Sfogliando il blog, mi sono accorta che non avevo postato ancora la piadina di Giorgia! Grave dimenticanza.
La faccio spesso e proprio ieri ne ho preparate da congelare, pronte per essere servite alla prima occasione con ospiti .
E' molto buona, riporto la sua ricetta, specificando che Giorgia mi ha detto che lei generalmente invertiva le quantità di latte e acqua, ma è squisita ugualmente.
la proporzione dei liquidi l’avevo cambiati in 250 gr di latte e 200 di acqua per non avere in negozio dei cartoncini di latte aperti e la piadina mi piaceva di più.
Se impasti a mano la devi lavorare come una pasta frolla non devi fargli fare troppo glutine, fai la fontana con la farina
Metti al centro tutti gli ingredienti e la lavori giusto il tempo di amalgamare gli ingredienti.
Se impasti a macchina metti tutti gli ingredienti e fai andare non più di 5 minuti.
L’impasto deve essere morbido ma non appicicaticcio. Lo devi mettere in un sacchetto di plastica o in una ciotola chiusa con la pellicola e lo fai riposare in frigo per un’ora.
Poi fai delle palline da 150 gr e le tiri tonde alte dai 3-5 mm e ci fai tanti buchini con i rebbi di una forchetta.
Metti sul fuoco una padella larga tipo quella per fare le crepe la scaldi ben bene , ci adagi la piadina ,che deve essere stesa, lasci qualche minuto poi la giri bucherellandola se dovesse fare le bolle.
È cotta quando diventa più chiara e ha tante macchioline marroni ( se le macchioline sono nere la temperatura della padella è troppo alta e ti viene cruda dentro , se le macchioline sono chiare la temperatura della padella è troppo debole e ti ci vuole un secolo a cuocerla, stai tranquilla le prime le bruci , le seconde ti rimangono crude le ultime due o tre ti verrano bene hi hi !!! poi avrai trovato la temperatura ottimale !!). l’ideale sarebbe trovare un " testo" di ghisa che mantiene meglio una temperatura costante , le padelle antiaderenti di solito hanno un fondo troppo sottile per mantenere la temperatura costante , la piadina veniva cotta su "testi " di terracotta appoggiati sulle braci del camino
La faccio spesso e proprio ieri ne ho preparate da congelare, pronte per essere servite alla prima occasione con ospiti .
E' molto buona, riporto la sua ricetta, specificando che Giorgia mi ha detto che lei generalmente invertiva le quantità di latte e acqua, ma è squisita ugualmente.
Piadina
Ingredienti
1 kg di farina 0
150 gr di strutto
33 gr di sale , ma vanno bene anche 30 gr
15 gr di miele non troppo aromatico,
18 gr di lievito backing ( quello chimico per torta salate, la bustina ne pesa 16 di solito, va bene lo stesso)
150 gr di latte
300 gr di acqua
Se impasti a mano la devi lavorare come una pasta frolla non devi fargli fare troppo glutine, fai la fontana con la farina
Metti al centro tutti gli ingredienti e la lavori giusto il tempo di amalgamare gli ingredienti.
Se impasti a macchina metti tutti gli ingredienti e fai andare non più di 5 minuti.
L’impasto deve essere morbido ma non appicicaticcio. Lo devi mettere in un sacchetto di plastica o in una ciotola chiusa con la pellicola e lo fai riposare in frigo per un’ora.
Poi fai delle palline da 150 gr e le tiri tonde alte dai 3-5 mm e ci fai tanti buchini con i rebbi di una forchetta.
Metti sul fuoco una padella larga tipo quella per fare le crepe la scaldi ben bene , ci adagi la piadina ,che deve essere stesa, lasci qualche minuto poi la giri bucherellandola se dovesse fare le bolle.
È cotta quando diventa più chiara e ha tante macchioline marroni ( se le macchioline sono nere la temperatura della padella è troppo alta e ti viene cruda dentro , se le macchioline sono chiare la temperatura della padella è troppo debole e ti ci vuole un secolo a cuocerla, stai tranquilla le prime le bruci , le seconde ti rimangono crude le ultime due o tre ti verrano bene hi hi !!! poi avrai trovato la temperatura ottimale !!). l’ideale sarebbe trovare un " testo" di ghisa che mantiene meglio una temperatura costante , le padelle antiaderenti di solito hanno un fondo troppo sottile per mantenere la temperatura costante , la piadina veniva cotta su "testi " di terracotta appoggiati sulle braci del camino
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