Oggi il mio ultimo nipote, ovvero quello più piccolo, è stato riconfermato. Come da tradizione il tempo non è stato clemente, visto che abbiamo la Madonna di San Luca a Bologna e ovviamente, come da tradizione, non poteva mancare la ciambella della Cresima...bè ormai non è proprio più tanto tradizionale, ma una volta era il dolce che accompagnava questo giorno,
Per la Cresima dei bambini, che veniva celebrata insieme alla Comunione, c'era l'usanza che i cresimandi dovessero ricevere in dono dal padrino o dalla madrina, una pila di ciambelle , all'interno delle quali vi si nascondevano caramelle e confetti. Per preparare la pila si impastava una grande quantità di farina, poi si formavano diverse ciambelle in ordine di grandezza, si cuocevano nel forno a legna, e una volta cotte si appoggiavano su di un vassoio, una sopra l'altra dalla più grande alla più piccola.
Il numero delle ciambelle variava a seconda delle possibilità economiche di una famiglia: più era benestante più ciambelle si potevano fare. A volte il burro, veniva sostituito con lo strutto di maiale. Era una grande festa, in quanto era l'unica occasione in cui si poteva ricevere come regalo delle caramelle.
Un aneddoto che mi racconta sempre la mamma, è questo: quando passò alla Cresima, era ansiosa di ricevere la tradizionale ciambella con le caramelle. Mia madre aveva altri cinque fratelli, era il periodo dell'immediato dopo guerra, e la miseria era tanta.
Per la Cresima dei bambini, che veniva celebrata insieme alla Comunione, c'era l'usanza che i cresimandi dovessero ricevere in dono dal padrino o dalla madrina, una pila di ciambelle , all'interno delle quali vi si nascondevano caramelle e confetti. Per preparare la pila si impastava una grande quantità di farina, poi si formavano diverse ciambelle in ordine di grandezza, si cuocevano nel forno a legna, e una volta cotte si appoggiavano su di un vassoio, una sopra l'altra dalla più grande alla più piccola.
Il numero delle ciambelle variava a seconda delle possibilità economiche di una famiglia: più era benestante più ciambelle si potevano fare. A volte il burro, veniva sostituito con lo strutto di maiale. Era una grande festa, in quanto era l'unica occasione in cui si poteva ricevere come regalo delle caramelle.
Un aneddoto che mi racconta sempre la mamma, è questo: quando passò alla Cresima, era ansiosa di ricevere la tradizionale ciambella con le caramelle. Mia madre aveva altri cinque fratelli, era il periodo dell'immediato dopo guerra, e la miseria era tanta.
Lei felicissima, pregustava già il momento di mangiarsela, ma mia nonna sequestrò il dolce prima che lei potesse farlo, per riporlo nascostO nell'armadio, in modo da poter offrire da mangiare ai propri figli nei momenti di necessità...solo che quando la mangiarono, la ciambella aveva preso il sapore della naftalina, la sostanza che serviva per tenere lontano le tarme dai vestiti dall'odore forte.
Questa volta ho voluto provare la ricetta antica che mi aveva passato mia nonna Enrichetta, dove era previsto l'utilizzo del cremore tartaro, che ho avuto la fortuna di trovare in una drogheria a San Giovanni in Persiceto. Devo dire che è stata una piacevolissima scoperta per me, le ciambelle sono lievitate benissimo e sono risultate molto soffici.
All'interno ho cercato di mettere delle caramelle che potessero richiamare il passato, eccezion fatta per dei confettini colorati che ho voluto aggiungere per inserire anche i nostri tempi:-), ho inserito quindi delle caramelle alla mela, quelle tradizionali con la carta rossa, delle ginevrine, dei "burdigoni" di liquirizia e qualche confetto.
Nonostante siano ragazzi di oggi, riscuote sempre un grande successo e la felicità che si legge negli occhi riscalda il cuore.
Auguri Matteo, ora che hai ricevuto la luce, mantienila sempre accesa!
Auguri Matteo, ora che hai ricevuto la luce, mantienila sempre accesa!
Ciambella con il buco Nonna Enrichetta
Ingredienti
2 uova
500 gr farina
150 gr zucchero
1/2 cucchiaio vaniglia
5 gr bicarbonato
15 gr cremore
100 gr burro
1/2 cucchiaio strutto
1/2 bicchere di latte
odore limone grattugiato
1 bicchierino anice (se piace)
Impastare tutti gli ingredienti, formare un cilindro che si chiuderà a cerchio. Infornare in forno caldo a 160 gradi per mezz'ora quaranta minuti.
Farne di diverse grandezze e impilare nascondendo nella parte bassa le caramelle.
Questa è quella che ho fatto per mia figlia quando passò alla Cresima.
Quest' opera di www.larzdoureina.blogspot.com è concessa in licenza sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
Nessun commento:
Posta un commento