60 g di burro
80 g di funghi coltivati
80 g di punte di asparagi
80 g di prosciutto di Parma
80 g di pomodori pelati
5 cl di panna da cucina
un litro di brodo di carne
80 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
½ cipolla affettata sottilmente

Pulire e tritare la cipolla. Pulirei funghi tagliando via la punta del gambo con le radici e lavandoli se necessario con un panno umido, tagliateli a lamelle.
Lavate gli asparagi, tagliate via i gambi e fate cuocere le punte in acqua bollente per 5 minuti.
Tagliare il prosciutto a listarelle e i pomodori pelati a cubetti.
Su un fuoco di media intensità ponete una padella larga con metà del burro e, appena questo si sarà sciolto, la cipolla tritata finemente. Appena si sarà imbiondita leggermente, aggiungere il riso e fare tostare a fuoco vivace per un minuto fino a quando non diventerà trasparente, continuando a mescolare.
Aggiungere quindi i funghi, il prosciutto, gli asparagi, ed i pomodoro a cubetti. Versare il brodo uno o due mestoli alla volta, aspettando che questo si assorba, mentre continuate a mescolare, prima di aggiungere altro brodo e, dopo circa 8 minuti aggiungere la panna.
Completare la cottura per altri 8 minuti, togliere dal fuoco e amalgamare con il burro rimasto ed il parmigiano, mescolando per bene fino a fargli assumere una consistenza cremosa.
Servire immediatamente.