Ovviamente in senso metaforico. Ieri, dopo la prima scossa, i ragazzi sono stati evacuati dalla scuola, sono riuscita a prenderne a casa cinque, insieme a mia figlia, perchè tra una interruzione di linea telefonica e l'altra ce l'ho fatta a contattare i genitori e a far dare l'autorizzazione. Mi dispiace molto per quelli che sono rimasti via, erano terrorizzati. Abbiamo pranzato in giardino, così siamo riusciti ad evitare di sentire la scossa delle 13, erano molto spaventati, ma hanno un sacco di risorse, quindi sono riusciti a trasformare anche questa pesante giornata. Era il compleanno di una ragazzina, avevo acquistato un piccolo dolcetto giusto per cercare di distogliere il pensiero solo per qualche minuto dal terremoto. E anche per rendere grazie del fatto di essere incolumi, reagendo nel migliore dei modi. Certo sono convinta che te le ricorderai Elena il tuo tredicesimo compleanno!.)
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