Ovviamente in senso metaforico. Ieri, dopo la prima scossa, i ragazzi sono stati evacuati dalla scuola, sono riuscita a prenderne a casa cinque, insieme a mia figlia, perchè tra una interruzione di linea telefonica e l'altra ce l'ho fatta a contattare i genitori e a far dare l'autorizzazione. Mi dispiace molto per quelli che sono rimasti via, erano terrorizzati. Abbiamo pranzato in giardino, così siamo riusciti ad evitare di sentire la scossa delle 13, erano molto spaventati, ma hanno un sacco di risorse, quindi sono riusciti a trasformare anche questa pesante giornata. Era il compleanno di una ragazzina, avevo acquistato un piccolo dolcetto giusto per cercare di distogliere il pensiero solo per qualche minuto dal terremoto. E anche per rendere grazie del fatto di essere incolumi, reagendo nel migliore dei modi. Certo sono convinta che te le ricorderai Elena il tuo tredicesimo compleanno!.)
L'arzdoura, nelle campagne bolognesi, era colei che si occupava di tutta la famiglia nelle faccende di casa. L'ho sempre vista come "l'angelo del focolare domestico", una figura piena di dolcezza e amore sempre disponibile agli altri. Io, come lei, ravvivo la mia tavola con le mie preparazioni, coloro le mie giornate dedicandomi alla mia famiglia e ai miei passatempi, il tutto nell'atmosfera affettuosa del mio focolare.
mercoledì 30 maggio 2012
La terra trema ancora!
Purtroppo! dopo più di una settimana di piccole scosse, quando ormai ci si stava rasserenando, siamo stati sorpresi dalla scossa forte di martedi, anzi dalle scosse forti , una alle 9 le altre due alle 13. Io, come quasi tutti, mi trovavo al lavoro, dentro ad un capannone che per fortuna è rimasto integro..il pensiero di quelle persone che sono rimaste sotto alle macerie del loro mi ha segnato profondamente. Non sono d'accordo sul fatto che siano morti bianche avvenute sul lavoro, bensì al lavoro. Come si possa fare a progettare capannoni che resistono a scosse sussultorie ma non oscillatorie, non so, ma questo non è compito mio. Penso solo a queste persone che si ritenevano fortunate ad avere ancora un lavoro e invece...e penso alle migliaia di persone che in una decina di secondi hanno perso tutto quanto avevano...ma ce la faranno e ce la faremo! Siamo forti, più del terremoto. Ci vorrà un poco di tempo per capire cosa ci è successo, ma non ci lasceremo prendere dallo sconforto. Ovviamente per me è facile parlare, per il momento ci possiamo ritenere molto fortunati, tranne lo spavento, qualche crepa, nulla di che...ma chiunque avesse necessità, contattatemi pure e farò tutto quello che mi sarà possibile fare. Intanto non posso che mandare un grande abbraccio alle persone coinvolte, a coloro che aiutano e posso solo dire CORAGGIO!!
E' una prova dura, molto dura, ma insieme, e con l'aiuto di Dio, ce la faremo. Regalo a tutti un fiore, un semplice papavero, che, nonostante tutto, ha avuto la forza e la voglia di sbocciare e risplendere al sole quale segno di fiducia per il domani che ci aspetta.
FORZA RAGAZZI!!
E' una prova dura, molto dura, ma insieme, e con l'aiuto di Dio, ce la faremo. Regalo a tutti un fiore, un semplice papavero, che, nonostante tutto, ha avuto la forza e la voglia di sbocciare e risplendere al sole quale segno di fiducia per il domani che ci aspetta.
FORZA RAGAZZI!!
lunedì 28 maggio 2012
Periodo di marmellate! con tutte le fragole che mi hanno portato venerdì, ho dovuto cambiare un poco ricetta altrimenti mi annoiavo.-).
Ho fatto questa gelatina, che in realtà non mi è venuta come quella della foto del libro da cui l'ho tratta, là risultava molto consistente, tipo una caramella gelatinosa, però poi leggendo dice che è squisita da bagnare torte o da mettere su coppe di gelato e macedonia, per cui penso che la consistenza sia quella giusta, forse non lo era la foto:-).
Profumo ne fa tanto...ora non vedo l'ora che non ci siano più le fragole di stagione per assaggiarla.-).
Ho fatto questa gelatina, che in realtà non mi è venuta come quella della foto del libro da cui l'ho tratta, là risultava molto consistente, tipo una caramella gelatinosa, però poi leggendo dice che è squisita da bagnare torte o da mettere su coppe di gelato e macedonia, per cui penso che la consistenza sia quella giusta, forse non lo era la foto:-).
Profumo ne fa tanto...ora non vedo l'ora che non ci siano più le fragole di stagione per assaggiarla.-).
Gelatina di fragole
Ingredienti
fragole
700 gr zucchero per chilo di succo
200 gr acqua per la quantità di zucchero sopra riportata
(io non l'ho messa)
Mettere sul fuoco le fragole a fuoco abbastanza vivace, farle cuocere finchè non saranno disfatte. Dopo di che prendere un telo e metterlo sopra di una ciotola e lasciare scolare il liquido per 12 ore
poi siccome ne rilasciava tanto e non filtrava più perchè andava a bagno il telo, ho ovviato con una specie di salame appeso al credenzino.-)
pesare il liquido e per ogni chilo di liquido aggiungere 700 grammi di zucchero e 200 gr di acqua (io non l'ho messa perchè mi sono dimenticata). Anzi il procedimento giusto è di mettere l'acqua sul fuoco con lo zucchero e quando bolle unire il succo di fragola. Fare cuocere finchè non diventa della giusta consistenza.
Invasare caldo e capovolgere i vasetti in modo che faccia il sottovuoto.
Eh brava signorina!!
Ieri la mia signorina è stata premiata dall'AIDO per il concorso fatto con la scuola. Sono stati premiati cinque disegni, uno per ogni classe e lei se ne è aggiucato uno.
Una bella soddisfazione!! E' stata valutata l'idea che i ragazzi hanno proposto per promuovere l'associazione non la tecnica con cui è stato svolto il disegno.
Era felicissima!
Eugenia, goditi il tuo splendido e generoso premio, sei stata proprio brava!
A onor del vero io non avrei saputo chi premiare, per me erano tutti meritevoli, ma bisognava pur decidere!
Ringrazio l'AIDO, il Sindaco , la professoressa Enrico, l'Istituto Comprensivo che hanno fatto si che si potesse tenere questo laboratorio, che, al di là del premio, sensibilizza e informa i nostri ragazzi sulla la questione della donazione degli organi, facendo sì, che qualunque scelta si faccia, sia consapevole.
Ecco gli altri disegni vincitori
Complimenti ragazzi, continuate così!
Una bella soddisfazione!! E' stata valutata l'idea che i ragazzi hanno proposto per promuovere l'associazione non la tecnica con cui è stato svolto il disegno.
Era felicissima!
Eugenia, goditi il tuo splendido e generoso premio, sei stata proprio brava!
A onor del vero io non avrei saputo chi premiare, per me erano tutti meritevoli, ma bisognava pur decidere!
Ringrazio l'AIDO, il Sindaco , la professoressa Enrico, l'Istituto Comprensivo che hanno fatto si che si potesse tenere questo laboratorio, che, al di là del premio, sensibilizza e informa i nostri ragazzi sulla la questione della donazione degli organi, facendo sì, che qualunque scelta si faccia, sia consapevole.
Ecco gli altri disegni vincitori
domenica 27 maggio 2012
Marmellata di fragole e menta
Mi hanno regalato diverse casse di fragole da fare la marmellata, oltre a quella super tradizionale che faccio tutti gli anni e che non può mancare, ho fatto quella con il cioccolato e poi ho voluto provare anche questa alla menta. Io non amo la menta in modo particolare, ma in casa mia piace, quindi ho proseguito:-).
Quella che è rimasta fuori dai vasetti se la sono litigata!
E' pure veloce da fare, il che non guasta mai!
Quella che è rimasta fuori dai vasetti se la sono litigata!
E' pure veloce da fare, il che non guasta mai!
Marmellata fragole e menta
Ingredienti
500 gr fragole
500 gr mele
450 gr zucchero
1 limone pelato e tritato
2 rametti di menta
Pulire le fragole e metterle in un tegame. Sbucciare le mele, tagliarle a dadini e passarle al frullatore insieme al limone pelato, privato dei seimi e tritato. Aggiungere alle fragole, quindi metterci lo zucchero e le foglie della menta. Fare cuocere finchè non diventa della giusta consistenza. Invasare calda.
giovedì 24 maggio 2012
Merenda campagnola
La settimana scorsa abbiamo avuto due laboratori con i bimbi dell'asilo, per loro sono venuti in fattoria:-), in realtà, tranne cane, gatti galline e zanzare, altri animali non abbiamo. Abbiamo fatto il pane, si sono divertiti, come merenda ho pensato di offrirgli queste ciambelline fatte con la ricetta della farina auto lievitante Spadoni. E' una ricetta che non sbaglia mai e riscuote sempre un enorme gradimento tra i bambini. Le ho accompagnate con degli animaletti fatti con la pasta degli occhi di bue di Porzia. Hanno finito tutto!!
Ciambella delicata
Ingredienti
250 gr di farina autolievitante
3 uova
250 gr di zucchero
250 ml di panna liquida
2 cucchiai di rhum
Biscottini occhi di bue
Ingredienti
Farina gr. 350
fecola gr. 150
zucchero a velo gr. 150
burro gr. 250
1 uovo
Con gli ingredienti dati preparare la pasta frolla, lasciarla riposare per almeno 1/2 ora in frigo, poi ritagliarla.
Far cuocere in forno preriscaldato a 180° per 10 minuti circa, non devono colorire, devono rimanere piuttosto chiari.
mercoledì 23 maggio 2012
Lasagne agli asparagi
Queste lasagne le assaggiai la prima volta quando le portò Sabrina ad un incontro. Me ne sono innamorata, nonostante non ami la pasta ripiena. E ora che ci sono gli asparagi freschi, non potevo non farle! Sono squisite anche sostituendo gli asparagi con i carciofi. Vi riporto la integralmente la sua ricetta.
LASAGNE AGLI ASPARAGI di Sabrina Delfanti
Ingredienti
Per la pasta:
1 kg farina
7 uova medio piccole
latte
Mettere la farina sulla spianatoia. Fare al centro la fontana e rompervi le uova. Battere con una forchetta, unire un poco di latte e procedere all’ impasto come una normale pasta all’ uovo. Lasciare riposare una mezz’ora e poi procedere a tirarla ben sottile. Preparare tante sfoglie e metterle ad asciugare leggermente su un ripiano.
Per la besciamella:
1 litro di latte
80 g burro
80 g farina
Sale
Pepe bianco
Noce moscata
Tostare la farina con il burro, unire il latte e preparare la salsa bechamelle. Deve risultare un poco lenta. Alla fine salare, pepare e insaporire con noce moscata.
Per il sugo:
asparagi
burro
concentrato di pomodoro
Tagliare gli asparagi a tocchetti. In una casseruola sciogliere il burro, unire gli asparagi, fare insaporire. Unire una puntina di concentrato di pomodoro, un poco di dado di verdura (uso quello fatto con il Bimby) e acqua. Portare a cottura. Assemblaggio: grana padano parmigiano reggiano formaggio latteria a fette sottili
Scottare le sfoglie di pasta in acqua bollente salata con dentro un cucchiaino di olio, passare in una ciotola con acqua e ghiaccio e asciugare su uno canovaccio. In una teglia mettere sul fondo un velo di besciamella. Fare uno strato di pasta, velare con la besciamella, condire con un poco di asparagi, spolverare con i formaggi grattugiati e i pezzetti di latteria. Ripetere fino a esaurimento degli ingredienti. Cuocere in forno a 180 gradi per 30/40 minuti.
VARIANTI
Al posto degli asparagi si possono usare i carciofi. Il sugo può essere rosato oppure anche in bianco.
Ottime sono con la zucca: lessare la zucca e schiacciarla con lo schiacciapatate direttamente sugli strati sopra la besciamella al posto del sugo.
martedì 22 maggio 2012
Caprini caldi su chips di mela
Buono, veloce e molto carino: Le foto non sono venute granchè, probabilmente anche la macchina fotografica ha risentito del subbuglio generale.
Caprini caldi su chips di mela
Ingredienti
mele
caprino o robiola
un filo olio
erbette
Tagliare con una mandolina, io non l'avevo l'ho fatto con il coltello, delle fettine sottilissime di mela, disporle su carta forno e mettere in forno a 120 gradi per un'ora e mezzo. Tagliare le fettine di formaggio e posizionarle sopra alle mele appena tolte dal forno. Aggiungere una goccia di olio e le erbette. Servire subito.
lunedì 21 maggio 2012
e dopo il terremoto....
gli allagamenti!.-( è proprio il caso di dire piove sul bagnato, purtroppo! questa è la Via Viadagola, la strada parallela alla San Donato. Piove forte con un grosso temporale dalle 6 e mezza circa.Ma è piovuto tutta la mattina, si è fermato qualche ora nel pomeriggio e ora...
Speriamo si fermi l'acqua possa defluire.
Speriamo si fermi l'acqua possa defluire.
domenica ore 4,05: sveglia con terremoto!
Stanotte abbiamo avuto la brutta sorpresa di essere svegliati dal terremoto. Diciamo che se per quanto potesse essere bello, era bello forte e duraturo. Ho sentito questo rumore tipo di martello pneumatico che mi ha riportato alla mente un rumore che mi agitava, anche se non sono riucita a focalizzarlo fino quasi a sera.
Poi saltavamo sul letto: ho pensato al terremoto, ho pensato che finisse, poi mi sono detta che però...dura!
Alzati tutti, atteso che finisse il movimento sussultorio, siamo andati al piano terra. Abbiamo atteso un momento, ho cercato di connettermi a internet, ma non funzionava. Con la chiavetta sono riuscita a malapena a vedere che era localizzato a 36 km nord di Bologna, praticamente, in linea d'aria, a pochi km da qui. Passato il primo momento, abbiamo deciso di tornare a letto, quando si è presentata la seconda scossa e lì ho accantonato l'idea di tornare a letto.
Fortunatamente, se così si può dire, avremmo dovuto comunque alzarci presto perchè era in previsione di recarci al mercato degli animali di Spilamberto, quindi abbiam fatto di necessità virtù.
Sono andata a recuperare mia mamma, che abita all'ultimo piano, che era spaventatissima, tutte le ante dei suoi armadi sbattevano aprendosi e chiudendosi. Ci è andata bene che le nostre case non hanno subito danni strutturali, hanno risposto bene.
Non per tutti purtroppo è stato così. Alle prime luci dell'alba, il cielo presentava un colore plumbeo rosato, che, fosse stato un altro giorno, si sarebbe detto che era un cielo da terremoto. Poi apro la porta e, sorpresa, trovo l'arcobaleno nonostante non fosse piovuto
la cosa strana che i cani non hanno abbaiato prima del terremoto, nè quello del mattino nè gli altri che abbiamo avuto durante la giornata. Si è sentita bene la scossa delle ore 15 e anche quella delle ore 20, anche se di entità molto minore alle altre. Diciamo che è stata una giornata tesa quella di ieri, ho avuto il male alla testa che non mi ha abbandonato per tutta la giornata, un occhio che pungeva, sempre dopo tutte le scosse di terremoto, ma quello che più mi ha fatto agitare era la fatica a respirare, mi prendeva una sorta di affanno che mi è durato per una decina di minuti dopo ogni scossa.
Siamo rimasti senza linea telefonica fino alle ore 12, evidentemente o erano sovraffollate o avevano subito danni.
Speriamo che il peggio sia passato, un pensiero non può a non andare alle famiglie di sfollati che hanno dovuto rimanere fuori di casa per tutta la notte oltretutto accompagnati da una acqua torrenziale e da un vento forte...
Eccoci arrivati a Spilamberto: un L'origine del paese risalirebbe al 1210, epoca in cui i bolognesi finirono di costruire il castello di Piumazzo, in difesa dei loro territori e in risposta i modenesi ne eressero uno sulla sponda opposta del Panaro in un luogo incolto chiamato Castiglione o Verdeta.
Tuttavia il nome di Spilamberto compare per la prima volta in un diploma di Corrado II il Salico nel 1026.
Nell'anno 1210 il comune di Modena costruì le mura castellane di Spinalamberti, l'attuale Spilamberto. Nello stesso anno, contemporaneamente alla costruzione del castrum il vescovo di Modena Martino eresse dalle fondamenta la chiesa di San Giovanni sopra l'area dove si trova tuttora: la chiesa primitiva era più piccola, la facciata era nell'attuale Via San Carlo antica Via San Giovanni. Sorse però una controversia fra il vescovo di Modena e l'abate di Nonantola che fu risolta nel 1214 dividendo il paese in due parti: una soggetta al vescovo e una all'abate (Spilamberto di sotto e Spilamberto di sopra) che poté quindi edificarvi una sua chiesa, la chiesa di Sant'Adriano III Papa che dal 1314, con la nomina dei rettori, divenne la prima chiesa parrocchiale del castello dentro le mura.
Nel 1518 avvenne la traslazione del plebanato da San Vito a Spilamberto come prima lo era stato da Corticella e San Giovanni divenne la chiesa plebana, la più importante del paese col diritto di precedenza sull'altra.
Si ricorda la nobile famiglia modenese dei Rangoni che ebbe a lungo, nel Medio Evo la signoria di Spilamberto.
Spilamberto è tra le Città decorate al valore militare per la guerra di Liberazione per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Il Torrione:
E’ così chiamato il complesso medievale posto all’ ingresso principale del paese e costruito a ridosso delle mura di cinta nel sec. XIV dal Comune di Modena per fortificare ulteriormente il castello da ovest. Era costituito da una torre – la più alta dell’abitato e che oggi viene comunemente chiamata Torrione – da ponte levatoio di cui si possono vedere tracce del meccanismo ai lati degli archi della porta principale e da un mastio. Nei primi decenni del sec. XX furono abbattute le ultime porzioni di mura e di terrapieni per fare spazio allo sviluppo urbano del paese e migliorarne le condizioni igenico - sanitarie. A questo periodo risale anche il corpo adiacente munito di scala esterna. Poiché dai suoi alti spalti si domina l’intera pianura fino a Modena e a Bologna e le colline a sud, la torre era un importante punto di avvistamento e di difesa non solo per il castello di Spilamberto, ma per tutto il territorio.
Fra i secc. XVI e XVII sui suoi merli fu appoggiata una copertura lignea che vi rimase fino agli anni Quaranta del secolo scorso, quando la torre fu danneggiata dalla guerra. Una delle stanze ai piani più alti della torre ha ospitato le prigioni di cui si possono ancora vedere gli anelli per le catene ed un grande stemma della nobile famiglia Rangoni – per secoli feudataria di Spilamberto. Sulle facciate ad est e ad ovest i grandi quadranti di un orologio “civico” dal sec. XVI permettono ai cittadini di seguire il corso del tempo. Il vecchio orologio è stato più volte sostituito, ma recentemente, a fianco del moderno meccanismo, grazie ad un progetto che ha coinvolto i ragazzi della locale Scuola media, ne è stato ricollocato uno, in mostra, la cui base è riconducibile all’inizio del sec. XIX. Attualmente il Torrione ospita l’ Antiquarium, la sede dell’Ordine del Nocino Modenese e si può visitare la “Cella di Messer Filippo”.
Tutte le domeniche mattina , in via Enrico Berlinguer, si tiene il mercato delle specie avicole e cunicole, dei colombi e degli uccelli da canto e da voliera, un mercato storico e molto partecipato. Si tratta di uno dei pochi mercati di questo genere rimasti in regione, tra i più importanti e partecipati insieme a quello di Reggio Emilia.
Le sue origini risalgono al secolo XVI e si confondono con quelle del mercato del baco da seta dove, accanto ai filugelli, si scambiavano animali di bassa corte (vedi schede Fiera di San Giovanni Battista e Filanda).
Dal 1952 questo mercato è stato progressivamente regolarizzato per l'adeguamento alle leggi vigenti in materia.
Ecco il mercato
galline rosse
uno splendido pavone
scoiattoli
sabato 19 maggio 2012
Arrosto con i funghi
Ho visto questo arrosto sul blog di Lidyia, mi ha colpito e l'ho riprodotto. I suoi funghi sono molto più belli dei miei, però ho deciso in fretta e ho rischiato di non riuscire nemmeno a farli per via del poco tempo. Però ci sono cascati:-)!
E' molto facile da fare e sprigiona un profumo in cottura!!
Arrosto con i "funghi"
Ingredienti
500 grammi di carne di maiale (lombo è la cosa migliore)
200 grammi di formaggio
2 pomodori
3 spicchi d'aglio
Sale
Pepe
origano
Formaggio tagliarlo a fette di 3-4 millimetri di spessore. Tagliare i pomodori a fette. Tritare l' aglio.
Effettuare dei tagli nella carne di maiale avendo l'accorgimento di non raggiunge la fine, a circa 1 cm di distanza .
Condire con sale, pepe e aglio.Mettere una fetta di formaggio in un taglio e nell'altro una di pomodoro con un poco di aglio.
ho cosparso tutto con origano, fatto un cartoccio e messo in forno a 160 gradi per un'ora circa.
Per i funghi di patate
E 'meglio prendere piccole patate, lavarle a asciugarle.Eseguire un'incisione circolare fino circa alla metà delle patate.
Poi sfilare come fosse un gambo. Da una parte si avrà il cappello con la buccia della patata. Io ne ho tenuta anche un po' per la "terra" dei funghi attaccato al gambo. Ungere i funghi con olio e sale. Mettere in forno fino a cottura. Altrimenti lessare le patate e togliere appena diventano tenere, fare lo stesso procedimento e friggerle quando sono fredde.
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