martedì 17 gennaio 2012

Sant'Antonio Abate




Sant’Antonio nacque a Coma intorno al 251 .Figlio di agiati agricoltori cristiani, abbandonò le agiatezze e seguì la vita solitaria che già altri anacoreti facevano nei deserti attorno alla sua città, vivendo in preghiera, povertà e castità.  Comunemente chiamato Sant Antòni dal ninén. Il santo è oggi ricordato come il protettore della campagna e degli animali, tantè che liconografia tradizionale lo vuole raffigurato con un bastone munito di campanello e con il fido maiale al suo fianco.
Tale rappresentazione prende spunto dallagiografia: si narra infatti che, in seguito alla vittoria del santo nella lotta contro il Demonio, il Maligno fosse condannato a seguire ovunque leremita sotto le sembianze di un maiale.
Il grasso del porcellino in epoca posteriore  fu utilizzato dai monaci antoniani nel XI secolo ad Arles in Francia per curare i malati di Herpes Zoster ( il popolare fuoco di Sant'Antonio).si narra che durante l a notte del 17 gennaio gli animali acquisiscono la facoltà di parlare. Durante questo evento i contadini si tenevano lontani dalle stalle, perché udire gli animali conversare era segno di cattivo auspicio.
Era ed è comunque una figura familiare, chi non ha avuto attaccato al muro, nelle famiglie contadine, il calendario di S. Antonio?
Proprio oggi Edda, la mia santola, a cui per altro faccio gli auguri visto che compie gli anni, mi raccontava che quando lavorava da camiciaia e andava a Bologna a consegnare appunto le camicie, il giorno di S.Antonio, il suo padrone le chiedeva: "chissà quanto hai parlato questa notte con le bestie!" e mi diceva appunto che stanotte si è sognata e parlava, parlava tanto ma non con le bestie. Questo per raffigurare che si usava anche dire che venivano in sogno durante la notte.




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