giovedì 26 luglio 2012

Ciambella all'alchermes

Oggi Sant'Anna e San Gioacchino, che come dice il mio parroco, non viene mai ricordato, quindi, nel mio piccolo cerco di rimediare:).
Anna (Sapphira , località nei pressi di Ramallah, abbandonata dopo il 1948., I secolo a.C. – ...) è considerata dalla tradizione cristiana la moglie di Gioacchino e la madre di Maria Vergine ed è venerata come santa dalla Chiesa cattolica.
Gioacchino, uomo virtuoso e molto ricco della tribù del Regno di Giuda e della stirpe di Davide, si unì in matrimonio con Anna in età avanzata, dopo che ella era stata già sposata. Il loro matrimonio con non produsse prole, anche dopo venti anni, a causa della presunta sterilità di Gioacchino: umiliato pubblicamente (un uomo di nome Ruben gli aveva impedito di sacrificare al tempio per non aver dato figli a Israele), Gioacchino si ritirò nel deserto, tra i pastori. Mentre erano separati, un angelo sarebbe apparso ad Anna e le avrebbe annunciato l'imminente concepimento di un figlio: lo stesso angelo sarebbe apparso contemporaneamente in sogno anche a Gioacchino. I due si incontrarono alla porta aurea di Gerusalemme gli autori medievali vedono nel loro casto bacio il momento dell'Immacolata concezione  di Maria.
Secondo la tradizione Anna e Gioacchino, con Maria bambina, abitavano a Gerusalemme nei pressi dell'attualePorta dei Leoni, nella parte nord orientale della città vecchia, laddove ci sono i resti della piscina di Betzaeta, costruita dai  crociati nel XII secolo, dedicata a sant'Anna e custodita dai Padri Bianchi.

La mia nonna aveva una immagine di Sant'Anna, alla quale accendeva sempre un cero quando qualcuno partoriva, mi ricordo come se fosse ora, quando mia mamma andò in ospedale per avere mia sorella, mia nonna accese un grande cero, dopo aver posizionato la Santa sul comò nel corridoio e mi disse. Tu guarda la fiamma, quando brucia bene vuol dire che le cose stanno procedendo altrimenti vuol dire che ci vorrà un po' più di tempo, ma prima che il cero finisca Andrea (mia sorella per tutti doveva essere un maschio:-)) sarà nato. Mancavano pochi centimetri alla fine del cero ed arrivò la telefonata che mia sorella era arrivata. Non dimenticherò mai questo particolare. Inutile dire che anche io ho mantenuto questa sua tradizione.
A Sant'Anna dedico quindi questa ciambella che ho visto su internet, di Patrizia, alla quale io ho tolto qualche grammo di zucchero perchè avevo il timore diventasse troppo dolce.

Ciambella con alchermes

Ingredienti

350  gr albumi
180 gr zucchero da montare insieme agli albumi
130 gr zucchero da aggiungere al composto
150 gr farina
5 gr cremor tartaro
scorza di limone grattugiata
sale un pizzico
vanillina
30 ml alchermes
zucchero a velo

Montare gli albumi con lo zucchero  e il cremor tartaro come se fosse per una meringa, a metà preparazione aggiungere l'alchermes e continuare a montare

Quindi aggiungere poco alla volta gli altri ingredienti avendo cura di non smontare il composto. Versare il tutto in uno stampo con la scanalatura centrale dopo averlo ben unto e cosparso di farina e infornare per 30 minuti circa a 160 -170 gradi in forno già caldo. Verificare la cottura con uno stecchino
.  
Lasciare raffreddare e capovolgere quindi cospargere con lo zucchero a velo.




4 commenti:

  1. Com'è che non ti sento più ?
    Buona questa bavarese, mi ispira parecchio.
    Mandi

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  2. Bella, solo un dubbio: 300gr e passa di zucchero non è un pò tanto? Buona serata

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  3. July anche io credevo diventasse troppo dolce, infatti ho calato lo zucchero. Però ti assicuro che non lo è per nulla. In effetti di farina ce n'è poca, ma 350 gr di albumi sono tanti e spengono l'effetto dolce. Diciamo che è dietetica per quel che riguarda il burro....-)
    Ciao

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  4. Mo soppa!!!! Questa la voglio provare.
    Senti "l'arzdoureina", io e te mi sa che abitiamo vicino, ma poichè no ho trovato il modo per contattarti, perchè non vieni in visita sul mio blog e mi scrivi tu? Almeno così, ti posso scrivere a mia volta.

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