Gli 007 di Baghdad avrebbero avvertito i Paesi della coalizione delle intenzioni del Califfo di attaccare con "bombe, omicidi e presa d’ostaggi". Ricercato Salah Abdeslam, 26 anni, fratello di uno dei kamikaze sfuggito a un controllo della polizia sabato mattina. Ismael Omar Mostefai, terrorista 29enne di origini algerine, noto ai servizi perché vicino all'Islam radicale. Altri due attentatori erano francesi residenti a Bruxelles. Ministro belga: "Per comunicare con vertici Isis prima degli attacchi i jihadisti hanno usato la PlayStation4".
L’avvertimento era arrivato da Al Baghdadi in persona. Era stato proprio lui, il Califfo dell’autoproclamato Stato islamico, a dare l’ordine di colpire i Paesi della coalizione impegnati nei bombardamenti in Iraq e Siria con “bombe, omicidi e presa d’ostaggi”. Un messaggio del quale i Paesi occidentali, e in particolare la Francia, erano stati avvertiti dagli 007 iracheni il giorno prima degli attentati che venerdì notte hanno terrorizzato Parigi uccidendo 129 persone. Intanto la ricostruzione di quanto accaduto è ancora in divenire, e la strada degli attacchi porta dritta a Bruxelles.
Gli inquirenti proseguono le indagini. Tre i terroristi di nazionalità francese identificati. Sette persone imparentate con uno degli attentatori fermate e sotto interrogatorio. Altri arresti nell’area di Bruxelles, che appare sempre più come un nodo cruciale nell’organizzazione degli attacchi, dallo Stade de France al Bataclan. Infine il ritrovamento a Montreuil della seconda auto abbandonata da uno dei commando: una Seat Leon nera, al cui interno c’erano tre kalashnikov. Mentre la Francia è al primo giorno di lutto nazionale, gli investigatori si stanno muovendo per raccogliere elementi sull’identità e sulla rete degli otto terroristi. Ed emergono nuovi particolari proprio sull’ottavo attentatore, fratello del kamikaze che si è fatto saltare nel ristorante di boulevard Voltaire - ovvero di Ibrahim Abdeslam, secondo il Washington Post – e di un altro uomo trattenuto dalle autorità belghe. Si tratta di Salah Abdeslam, 26 anni, nato a Bruxelles e cittadino francese come il fratello. Secondo quanto riporta l’Ansa, è sfuggito a un controllo alla frontiera franco-belga alle 8 del mattino di sabato. La polizia avrebbe lasciato andare l’auto a Cambrai poiché la segnalazione dell’uomo non era ancora attiva. Quando l’avviso è arrivato, gli agenti hanno raggiunto l’auto a Molenbeek, ma lui era scomparso.
L’avvertimento era arrivato da Al Baghdadi in persona. Era stato proprio lui, il Califfo dell’autoproclamato Stato islamico, a dare l’ordine di colpire i Paesi della coalizione impegnati nei bombardamenti in Iraq e Siria con “bombe, omicidi e presa d’ostaggi”. Un messaggio del quale i Paesi occidentali, e in particolare la Francia, erano stati avvertiti dagli 007 iracheni il giorno prima degli attentati che venerdì notte hanno terrorizzato Parigi uccidendo 129 persone. Intanto la ricostruzione di quanto accaduto è ancora in divenire, e la strada degli attacchi porta dritta a Bruxelles.
Gli inquirenti proseguono le indagini. Tre i terroristi di nazionalità francese identificati. Sette persone imparentate con uno degli attentatori fermate e sotto interrogatorio. Altri arresti nell’area di Bruxelles, che appare sempre più come un nodo cruciale nell’organizzazione degli attacchi, dallo Stade de France al Bataclan. Infine il ritrovamento a Montreuil della seconda auto abbandonata da uno dei commando: una Seat Leon nera, al cui interno c’erano tre kalashnikov. Mentre la Francia è al primo giorno di lutto nazionale, gli investigatori si stanno muovendo per raccogliere elementi sull’identità e sulla rete degli otto terroristi. Ed emergono nuovi particolari proprio sull’ottavo attentatore, fratello del kamikaze che si è fatto saltare nel ristorante di boulevard Voltaire - ovvero di Ibrahim Abdeslam, secondo il Washington Post – e di un altro uomo trattenuto dalle autorità belghe. Si tratta di Salah Abdeslam, 26 anni, nato a Bruxelles e cittadino francese come il fratello. Secondo quanto riporta l’Ansa, è sfuggito a un controllo alla frontiera franco-belga alle 8 del mattino di sabato. La polizia avrebbe lasciato andare l’auto a Cambrai poiché la segnalazione dell’uomo non era ancora attiva. Quando l’avviso è arrivato, gli agenti hanno raggiunto l’auto a Molenbeek, ma lui era scomparso.
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