lunedì 10 settembre 2012

Pane senza impasto 2

Ho visto questa ricetta su Amusebouche. Quello che  mia aveva dato la ricetta Sabrina è molto buono, però ha una lievitazione più lunga, questo è molto più veloce. Ho provato a farlo e devo dire che il risultato è stato molto più che soddisfacente. Così penso, che da ora in poi, quando non avrò molto tempo farò questo ed invece quando potrò lasciare lievitare lentamente, farò l'altro:-), così non faccio permali:-).
Scherzi a parte, è risultato un pane davvero buono e veloce.
Anche la mollica interna era una meraviglia.
L'unica cosa, la prossima volta li farò di una pezzatura più piccolina, a noi piace il pane croccante, mentre lasciandolo un po' grossettino all'interno rimane soffice.

Pane senza impasto 2

Ingredienti

300 ml acqua
70 ml latte
1 cucchiaino da caffè di sale
1 cucchiaino da caffè di zucchero
500 gr farina bianca
1 1/2 cucchiaino da caffè di lievito disidratato

Mettere il lievito in una tazza con lo zucchero e  due cucchiai da caffè di  latte tiepido.  Lasciar riposare 10 minuti. In una ciotola, mescolare la farina, il sale e fare una fontana. Versare al centro il lievito, poi l'acqua e il latte tiepido. Mescolare con l'aiuto di un cucchiaio fino a che non si ottiene un impasto omogeneo ma molto appiccicoso. 


Spolverare con  abbondante farina 

e fare lievitare per un'ora e mezzo (deve triplicare).

Scaldare il forno a 240 gradi, spolverizzare di farina il piano di lavoro e versarvi la pasta lievitata. Infarinarla generosamente e dargli una forma approssimativa di rettangolo e tagliarla a metà. Da ogni metà ricavare quattro quadrati e porli in una teglia possibilmente con divisori, in  modo che la pasta non si allarghi troppo.
io non l'avevo quindi ho diviso con dei cucchiai:-)
Spruzzarli d'acqua e mettere in forno per 20 minuti.Raffreddarli su una griglia.
Mangiarli come meglio si crede:-)


venerdì 7 settembre 2012

Tanti auguri maritino: cheesecake con scrioppo d'acero e mela

Oggi il mio maritino (si fa per dire, ormai inizia ad essere anzianotto anche lui:-), solo io?:)) compie gli anni, così ieri, dopo mesi, mi sono dedicata ai dolci. Ho visto questo dolce su Amousesbocuhe e mi ha attirato. L'ho fatto, stasera lo mangeremo e vi dirò come è. Diciamo che gli assaggi durante la preparazione (si devono fare giusto?.-)) erano buoni, quindi direi che non dovrebbe sbagliare. Riporto la ricetta originale con le mie variazioni fra parentesi.

Cheesecake con sciroppo d'acero e mele

Ingredienti
(x8-10 persone)

200 gr biscotti secchi tipo petit beurre
80 gr burro

800 gr Philadelphia
4 uova
100 gr sciroppo d'acero
40 gr zucchero

5 mele
30 gr burro
100 ml succo di mela
40 gr noci pecan (io ho messo mandorle)
150 gr cioccolato fondente

Friggere le mele a dadini nel burro fino a farle rosolare


quindi aggiungere lo sciroppo di mela e cuocere a fuoco basso per 20 minuti


Ridurre i biscotti in polvere, poi aggiungervi il burro sciolto. Mescolare e mettere in uno stampo a cerniera di 22 cm di diametro foderato con carta forno e mettere in frigorifero per mezz'ora.
Sbattere il Philadelphia con lo zucchero poi aggiungere lo sciroppo d'acero. Incorporare le uova una alla volta. 
Tritare grossolanamente le noci e disporle sul fondo del biscotto. Versare 1/3 del composto di Philadelphia nella padella delle mele e distribuirle sopra alle noci. Coprire con la crema rimasta e livellare la superficie.
Mettere in forno a 150 gradi per 50 minuti.
A fine cottura spegnere il forno e lasciare raffreddare la torta in forno.
Mettere la torta al fresco anche per 48 ore. Ovviamente la mia ci sta meno.)
Con un'altra mela ho ricavato delle palline che ho intinto nella cioccolata fusa

poi li ho messi a solidificare
ho preso la torta dal frigo l'ho posta sul piatto da portata,
gli ho grattugiato sopra un poco di cioccolato fondente e con il cioccolato rimasto dalle palline ho formato dei decori con una forchetta

quindi ho posizionato le palline di mela e cioccolato al centro 


e...les joux sont fait! Non resta che attendere questa sera per mangiarla:). Auguri!!


giovedì 6 settembre 2012

Gnocchi di patate

La mia amica Tiziana mi ha portato delle splendide patate. Quando le ho viste ho pensato: "ci faccio proprio gli gnocchi". Poi però, un poco per mancanza di tempo, un poco per mancanza di voglia, non li avevo ancora fatti. Però avevo questo tarlo che mi girava per la testa, in più quest'anno ancora non li avevo mangiati. Così mi sono decisa, ho preso le sue belle patatone e mi sono messa al lavoro.
Direte voi cosa c'è di straordinario in un piatto di gnocchi? Nulla! solo la loro bontà! E' sicuramente un piatto facile da fare, ma poi in realtà non è così vero nemmeno quello. Si mangiano gnocchi duri che se si buttano contro il muro si rompe il muro:), ve ne sono altri che si disfano appena li butti nell'acqua...anche questo piatto richiede una certa esperienza nel farlo, anche se tutti possono provare a farli e se non verranno proprio perfetti...saranno ottimi ugualmente:-).
Quelli in foto li ho accompagnati con il ragù, ma per me la loro morte è con il sugo di pomodoro. Poi volendo si possono condire con gorgonzola, fare la variante verde..insomma non mettere freno alla propria fantasia.

Gnocchi di patate

Ingredienti

patate
farina

Prendere due belle patate grosse e lessarle con la buccia, quindi spelarle finchè sono calde. Nel frattempo che si cuociono preparare la farina sul tagliere (a occhio, diciamo circa un etto per patata, poi si aggiungerà man mano). Passare le patate con l'attrezzo che si utilizza per il purè, oppure schiacciarle con una forchetta.
Impastare il tutto finchè è caldo, avendo cura di aggiungere farina se l'impasto lo richiede. Deve risultare un impasto morbido ma consistente. Quindi fare dei filoncini sottili
e tagliare dei tocchetti di 2-3 cm di lunghezza


Con i rebbi di una forchetta dargli la tipica forma di gnocco



Lessarli in acqua bollente,

 avendo cura di scolarli appena salgono a galla. 



Se risultano un poco teneri è meglio toglierli con la ramina. Condirli a piacere e servire subito

mercoledì 5 settembre 2012

Roast beef

Lo so che il roast beef è un piatto estivo, però io sono un poco strana e mi piace farlo quando non è proprio più tanto caldo, anche perchè, pensare di accendere il forno con i 42 gradi che abbiamo avuto, era come tirarsi una fucilata. Bene, sabato ho deciso di farlo e nonostante il frescolino, l'abbiamo gradito tutti. E' una ricetta (più che ricetta, direi una indicazione) che trovai su Guidacucina, un bellissimo giornale che usciva negli anni 70-80. Peccato davvero abbiano smesso di pubblicarlo. In un inserto di scuola di cucina, c'era questa ricetta del roast beef. La provai e da  allora seguo sempre questa, anche se penso non si differenzi molto dagli altri metodi di preparazione.
Ve la riporto fedelmente.

Roast-beef all'inglese

Ingredienti

taglio di prima qualità di manzo
olio
rosmarino
sale
vino
farina
brodo

Il roast-beef all'inglese è uno degli arrosti di manzo più classici e gustosi. Per mantenerlo in forma è meglio legarlo. Passate un giro di refe a un'estremità del pezzo di carne formando un cappio nel quale inifilerete l'altra estremità del refe. Tirate bene, poi portate il refe verso la parte opposta e fate una serie di giri paralleli al primo, distanti circa due dita (io non ho legato:-)). Poi passate il refe sotto la carne e fissatelo nel cappio iniziale, con un nodo doppio. Volendo profumare la carne con erbe aromatiche, potete infilare tra il refe e il manzo un rametto di rosmarino e qualche foglia di salvia. Adagiate il roast-beef in una casseruola che lo contenga di misura aggiungendo due o tre cucchiai di olio (non usate burro che "brucia" a una temperatura più bassa di quella dell'olio)


 Sul fuoco vivo fate rosolare la carne finchè avrà una crosta croccante e dorata su tutta la superficie
Rigiratela spessa usando solo cucchiai o palette. Quando la carne sarà ben dorata bagnarla con vino bianco. Non fate cadere il liquido freddo direttamente sulla carne, ma fatelo scivolare lungo le pareti del recipiente, affinchè si intiepidisca. Lasciate evaporare, poi passate il recipiente in forno a 240 gradi unendo prima qualche cucchiaio di brodo. Calcolate 20 minuti per ogni 500 gr di carne. Salate alla fine. Ultimata la cottura levare l'arrosto dal recipiente e mettetelo di nuovo nel forno spento per qualche minuto. Sgrassate il fondo raccogliendo con un cucchiaio la parte più chiara rimasta in superficie: mettete sul fornello il sugo rimasto nel recipiente, deglassatelo con un po' di vino bianco o brodo e unite una noce di burro impastata con un cucchiaino di farina. Lasciate cuocere la salsa finchè sarà leggermente addensata, poi versatela in una salsiera calda e servitela a parte. Servite il roast-beef affettato.

martedì 4 settembre 2012

Zucca e patate al forno

Federica è tornata dall'Australia e mi ha raccontato che là mangiano zucca in tutte le salse. Poi mi ha detto che aveva imparato a cucinarla insieme alle patate ed era buonissima. Ho visto le zucche dal contadino e ne ho comperata una. Potevo non provare? Così ieri sera contorno dal sapore australiano a cena:-).
In effetti non si tratta di una vera e propria ricetta, basta utilizzare e cucinare la zucca insieme alle patate come si fa nel modo classico, avendo avvertenza di tagliare la zucca più grossa delle patate perchè altrimenti si disfa, non come ho fatto io che ho capito esattamente il contrario.).
A me è piaciuto molto, mio marito invece sostiene che la zucca mantiene il dolce, sinceramente non ho notato una grossa differenza con le patate e in più il piatto è proprio bello e colorato, che contrasta con la stagione semi autunnale di questi giorni (e meno male che è diventata semi autunnale!)

Zucca e patate al forno

Ingredienti

zucca
patate
salamoia (aglio, rosmarino, pepe, sale)
vino
olio

Tagliare a tocchetti le patate e la zucca, avendo cura di fare dei pezzi più grandi con quest'ultima. Metterli in una teglia e condire con la salamoia, l'olio e un dito di vino. Riscaldare il forno e inserire la teglia lasciandola fino a cottura, diciamo 30-40 minuti. Servire. 

lunedì 3 settembre 2012

"Crocchini"

La foto non è granchè, però non sono riuscita ad appropriarmi di un crocchino per fare la foto, me li hanno divorati prima che potessi toccarli.
Il nome credo sia di invenzione, a me l'hanno venduto così e io così li chiamo:-), sinceramente a me facevano un poco storgere il naso, invece i ragazzi ancora se li sognano.
Domenica scorsa abbiamo fatto una olimpiade con gli amici di mia figlia e la giornata è terminata con un falò dove hanno cotto le salsicce e i wurstel (a dire il vero le salsicce le ho prese io, nonostante mi avessero sconsigliato di prenderle perchè i ragazzi mangiano i wurstel...ne siamo sicuri?.) io non ho avuto questa impressione, giudicate voi..))

Tornando ai crocchini, parlando con la mamma di un amico di mia figlia, mi ha consigliato questa "ricetta" che abbiamo seguito fedelmente e...SUCCESSO!! 

Crocchini

biscotti tipo oro saiwa
marshmallows
cioccolata fondente o al latte

Caramellare i marshmallows sul fuoco, prendere due biscotti dove si sarà appoggiato su ogni fetta un quadretto di cioccolata ed inserire nel mezzo i marshmallow caldi. Mangiare. I ragazzi hanno detto che sembrava di mangiare il gelato al biscotto...io non posso testimoniare, non ce ne è rimasto:-)

domenica 2 settembre 2012

Lovoleto: San Mamante


Oggi a Lovoleto si è celebrata la Messa in onore del Patrono San Mamante. E' stata allietata dal battesimo di Federico, un bellissimo bambino che si è comportato da ometto per tutta la messa, non si è nemmeno sentito una volta.
Al termine della cerimonia è stato distribuito il formaggio benedetto, che simboleggia il formaggio che il Martire portava ai carcerati per diffondere la parola di Dio.
Non ho trovato molto su questo Santo, riporto comunque quanto trovato:
le fonti più antiche di Baasilio e di Gregorio, le uniche pienamente attendibili, ci tramandano pochissimi particolari biografici sul santo.
Proveniva da famiglia modesta, esercitava la professione di pastore, subì martirio.
Gregorio accenna anche alle cerve che si sarebbero lasciate mungere da Mamete (Mamante)  per sfamarlo. Dopo il martirio venne considerato padre della città di 
Cesarea per le sue intercessioni ed azioni taumaturgiche verso i devoti.
La passio del VI secolo ci fornisce maggiori dettagli.
Mamete è un ragazzo affidato a Taumasio, vescovo di Cesarea durante la persecuzione di 
Aureliano. Alla morte di Taumasio, su indicazione divina sfugge alla cattura rifugiandosi sui monti dove conduce una vita dedita alla pastorizia ed alla preghiera. Il formaggio che produceva veniva fatto recapitare ai cristiani incarcerati. Alla sera gli animali e le bestie selvatiche, che con lui diventavano mansuete, accorrevano per essere istruite nel Vangelo e per lasciarsi mungere.
Le autorità, venute a conoscenza mandano quattrocento soldati ad arrestare il santo ragazzo. Mamete prima converte e fa battezzare i soldati, poi si fa condurre in carcere. Restando irremovibile nella fede, viene sottoposto ai più tremendi supplizi (fuoco, belve, fame, spalmato di miele e cosparso di formiche), ma sempre ne esce indenne. Dopo aver convertito e liberato gli altri prigionieri e dopo aver predetto la morte del governatore e di 
Aureliano, viene finalmente decapitato insieme ai soldati che aveva convertito. Le persecuzioni cessarono e la pace regnò tra i cristiani che eressero una basilica sul luogo della morte del santo.San Mamete è patrono delle balie, perché gli animali lo nutrirono con il loro latte e protettore degli animali. Il suo culto è particolarmente diffuso in ambienti pastorali, spesso rappresentato come un fanciullo circondato da leoni. Secondo la tradizione, egli sarebbe nato in carcere, dove la madre era rinchiusa perché cristiana. Dopo la morte della madre, condusse vita da pastore sui monti dove si nutriva del latte delle fiere da lui stesso addomesticate, che offriva anche ai bisognosi. A sua volta vittima di una persecuzione, morì poi martire e fu fatto santo.
Probabilmente in seguito al legame che la tradizione istituisce tra questo sante e il  latte, in Brianza e in altre zone italiane egli è particolarmente venerato dalle puerpere, che lo invocano per avere latte a sufficienza per le loro creature (il pan di fioeu). Nella chiesa di Zoccorino, san Mamete viene raffigurato nell'atto di offrire latte ad una madre che gli presenta il figlio.
Un particolare rito, in uso fino a non molto tempo fa: le puerpere che temevano di non avere latte portavano in chiesa del pane e del formaggio, e dopo averli appoggiati per qualche tempo sull'altare, uscivano e donavano il pane e il formaggio al primo passante che incontravano.
Il formaggio benedetto distribuito:


martedì 21 agosto 2012

Antico antipasto piemontesissimo




Questa è una ricetta di Stefania Bruzzone che ho visto pubblicato in Universo in Cucina. Ha subito attirato la mia attenzione e, complice la produzione elevata di pomodori, ho deciso di farla. Purtroppo non ho trovato i peperoni e i cavolfiori dal contadino, ho dovuto acquistarli nel supermercato, però devo dire che mi ha regalato un profumo squisito intanto che la preparavo, non oso pensare come sarebbe stato con le verdure fresche.
Io l'ho assaggiata solo quando l'ho invasato, se devo trovare un difetto, ma se proprio devo, la prossima volta aggiiungerò un poco di sale.
Grazie Stefania per aver condiviso questa ricetta con noi.

Antico antipasto piemontesissimo

E' un tipico antipasto piemontese, al momento di usarlo si unisce del buon tonno sott'olio sminuzzato e delle olive verdi denocciolate.


Ingreidenti

3 Kg pomodori da salsa
1 Kg peperoni assortiti
300 g fagiolini verdi
300 g carote
300 g cipolline Ivrea
1 sedano
mezzo cavolfiore
1 bicchiere di aceto di vino
1 bicchiere di olio evo
1 cucchiaio di zucchero
sale q.b.

Lavare, adciugare e spezzare i pomodori, cuocerli 20 minuti


e passarli al passaverdure disco fine.


Rimettere al fuoco la salsa, far alzare il bollore e cuocere in questa salsa le verdure indicate, preparate in precedenza (*)


Io ho calato prima carote, sedano e cavolfiore,

quando hanno cotto qualche minuto ho aggiunto i fagiolini, le cipolline e per ultimi i peperoni. Le verdure devono restare abbastanza "al dente" perchè poi cuoceranno ancora con la sterlizzazione.



A cottura terminata, unire lo zucchero, salare giustamente e spegnere. Unire aceto e olio, mescolare bene e invasare, sterilizzando poi i vasetti per mezz'ora dal bollore.
(*) Per le verdure: raschiare le carote e ridurle a rondelle; spuntare e lavare i fagiolini e tagliarli in due/tre pezzi; usare il cuore e le coste tenere del sedano ridotte a tocchetti; pulire bene da semi e filamenti i peperoni e tagliarli a quadretti; ridurre il cavolfiore in piccole cimette; se le cipolline sono un po' grossette tagliarle a metà. Un consiglio che mi ha dato Stefania è di lasciar asciugare bene le verdure prima di utilizzarle
Un ultimo consiglio: per impedire che i vasi sbattano uno contro l'altro metre bollono, li "vesto" con vecchi calzini a cui tolgo la punta...e ora ridete pure, ma è un ottimo consiglio

venerdì 17 agosto 2012

Che giornate intense!!

uao! tutto inizia lunedì 6 agosto, quando sono andata a trovare degli amici di mia figlia al mare. Una giornata splendida! Di più non potevo chiedere: una compagnia piacevolissima, in Riviera, in più nel pomeriggio si è pure rannuvolato regalandomi un venticello delizioso...non poteva andare meglio. L'unica cosa, che non avendo più vent'anni (ne ho ventuno:-)), martedì non ero proprio al massimo della mia forma attiva, però dovevo preparare per fare la conserva, quindi ciancio alle bande:-)), si procede. Mercoledì conserva, 250 kg di pomodori, passata e messa a bollire. Giovedì  sistemazione di tutti i paioli, etc etc, nel  frattempo un poco di marmellata mista con frutta matura , giusto per rimanere in attivita, e alla sera mi arriva una telefonata
che mi annuncia che Federica è tornata dall'Australia!! Che bello, posso finalmente vederla dopo quasi un anno tondo! Venerdì mattina, alle 6 esco per andare ad annaffiare i fiori alla mia mamma che era via e mi sento salutare...era lei che era già a spasso a causa del jet lag:-). Che bello poterla riabbracciare!!
Abbiamo passato qualche ora insieme, poi nel parlare, mi manifesta il desiderio di fare la conserva per vedere come si fa. Nemmeno a farlo apposta la mia metà aveva ordinato giusto giusto un quintaletto di pomodori...così..via si riparte: E sabato l'abbiamo trascorso insieme nella preparazione della conserva. Le ho fatto vedere sia il metodo che mi ha tramandato la sua bisnonna (mi sono assicurata di passarle tutto quanto era stato riferito a me:), sia quello a crudo, che in casa nostra non si è mai fatto.
Che bello aver potuto ritagliare questo momento per noi!! Di più non potevo chiedere! Il resto della settimana l'ho trascorso a riassettare, a caramellare fichi,a preparare il pranzo e la cena di ferragosto (peggio di Natale:-)) e ora forse sono in pari, anche perchè oggi cambia la luna, quindi per un poco i vasetti vanno lasciati stare:-).
Direi che aggiungendo la temperatura africana che accompagna questi giorni, sono abbastanza stanchina, ma...roba da ridere:-).
Metto qualche momento della giornata con Federica, così quando tornerà via (perchè tornerà via:() potrò sfogliare il mio blog e far finta che sia ancora accanto a me...
La selezione e il lavaggio dei pomodori  (le mie due bimbe insieme:))

la cottura


 le foto della conserva finita non l'ho fatta, ma è venuta molto bene!!



venerdì 10 agosto 2012

Ricotta con acqua salsobromoiodica 2

Nel post originale ci sono stati numerosi commenti interessanti. l'ultimo postato da Stelio forniva anche una ricetta, che ho voluto provare. Io l'ho leggermente modificata perchè avevo letto male le dosi, riporto tra parentesi quelle che ho utilizzato io.In effetti è risultata molto morbida e buona. Grazie per il suggerimento!

Ricotta con acqua salsobromoiodica 2

Ingredienti


3 litri  Latte alta qualità Granarolo (1,5 l)
cl.250 Panna fresca Granarolo
cl.300 Acqua salsobromoiodica della FRATTA

Procedere allo stesso modo della ricetta iniziale. Il risultato finale circa 800 gr. di ottima ricotta.

sabato 4 agosto 2012

Crackers al sesamo

Ho trovato questa ricetta girovagando in internet, essendo un derivato del pane, non poteva non attrarmi..così l'ho provata.Sono risultati buoni, un poco spessi , la prossima volta li farò più sottili. Sono cresciuti molto in cottura, però c'è anche da tenere presente che è molto caldo, quindi il lievito lavora di più.
Buoni!

Crackers al sesamo

Ingredienti

400 gr farina
170 ml acqua
sale
sesamo
50 ml olio extravergine
un terzo di un cubetto di lievito di birra

Sciogliere il lievito nell'acqua e impastare tutti gli ingredienti tranne il sesamo. Ottenere una bella palla omogenea e far lievitare circa un'ora. Tirare la sfoglia sottile e cospargere con il sesamo a piacere, quindi fissarlo con il mattarello

Ritagliare i crackers e metterli sulla placca del forno ricoperta da carta forno. Infornare a forno caldo a 180 gradi, fare attenzione alla cottura, perchè si colorano in fretta quindi sistemarli su di una grata per raffreddarli.


venerdì 3 agosto 2012

Meloni al porto

Questa è una ricetta che ha pubblicato Ezia su Il cortile delle matte. L'ho voluta fare e ci è piaciuta molto. L'unica cosa che non durano molti mesi i meloni, a meno che non si utilizzino quando ancora molto acerbi, perchè l'alcool del porto tende a cuocerli un poco.
Però sono davvero squisiti e serviti a fine pasto è un ottimo modo per regalarsi un attimo di dolcezza.

Melone al porto per l'inverno 

Ingredienti

Porto
200 ml acqua
170 gr di zucchero
1 melone
1 bacca di vaniglia
1 chiodo di garofano
1 pezzo di cannella

Pulite il melone e poi con la polpa fate tante palline (solo perchè è più bello da vedere) o pezzetti ....
In una pentola mettete l’acqua, lo zucchero, la bacca di vaniglia tagliata in due, il pezzo di cannella, il chiodo garofano e fate bollire.Appena inizia a bollire togliete dal fuoco e aggiungete le palline di melone insieme ad un bicchiere di Porto, quindi lasciate riposare per una mezz'ora.A questo punto togliete il melone dalla pentola e la rimettete sul fuoco per addensare la salsa di almeno la metà..
Ora aggiungete di nuovo il melone nella pentola e lasciate intiepidire... mettete nei vasetti melone e salsa e un goccio di porto chiudete ermeticamente e fate sterilizzare per 30 min.

giovedì 2 agosto 2012

2 agosto: 32 anni!


Tra un'ora  ricorre il 32 anniversario della strage. E'sempre molto viva nella mia memoria, a dire il vero mi sembra sia successa ieri. Un altro tipo di terremoto che ha sconvolto la mia vita, giunto anche questo a ciel sereno. Qui i miei ricordi. Certo dopo tanti anni, la verità è ancora lontana e chissà mai se la impareremo. Da bolognese ferita avrei l'esigenza di sapere almeno i nomi di chi ha elaborato questo attentato e visto che hanno avuto il coraggio di amazzare 85 persone e ferirne centinaia,  vorrei che avessero il coraggio di mostrare il loro volto!   
Tanto coraggiosi quando si tratta degli altri, questi VIGLIACCHI ASSASSINI!
Auguro di tutto cuore a loro e a chi continua a coprirli impedendo che la verità esca fuori,  che, se ancora al mondo, lo vivano nel peggiore dei modi!
E intanto, rimango seduta sul fiume ad attendere....

mercoledì 1 agosto 2012

Melentorte ovvero crostata di melanzane

Ho visto questa ricetta sul blog di July "Raggomitolando" e  mi ha incuriosito molto, dapprima il nome poi quando ho letto di cosa si trattava, il suo contenuto:-). Non ho resistito e nei due giorni di fresco, nei quali ho avuto l'ardore e la voglia di accendere il forno, l'ho provata immediatamente.
Molto molto buona!!
Se avete voglia di farla rimarrete piacevolmente sorpresi.
Riporto quanto scritto fedelmente da lei.

Melentorte

Ingredienti

Melanzane 1kg 
Pancetta 100gr (io ne ho messa 200 gr)
Uova 3 (io 2)
Aglio 2spicchi
Latte 1bicchiere
Farina 250gr
Burro 120gr
sale e pepe

Con la farina, il burro l'uovo ed un po' d'acqua se necessario, preparate una pasta omogenea lavorando in fretta. Fate una palla, avvolgetela nella pellicola e fate riposare almeno 2h
Intanto sbucciate le melanzane, tagliatele a tocchetti e rosolatele con aglio e pancetta. Lasciate rosolare piano, quasi stufandole, avendo cura di rimestare di continuo.Salate, pepate poi aggiungete il latte e lasciate cuocere finché si disferanno. Spegnete il fuoco. Stendete la pasta e rivestite una tortiera imburrata ed infarinata.
Aggiungete alle melanzane FREDDE la uova sbattute. Versate il composto di melanzane nella tortiera , spolverate con formaggio grattugiato 



ed infornate a 220° per 25min