mercoledì 26 ottobre 2011

Mingòuna, ovvero ciambella con farina di castagne

La mingòuna (pare che non possieda un nome in italiano:-)) era una ciambella dura di quelle che venivano fatte in campagna una volta, in cui si sostituiva la farina di grano con quella di castagna  e si aggiungeva un poco più di burro in quanto  altrimenti sarebbe risultata molto dura. Zia Franca dice che quando c'erano si aggiungevano le noci e diventava squisita. Interrogando alcune persone del luogo, ho scoperto che in ogni casa la facevano, chi in teglia ma tipo castagnaccio grande, chi a mò di ciambella tenera. Insomma la farina di castagne e la minestra con le castagne (che venivano cotte come se fosse di fagioli) erano molto utilizzate, probabilmente per le calorie che davano nel freddo inverno.
Ho voluto farla, certo non è un dolce dei nostri tempi, è una ciambella da tocciare non da mangiare così, ha un sapore particolare, antico forse, insolito, però è gradevole.
La ricetta che ho seguito è quella della ciambella con il buco della mia nonna Enrichetta, raddoppiando la quantità di burro, eliminando gli aromi e sostituendo le farine. L'impasto non deve risultare tenero altrimenti in cottura non tiene la forma e si sa...non tutte le ciambelle nascono con il buco, ma questa, modestamente lo nacque:-)!

Mingòuna

Ingredienti

500 gr farina
2 uova
150 zucchero
1/2 cucchiaio di vaniglia
5 gr bicarbonato
15 gr cremore
200 gr burro
1/2 cucchiaio strutto
1/2 bicchiere di latte


Fare la fontana con la farina, aggiungere tutti gli ingredienti ed impastare. Dare la forma di ciambella, ritagliare con un coltellino affilato i bordi e cuocere in forno a 160-170 gradi per circa 30 minuti.Finchè è calda risulterà morbida, non muoverla per evitare di romperla. Raffreddandosi si indurirà. Tocciarla in un bel bicchiere di vino a fine pasto oppure nel latte la mattina.


2 commenti:

  1. adoro la farina di castagne.. quel sapore dolciastro, rustico.. e mai provato questo dolce! me lo segno.. e mi unisco al tuo blog!a presto
    luisa

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  2. Grazie Luisa, mi fa piacere se mi passerei a trovarmi ogni tanto.
    Il dolce come ho detto non è morbido, è un dolce duretto, come quelli di una volta, però a me è piaciuto.
    Spero lo possa gradire anche tu.
    A presto!
    Ciao

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