domenica 10 novembre 2024

Torta salata G.F.P., gorgornzola, funghi, panna



 Questa è la seconda torta, molto gustosa anche questa. Io avevo il timore che il gorgonzola desse un sapore molto forte, invece no, è risultata una torta tanto delicata quanto buona. Brava brava la mia ex piccola peste :-).

Torta gorgonzola funghi panna

Ingredienti

2 vaschette funghi champignons da 400 gr
1/2 cipolla 
300 gr gorgonzola
250 ml panna liquida
3 cucchiai di latte
sale
1 confezione pasta sfoglia pronta
formaggio a fette a piacere

In una padella mettere ii funghi puliti e affettati insieme alla cipolla con poco olio, aggiungere un poco di sale e fare cuocere a fiamma bassa. Una volta cotti, fare raffreddare, quindi tagliare il gorgonzola a cubetti ed unirlo ai funghi. Rimescolare bene poi versarci la panna  e il latte. Amalgamare il tutto. Prendere la pasta sfoglia  e stenderla in una pirofila, lasciando i bordi un po' alti, poi versare il tutto . Sopra adagiarvi delle fette sottili  di formaggio a piacimento, in questo caso emmenthal.
Mettere in forno caldo  a 200 gradi per circa 20 minuti. 


Torta salata zucchine e speck


 Ieri sera ho avuto ospiti a cena e la mia peste, ora che ha una cucina tutta sua, ha pensato di deliziarci con non una, bensì due, torte salate. Qualcuno può obiettare cosa ci vuole a fare una torta salata. Ci vuole ci vuole! sarà orgoglio di mamma, ma vederla all'opera con il suo grembiulino davanti mi ha fatto proprio piacere. E il risultato è stato proprio buono, merito anche dell'impegno che ci ha messo. Temo che avrò una rivale in cucina ora e visto la velocità con cui perdo colpi ultimamente, presto dovrò prendere lezioni lei. Sono sicura che mi stupirà con effetti speciali :-)

Torta salata zucchine e speck

Ingredienti

120 gr speck

2 zucchine

!/2 cipolla

250 gr ricotta

3 cucchiai di parmigiano

sale q.b.

pasta sfoglia integrale pronta


Tritare la cipolla, metterla in tegame con un filo olio e farla soffriggere, aggiungere le zucchine a dadine, poi  lo speck. Fare cuocere una decina di minuti.  Spegnere e fare raffreddare. Una volta freddo unire le uova, il parmigiano e il sale e la ricotta e mescolare bene.  Nella teglia stendere la pasta sfoglia, praticare dei fori con una forchetta sul fondo, versarci il composto ottenuto. Forno ventilato a 200  gradi per 20 minuti circa. Si serve fredda o tiepida.

domenica 3 novembre 2024

Torta carlotta

 

La foto non rende giustizia alla bontà di questa torta, nella sua semplicità. La ricetta l'ho trovata su un sito russo, mi ha ispirato, l'ho rifatta ed è davvero deliziosa. Veloce e molto gustosa. Praticamente si tratta di un pan di spagna farcito con mele. Sicuramente da fare e rifare, come fine cena magari accompagnata con un poco di crema inglese, o come sana merenda per dei bambini. 


TORTA CARLOTTA ALLE MELE

Ingredienti

uova 5 pezzi
zucchero gr 200
un pizzico di sale
un pizzico di zucchero vanigliato come aroma
lievito in polvere 1 cucchiaino pieno
farina 200 gr + 20 gr
mele 3 grandi

Mettere in una ciotola zucchero, uova e montare come per il pan di spagna. Deve scrivere. Aggiungere il resto degli ingredienti, tranne le mele,  con cautela e versare in una teglia imburrata e infarinata. Sbucciare e affettare le mele e metterle sopra, non all'interno. Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 45-50 minuti, sfornare, lasciar raffreddare nella teglia, quindi sfomare, decorare e gustare.

giovedì 31 ottobre 2024

Halloween


 La sera più paurosa dell'anno sta arrivando e io mi faccio trovare pronta. Quest'anno mi sono voluta divertire, come  ai tempi che organizzavo feste per la mia peste, ho preparto qualcosa per la festa di mio nipote. Si lo so, sono già adulti, ma un po' bambini si rimane sempre, non è così?:-) Sono arrivata stanca, ma molto contenta. Mi sembra venuto tutto più o meno bene e soprattutto buono. Buona festa di Halloween!

ho fatto i fantasmini di frolla


gli occhi di bue con confettura di zucca



la crescenta ripiena al prosciutto e formaggio con la forma di zucca

la crescente a forma di dita 

e la torta a ragnatela




mercoledì 30 ottobre 2024

Torta ragnatela alla zucca

 

Ho visto questa ricetta di Simone Esposito e mi ha subito incuriosito, vuoi perchè amo la zucca, vuoi perchè domani è Halloween e cade proprio a fagiuolo :-), ho deciso di farla per la festa di mio nipote. Molto molto buona, un filo troppo dolce per i miei gusti, ma a questo si ripara aggiungendo meno zucchero. Per quanto riguarda i ragni ho fatto una furbata: li ho appoggiati che la torta non era ancora fredda del tutto, e si sono espansi...ma essendo halloween ho pensato potessero essere abbastanza brutti per essere in tono con la festa😄😄.

TORTA RAGNATELA ALLA ZUCCA

Ingredienti



560g zucca lessa calcolare e pesare anche eventuale acqua
(500 per la crema 60 per la frolla)

Frolla

100g zucchero a velo
100g burro
60g zucca lessa (compresa di acqua se c'è...)
2g di lievito per dolci
250g farina 00

Crema alla zucca

500g zucca lessa con eventuale acqua se c'è
140g zucchero
60g amido di mais o altro va bene anche farina00

A caldo inserire
60g cioccolato bianco
1 pizzico di sale
1 pizzico di vaniglia

50g cioccolato fondente per Decorazione ragnatela e ragni


Bollire la zucca in acqua. Prendere lo zucchero e la zucca e frulliamo bene in modo che diventi ben vellutato, inseriamo l'amido di mais portiamo a cottura come se fosse una crema pasticcera. Quando arriva a ben bollore aggiungere 60 gr cioccolato bianco finché  è calda vaniglia e un po' di sale. Mescolare e mettere in un contenitore. Fare raffreddare in frigorifero. Nel frattempo facciamo la frolla. Mettere lo zucchero a velo, il burro, rimescoliamo, la zucca e poi la farina e il lievito per dolci. Mescolare e compattare bene sul tavolo. Mettere in un recipiente poi in frigo per almeno un'ora. Quando è ben fredda stendere l'impasto ad uno spessore massimo di 5 mm, arrotolare sul mattarello e inserire nella teglia da forno apposita. Tagliare la parte superflua e forare con una forchetta. Inseriamo all'interno  la crema fredda, livelliamo, sbattiamo sul tavolo, infornare a 180 gradi per circa 20 minuti sul primo piano basso del forno. Sforniamo e mettiamo sul piatto.
Sciogliere  il cioccolato fondente e con un sac a poche inserire il cioccolato fuso e fare la ragnatela



dal centro verso l'esterno. Con il cioccolato fuso fare i ragni su carta forno, quando freddi arrotolarli su un cartone tondo, poi metterli in frigo. Poi decorare.



lunedì 1 aprile 2024

Torta farfalla


 Nel risistemare i miei files, ho ritrovato questa torta che feci credo per il terzo compleanno della mia peste :-). Mi ricordo che fu molto molto buona e fresca, pertanto la riporto, perchè vale la pena sicuramente di rifarla. Ottima, fresca, da proporre per ogni occasione.

TORTA FARFALLA

Torta farfalla con pan di spagna farcita con frutta (per questa torta ho triplicato le quantità)

Ibgredienti

200 g farina
200 g zucchero
3 uova
1 bustina lievito cicogna
Per la farcitura
panna liquida
fragole
pesche sciroppate
kiwi
marmellata
zucchero vanigliato
succo di limone

Risulta una base sofficissima. Battere a neve gli albumi, aggiungere poco per volta i rossi d'uovo e lo zucchero, quindi la farina e per ultimo il lievito. Imburrare una teglia rettangolare dai bordi alti e infornare a forno caldo a 160-180 gradi per 30-35 minuti, prova stecchino.
Sfornare e fare raffreddare completamente.
Nel frattempo fare macerare delle fragole nel succo di limone con dello zucchero in modo che formino parecchio succo. Quando la torta è fredda tagliare via gli angoli dando la forma da farfalla. Tagliarla orizzontalmente a metà. Il primo disco bagnarlo con il succo delle fragole, poi tritare con il robot le fragole macerate; montare la panna e aggiungerci delicatamente le fragole. Farcire il disco. Chiudere con l'altro disco e bagnare con un poco di succo delle pesche sciroppate. Spalmarci uno strato sottile di marmellata e adagiarvi la frutta. Rifinirla con ciuffetti di panna montata. Prendere due fragoloni e posizionarli fra le due ali in modo che formino il corpo. Poi con due stuzzicadenti fare le antenne.

sabato 30 marzo 2024

Buona Pasqua!


Non vi è Pasqua senza uova benedette e oggi non potevo non andare a benedirle.  
Da tradizione, il Sabato Santo , le massaie preparavano le uova da benedire ornandole di ramoscelli d’ulivo e le portavano in parrocchia dentro cestini o grandi tovaglioli. Quelle stesse uova sarebbero state consumate sode, a digiuno oppure utilizzate durante il pranzo della domenica. Soprattutto nei quartieri popolari o in campagna, poi, i bambini le usavano per giocare “a scuzzatt”, che consisteva nel battere tra loro le rispettive uova sode;  chi rimaneva con in mano un uovo integro, era il vincitore. 
Altra tradizione dei bambini era quella di dipingere le uova sode che poi si sarebbero mangiate la mattina di Pasqua, dopo aver decorato la tavola della colazione. Quante ne ho fatte in vita mia!
Offro virtualmente a tutti voi un uovo benedetto come augurio che la luce di Cristo Risorto doni gioia ai nostri cuori. Buona Pasqua a tutti!!

Alcuni momenti della benedizione e il sepolcro




domenica 24 marzo 2024

Domenica delle Palme


 E siamo arrivati alla Domenica delle Palme. Una giornata che mi infonde sempre una grande felicità, non so il motivo preciso, però recarsi a prendere il simbolo dell'ulivo e portarlo in casa, mi da gioia.  Quest'anno è necessario pregare per tutte le guerre che infestano questo mondo, sono davvero tante e purtroppo, chi paga sempre il prezzo più caro sono sempre persone innocenti.  La partecipazione alla Santa Messa della domenica delle Palme è sempre molto alta, aggiungerei per fortuna.

Auguro a tutti una buona domenica delle Palme e una buona settimana santa, mi rifaccio alle parole del Santo Padre nella speranza che possiamo trovare la tanta auspicata pace:

"... Gesù è entrato in Gerusalemme come Re umile e pacifico: apriamo a Lui i nostri cuori! Solo Lui ci può liberare dall'inimicizia, dall'odio, dalla violenza, perché Lui è la misericordia e il perdono dei peccati."



mercoledì 14 febbraio 2024

Mercoledì delle ceneri - giorno di San Grugnone



Unisco il sacro al profano :-). Oggi mercoledì delle ceneri, inizio del periodo di Quaresima. E parlando proprio stamattina con mia mamma, mi ricordava che un tempo, quando era giovane lei, veniva chiamato al dè ed San Grugnon, tradotto dal bolognese il giorno di San Grugnone, chiamato così perchè la gente metteva su il "muso", in quanto da oggi tutti i locali da ballo e i cinema venivano chiusi fino a Pasqua, quindi non si poteva andare a divertirsi, a fare festa e la gente, appunto, diventava triste. 
Mercoledì delle ceneri, primo giorno di Quaresima, una volta era molto sentito, non tanto per il digiuno , in quanto i pranzi nelle case dei contadini non erano tanto abbondanti quanto oggi, quanto per le preghiere, giaculatorie e recita del rosario che si teneva la sera prima di cena, ove spesso partecipava l'intera famiglia, sotto la vigilanza delle nonne. Di consuetudine, le ceneri si ricavano dai rami di ulivo benedetti nella domenica delle Palme dell'anno precedente bruciati,e vengono messe sul capo dei fedeli a forma di croce quale segno di penitenza e per ricordare la caducità della vita terrena.
Dal sito del carnevale di san Grugnone.
«A mezzanotte del martedì grasso, ultimo giorno della baldoria, suonava “la lòva” – usanza dei tempi in cui comandava il Papa – campana malinconica, che annunziava la fine del carnevale e il principio della quaresima. Il giorno dopo, il mercoledì delle Ceneri, si chiamava “e’ dè d’ Sén Grugnõn“, il giorno di San Grugnone (da grugno, grinta, smorfia di disgusto e di amarezza), poiché la gente, che si era abbandonata alla pazza gioia durante il carnevale, metteva poi su il grugno, pensando alla noia e alle rinunce doverose imposte dalla quaresima».
Francesco Balilla PratellaLa storia del reame del Boyste’land
Il Carnevale di San Grugnone, più o meno nella forma attuale, comin­cia a celebrarsi a Conselice a partire dal 1920, dopo un esordio estemporaneo l’anno precedente. Da subito nasce lo Stato del Boysteland con tanto di Re, il Pangiagleba, i ministri come il Causidico Racia, i nobili, i generali e i sottosegretari, con nomi che provenivano dai nomignoli di allora e di cui ancora oggi ve n’è traccia.

Originariamente il carnevale conselicese iniziava alle ore 13 del primo giorno di quaresima, quando il Re coi suoi ministri, cortigiani ed uno stuolo di popolani prendevano le mosse per una visita alle colonie, le frazioni di Conselice. Si conta che fossero già oltre una cinquantina a formare una carovana costituita da qualche biroccio, un paio di calessi e diverse persone che seguivano in bicicletta e a piedi. Erano del tutto assenti i carri allegorici ed il Gruppo principale si manteneva con una divisa ed un cappello a larga tesa che ricordavano quelli delle giubbe rosse canadesi.
La carovana del Regno del Boystenland, accompagnata da un orchestrina di 7/8 elementi denominata Concertino dal Pèp Róti, abbandonava la piazza di Conselice da via Cavallotti e proseguiva alla volta di San Patrizio, lungo la via Selice Vecchia, poi dopo le prime tappe, i banchetti di vino e di dolciumi offerti dai generosi “sudditi” , proseguiva lungo il canale dei Molini, intercettando via Merlo.
A quel punto si lasciava alle spalle i paesi per immergersi nella campagna, in una sorta di perle di una collana fatta dai banchetti dei contadini che senza guardare per il sottile facevano a gara nel gioco dell’ospitalità. Ad ogni tavola imbandita ci si inumidiva la bocca di buon vino e si lasciava un motto, una citazione, una battuta salace o una invettiva a secondo di come girava in quel momento la storia. Ed il ritorno da Borgo Serraglio, Chiesanuova si faceva leggero per come si era carichi di vino e sgombri di pensieri.

Il Carnevale di San Grugnone, organizzato dal Comitato Carnevale di San Grugnone (info: 335 476975), si svolge tutti gli anni il primo giorno di quaresima e la seconda domenica di Quaresima.

domenica 4 febbraio 2024

Knodel -Canederli



Complice il bel tempo e il mancato freddo di quest'anno, mi era venuta voglia di montagna. Non potendo recarmi, ho deciso di fare i canederli. Chiudendo gli occhi intanto che li assaporavo, ero davvero trasportata là. Buoni buoni, sembravano gli originali. Non so se riuscirò più a rifarli uguali, ma mi sono proprio venuti bene. 

Canederli

ingredienti

500 gr di pane raffermo tipo spaccatina montanara
300 gr speck
100 gr cipolla
500 ml latte
4 uova
20 gr burro
prezzemolo
spezie
pepe
un pizzico di sale (poco poco)

Rosolare lo speck nel burro, intanto fare dei dadini con il pane e versarvi sopra tutti gli altri ingredienti, aggiungere lo speck, amalgamare bene. Formare i canederli. Cuocerli in brodo per 15-20 minuti. Io li ho serviti con un po' di burro e formaggio grattugiato.


martedì 30 gennaio 2024

Penne alla vodka



Nostalgia! sfogliando un mio quaderno di ricette, ho ritrovato questa di Suor Germana, tipica dei mitici anni '80, quando era un must in quel periodo. Ho voluto riproporli anche ai ragazzi moderni :-), sicuramente non denunciavano la loro età, sono piaciuti tantissimo. Suor Germana era una suora che elergiva consigli e ricette di cucina, mi ricordo che feci la raccolta delle sue dispense in edicola, che conservo ancora in un raccoglitore. Erano semplici, funzionali, economiche e non si sbagliava mai. Era un precursore dei tempi, ancora non esistevano tutti questi programmi di cucina e nemmeno tanti "chef" che si dimenano nel ricercare ricette complicate e scenografiche a discapito del gusto. Pertanto...viva gli anni '80! :-)


Penne alla vodka

Ingredienti

x  4 persone

350 gr pasta corta tipo penne
100 gr pancetta affumicata
250 gr pomodori pelati
4 bicchierini di vodka
150 gr panna liquidaTag
100 gr parmigiano grattugiato
3-4 cucchiai di olio
sale

Tagliare la pancetta a listarelle e farla rosolare nell'olio, bagnare con 2 bicchieri di vodka e fare evaporare a fuoco vivo. Unire i pelati sminuzzati e abbassare la fiamma. Aggiungere la vodka rimasta e continuare la cottura, alla fine versare nel pentolino la panna e mescolare bene. Controllare se il sugo è giusto di sale. Cuocere le penne, condirle con il sugo e il parmigiano grattugiato.

lunedì 29 gennaio 2024

Pasta ai fagiolini di zia Gabriella

 

Sempre dal quaderno di zia. La ricetta prevedeva fusilli, non li avevo, ho sostituito il formato, ma il gusto non è cambiato. Davvero, davvero squisita! Sicuramente in estate diventerà il tormentone dei miei pranzi, fresca, saporita, ottima...e nel frattempo mi allenerò anche ora, perchè è davvero buona.

Fusilli e fagiolini

Ingredienti

fusilli
fagiolini
pomodori pelati
odori
parmigiano

Tagliare a pezzettini i fagiolini e cuocerli assieme ai fusilli . A parte soffriggere i pomidori pelati e odori a piacere in poco tempo, altrimenti i pomodori diventano un po' amari. Quando la pasta e i fagiolini è cotta condire con il sugo e forma. Servire


domenica 28 gennaio 2024

Polenta come pizza

 

Mio cugino Morris mi ha fatto il regalo di portarmi il libro delle ricette di zia Gabriella. Zia Gabriella era una zia che quando mi raccontava dei suo piatti preparati, aveva un entusiasmo e una passione nel farlo, che le brillavano sempre gli occhi. Mi ricordo come fosse oggi, quando mi insegnava come fare le torte di compleanno con il mascarpone, le fragole, la cioccolata...mi sembrava di gustarle intanto che mi parlava. Nel suo quaderno, ho trovato questa, che mi ha incuriosito tantissimo. Ho voluto provarla con della polenta avanzata, non ne è rimasta nemmeno una briciola. Sono quelle ricette del riciclo, probabilmente, di una volta non troppo lontana, che valorizzano gli avanzi. Semplice, facile, gustosissima. Un bellissimo dono Morris!

ah dimenticavo! è una ricetta non ricetta.

Polenta come pizza

Tagliare la polenta rimasta metterla in una pirofila ben allungata coprire con pomodoro, mozzarella, funghetti, prosciutto carciofini e un po' di origano poi mettere in forno già caldo per 15 minuti circa



domenica 21 gennaio 2024

Sant'Antonio!

 

Come tutti gli anni celebriamo la festività di Sant'Antonio. E' una festa a cui sono particolarmente legata, non ho un motivo particolare, se non che tutti gli anni mio suocero mi raccontava la storiella del fattore incredulo, ma mi sento molto partecipe. C'è stata la tipica benedizione dei panini per i nostri amici animali a quattro e due zampe e anche, perchè no, per i loro padroni. Si è tenuta la sera stessa del 17 gennaio a Viadagola, poi ripresa anche la domenica successiva durante la messa  a Lovoleto. Io la trovo una tradizione bellissima, da trasmettere sicuramente anche ai giovani, con la speranza che si tramandi.

 
i panini




Riporto qualche curiosità che ho trovato navigando in internet che mi sono parse carine.

Sant'Antonio e la neve

In alcune zone d'Italia si è soliti dire che Sant'Antonio sia un mercante della neve: se infatti durante il 17 gennaio splende il sole e fa buon tempo, allora il santo ne starà approfittando per andare al mercato e comprare la neve da spargere sulla Terra nei giorni successivi.

Sant'Antonio Abate, il santo protettore degli animali domestici

Oltre alle capacità taumaturgiche contro l'Herpes Zooster, Sant’Antonio è ricordato come santo protettore degli animali domestici. Ogni anno, in occasione della sua festa, il 17 gennaio, è tradizione in molti paesi d'Italia portare a benedire gli animali domestici e gli animali delle stalle. Questa tradizione nacque in epoca medievale e deriva dagli allevamenti di maiali dei monaci Antoniani, i seguaci di Sant’Antonio, destinati a creare preparati medicamentosi e a sfamare i bisognosi. Sant’Antonio divenne così patrono dei maiali prima, e degli animali della stalla e domestici poi.

Perchè il Santo è spesso rappresentato con lingue di fuoco ai piedi?

Sant'Antonio Abate non di rado viene rappresentato nell'iconografia cristiana con un maialino ai piedi, oppure con lingue di fuoco. Il santo è infatti considerato il custode del fuoco perchè, secondo una leggenda, egli sarebbe sceso all'inferno per alleviare le sofferenze dei peccatori e liberarne le anime. Il fuoco rappresentato ai piedi del santo è inoltre associato all'Herpes Zooster, meglio noto come il "fuoco di Sant'Antonio", una malattia che causava dolorose piaghe sulla pelle ma che il santo d'Egitto era capace di curare.

La notte del 17 gennaio gli animali... parlano!

Secondo le credenze popolari, durante la notte del 17 gennaio gli animali domestici  acquisirebbero la facoltà di parola. Ma attenzione! Sentirli parlare non sarebbe di buon auspicio, dunque anticamente contadini ed allevatori solevano tenersi lontani dalle stalle e, in più,  farle benedire da un sacerdote.


giovedì 18 gennaio 2024

Torihamu ovvero prosciutto di pollo


Ho visto questa ricetta pubblicata sul facebook nel gruppo di "Quelli del Forum di Cucina Italiana", ricetta di Maria Elena Baroni, mi ha subito incuriosita; non perchè io sia amante dell'affettato di pollo, ma mia figlia lo adora, ne mangerebbe quintali. Ho voluto provare, in casa non avevo un petto di pollo, bensì una metà, ma ho voluto tentare ugualmente. Davvero squisito e nulla a cui invidiare a quelli pronti in salumeria. Bello, buono, si cucina da solo. Ottimo anche per una cena in piedi.
 
Torihamu Ovvero prosciutto di pollo

Ingredienti

1 petto di pollo sul mezzo chilo
2 cucchiai di miele (millefiori o acacia) o 3 cucchiai di zucchero di canna o normale
2 cucchiaini di sale pepe nero ed erbe aromatiche secche o fresche a vs piacimento (rosmarino, salvia, maggiorana, timo, dragoncello etc....)

Attrezzatura: 1 sacchetto di plastica per la marinatura e 1 sacchetto SPECIALE PER COTTURE (mi raccomando cercate i sacchetti appositi, io ho preso quelli della Cuki che resistono fino a 220°)

Pulite bene la carne togliendo tutti i nervetti, gli ossicini e le parti grasse.. Nel sacchetto x la marinatura (quelli comuni che si usano nel congelatore) mettere il miele e il sale, passarlo tra le mani in modo da amalgamare bene i due ingredienti.
Dividere il petto in 2 (sarà inevitabile per pulirlo bene e sopratutto per togliere l'ossicino centrale) e metterlo nel sacchetto col miele. Massaggiare bene per distribuire il condimento su tutta la carne.
Aggiungere il pepe e le erbe aromatiche tritate finemente e ripetere il "massaggio" per rivestire
bene la carne. Ora chiudere bene il sacchetto cercando di far uscire più aria possibile e riporre in frigo a marinare per 48 ore circa (ora più ora meno, non superare le 72 ore!!!)
Trascorsi i due giorni togliere il pollo dal sacchetto, lavarlo sotto l'acqua corrente per togliere
il grosso del miele e delle erbe e poi metterlo a bagno per 1 ora in una bacinella di acqua per
dissalarlo. Mettere a bollire una pentola di acqua, appena bolle regolare il fuoco al minimo in modo che l'acqua sia appena appena in leggero bollore.. Asciugare il pollo accostare le due parti, cospargere con altre erbe aromatiche e pepe a vs piacere e arrotolarlo ben stretto. Legarlo come se fosse un arrosto e metterlo nel sacchetto speciale per la cottura. Chiudere il più possibile ermeticamente il sacchetto e metterlo nell'acqua in leggerissima ebollizione per 5 minuti. Trascorso questo tempo spegnere il fuoco, coprire la pentola e lasciare il pollo nell'acqua fino al quasi totale raffreddamento della stessa. 
Togliere dal sacchetto, far raffreddare, tagliare a fette sottili (come fosse un affettato) e gustare. Ha il vantaggio di essere conservabile in frigo fino ad una settimana (se non viene spazzolato in due ore!) ed è ottimo per farcire tramezzini, da mettere a cubetti nell'insalata o semplicemente da mangiare con un' insalatina. Se volete fare le splendide e magari preparare questo piatto per degli ospiti potete fare delle decorazioni di gelatina come ho fatto io.
Quando togliete il sacchetto dalla pentola noterete che dentro il sacchetto si sarà formato del liquido (da notare che più lascerete il sacchetto nell'acqua più liquido si formerà ma ciò va a scapito della morbidezza della carne), raccoglietelo in un contenitore e unitelo (caldo ma non bollente) a della gelatina in fogli ammollata in acqua fredda x 10 minuti e strizzata (1 foglio di gelatina ogni 150 ml di liquido). Far sciogliere la gelatina nel liquido e poi colarlo negli stampini del ghiaccio (se ne avete di forma carina) oppure in un contenitore rettangolare in modo che si formi uno strato spesso un dito e poi una volta rassodata tagliare con le formine dei biscotti e usare le gelatine x decorare il piatto di servizio. Sembra laborioso ma non lo è affatto, si tratta solo di partire con un certo anticipo, tanto si mangia freddo!!!!


domenica 14 gennaio 2024

Sorpresa: galaverna!


Questa mattina al risveglio una splendida sorpresa! la galaverna! -6 gradi e tutto stupendamente bianco con quel alone di magia che attribuisce la nebbia. A me piace tantissimo, sembra di vivere in un ambiente da favola. Qui non è tanto raro che si verifichi, anche se a me piacerebbe succedesse di più, negli ultimi anni, con il rialzo delle temperature che si è verificato, è sempre meno frequente. Per chi non conoscesse questo fenomeno, riporto alcune nozioni, ma...fidatevi! è bellissima! 
Questo fenomeno, in gergo anche chiamato “galaverna”, si presenta soprattutto durante i mesi freddi, generalmente da Novembre a Marzo. La galaverna è costituita da aghi o più spesso da scaglie ghiacciati e si verifica in presenza di nebbia ma soprattutto quando le temperature assumono valori negativi. Nebbia, temperature basse e vento debole o assente causano il passaggio delle goccioline d’acqua da vapore acqueo a ghiaccio in sospensione nell’atmosfera e quindi danno origine alla galaverna, che si riproduce su elementi solidi, trattasi molto spesso di alberi o qualsiasi tipo di arbusto. 
Qualche foto che ho scattato intorno a me









 

lunedì 1 gennaio 2024

Buon Anno!


Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno
G. Rodari

BUON ANNO a tutti di cuore!
Quale modo migliore di iniziare questo nuovo anno, viziandosi con un ottimo croccante? questo che ho fatto è di Benedetta Rossi, molto veloce e facile, altrettanto buono. Auguri ancora che sia un anno di pace e di salute per tutti!

Croccante di mandorle

Ingredienti

200 gr mandorle
100 gr zucchero

Per prima cosa tostiamo le mandorle mettendole in forno per 5 minuti a 150 °C. Poi versiamo lo zucchero in un pentolino a doppio fondo e mescoliamo a fuoco lento. Quando lo zucchero si sarà sciolto e caramellato completamente, spegniamo il fuoco e versiamo le  mandorle tostate belle calde.
Mescoliamo bene così da amalgamare completamente lo zucchero caramellato con le mandorle.
In alternativa possiamo sostituire le mandorle con altra frutta secca,  come i pistacchi o le nocciole.
Ungiamo leggermente un foglio di carta forno e poi versiamoci sopra le mandorle caramellate.
Per dare forma al nostro croccante, usiamo un mezzo limone, appiattendo il composto sul foglio di carta forno lasciando al contempo le mandorle compatte e vicine. Lasciamolo raffreddare e poi affettiamo il nostro croccante di mandorle ricavandone dei pezzi belli grandi.