domenica 8 luglio 2012

Zuppa imperiale

Le nostre galline si sono messe a fare le uova, infatti ne ho ridotte un certo numero in frigorifero. Per impiegarle al meglio, ho pensato di fare della zuppa imperiale, che magari non è proprio una ricetta estiva, però quando si ha di scorta in freezer, viene sempre utilizzata. E' buona, molto buona, può sicuramente essere servita in un pranzo importante, anche al posto dei tortellini, che fa sempre una ottima figura.
La cosa che mi piace meno è ritagliare i dadini, ma...pazienza, il gioco vale la candela:).
La ricetta è quella che facevano in casa di mio marito da sempre, gli ingredienti sono tutti reperibili in una famiglia di realtà contadine e li impiegavano sicuramente al meglio!  non è propriamente dietetica, ma ...ogni tanto non fa male:-)!


Zuppa imperiale di casa Carini

Ingredienti

350 gr semolino 
350 gr parmiggiano grattugiato 
350 gr burro 
12 uova 
sale pepe noce moscata 
brodo di carne

Fondere il burro, rimescolare tutto insieme (solitamente prima rimescolo semolino e parmiggiano) poi mettere in una pirofila unta di olio e cosparsa con un poco di farina o pane grattugiato, oppure usare carta forno. 



Fare cuocere per circa un'ora a 170 gradi finchè non diventa rosina e si stacca dalle pareti. 


Butterà fuori un sacco di burro, non preoccuparsi, nel raffreddare riassorbe tutto. Una volta fredda tagliare a dadini.  


Buttarla nel brodo bollente, appena risale è cotta.Si può congelare, però poi va cotta ancora congelata appena estratta dal freezer.

3 commenti:

  1. Che bella, si sente il "sapore" delle cose genuine. Peccato che ho un intolleranza alle uova e non posso mangiarne più di qualche grammo. (ecco il motivo per cui le mie ricette non ne contengono tante)Però una curiosità ce l'ho: Per quante persone sono qst dosi? Mi sebrano tante...
    Buon inizio di settimana

    RispondiElimina
  2. Certo che qui di uova ce ne sono.. la dose è per 10-12 persone. Allora avevano famiglie numerose..)
    Ciaoo

    RispondiElimina
  3. A casa mia la zuppa imperiale viene da sempre chiamata "pasta al sacchetto", perché invece che cotta al forno, nella teglia, viene invece colata in un sacchetto di lino, che verrà chiuso lasciando abbastanza spazio per permettere al composto di espandersi, e che verrà poi immerso nell'acqua di un buon brodo di carne che si avvia a bollire. La pasta quindi cuocerà assieme al brodo per circa 3 ore, dopodiché verrà tolta e lasciata raffreddare (di solito la lasciamo la notte sul balcone, e anche il brodo, così la mattina possiamo togliere facilmente il grasso rappreso).
    Si taglia poi a cubetti, viene messa nei piatti e vi si versa sopra il brodo bollete.
    Una variente notevole rispetto alla ricetta, oltre al metodo di cottura, è che il composto viene fatto utilizzando solo i tuorli; l'albume viene unito solo dopo averlo montato a neve ferma.

    RispondiElimina