domenica 2 settembre 2012

Lovoleto: San Mamante


Oggi a Lovoleto si è celebrata la Messa in onore del Patrono San Mamante. E' stata allietata dal battesimo di Federico, un bellissimo bambino che si è comportato da ometto per tutta la messa, non si è nemmeno sentito una volta.
Al termine della cerimonia è stato distribuito il formaggio benedetto, che simboleggia il formaggio che il Martire portava ai carcerati per diffondere la parola di Dio.
Non ho trovato molto su questo Santo, riporto comunque quanto trovato:
le fonti più antiche di Baasilio e di Gregorio, le uniche pienamente attendibili, ci tramandano pochissimi particolari biografici sul santo.
Proveniva da famiglia modesta, esercitava la professione di pastore, subì martirio.
Gregorio accenna anche alle cerve che si sarebbero lasciate mungere da Mamete (Mamante)  per sfamarlo. Dopo il martirio venne considerato padre della città di 
Cesarea per le sue intercessioni ed azioni taumaturgiche verso i devoti.
La passio del VI secolo ci fornisce maggiori dettagli.
Mamete è un ragazzo affidato a Taumasio, vescovo di Cesarea durante la persecuzione di 
Aureliano. Alla morte di Taumasio, su indicazione divina sfugge alla cattura rifugiandosi sui monti dove conduce una vita dedita alla pastorizia ed alla preghiera. Il formaggio che produceva veniva fatto recapitare ai cristiani incarcerati. Alla sera gli animali e le bestie selvatiche, che con lui diventavano mansuete, accorrevano per essere istruite nel Vangelo e per lasciarsi mungere.
Le autorità, venute a conoscenza mandano quattrocento soldati ad arrestare il santo ragazzo. Mamete prima converte e fa battezzare i soldati, poi si fa condurre in carcere. Restando irremovibile nella fede, viene sottoposto ai più tremendi supplizi (fuoco, belve, fame, spalmato di miele e cosparso di formiche), ma sempre ne esce indenne. Dopo aver convertito e liberato gli altri prigionieri e dopo aver predetto la morte del governatore e di 
Aureliano, viene finalmente decapitato insieme ai soldati che aveva convertito. Le persecuzioni cessarono e la pace regnò tra i cristiani che eressero una basilica sul luogo della morte del santo.San Mamete è patrono delle balie, perché gli animali lo nutrirono con il loro latte e protettore degli animali. Il suo culto è particolarmente diffuso in ambienti pastorali, spesso rappresentato come un fanciullo circondato da leoni. Secondo la tradizione, egli sarebbe nato in carcere, dove la madre era rinchiusa perché cristiana. Dopo la morte della madre, condusse vita da pastore sui monti dove si nutriva del latte delle fiere da lui stesso addomesticate, che offriva anche ai bisognosi. A sua volta vittima di una persecuzione, morì poi martire e fu fatto santo.
Probabilmente in seguito al legame che la tradizione istituisce tra questo sante e il  latte, in Brianza e in altre zone italiane egli è particolarmente venerato dalle puerpere, che lo invocano per avere latte a sufficienza per le loro creature (il pan di fioeu). Nella chiesa di Zoccorino, san Mamete viene raffigurato nell'atto di offrire latte ad una madre che gli presenta il figlio.
Un particolare rito, in uso fino a non molto tempo fa: le puerpere che temevano di non avere latte portavano in chiesa del pane e del formaggio, e dopo averli appoggiati per qualche tempo sull'altare, uscivano e donavano il pane e il formaggio al primo passante che incontravano.
Il formaggio benedetto distribuito:


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