martedì 29 novembre 2016

Louisa May Alcott

Oggi Google dedica la pagina a questa scrittrice: la scrittrice di uno dei pochi libri che lessi da piccola e che mi abbiano regalato. Ricordo che l'avevo nello scomparto libreria del mio letto a mobile e tutte le sere lo guardavo prima di addormentarmi. Un bellissimo classico: io mi impersonavo nella figura di Joe, la maschiaccia della famiglia :-). Un libro che consiglio anche alle bambine di oggi.


Louisa May Alcott, famosa scrittrice americana, nacque il 29 novembre del 1832, 184 anni fa oggi: nella sua vita fu molte cose, un’attivista femminista e antischiavista, ma è famosa soprattutto per aver scritto il romanzo Piccole Donne, pubblicato per la prima volta nel 1868.
Louisa May Alcott nacque a Germantown, una città della Pennsylvania che oggi fa parte dell’area urbana di Philadelphia; era la seconda di quattro sorelle. Suo padre, Amos Bronson Alcott, era un insegnante e convinto trascendentalista, mentre la madre Abby May era un’attivista e assistente sociale. Nel 1834 la famiglia si spostò a Boston, dove il signor Alcott fondò una scuola sperimentale e proseguì i suoi studi sul trascendentale kantiano come unica realtà. Louisa May Alcott, come le sue sorelle, fu molto influenzata dal movimento filosofico cui aderiva il padre e che si rifletteva anche nei metodi educativi utilizzati in famiglia. La situazione famigliare non era però molto pacifica, soprattutto perché il padre non riusciva a ricavare denaro a sufficienza per mantenere stabilmente moglie e figlie.
ALCOTT Dopo alcuni insuccessi con la scuola, nel 1840 Amos Bronson Alcott trasferì la famiglia in un cottage a Sudbury River, sempre nel Massachusetts, dove i rapporti migliorarono negli anni seguenti. Gli Alcott aderirono poi a una comune agricola, la “Utopian Fruitlands”, ma il progetto naufragò dopo poco tempo e li portò a trasferirsi nuovamente, stabilendosi infine a Concord nel 1845. Il principale insegnante di Louisa May Alcott fu il padre, ma da ragazzina ricevette comunque lezioni da altri letterati e intellettuali amici di famiglia. Le condizioni economiche degli Alcott erano piuttosto precarie, quindi Louisa May iniziò a lavorare molto giovane, come insegnante, domestica e governante in alcune famiglie della zona, trovando comunque il tempo per esercitarsi e sperimentare con la scrittura. Anche le sue sorelle iniziarono a lavorare presto, fornendo qualche risorsa economica in più per mantenere la famiglia.
Ogni giorno aveva qualche complicazione e Louisa May Alcott viveva con l’ansia di offrire aiuto a sufficienza alla famiglia. Il suo primo libro, Le favole dei fiori, racconta storie di fate e folletti, con insegnamenti sulla natura e la necessità di rispettarla. Alla fine degli anni Quaranta dell’Ottocento, Alcott si interessò ai diritti delle donne, soprattutto legati all’estensione del diritto di voto, diventando la prima donna a iscriversi negli elenchi per l’elezione di un consiglio d’istituto scolastico a Concord. Negli anni Cinquanta la famiglia ebbe di nuovo gravi problemi finanziari, Alcott stessa non riusciva a trovare un lavoro, ebbe un periodo di depressione e meditò persino il suicidio. La morte della sorella più giovane, Elizabeth, e il matrimonio di quella più anziana, Anna, furono un punto di svolta per Louisa May Alcott e i suoi rapporti familiari.
Alcott era diventata una convinta sostenitrice dell’abolizione della schiavitù negli Stati Uniti e una femminista, iniziando a scrivere articoli e brevi saggi per la rivista Atlantic Monthly. Lavorò come infermiera durante la Guerra Civile, ma per meno di due mesi tra il 1862 e il 1863, perché poi si ammalò gravemente di tifo, malattia che la costrinse a una lunga convalescenza. Pochi anni dopo, Louisa May Alcott iniziò la produzione di alcuni romanzi usando lo pseudonimo A. M. Barnard, per lo più con storie d’amore a effetto, con diversi colpi di scena. Nel 1868 scrisse il primo libro di Piccole donne, un racconto semi-autobiografico della sua infanzia vissuta con le altre tre sorelle a Concord. La seconda parte, Piccole donne crescono (Good wives) fu pubblicata nel 1869 e racconta la storia delle quattro sorelle nella loro età adulta e dopo il matrimonio. Alcott scrisse in seguito altri due romanzi sulla storia delle quattro sorelle, terminando la saga nel 1886.
Jo March, la protagonista di Piccole donne, è chiaramente ispirata alla vita e al modo di pensare di Louisa May Alcott, con la sola differenza che nella realtà Alcott non si sarebbe mai sposata, a differenza della sua eroina. In una intervista, Alcott avrebbe in seguito raccontato di essere rimasta nubile perché nella vita “mi sono sempre innamorata di molte ragazze carine, ma mai una volta di un uomo”. Per le altre tre protagoniste della saga, Alcott si ispirò alle proprie sorelle, ma in modo più sfumato e talvolta mettendo insieme le caratteristiche di più di una in un personaggio. I racconti sulle March ebbero un buon successo sia di critica sia commerciale, diventando in seguito tra i romanzi di formazione più conosciuti dell’Ottocento.
Louisa May Alcott doveva intanto fare i conti con una malattia autoimmune cronica, forse lupus, che la lasciava spesso in precarie condizioni di salute (un’altra ipotesi è che soffrisse di un avvelenamento da mercurio, causato dai trattamenti subiti per curare il tifo). Morì a 55 anni in seguito a un ictus il 6 marzo del 1888 a Boston, due giorni dopo la morte del padre. È sepolta presso lo Sleepy Hollow Cemetery di Concord, poco distante dalle tombe di altri grandi autori americani come Nathaniel Hawthorne, Henry David Thoureau e Ralph Waldo Emerson.

Piccole donne è il più famoso romanzo di Louisa May Alcott, che pubblicò, per la prima volta in due volumi, il primo nel 1868 e il secondo nel 1869 in America, con il titolo Little Women or, Meg, Jo, Beth, and Amy.

Nel 1880 i due volumi furono riuniti in uno solo, Little Women, che continua ad essere quello letto in America. L'edizione del 1880 presenta anche alcune modifiche, soprattutto nel linguaggio, l'American Idiom, che rispecchiava pienamente il parlato dei personaggi, ma poco conveniente in una prosa letteraria. In Italia le prime parziali traduzioni risalgono al 1908, dove anche dopo si preferì, come del resto in molti altri paesi, come la Francia e l'Inghilterra, dividere il romanzo in due parti, dato il pubblico di ragazzi a cui era destinato, con i due titoli Piccole donne e Piccole donne crescono.

Il libro ebbe un successo immediato quando uscì e oggi è considerato un classico della letteratura per l'infanzia, consigliato dagli insegnanti e amato dai bambini.
Piccole donne[modifica | modifica wikitesto]
Il romanzo racconta la storia delle quattro sorelle March, che rispecchiano quelle della stessa famiglia Alcott. Il signor March è andato in guerra, lasciando le figlie e la moglie tutte sole. Le quattro sorelle March si chiamano: Jo (Josephine), Meg (Margaret), Beth (Elizabeth) ed Amy (Amanda). Le ragazze, pur essendo povere e con i problemi tipici dell'adolescenza, crescono e diventano delle bravissime ragazze responsabili e pronte a difendersi da qualsiasi vicissitudine che potrebbe accadere loro in qualsiasi momento, con l'aiuto della madre e del carissimo e ricco vicino di casa Theodore Laurence, soprannominato Laurie.

Personaggi
Famiglia March
Margaret (Marmee) Curtis March
Madre delle quattro sorelle, molto saggia, adora le figlie, le ascolta e dà loro consigli. Solo grazie al suo aiuto, le sorelle possono affrontare situazioni particolarmente serie e difficili.
Robert March
Cappellano nell'esercito degli Stati Uniti e padre delle quattro sorelle, molto legato alla famiglia. Ama soprattutto Beth, perché è la più docile e fragile.
Margaret (Meg) March
Meg ha il nome della madre ed è la maggiore delle sorelle. All'inizio del romanzo ha sedici anni. Essendo la più grande, Meg viene generalmente presentata come la più matura e giudiziosa, pur essendo ogni tanto un po' vanitosa e superficiale. Ha un carattere molto socievole ed è dolce e materna nei confronti delle sorelle minori, di cui la preferita è Amy. Le piace andare in giro per la città, soprattutto per fare compere, anche se spesso deve rinunciare a cose costose che la sua famiglia non può permettersi. In seguito si sposa con John Brooke, il tutore di Laurie, con cui ha due gemelli.
Josephine (Jo) March
Josephine, detta Jo, è la secondogenita delle sorelle ed ha 15 anni. Inizialmente lavora come dama di compagnia per la zia March. Viene descritta come schietta, coraggiosa, determinata, ribelle e irrequieta. Ogni tanto rivela di possedere un carattere scontroso e il suo temperamento impulsivo la porta ad arrabbiarsi spesso, ma ha sempre buone intenzioni. Jo non è molto femminile e le risulta difficile comportarsi come una "signorina" tanto che viene vista come il "maschiaccio" della famiglia. Le piace andare a cavallo e correre per i prati, ma la sua vera passione è la letteratura e coltiva il sogno di diventare una scrittrice famosa, così nel frattempo si diletta a inventare storie da far leggere alle sorelle. Inizialmente Jo è contraria al matrimonio e al romanticismo in generale, verrà corteggiata da Laurie ma in seguito si innamora, ricambiata, di un professore tedesco, Friederich Bhaer, molto più grande di lei di età.
Elizabeth (Beth) March
Elizabeth è la terza delle quattro sorelle e inizialmente ha 13 anni. La più tranquilla della famiglia, Beth è dolce, sensibile e altruista, ma anche timidissima e per questo fa fatica a socializzare con chiunque al di fuori della famiglia e odia stare in mezzo alla gente. Ha una passione per la musica e il pianoforte, adora i suoi gattini e le sue bambole ed è legatissima alla sua famiglia. Non avendo grandi aspirazioni come le sorelle, Beth non desidera altro che stare in casa e aiutare nelle faccende domestiche. Purtroppo, finisce per ammalarsi gravemente, e convive con un debole stato di salute per qualche anno finché a 19 anni non si rende conto che i suoi giorni stanno per giungere al termine. La sua morte avrà un grande impatto sulle ragazze, che, essendo le più legate a Beth, faranno più fatica ad accettare la cosa.
Amy Curtis March
Amy è la più piccola delle quattro sorelle. Inizialmente ha 12 anni e viene presentata come egoista, viziata, vanitosa e pigra, che cerca sempre di comportarsi come una "signorina" elegante e aggraziata; risulta in questo l'esatto opposto di Jo, e visto il carattere suscettibile di entrambe, le due non vanno molto d'accordo e spesso si scontrano per motivi futili. Amy ha innate doti artistiche (disegna benissimo) perciò viene definita dalle sorelle "Piccolo Raffaello". Tenta costantemente di impressionare gli altri con parole difficili finendo così per fare un sacco di strafalcioni. Una volta cresciuta, Amy diventa una bellissima e raffinata ragazza, suscitando l'ammirazione di molti; bionda, snella, occhi azzurri, l'unico suo difetto è il naso un po' schiacciato, che lei pizzica di continuo, nella speranza di trasformarlo in un bel naso greco. Una volta andata in Europa, viene in seguito raggiunta da Laurie, un vecchio amico di famiglia che diventerà anche suo futuro marito.
Zia March
Zia March è una zia delle sorelle March. Jo, all'inizio, è la sua dama di compagnia, ma poi, durante la malattia di Beth, sarà Amy a prenderne il posto. La zia March è irritabile, molto ricca e molto severa. Stravede per Amy, perché ha modi educati e aristocratici e perché è docile. Ma alla fine si scopre un lato di lei gentile e amorevole verso la famiglia March.
Famiglia Laurence[modifica | modifica wikitesto]
James Laurence
Nonno di Laurie, molto severo e serio. Stravede per Beth (che assomiglia alla nipotina che ha perduto), ed anche per Jo.
Theodore (Laurie) Laurence
Vicino di casa della famiglia March, inizialmente solo e triste. Laurie è orfano di padre e di madre; è un po' timido, simpatico, divertente e burlone, è come un fratello per le sorelle March e le frequenta spesso. Laurie è molto ricco e un po' più grande di Jo: inizialmente infatuato della stessa, poi s'innamorerà di Amy, la sposerà e avrà una bambina, Beth, anche lei molto dolce e affettuosa. Ha una grande passione per la musica poiché la madre di Laurie era una musicista di origini italiane.
Elizabeth (Bess) Laurence
Unica figlia di Laurie ed Amy, viene descritta inizialmente come una piccolina fragile e delicata, che dà molte preoccupazioni per la sua salute ai genitori. La si ritrova in "Piccoli uomini", bambina di 3-4 anni, bellissima damina (lunghi capelli d'oro, occhi azzurri e nasino perfetto...), trattata come una principessa dai grandi e piccoli amici, un po' viziatella, ma dal cuore tenero e sensibile. Infine, nell'ultimo romanzo, è una ragazza di 15 anni, incarnazione perfetta della fanciulla di ricca famiglia dell'epoca.

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