martedì 9 febbraio 2016

Carnevale sull'acqua: Comacchio

Originale ed insolito questo carnevale. Fino alla settimana scorsa non ne ero a conoscenza. Domenica mi sono recata là e devo dire che è una manifestazione molto carina. Peccato il tempo non abbia collaborato. Ma già e stato bello così, figuramoci se ci fosse stato il sole.
Dal mattino sono partite le manifestazioni per i bambini, poi via via fino a raggiungere la sfilata delle 14,30 con tutte le barche mascherate, anzi le batane, le tipiche imbarcazioni di Comacchio.
Comacchio è un paesino molto caratteristico, vale sempre una gita e aggiungo, noi abbiamo pranzato con piatti ottimi e fatti da loro spendendo davvero il giusto.






Con queste immagini di questo bellissimo Carnevale auguro felice martedì grassso a tutti!

mercoledì 27 gennaio 2016

Mele abbondanza

Un giorno, recandoci a far la spesa a chilometri zero, dal nostro contadino, mia mamma ha visto che fra i prodotti in vendita c'era una cassa di queste mele...subito si è illuminata e  ha esclamato: "l'abbondanza!!". Io l'ho guardata con aria perplessa e lei mi ha spiegato che sono mele ottime da cuocere e che non si trovano quasi più. Sono le mele di quando era bambina, che si chiamano così (ma su questo non so corrisponda davvero a verità o è una storia tramandata) perchè l'abero ne fa talemente tante da sfamare sia il padrone che gli operai. Mi raccontava infatti, che quando le raccoglievano, le più belle grandi e fatte bene venivano consegnate al padrone, mentre le più piccoline, deformi venivano tenute per loro. Ma siccome l'albero ne produceva tante, in abbondanza, appunto, stavano bene loro e i padroni, da qui il  loro nome .
Cotte sono effettivamente molto molto saporite, anche se a me piacciono molto anche crude.
Metto qualche notizia specifica:

Deriva da un semenziale casualmente individuato a Molinella (BO) nel 1896. E' un albero poco o mediamente vigoroso, a portamento aperto, di veloce messa a frutto; produce abbondantemente. Frutto medio-grosso, leggermente asimmetrico e schiacciato. Buccia cerosa verde-gialla con striature rosse sulla maggior parte del frutto. Polpa bianco crema, compatta, dolce, poco succosa, poco acidula ed aromatica con profumo che si accentua maturando; I frutti si conservano vari mesi anche senza frigorifero, ma possono andare soggetti ad alcune alterazioni. Si raccoglie all'inizio di Ottobre.

giovedì 21 gennaio 2016

Culurgiones



Avevo visto questa ricetta su un giornale, non avevo idea di cosa fossero, però mi piaceva l'idea di presentarli per Natale, ricordando un po' la stella di Natale. Così mi sono rivolta in internet e ne ho trovate a dozzina, però questa ricetta mi ha attirato e l'ho fatta.
Tratto da:cookaround.com
Is “culurgiones”, (detti anche is culingionis culurzones o is culurgionis), sono dei ravioli ripieni, chiusi a mano con la caratteristica sottile cordatura simile a una spiga.
E’ un tipico primo piatto della cucina tradizionale dell’Ogliastra, conosciuto in tutta l’isola, preparato con gli ingredienti semplici e locali: una sfoglia di farina di grano duro e un ripieno che cambia a seconda della zona della Sardegna.
Il ripieno è composto di patate, e a seconda della stagione: formaggio pecorino o caprino fresco (oppure grasso animale), menta (o aglio), formaggio in salamoia detto “viscidu", in Ogliastra, e in particolar modo a Barisardo e Loceri, viene usato il Casu Axedu o Frue.
Ogni paese ha la sua ricetta, e addirittura ogni casa ha la propria variante, (troviamo infatti il soffritto e la menta che viene aggiunto nei paesi della costa, mentre sono ricchi di formaggio quelli di montagna).Gli ingredienti addirittura variano in base alla stagione, ad esempio a Sadali nel mese di Agosto vengono preparati col formaggio (culurgionis de casu), non solo come ringraziamento per l'annata agraria conclusa e per propiziare quella futura ma anche come cibo rituale per preservare la famiglia da lutti.
Per il 2 Novembre, vengono arricchiti con il grasso ovino (de ollu seu), ricavato dall’omento (sa nappa) degli ovini e dei vitelli - da offrire e consumare in ricordo dei defunti.
A Febbraio, con lo strutto (de oll'e proccu), in occasione del Carnevale.
A Lanusei si usa il grasso di vitello o manzo (“su seu”), nelle zone marine come Tortolì o Loztorai, il ripieno si arricchisce di cipolla, mentre nelle zone di montagna padroneggia il formaggio.
In altre zone della Sardegna il formaggio è l’unico ingrediente del ripieno.
Is culurgionis, nella tradizione, oltre ad essere il primo piatto di Natale o delle grandi feste, vengono anche donati come segno di amicizia, di benevolenza o di rispetto considerati un piatto cerimoniale e speciale, assumendo quindi la medesima funzione simbolica e rituale che caratterizza i pani cerimoniali della Sardegna.
Questa ricetta non si trova sui libri di cucina perchè è di mia nonna Angelina di Lanusei in Ogliastra che ha trasmesso alle figlie ovvero le mie zie e a mia moglie, così come è stata tramandata da generazioni.

Culurgiones

Ingredienti

Ripieno:
2 kg di patate rosse 
1 cipolla grande bianca
3 spicchi d’aglio grandi
200 gr di parmigiano grattugiato
200 grammi di pecorino grattugiato stagionato
un bicchiere d’olio EVO
un pizzico di sale
Menta q.b. (fresca sminuzzata oppure secca e tritata)

Sfoglia:
1 kg di farina tipo 0 o 00
Semola di grano duro q.b. (per lo spolvero)
50 gr di burro
acqua q.b. (circa 550 ml)

Suggerimenti: per la sfoglia mia nonna usava a volte solamente la semola di grano duro rimacinata oppure 3 parti di semola di grano duro e 2 parti di farina 00. Potete provare tutte le farine citate perchè ciascuna conferisce alla pasta gusto e consistenza differenti.

Condimento:
passata di pomodoro q.b.
olio extravergine d'oliva
qualche foglia di basilico
sale
pecorino q.b.

Per il ripieno:
Lessate le patate con la buccia (senza aggiungere sale), pelatele e schiacciatele con l’apposito schiacciapatate e raccogliete la purea in una ciotola capiente.
Fate soffriggere tutti gli ingredienti insieme:l’olio EVO con l'aglio, la cipolla, la menta sminuzzata e un pizzico di sale (non dovete fare imbiondire il composto ma deve rimane bianco).
Fate raffreddare
Noterete che il soffritto mentre si raffredda continua a cuocersi nel tegame con l'olio che è ancora caldo e appassisce ancora un pò.Passate il tutto nel passa verdure direttamente nella ciotola contenente le patate schiacciate.Unite al composto i formaggi e un pò di menta secca tritata.
Mescolate il tutto e assaggiate e regolate di sale, il ripieno non deve essere salato dal sale ma dal formaggio, se risulta insipido all’assaggio, aggiungete altro formaggio.
Per la pasta:
Impastate la farina il burro e acqua tiepida, fino a raggiunge una buona elasticità.
Coprite la pasta con della pellicola trasparente (non deve asciugarsi ma deve rimanere sempre fresca).
A questo punto prendete la pasta, un pezzo per volta, e tiratela in una sfoglia sottile.Attenzione: non dovete assolutamente infarinare il piano di lavoro.
Tirate sempre una sfoglia alla volta altrimenti la pasta si asciuga e non sarà possibile eseguire la cucitura.Dalla sfoglia ricavate dei dischetti del diametro di 6-8 cm. Per tagliare la sfoglia userete un coppa pasta o un bicchiere. Al centro versate una noce abbondante di ripieno.
Ripiegate la pasta e saldate le due metà dell’involucro così ottenuto pizzicando i bordi in maniera alternata (prima a destra e poi a sinistra) Dovete arrivare a formare una sottile cordatura, simile ad una spiga.Fate attenzione a disporli ordinatamente e distanziati tra loro ma sopratutto adagiati su un fianco.
In alternativa potete chiudeteli nella modalità in cui si chiudono di solito i ravioli.
Cuocere i culurgiones in abbondate acqua salata, serviranno 6-7 minuti circa (dipende dallo spessore della pasta).Condire i culurgiones con la passata di pomodoro fatta restringere su fuoco dolce con foglie di basilico, sale e olio extravergine d'oliva.
Da notare: si versa sul piatto di portata del sugo, si adagiano i culurgiones
disponendoli come dei petali di un fiore. Condiamo con altro sugo in superfice e
cospargiamo con una generosa manciata di pecorino grattuggiato.
Impiattate cinque "culurgiones" e servite caldi con un'abbondante manciata di pecorino grattugiato.
Per gli eventuali "bis" richiesti dai commensali, si deve rispettare l'usanza di servire i culurgiones sempre in quantità dispari.
Suggerimenti:
Se avanza dell'impasto possiamo utilizzarlo per preparare dei malloreddus. Anche per questo non usiamo mettere del sale nell'impasto oltre al fatto che il sale non facilita il legame dei lembi di pasta quando facciamo le cuciture a spiga. Nessun problema se li chiudiamo nella modalità classica dei ravioli.
Se avanza del ripieno possiamo preparare dei buonissini gnocchi con l'aggiunta della farina necessaria per ottenere la giusta consistenza.





mercoledì 20 gennaio 2016

Buongiorno: macine del Mulino!

Alcuni anni or sono, i biscotti prodotti dal Mulino Bianco, sulla confezione riportavano la ricetta riferita al podotto venduto. Facendo una ricerca, sono riuscita a ritrovare il post che venne pubblicato sul forum della vecchia Cucina Italiana. Questi biscotti me li ricordavo molto buoni, ed infatti non sbagliavo. Li ho rifatti e sono ottimi per la colazione.


Macine 

Ingredienti

500 gr farina
50 gr fecola
150 gr zucchero a velo
100 gr burro
1 uovo
5 cucchiai panna liquida
1 bustina vaniglia
1 bustina lievito
1 pizzico di sale

Lavorare insieme gli ingredienti, stendere la sfoglia a 5 mm di spessore e con un bicchiere infarinato tagliare tanti tondi. Cuocere in forno a calore moderato per 10-15 minuti.

Per finire riporto lo slogan dell'azienda, molto carino:

"Diede un ultimo sguardo
al mare
di latte sottostante,
e si tuffò"

e le splendide immagini che accompagnano i prodotti



venerdì 1 gennaio 2016

Benvenuto 2016!


Un altro anno è arrivato: auguro a tutti Voi che sia sereno e felice! Buon 2016!!!

"Anno nuovo ben venuto!
Io di cuore ti saluto.
Che cos'hai nel tuo fardello?
Hai del brutto, o hai del bello?
Anno nuovo, in verità,
sol vorrei felicità!".

"E felice tu sarai
se da bravo studierai:
troverai felicità 
nella buona volontà,
nel perdono, nell'amore
che dan pace al nostro cuore".

T.Romei Correggi


giovedì 31 dicembre 2015

Aspettando l'anno nuovo...

Aspettando il 2016...come? a tavola, ovviamente! Serata tranquilla (io odio la confusione e i posti affollati) con gli amici. Tavola addobbata, tutto pronto per la cena...
Si parte con l'aperitivo...

Si mangeranno, tra le altre portate, i tortelli con la coda

Cotechino con lenticchie e arrostino di pollo ripieno


straccetti di pollo accompagnate da verdurine fritte


con funghi e patate della festa


per finire con uno splendido dolcino...


e nel frattempo la mezzanotte si avvicina...

mercoledì 2 dicembre 2015

Crescenta di Natale

L'anno scorso preparai questo babbo natale con la crescenta. Lo vidi, credo, nel blog di Lidya. Mi è piaciuta l'idea e l'ho subito copiata. Per il rosso ho utilizzato il pomodoro senza diluirlo. Per gli occhi due olive nere. La mia intenzione era quella di farne dei piccolini e utilizzarli come segna posto, poi però il tempo tiranno me lo ha impedito.


Crescenta

Ingredienti

1kg farina
25 gr lievito di birra
sale
250 ml di panna da cucina
250 gr prosciutto o pancetta macinata
latte q.b.
Impastare il tutto, fare lievitare, poi tirarla ad uno spessore di 2 cm. Proseguire come da foto
Cuocere in forno a 220 gradi per 30-40 minuti.


venerdì 27 novembre 2015

Torta di mele altissima

Questa torta di mele passò anni fa su vari forum. La provai e da allora fu subito amore. E' sofficissima, alta, buona buona.
Poi persi la ricetta fin quando, l'altro giorno, risistemando l'ho trovata e allora, complice la stagione...torta di mele fu!

Torta d mele altissima

Ingredienti

400 gr farina
300 gr zucchero
4 uova
1 bicchiere olio semi
un pizzico di sale
una bustina di lievito per dolci
la scorza grattugiata di un limone
4 mele golden o renette 
1 mela per decorazione
un pizzico di zucchero di canna
cannella

Montare bene le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose e chiare. Unire la scorza del limone, l'olio di semi quindi poco alla volta la farina setacciata insieme al lievito.
Sbucciare le mele  e tagliarle a fettine non troppo sottili, unirle al composto quindi versarlo in una teglia di cm 26 di diametro.
Sbucciare la mela, tagliarla a fettine e disporle a raggera sul dolce.
Spolverizzare con zucchero di canna e un pizzico di cannella. Cuocere in forno caldo a 180 gradi per 40 minuti. Se non si possiede lo zucchero di canna si può spolverizzare il dolce cotto e ormai raffreddato con zucchero a velo.

mercoledì 25 novembre 2015

Inverno alle porte!

Finalmente!! Dopo un'estate torrida e un inizio di autunno altrettanto caldo, questa mattina il paesaggio era splendidamente bianco! Ci voleva! Certo diventa tutto magico...



Il gelo

Dimmi il segreto, candido gelo:
hai imparato forse nel cielo
a far sui vetri i tuoi ricami,
così fantastici di foglie e rami?
Metti alle piante rari merletti,
ghiaccioli a frangia cuci sui tetti;
doni alle siepi mille trafori,
dispensi ai campi gelidi fiori:
fredda bellezza che fa sognare,
mistero eterno che fa pensare. 

(T. Romei Correggi)



lunedì 23 novembre 2015

Orecchiette alle cime di rapa

Mi sono fatta spedire dalla Puglia delle orecchiette, poi andando dal fruttivendolo ho visto le cima di ripa e... il gioco è fatto :-). Così le ho unite e le abbiamo gustate :-)

Orecchiette alle cime di rapa

Ingredienti

 250 gr di orecchiette
 1 mazzo di cime di rapa fresche
1 spicchio di aglio
 2 spicchi di peperoncino
6 filetti di acciughe sotto olio
 olio d’oliva

Lavate e pulite le cime di rapa selezionando le foglie più belle: quando le comprate fate attenzione che non siano fiorite e che le foglie siano belle verdi e vive.  Eliminate le foglie sciupate, gli steli esterni duri e fibrosi e mantenete quelli interni più piccoli e teneri, tenete da parte le foglie e gli steli teneri.


Prendete le cimette, staccatele ad una ad una dal torsolo, eliminate la parte esterna del torsolo  e tagliate a pezzetti la parte interna che è bianca e tenera .


Riempite di acqua una pentola molto ampia, in grado di contenere anche la pasta: portate a bollore l’acqua, unite le foglie che richiedono una cottura più lunga, nel frattempo preparate anche la pasta  e quando saranno leggermente ammorbidite le cime calate le orecchiette  (se usate le orecchiette fresche dovrete considerare che la pasta fresca cuoce in minor tempo e quindi dovrete aggiungere le orecchiette dopo circa 5 minuti). Le orecchiette dovranno cuocere insieme alle foglie per circa 10 minuti, considerate che le verdure devono risultare croccanti e le orecchiette al dente, mettetevi quindi dentro le orecchiette e le cime di rapa.
Fate cuocere i due ingredienti insieme. Intanto preparate il soffritto: ponete sul fuoco una padella ampia (che dovrà poi contenere anche le orecchiette) versate un giro di olio , lasciatelo scaldare e unite l’aglio tritato  (potete in alternativa mettere l’aglio intero, lasciare insaporire l’olio e poi toglierlo), lasciate dorare, spegnete il fuoco e aggiungete le acciughe sott’olio in modo che si sciolgano .
Aggiungete le cimette nella pentola con le orecchiette e le foglie , terminate la cottura mescolando bene (ci vorranno circa 3/4 minuti). Una volta cotte le orecchiette con le cime di rapa, scolate bene, avendo cura di conservare l’acqua di cottura che potrà servire per la mantecatura, e versatele direttamente nella padella con il soffritto . Mantecate a fuoco vivace per un paio di minuti e mescolate bene per insaporire le orecchiette, se vi sembrano un po’ asciutte aggiungete un mestolo di acqua, spegnete il fuoco e unite il peperoncino a piacere . A questo punto le vostre orecchiette con le cime di rapa sono pronte per essere servite ben calde!



giovedì 19 novembre 2015

Fior di pizza

Ho visto questa pizza su internet e mi è piaciuta subito. Un modo carino per variare la presentazione. Ho preparato l'impasto solito con poco lievito e lasciato lievitare dalla mattina alla sera. L'ho farcita con diversi ingredienti  Ho diviso l'impasto in due palline una più grande dell'altra. Nella più grande ho messo la farcitura, l'altra la decorazione sopra.
I passaggi:




l'ho adagiato sopra e ripiegato verso l'esterno le punte formando una specie di fiore.


martedì 17 novembre 2015

Hollande: "La Francia è in guerra. Ue intervenga con noi".

l presidente francese parla al parlamento riunito a Versailles: "Non è una guerra di civiltà, perché questi assassini non ne rappresentano nessuna. Triplicheremo i raid". Invia la portaerei Cherles De Gaulle nel Mediterraneo e alle Camere chiede di estendere lo stato d'emergenza e di cambiare la Costituzione.
Cos’ha detto François Hollande ai parlamentari riuniti a Versailles
Il presidente francese François Hollande è intervenuto davanti al parlamento riunito in seduta congiunta a Versailles, tre giorni dopo gli attentati terroristici che hanno sconvolto Parigi con la morte di almeno 129 persone. Tra l’altro, Hollande ha detto che i bombardamenti francesi in Siria si intensificheranno e che la costituzione francese va cambiata per contrastare “il terrorismo di guerra”. Il discorso è durato circa 40 minuti ed è stato applaudito a lungo dai parlamentari, che al termine hanno intonato l’inno nazionale francese.
La Francia è in guerra. “La Francia è in guerra. Ci attaccano perché siamo il paese della libertà e dei diritti dell’uomo” ha esordito il presidente della repubblica francese. Hollande ha sottolineato che non si tratta di “una guerra di civiltà, perché questi assassini non ne rappresentano certo una”. Piuttosto, è una guerra contro il terrorismo jihadista che “minaccia il mondo intero”.
L’ordine è partito dalla Siria. “Gli atti di guerra di venerdì sono stati decisi, pianificati in Siria. Sono stati organizzati in Belgio e perpetrati sul nostro territorio con la complicità di francesi”. Secondo Hollande, il loro obiettivo era “seminare la paura per dividerci e farci pressione per impedirci di lottare contro il terrorismo in Medio Oriente”.
Escalation in Siria. “Quelli che hanno ordinato l’attentato di Parigi devono sapere che il loro crimine rafforzerà ulteriormente la determinazione della Francia a combattere per distruggerli”. “Proseguiremo i bombardamenti nelle prossime settimane”. La capacità di fuoco sarà triplicata grazie alla partenza giovedì della portaerei Charles de Gaulle, che raggiungerà la zona del Mediterraneo orientale.
Collaborazione internazionale. “Ci troviamo di fronte a un’organizzazione che dispone di un territorio, risorse finanziarie e capacità militari. Dall’inizio dell’anno, questa organizzazione ha colpito a Parigi, in Danimarca, in Tunisia, in Libano, in Kuwait, in Arabia Saudita, in Turchia, in Libia”. Hollande ha confermato di aver chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di riunirsi al più presto per approvare una risoluzione contro il gruppo Stato islamico e ha annunciato che incontrerà nei prossimi giorni il presidente statunitense Barack Obama e il presidente russo Vladimir Putin per ottenere un risultato, quello di uno sforzo comune contro i jihadisti, che finora “è stato rinviato troppo a lungo”.
Frontiere. “Se l’Europa non controlla le sue frontiere esterne, ci sarà un ritorno ai confini nazionali, se non ai muri o alle recinzioni di filo spinato che sono stati annunciati. Assisteremo allora allo smantellamento dell’Unione europea”. “Gli abitanti dei territori controllati dallo Stato islamico sono martirizzati e in fuga. Sono vittime di questo stesso sistema terroristico. Ecco perché è cruciale che l’Europa accolga con dignità chi ha diritto all’asilo e rimandi nel suo paese chi non ce l’ha”.
Stato di emergenza. Il capo di stato francese ha riferito che da mercoledì, 18 novembre, il parlamento discuterà il prolungamento dello stato di emergenza in Francia per una durata di tre mesi. Lo stato di emergenza era stato dichiarato poche ore dopo gli attentati.
Riformare la costituzione. La costituzione francese deve essere modificata per adattarsi meglio alla guerra contro il terrorismo, ha sostenuto Hollande. “In Francia abbiamo bisogno di un regime costituzionale in grado di gestire la lotta a questo nemico” ha detto il presidente, sottolineando la necessità di “fare evolvere la costituzione per agire contro il terrorismo di guerra”. Hollande ha citato, in particolare, la necessità di intervenire sull’articolo 16 (quello sui poteri straordinari del presidente in caso di minaccia allo stato) e sul 36 (sullo stato di guerra e gli interventi militari all’estero).
Pene più dure e più risorse per la sicurezza. “La procedura penale dovrà tenere conto della specificità della minaccia terroristica. I magistrati dovranno avere accesso ai più sofisticati strumenti di indagine. Le pene saranno significativamente inasprite. Oltre a ciò, la questione della legittima difesa dei poliziotti dovrà essere affrontata”, ha detto Hollande. Il presidente ha annunciato che chiederà al governo di Manuel Valls di aumentare le risorse per le forze di polizia, annunciando risorse aggiuntive per la magistratura e la polizia di frontiera. Non potranno essere ridotti fino al 2019 gli organici della difesa.

lunedì 16 novembre 2015

La Francia in guerra contro l'Isis: bombardata Raqqa

La risposta alla dichiarazione di guerra dell'Isis alla Francia non si è fatta attendere. L'aviazione francese, dopo gli attentati di Parigi di venerdì 13 novembre, ha bombardato questa sera Raqqa, la capitale dell'Isis in Siria. Un vero diluvio di fuoco sulla città da cui è partito l'ordine del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi di attaccare Parigi e dove si sono addestrati gli attentatori che hanno sconvolto l'Europa.
Sulle bombe la scritta: "Da Parigi con amore" come scrive su Twitter IDF Elite, un sito vicino alle forze armate di Israele, che posta anche una foto degli ordigni allineati per essere armati sui caccia, e che presentano sull'ogiva la scritta tracciata con un pennarello.
Almeno trenta raid aerei hanno messo in ginocchio la città siriana nelle ultime ore. Dodici jet francesi - guidati da dati di intelligence Usa e in coordinamento con gli americani - hanno scatenato l'inferno colpendo i centri di comando, di addestramento e reclutamento dello Stato islamico assieme ad altri obiettivi "nevralgici" dei jihadisti.
"Il primo obiettivo distrutto veniva utilizzato dall'Isis come posto di comando, centro di reclutamento dei jihadisti e deposito d'armi e munizioni. Il secondo obiettivo ospitava un campo di addestramento terrorista", afferma il ministero francese della Difesa nella nota diffusa a Parigi.
e "infrastrutture operative dello Stato islamico" sono state "distrutte" in due raid "alle 19:50 e alle 20:25". Parigi sottolinea poi che l'operazione si è scagliata contro obiettivi "identificati in precedenza" dalle missioni di ricognizione condotte dall'aeronautica militare francese.
La città è avvolta in una palla di fuoco, hanno testimoniato gli attivisti sul terreno, ed è saltata del tutto la corrente.
Dopo le rivendicazioni dell'Isis di ieri, oggi si è saputo che è stato al-Baghdadi in persona ad ordinare di colpire i Paesi "nemici", creando un'unità specifica per la pianificazione degli attacchi terroristici all'estero.
Baghdad aveva informato Parigi, Teheran e Washington del pericolo
E Baghdad aveva avvertito della minaccia "imminente" Parigi, Teheran e Washington 24 ore prima della mattanza nella capitale francese.
Rivelazioni che fanno tremare le mura delle cancellerie occidentali, ma anche quelle russe e iraniane, finite nel mirino dei jihadisti che da mesi promettono di portare la guerra in casa degli "infedeli" che li stanno cacciando indietro in Siria e Iraq.
Secondo le informazioni dei servizi segreti iracheni rivelate all'AP, il gruppo di fuoco per colpire Parigi "era composto da 24 elementi, 19 con il compito di effettuare gli attentati, addestrati a Raqqa, e altri 5 per il coordinamento e la logistica": in altre parole individuare i nascondigli e procurare armi ed esplosivi.
Lo "squadrone della morte" dell'Isis ha poi preso contatto con una "cellula dormiente" d'Oltralpe, che ha "facilitato il compimento della missione". Il ministro degli Esteri di Baghdad, Ibrahim al Jaafari, ha precisato che l'Iraq ha informato della minaccia imminente al più tardi giovedì scorso non solo la Francia ma anche l'Iran e gli Stati Uniti, e che il "warning" "riguarda tutti i Paesi europei" della coalizione anti-Isis. "Ma non ci hanno ascoltato", ha commentato Baghdad.
La conferma di un dipartimento Isis ad hoc
Dagli Usa funzionari di intelligence hanno confermato che al Baghdadi ha ordinato la creazione di un dipartimento dell'Isis che ha il compito specifico di colpire all'estero, "in particolare in Europa occidentale e negli Stati Uniti".
Mentre in Gran Bretagna gli esperti anti-terrorismo hanno evidenziato il possibile legame operativo e strategico tra gli attentati di Parigi, i kamikaze che qualche giorno prima hanno fatto strage a Beirut - 41 morti nel più sanguinoso attentato della storia recente libanese - e la bomba che si ipotizza l'Isis sia riuscito a piazzare a bordo dell'aereo russo schiantatosi in Sinai due settimane fa.
La difesa (debole) dell'intelligence francese
Fonti dell'intelligence francese si sono difese affermando che "minacce di attentati imminenti arrivano ogni giorno". L'ultima, più clamorosa, a metà settembre, quando il premier iracheno Abadi aveva paventato un attentato imminente nelle metro di Parigi e New York. In quel caso era sembrato un falso allarme, ma quello di giovedì scorso ha spezzato le vite di almeno 129 persone, in gran parte ragazzi e ragazze.
Gli 007 francesi ora rischiano di finire davvero nella bufera. Dovranno chiarire, loro e tutte le intelligence europee, come lo 'squadrone della morte' jihadista sia riuscito a penetrare nelle maglie della sicurezza europea.
Degli 8 terroristi entrati in azione a Parigi - il numero e' stato fornito dall'Isis stesso nella sua rivendicazione del massacro - almeno quattro sono presunti 'foreign fighter'. Tre francesi e un belga. Potrebbero essersi mescolati al fiume di centinaia di migliaia di migranti in fuga dalla guerra siriana.
Anche se questa rischia di essere una falsa pista, creata ad arte dal Califfo per minare la politica europea di accoglienza dei rifugiati già al centro di un furioso scontro tra e all'interno dei Paesi Ue. Clamorose le scivolate di queste ore sul caso del "passaporto egiziano trovato accanto a un kamikaze dello Stade de France".
Il documento appartiene infatti ad un ragazzo originario di Alessandria d'Egitto che ha la sola colpa di avere la passione per il calcio. "Non è un kamikaze, ma un ferito", anche gravemente, ha tuonato l'ambasciata egiziana in Francia.
C'è' poi il "passaporto siriano", con i dati personali di un certo Ahmad Almohammad. Il passaporto non è stato rilasciato da Damasco, spiegano gli 007 Usa. Forse acquistato in Turchia. Ahmad sbarca in Grecia il 3 ottobre a Lero, ma è costretto a riprendere un barcone per arrivare a Kalymnos (diverse miglia piu' a sud), perche' il traghetto della Blue Star Ferries non parte per il Pireo in quei giorni. Infine Atene (il 6 ottobre), la Serbia (il 7) e il giorno dopo la Croazia. Poi e' scomparso. È uno dei terroristi di Parigi o un'ignara pedina della guerra militare e politica di Baghdadi contro i suoi "nemici"?

Pasta con condimento velocissimo

Una pasta velocissima da fare,buona, gustosae profumata. Non  necessita di piegazioni. Questa volta ho omesso la maggiorana perchè non l'avevo, di solito la metto. Intanto che si cuoceva la pasta ho messo in un tegame olio evo, aglio, olive, maggiorana, capperi,rosmarino. Scolata, condita e ...buon appetito!


domenica 15 novembre 2015

Aggiornamenti attentato Parigi

Gli 007 di Baghdad avrebbero avvertito i Paesi della coalizione delle intenzioni del Califfo di attaccare con "bombe, omicidi e presa d’ostaggi". Ricercato Salah Abdeslam, 26 anni, fratello di uno dei kamikaze sfuggito a un controllo della polizia sabato mattina. Ismael Omar Mostefai, terrorista 29enne di origini algerine, noto ai servizi perché vicino all'Islam radicale. Altri due attentatori erano francesi residenti a Bruxelles. Ministro belga: "Per comunicare con vertici Isis prima degli attacchi i jihadisti hanno usato la PlayStation4".
L’avvertimento era arrivato da Al Baghdadi in persona. Era stato proprio lui, il Califfo dell’autoproclamato Stato islamico, a dare l’ordine di colpire i Paesi della coalizione impegnati nei bombardamenti in Iraq e Siria con “bombe, omicidi e presa d’ostaggi”. Un messaggio del quale i Paesi occidentali, e in particolare la Francia, erano stati avvertiti dagli 007 iracheni il giorno prima degli attentati che venerdì notte hanno terrorizzato Parigi uccidendo 129 persone. Intanto la ricostruzione di quanto accaduto è ancora in divenire, e la strada degli attacchi porta dritta a Bruxelles.
Gli inquirenti proseguono le indagini. Tre i terroristi di nazionalità francese identificati. Sette persone imparentate con uno degli attentatori fermate e sotto interrogatorio. Altri arresti nell’area di Bruxelles, che appare sempre più come un nodo cruciale nell’organizzazione degli attacchi, dallo Stade de France al Bataclan. Infine il ritrovamento a Montreuil della seconda auto abbandonata da uno dei commando: una Seat Leon nera, al cui interno c’erano tre kalashnikov. Mentre la Francia è al primo giorno di lutto nazionale, gli investigatori si stanno muovendo per raccogliere elementi sull’identità e sulla rete degli otto terroristi. Ed emergono nuovi particolari proprio sull’ottavo attentatore, fratello del kamikaze che si è fatto saltare nel ristorante di boulevard Voltaire - ovvero di Ibrahim Abdeslam, secondo il Washington Post – e di un altro uomo trattenuto dalle autorità belghe. Si tratta di Salah Abdeslam, 26 anni, nato a Bruxelles e cittadino francese come il fratello. Secondo quanto riporta l’Ansa, è sfuggito a un controllo alla frontiera franco-belga alle 8 del mattino di sabato. La polizia avrebbe lasciato andare l’auto a Cambrai poiché la segnalazione dell’uomo non era ancora attiva. Quando l’avviso è arrivato, gli agenti hanno raggiunto l’auto a Molenbeek, ma lui era scomparso.

sabato 14 novembre 2015

Risveglio da incubo: Attacco a Parigi!




Questa mattina, al mio risveglio, ho ricevuto delle notizie che mai avrei voluto sentire, che si aggiunge all'aereo russo  fatto esplodere  in volo, agli altri attentati che si stanno verificando nel mondo.. Non mi so spiegare come si possa arrivare a rinunciare alla propria vita per ammazzare altre persone in generale, se poi aggiungiamo il motivo religioso è inconcepibile. Pazzi esaltati questi sono, convinti di giocare in un video game, non so, sicuramente galvanizzati da persone umane a cui interessa solo il potere e l'egemonia su certi paesi. Mi limito a riportare i fatti con la consapevolezza che ormai nulla sarà più come prima..

A partire dalle 21:20 circa una serie di attacchi terroristici coordinati ha coinvolto la zona intorno allo Stade de France (mentre si stava giocando l'amichevole calcistica tra Francia e Germania), Boulevard de Charonne, Boulevard Voltaire, Rue Alibert, Rue de la Fontaine au Roi e il teatro Bataclan. Gli autori, otto terroristi, hanno usato fucili mitragliatori, granate ed esplosivi; tre di loro si sono fatti esplodere con cinture esplosive dopo aver finito le munizioni, gli altri sono rimasti uccisi dalla polizia.
Le prime sparatorie sono state segnalate tra rue Bichat e rue Alibert intorno alle 21:20 vicino a Canal Saint-Martin. Gli stessi terroristi hanno attaccato successivamente un ristorante uccidendo undici persone, per poi fuggire in automobile. Poco dopo una sparatoria si è verificata nella terrazza (intesa come spazio esterno coi tavolini) di una pizzeria italiana, La Casa Nostra, su rue de la Fontaine au Roi, a sud di rue Bichat.
Contemporaneamente tre esplosioni, di cui due ad opera di kamikaze, sono avvenute all'esterno dello Stade de France venti minuti dopo l'inizio dell'amichevole di calcio Francia-Germania a cui stava assistendo anche il presidente Hollande. La partita si è conclusa regolarmente, mentre il presidente ha incontrato il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve in una riunione d'emergenza.
Alle 21:50 circa una nuova sparatoria è scoppiata all'esterno di un ristorante sulla rue de Charonne ad opera di due terroristi che sono fuggiti poi in automobile.
Nel frattempo, prima delle 22:00, quattro terroristi hanno aperto il fuoco e hanno lanciato granate all'interno del Bataclan, teatro dove si teneva un concerto del gruppo musicale statunitense Eagles of Death Metal a cui assistevano circa 1 500 persone. Dopo aver assassinato diversi spettatori i terroristi hanno radunato un gruppo di ostaggi mentre nel frattempo accorrevano le forze speciali, entrate in azione dopo la mezzanotte. Tre terroristi si sono fatti esplodere, mentre il quarto è stato ucciso prima che potesse azionare la cintura esplosiva. Mentre avveniva il blitz, un quinto terrorista si è fatto esplodere all'esterno, nella vicina Boulevard Voltaire.
"Peace for Paris", Pace per Parigi, un logo creato da Jean Jullien e subito divenuto virale sui social network
Le Monde ha pubblicato la seguente cronologia degli eventi:
21:16 - 1ª esplosione nei pressi dell'ingresso D dello Stade de France, in zona Saint-Denis;
21:25 - 1ª sparatoria nei pressi del ristorante Le Petit Cambodge, su Rue Bichat, e del ristorante Le Carillon, su Rue Alibert (13 morti);
21:30 - 2ª esplosione nei pressi dell'ingresso H dello Stade de France, in zona Saint-Denis;
21:32 - 3ª esplosione nei pressi del ristorante Casa Nostra[10][11], su Rue de la Fontaine au Roi (5 morti);
21:43 - 4ª esplosione, 1 terrorista si fa esplodere nei pressi del teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire;
21:48 - 2ª sparatoria, 1 terrorista spara verso l'esterno del locale La Belle Équipe, all'incrocio tra rue Faidherbe e rue de Charonne (19 morti);
21:49 - irruzione con presa d'ostaggi di 4 terroristi nel teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire (80 morti);
21:53 - 5ª esplosione a circa 400 metri dello Stade de France, in zona Saint-Denis;
0:20 - blitz delle forze speciali di polizia al teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire.

Plumcake con le mele

Ultimamente mi sto dedicando alla preparazione di dolci indicati sia per merenda della mia peste, oppure per quando, la sera, al ritorno dall'allenamento, non le va di mangiare ma ha fame...Tempo di mele, la scorta per l'inverno sta maturando in fretta visto il caldo anomalo fuori stagione, quindi bisogna utilizzare in fretta...e questo è sicuramente un buon modo per farlo.

Plumcake con le mele

Ingredienti

250 gr farina 00
2 o 3 mele
100 ml latte
2 uova
100 gr di burro
150 di zucchero semolato
cannella
limone
1 bustina lievito per dolci

Scaldare il forno a 180° statico. Sbucciare le mele e tagliarle a pezzetti. Irrorare con succo di limone. Sciogliere il burro e mettere nella ciotola con le uova lo zucchero, il latte, lavorare 5 minuti.Unire un pizzico di cannella se piace, la farina con lievito e un pizzico di sale.
Lavorare con lo sbattitore. Scolare i pezzi di mela unirli al composto e mescolare con la spatola. Rivestire uno stampo da plumcake con la carta forno e versarvi il tutto. Sbucciare un'altra mela e fare fettine sottili da decorare il dolce. Infornare per 45 minuti.

venerdì 13 novembre 2015

Cornetti sfogliati

Ho voluto provare a fare i croissant, ho provato questa ricetta di Anna Moroni. Buoni però non sono come li intendo io. Mi hanno comunque fatto provare il metodo di lievitazione in acqua che non conoscevo.Io ho arrotondato per eccesso i due grammi degli ingredienti.
In casa mia li hanno graditi.

Cornetti sfogliati

Ingredienti

per il lievitino
60 gr acqua 
125 gr farina forte
13 gr lievito di birra fresco

per l'impasto
75 gr zucchero
40 gr burro
2 uova 
1 tuorlo
75 gr latte
1/2 cucchiaino di miele
buccia di arancia o limone
250 gr farina manitoba
1/2 bacca di vaniglia

Per sfogliare 
125 gr burro

Per farcire
150 gr cioccolato al latte
75 gr granella di nocciole
200 gr confetture di albicocche

Lievitino: Unire l'acqua e scioglierci il lievito.
Unire poi con la farina e far riposare in acqua tiepida

fino ad ottenere un composto liscio e gonfio che sale a galla;

Impasto: unire le due farine, gli aromi, lo zucchero ed il latte man mano e mescolare con le mani;
Aggiungere un rosso d'uovo e due uova e continuare a mescolare con le mani;
Solo all'ultimo unire il sale, restando lontano dal lievito.Far riposare l'impasto dopo aver unito il lievitino.Schiacciare il burro, aiutandosi con due fogli di carta da forno.Stendere l'impasto ed inserire il burro al centro, facendo le 2 piegature.Stendere e fare la piegatura a tre e far riposare per 15 minuti in frigo.Stendere nuovamente e proseguire poi con la piegatura a 4 e far riposare in frigorifero per 15 minuti.Stendere l'impasto con 8 millimetri di altezza .
Fare dei triangoli (20X8 cm) ed arrotolarli con la farcitura
Far lievitare i cornetti direttamente sulla teglia.Cuocere a 190°C dai 15-20 minuti.