lunedì 3 febbraio 2025

Torta alle noci

Avevo delle noci in abbondanza, ho voluto quindi rispolverare questa torta che faceva mia zia Gabriella. Come tutte le sue ricette, sono ineccepibili. Ho avuto qualche problema appena sfornata, perchè dal profumo che faceva, non hanno resistito dal mangiarla e ovviamente, essendo calda si sbriciolava. In ogni caso mi sento di dire che non sia stato un gran problema, perchè non è avanazata nemmeno una briciola :-). Semplice, salutare, ottima anche per bambini.

Torta di noci zia Gabriella

Ingredienti

gr 500 di noci
1 etto di farina =4 cucchiai colmi
1 etto di burro
½ etto di zucchero “ 2 cucchiai rasi”
1 etto cioccolata fondente
3 uova
1 cucchiaio da caffè di dose

Procedimento: sbattere le uova con lo zucchero mettere la farina, il burro e la cioccolata grattugiata per ultimo aggiungere la dose. Cuocere per 30 minuti a forno già caldo


domenica 2 febbraio 2025

Presentazione del Signore al tempio- Candelora

Oggi Candelora, abbiamo celebrato questa solennità che è sempre molto emozionante. Questo anno è caduta di domenica, così ci ha permesso di poterla onorare con maggiore partecipazione. Conservo sempre gelosamente la candela benedetta che mi porto a casa, per accenderla, eventualmente, in caso di una preghiera particolare.  Riporto alcuni cenni su questo giorno speciale.

La Candelora è una festa religiosa che si celebra il 2 febbraio per commemorare la presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme da parte di Maria e Giuseppe, come descritto nei Vangeli di Luca e Matteo. Il nome “candelora” deriva dal termine latino “candelorum” e si riferisce alle candele che vengono benedette e utilizzate durante le liturgie per ricordare la luce di Gesù che entra nella vita del mondo. In molte chiese, le candele benedette vengono portate a casa dai fedeli come segno di benedizione e protezione per la famiglia. Secondo la tradizione vangelica, dopo la nascita di Gesù Maria e Giuseppe si recarono al tempio per offrire un sacrificio (come voleva la legge ebraica) e per presentare Gesù al Signore. Nel tempio, incontrarono Simeone e Anna, due anziani che avevano atteso per molti anni la venuta del Messia. Simeone riconobbe Gesù come il Cristo e benedisse Maria e Giuseppe.La Candelora è nota anche come giorno della Purificazione di Maria perché cade esattamente quaranta giorni dopo Natale. Secondo la tradizione ebraica, infatti, una donna era considerata impura per quaranta giorni dopo aver partorito un figlio maschio e, allo scadere di questo periodo, doveva recarsi al tempio per purificarsi. 




 

venerdì 17 gennaio 2025

S.Antonio - 17 gennaio

 


Anche quest'anno ce l'abbiamo fatta a fare i panini per la benedizione di S. Antonio, panini da portare ai nostri animali e per i loro padroni :-). Ci tengo molto a questa tradizione, sono molto affezionata; mi fa sempre piacere osservare gli sguardi a messa, di chi li aspetta e diventa appagato quando vede che anche questo anno la tradizione è stata rispettata e gli sguardi di chi non conosce tutto questo e rimane affascinato e conquisato. La potenza di piccoli semplici panini, nulla di speciale, che però, sarà per il contesto, per la benedizione che gli viene impartita, non so, assumono questo fascino .e conquistano e rendono felici e partecipi tutte le persone presenti. Questo mi ripaga dell'impegno che ci metto nel prepararli. Peccato non siano mai presenti molti ragazzi giovani, ma questo è un altro argomento. 

Buon Sant'Antonio!


Quello che riporto è preso da "storie di pianura" Bellissima testimonianza.

L’ORATORIO DI SANT’ANTONIO Camminando sulla Via Viadagola, alle spalle la Borgata Cividale, ora completamente rinnovata, proseguendo oltre l’incrocio e la prima casa, la distesa di terreni agricoli si interrompe con una casa colonica a due acque (o falde) e una torretta che, pochi anni addietro era decadente. Sul lato strada si affaccia un piccolo Oratorio annesso al caseggiato. L’edifico, testimone di una corte agricola, con un albero plurisecolare, ora sradicato e disteso sul prato, a raccontare secoli di dominio e ristoro dal ritorno dai lavori della terra. Sulla strada, stretta e con scarso traffico si resta ammutoliti da quel piccolo gioiello che è l’Oratorio dedicato a Sant’Antonio. Una breve nota sulla strada retrocede di 5 secoli “FONDO S. ANTONIO. Complesso rurale di origine cinquecentesca. La casa è sormontata da torre colombaia, il tetto è a due falde con ampi spioventi che sul lato nord mostrano interruzioni diagonali formate da embrici, per meglio convogliare le acque piovane. Addossato all’edificio è presente un minuscolo oratorio dedicato a S. Antonio”. Come tanti Oratori di campagna, della nostra Bassa bolognese il tempo e il vandalismo hanno preso il sopravvento. La loro magnificenza e i tanti eventi che solo le pietre preservano, sono passati a miglior vita come chi ne ha curato il culto ed ha abbellito l’altare nel giorno della ricorrenza. Soprattutto il 17 gennaio, Sant’Antonio, i contadini attendevano la benedizione del Parroco. I luoghi puliti, sanati con acqua e creolina (maleodorante, ma usato come disinfettante), era per le residenze degli animali domestici, per i posatoi e per i nidi, il luogo di benedizione e di affissione dell’effige del Santo. Le mucche venivano spazzolate, i suini governati per evitare il loro grugnire. Il parroco, don Ferdinando Mantovani di Viadagola, dapprima recitava la Santa Messa, poi si dirigeva alle case coloniche dove era atteso quasi fosse un Vescovo. 


Effige di Sant’Antonio che veniva affissa nei luoghi degli animali L’Oratorio di Sant’Antonio, ad una sola navata, ha vissuto i suoi fasti quando, la signora Maria Fantazzini (1929-2014) coniugata Zacchini, mamma di Gianni (che mi ha prestato i suoi ricordi) abitava insieme al marito Enrico (1920-2005) e ai figli Gianni (oggi 70enne, nato in villa Filicori e poi emigrato in Dugliolo, e poi Via Viadagola all’età di sei anni) e Franco (1953-1997) mancato purtroppo all’età di 44 anni, il civico 78 di quella grande casa. Lì, vivevano 3 nuclei: Zacchini, Bonfiglioli e Zucchelli. Zacchini Enrico e il fratello con rispettive prole e gli anziani Pompeo (02/05/1891-08/07/1965) coniugato con Ersilia Sgarzi (20/12/1893-25/01/1990), Lambertini Rinaldo capofamiglia con Bonfiglioli Fernanda (oggi centenaria), Aldo e la nipotina Nilla (oggi settantenne), poi il nucleo unipersonale Zucchelli, che negli anni 60 sommava già 80 anni. 1 Quando il fondo, che Pompeo ed Ersilia conducevano a Dugliolo, divenne troppo scarso per la famiglia che si formò in seguito alle nascite e poi matrimoni, nella ricorrenza di San Michele, traslocarono a Granarolo, sempre in un podere dello stesso padrone. Il precedente mezzadro in dialetto era chiamato “Bondè”, che in origine sarebbe Bondi. La nuova dimora vedeva già residenti i Bonfiglioli-Lambertini e Zucchelli. Ersilia Sgarzi, nonna paterna di Gianni, al momento in cui andò a risiedere in Via Viadagola, n. 78, provenendo da Dugliolo, si rasserenò quando vide sulla facciata di casa la targhetta che precisava il civico n. 78. Aveva sempre sostenuto che non avrebbe mai voluto abitare al civico n. 90. Il numero novanta, era usanza affermare che fosse quello dei matti. La nonna Ersilia era una donna energica e sveglia e alla sua veneranda età di 97 anni giocava a briscola, battendo sul tavolo gli assi, fino a pochi giorni prima della sua salita in cielo. Una brutta caduta le fu fatale, una frattura al femore la costrinse a una settimana di degenza e poi all’abbandono della terra dopo un quarto di secolo di vedovanza. Quando la nonna Ersilia lasciò i suoi cari, era già trasferita insieme ad Enrico e Maria, Gianni e Franco a Granarolo da via Irma Bandiera a via San Donato. La corte si prestava ad accogliere i giochi dei fanciulli, sorvegliati da un adulto, quando tutti gli altri componenti le famiglie erano al lavoro nei campi. I bambini frequentavano le scuole elementari di Lovoleto (ora l’edificio è stato convertito in un B&B), poi nel 1963 la famiglia di Enrico lascia quella casa e una porzione di terreno viene presa a lavoro da Bonfiglioli-Lambertini e l’altra dalla famiglia Cristiani che occupava la attuale prima casa dopo l’incrocio con la Trasversale. L’anziano Zucchelli, che non aveva terreno in dotazione, intratteneva le giovani spose del cortile con delle storielle o zirudelle, entrava nella sua abitazione proprio dalla porta adiacente l’Oratorio. A piano terra una minuscola cucina e una scala ripidissima che portava alla stanza da letto. La vita dell’anziano era scandita dai suoi viaggi in bicicletta da casa a Granarolo-paese due volte al giorno. Al mattino e poi la sera. Era solito intonare la canzone in voga già dal 1959 “…. Marina, Marina, Ti voglio al più presto sposar, Oh, mia bella mora, No, non mi lasciare, Non mi devi rovinare, Oh, no, no, no, no, no …..” e la sua cantata si avvertiva dopo poco che aveva lasciato Granarolo-paese. Era solito farsi servire al bar un buon bicchiere di vino. Nelle notti d’inverno vestiva la “capparella” e il cappello e si proteggeva le mani sul manubrio con un lembo del grande mantello. La strada ghiaiata, l’assenza di illuminazione pubblica non erano mai stati i nemici dei suoi rientri serali, infatti non era mai caduto a terra. Il suo cantare era l’avvertimento che stava rientrando e più forte era la voce più si era certi si avvicinasse a casa. Solo una volta finì a terra, ma fu uno “scapuzzo” dovuto al piancito sconnesso del cortile dove le punte delle pietre sbucavano quasi a prova di equilibrio sulle gambe. Zucchelli viveva solo, aveva un nipote che esercitava la professione di barbiere. E, presso la bottega di Zucchelli all’età di 16 anni iniziò ad apprendere il mestiere un giovane granarolese. Valerio faceva “l’apprendista” e spesso si sentiva ripetergli “Cinno, prepara la savunè; Cinno acqua e savon”. Zucchelli se ne andò in cielo quando ancora i Zacchini erano presenti in Via Viadagola. 

martedì 31 dicembre 2024

Buon anno che verrà! Triple chocolate cheesecake


 Questa torta la feci per il compleanno di mio nipote Matteo, credo che sia tra le tre torte migliori che abbia mai mangiato in vita mia. Presentava solo un aspetto forse troppo morbido, anche se la fetta risultava formata, perchè ho avuto paura a mettere tutta la gelatina che chiamava la ricetta, anche se probabilmente proprio questa sofficità la rendeva strepitosa. Squisita è riduttivo. E' con questa torta che voglio augurare a tutti un anno buono e dolce così, speriamo che possa ristabilirsi la pace nei luoghi colpiti da guerre, che possa essere un anno sereno per tutti. Buon 2025!


Triple Chocolate Cheesecake

Ingredients

For the crust:
1 1/2 cups chocolate graham cracker crumbs (crackers cioccolato, io li ho messi bianchi e ho sciolto un po' di cioccolato con il burro)
1/4 cup granulated sugar (zucchero semolato)
1/2 cup unsalted butter, melted (burro)

For the chocolate layers
8 oz dark chocolate, chopped (225 gr cioccolato fondente tritato)
8 oz milk chocolate, chopped (225 gr cioccolato al latte tritato)
8 oz white chocolate, chopped (225 gr cioccolato bianco tritato)
3 packages (24 oz total) cream cheese, softened (3 confezioni mascarpone 250 ml io ne ho messo una di panna acida)
1 1/2 cups granulated sugar 
3 teaspoons vanilla extract
3 cups heavy cream, divided
3 envelopes  unflavored gelatin
6 tablespoons cold water

For the topping:
1/2 cup heavy cream
1 cup semi-sweet chocolate chips
Chocolate shavings or curls for garnish


Instructions:
1 Preheat your oven to 350°F (175°C). Grease a 9-inch springform pan.
2 In a medium bowl, combine the chocolate graham cracker crumbs, granulated sugar, and melted butter. Mix until the crumbs are evenly coated.
3 Press the mixture firmly into the bottom of the prepared springform pan to form the crust. Bake for 10 minutes, then let it cool completely.
4 In a large bowl, beat the softened cream cheese and granulated sugar until smooth. Add the vanilla extract and mix until combined.
5 Divide the cream cheese mixture into three equal parts, one  for each chocolate layer.
6 For the dark chocolate layer, melt the dark chocolate in a heatproof bowl over simmering water until smooth. In a small bowl, sprinkle 1 envelope of gelatin over 2 tablespoons of cold water and let it sit for a few minutes. Heat 1 cup of heavy cream until hot (do not boil) and dissolve the gelatin mixture into the hot cream. Stir the melted dark chocolate into one part of the cream cheese mixture, then fold in the gelatin mixture. Pour over the cooled crust and refrigerate until set, about 30 minutes.
7 Repeat the same process for the milk chocolate layer, melting the milk chocolate, preparing the gelatin with another cup of hot cream, and combining with the second part of the cream cheese mixture. Pour over the set dark chocolate layer and refrigerate until set, about 30 minutes.
8 Repeat the same process for the white chocolate


Cheesecake ai tre cioccolati

Ingredienti

Per la crosta:

1 tazza e mezzo di briciole di cracker graham al cioccolato
1/4 tazza di zucchero semolato
1/2 tazza di burro non salato, fuso

Per gli strati di cioccolato:
Cioccolato fondente 8 once, tagliata
Cioccolato al latte 8 oz, tagliato a pezzi
Cioccolato bianco 8 oz, tagliato
3 confezioni (24 oz totali) crema di formaggio ammorbidito
1 tazza e mezzo di zucchero semolato
3 cucchiaini di estratto di vaniglia
3 tazze di panna , divise
3 buste gelatina non aromatizzata
6 cucchiai di acqua fredda

Per il topping:
1/2 tazza di panna pesante
1 tazza semi-dolce con gocce di cioccolato
Trucioli di cioccolato o riccioli per guarnire
Istruzioni:
1️⃣ Preriscalda il forno a 350°F (175°C). Unge una padella da 9 pollici a molla. 🔥
2️⃣ In una ciotola media, unisci le briciole di cracker graham al cioccolato, lo zucchero semolato e il burro fuso. Mescolare finché le briciole non saranno rivestite uniformemente. 🥄
3️⃣ Premere saldamente la miscela nel fondo della teglia preparata per formare la crosta. Cuoci per 10 minuti, poi lascialo raffreddare completamente. 🌾
4️⃣ In una ciotola capiente, sbatti la crema di formaggio ammorbidito e lo zucchero semolato fino a liscio. Aggiungere l'estratto di vaniglia e mescolare fino alla combinazione. 🍥
5️⃣ Dividi la miscela di formaggio in tre parti uguali, una per ogni strato di cioccolato. 🍫
6️⃣ Per lo strato di cioccolato fondente, sciogliere il cioccolato fondente in una ciotola anti calore sull'acqua bollente fino a liscia. In una ciotola piccola, cospargere 1 busta di gelatina su 2 cucchiai di acqua fredda e lasciarla riposare per qualche minuto. Scaldare 1 tazza di panna pesante fino a caldo (non bollire) e sciogliere la miscela di gelatina nella crema calda. Mescolare il cioccolato fondente fuso in una parte della miscela di crema di formaggio, poi piegare nella miscela di gelatina. Versare sulla crosta raffreddata e mettere in frigorifero fino a quando si è deciso, circa 30 minuti. 🌰
7️⃣ Ripetere lo stesso processo per lo strato di cioccolato al latte, sciogliendo il cioccolato al latte, preparando la gelatina con un'altra tazza di panna calda e abbinando alla seconda parte della miscela di crema di formaggio. Versare lo strato di cioccolato fondente e mettere in frigorifero fino al set, circa 30 minuti. 🍫
8️⃣ Ripeti lo stesso processo per la cioccolata bianca


domenica 29 dicembre 2024

Cheesy Breadsticks

Questa squisitezza l'ha preparata la mia figliola, la foto non rende giustizia, primo perchè si tratta dell'ultima fetta rimasta, con il profumo che emanava nessuno ha pensato di fotografare finchè era intera, secondo non può trasmettere, appunto, il profumo e la sofficità dell'impasto. Davvero una focaccia molto molto gradevole e versatile. Si tratta di una ricetta di oltreoceano, italianizzata con la ricetta della pizza abituale che facciamo che non tradisce mai (la ricetta suggeriva pasta di pizza acquistata). Le quantità sono espresse in cup. Nel caso basta cercare una tabella di conversione in internet, si reperisce facilmente e convertire. Provatela!! ne rimarrete conquistati.

Cheesy Breadsticks

Ingredienti


900 gr farina tipo manitoba
100 gr farina 0
100 gr fecola
100 gr olio
sale
25 gr lievito di birra
acqua e latte
un cucchiaino di zucchero

la ricetta:

 1 impasto per pizza (comprato in negozio o fatto in casa)
 2 tablespoon di burro non salato, fuso
 1/2 cup di mozzarella a pezzi
 1/4 cup di parmigiano grattugiato
 1 cucchiaino di aglio in polvere
 1 cucchiaino di origano essiccato
 1 cucchiaino di prezzemolo essiccato (facoltativo)
Prezzemolo fresco tritato (per guarnire)

 Salsa marinara o aglio (per servir



Impastare la pizza. Preriscalda il forno a 220°C . Ricoprire una teglia con carta forno e stendere sopra la pasta della pizza.  Spennellare uniformemente il burro fuso sulla superficie dell'impasto.
In una ciotola piccola, mescolare la mozzarella tritata, il parmigiano grattugiato, l'aglio in polvere, l'origano e il prezzemolo (se si usa). Cospargere generosamente la miscela di formaggio sull'impasto, coprendo completamente la superficie. Cuocere per 12-15 minuti, o fino a quando i grissini non saranno dorati e il formaggio sarà sciolto e bollicine. Togliere dal forno e guarnire con prezzemolo fresco. Lascia raffreddare leggermente, poi taglia in grissini.  Servire caldo con salsa marinara o aglio a parte.
Tempo di preparazione: 10 minuti  Tempo di cottura: 15 minuti 
Questi grissini al formaggio sono  morbidi, appiccicosi e confezionati di bontà formaggiosa - ideali per qualsiasi serata pizza o come snack indipendente!


Marmellate di Natale


 Anche questo anno mi sono dilettata con la preparazione di queste marmellate particolari, che ho visto pubblicate dal signor Valerio D'Agnese. Le sue ricette sono sempre una garanzia e soprattutto un successo. Ho voluto provare queste due nuove, buone, tanto quanto quelle degli anni passati. Confezionate in scatole da due vasetti, risultano essere sempre dei presenti graditi e apprezzati e sfizio-si per Natale. La marmellata di peperoni è ottima  da consumare con i formaggi, ma anche con carni, specialmente quelli un po' asciutti e pastosi generalmente presenti nei pranzi di Natale, Capodanno ed Epifania.
Per quanto riguarda la composta di cacao e false castagne, si tratta di un'altra marmellata introvabile,  sarà  gradita da tutti, e ha poche calorie. E' un dolce sempre utilizzabile, potete farci un montebianco leggero o farcire in modo leggero una torta o  una fetta biscottata

Marmellata di peperoni

Ingredienti

1,5kg peperoni rossi carnosi
700g zucchero
1/2 bicchiere vino rosso
350ml aceto di MELE
24 chiodi di garofano(circa)
1 peperoncino piccante secco(piccolo)

Pulire e tagliare peperoni, togliere i semi e le coste bianche, tagliarli a tocchetti, mettere in pentola. Aggiungere zucchero, vino, il peperoncino e 4 chiodi di garofano, poi lasciare a macerare un paio di ore (se si vuole sapore più intenso, fate queste operazioni la sera prima e lasciare a macero la notte). Mettere a fuoco medio dando qualche girata solo ogni tanto, dopo 10min, aggiungere l'aceto di mele e continuare cottura sino ad addensamento desiderato. Fare prova piattino e se pronta, invasare bollente mettendo 2 chiodi di garofano in ogni vasetto. Chiudere e capovolgerli per 5-6min, poi girarli di nuovo. Fate vasetti da 110ml, sono più pratici visto che non se ne usa molta ogni volta.




COMPOSTA CACAO E FALSECASTAGNE
(si perché sembra di mangiare una marronata al cioccolato)

. 2kg patate dolci bianche (già pelate)
600/700g zucchero canna Muscovado
3 cucchiai cacao amaro
100g cioccolato fondente 60/70%
2 bicchierini rum
Un pizzico sale
Acqua q.b.

Pentola, pelare le patate dolci e cuocerle bene bene al vapore(con 3-4 dita d'acqua) devono essere morbidissime. Una volta cotte, schiacciarle con forchetta. nell'acqua di cottura rimasta (devono esserci almeno ancora 2 dita), poi aggiungere lo zucchero,  il sale, e cominciare cottura a fuoco medio, mescolare sino a scioglimento zucchero. Aggiungere poi il cioccolato e farlo sciogliere, poi il rum, infine il cacao mescolando bene per non fare grumi. Continuare cottura sino a che si addensa un po'(per
invasare deve essere non liquida ma appena addensata) mentre è ancora morbida invasare bollente (tende a solidificare rapidamente). La marmellata di falsa marronata al cacao è pronta.


domenica 10 novembre 2024

Torta salata G.F.P., gorgornzola, funghi, panna



 Questa è la seconda torta, molto gustosa anche questa. Io avevo il timore che il gorgonzola desse un sapore molto forte, invece no, è risultata una torta tanto delicata quanto buona. Brava brava la mia ex piccola peste :-).

Torta gorgonzola funghi panna

Ingredienti

2 vaschette funghi champignons da 400 gr
1/2 cipolla 
300 gr gorgonzola
250 ml panna liquida
3 cucchiai di latte
sale
1 confezione pasta sfoglia pronta
formaggio a fette a piacere

In una padella mettere ii funghi puliti e affettati insieme alla cipolla con poco olio, aggiungere un poco di sale e fare cuocere a fiamma bassa. Una volta cotti, fare raffreddare, quindi tagliare il gorgonzola a cubetti ed unirlo ai funghi. Rimescolare bene poi versarci la panna  e il latte. Amalgamare il tutto. Prendere la pasta sfoglia  e stenderla in una pirofila, lasciando i bordi un po' alti, poi versare il tutto . Sopra adagiarvi delle fette sottili  di formaggio a piacimento, in questo caso emmenthal.
Mettere in forno caldo  a 200 gradi per circa 20 minuti. 


Torta salata zucchine e speck


 Ieri sera ho avuto ospiti a cena e la mia peste, ora che ha una cucina tutta sua, ha pensato di deliziarci con non una, bensì due, torte salate. Qualcuno può obiettare cosa ci vuole a fare una torta salata. Ci vuole ci vuole! sarà orgoglio di mamma, ma vederla all'opera con il suo grembiulino davanti mi ha fatto proprio piacere. E il risultato è stato proprio buono, merito anche dell'impegno che ci ha messo. Temo che avrò una rivale in cucina ora e visto la velocità con cui perdo colpi ultimamente, presto dovrò prendere lezioni lei. Sono sicura che mi stupirà con effetti speciali :-)

Torta salata zucchine e speck

Ingredienti

120 gr speck

2 zucchine

!/2 cipolla

250 gr ricotta

3 cucchiai di parmigiano

sale q.b.

pasta sfoglia integrale pronta


Tritare la cipolla, metterla in tegame con un filo olio e farla soffriggere, aggiungere le zucchine a dadine, poi  lo speck. Fare cuocere una decina di minuti.  Spegnere e fare raffreddare. Una volta freddo unire le uova, il parmigiano e il sale e la ricotta e mescolare bene.  Nella teglia stendere la pasta sfoglia, praticare dei fori con una forchetta sul fondo, versarci il composto ottenuto. Forno ventilato a 200  gradi per 20 minuti circa. Si serve fredda o tiepida.

domenica 3 novembre 2024

Torta carlotta

 

La foto non rende giustizia alla bontà di questa torta, nella sua semplicità. La ricetta l'ho trovata su un sito russo, mi ha ispirato, l'ho rifatta ed è davvero deliziosa. Veloce e molto gustosa. Praticamente si tratta di un pan di spagna farcito con mele. Sicuramente da fare e rifare, come fine cena magari accompagnata con un poco di crema inglese, o come sana merenda per dei bambini. 


TORTA CARLOTTA ALLE MELE

Ingredienti

uova 5 pezzi
zucchero gr 200
un pizzico di sale
un pizzico di zucchero vanigliato come aroma
lievito in polvere 1 cucchiaino pieno
farina 200 gr + 20 gr
mele 3 grandi

Mettere in una ciotola zucchero, uova e montare come per il pan di spagna. Deve scrivere. Aggiungere il resto degli ingredienti, tranne le mele,  con cautela e versare in una teglia imburrata e infarinata. Sbucciare e affettare le mele e metterle sopra, non all'interno. Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 45-50 minuti, sfornare, lasciar raffreddare nella teglia, quindi sfomare, decorare e gustare.

giovedì 31 ottobre 2024

Halloween


 La sera più paurosa dell'anno sta arrivando e io mi faccio trovare pronta. Quest'anno mi sono voluta divertire, come  ai tempi che organizzavo feste per la mia peste, ho preparto qualcosa per la festa di mio nipote. Si lo so, sono già adulti, ma un po' bambini si rimane sempre, non è così?:-) Sono arrivata stanca, ma molto contenta. Mi sembra venuto tutto più o meno bene e soprattutto buono. Buona festa di Halloween!

ho fatto i fantasmini di frolla


gli occhi di bue con confettura di zucca



la crescenta ripiena al prosciutto e formaggio con la forma di zucca

la crescente a forma di dita 

e la torta a ragnatela




mercoledì 30 ottobre 2024

Torta ragnatela alla zucca

 

Ho visto questa ricetta di Simone Esposito e mi ha subito incuriosito, vuoi perchè amo la zucca, vuoi perchè domani è Halloween e cade proprio a fagiuolo :-), ho deciso di farla per la festa di mio nipote. Molto molto buona, un filo troppo dolce per i miei gusti, ma a questo si ripara aggiungendo meno zucchero. Per quanto riguarda i ragni ho fatto una furbata: li ho appoggiati che la torta non era ancora fredda del tutto, e si sono espansi...ma essendo halloween ho pensato potessero essere abbastanza brutti per essere in tono con la festa😄😄.

TORTA RAGNATELA ALLA ZUCCA

Ingredienti



560g zucca lessa calcolare e pesare anche eventuale acqua
(500 per la crema 60 per la frolla)

Frolla

100g zucchero a velo
100g burro
60g zucca lessa (compresa di acqua se c'è...)
2g di lievito per dolci
250g farina 00

Crema alla zucca

500g zucca lessa con eventuale acqua se c'è
140g zucchero
60g amido di mais o altro va bene anche farina00

A caldo inserire
60g cioccolato bianco
1 pizzico di sale
1 pizzico di vaniglia

50g cioccolato fondente per Decorazione ragnatela e ragni


Bollire la zucca in acqua. Prendere lo zucchero e la zucca e frulliamo bene in modo che diventi ben vellutato, inseriamo l'amido di mais portiamo a cottura come se fosse una crema pasticcera. Quando arriva a ben bollore aggiungere 60 gr cioccolato bianco finché  è calda vaniglia e un po' di sale. Mescolare e mettere in un contenitore. Fare raffreddare in frigorifero. Nel frattempo facciamo la frolla. Mettere lo zucchero a velo, il burro, rimescoliamo, la zucca e poi la farina e il lievito per dolci. Mescolare e compattare bene sul tavolo. Mettere in un recipiente poi in frigo per almeno un'ora. Quando è ben fredda stendere l'impasto ad uno spessore massimo di 5 mm, arrotolare sul mattarello e inserire nella teglia da forno apposita. Tagliare la parte superflua e forare con una forchetta. Inseriamo all'interno  la crema fredda, livelliamo, sbattiamo sul tavolo, infornare a 180 gradi per circa 20 minuti sul primo piano basso del forno. Sforniamo e mettiamo sul piatto.
Sciogliere  il cioccolato fondente e con un sac a poche inserire il cioccolato fuso e fare la ragnatela



dal centro verso l'esterno. Con il cioccolato fuso fare i ragni su carta forno, quando freddi arrotolarli su un cartone tondo, poi metterli in frigo. Poi decorare.



lunedì 1 aprile 2024

Torta farfalla


 Nel risistemare i miei files, ho ritrovato questa torta che feci credo per il terzo compleanno della mia peste :-). Mi ricordo che fu molto molto buona e fresca, pertanto la riporto, perchè vale la pena sicuramente di rifarla. Ottima, fresca, da proporre per ogni occasione.

TORTA FARFALLA

Torta farfalla con pan di spagna farcita con frutta (per questa torta ho triplicato le quantità)

Ibgredienti

200 g farina
200 g zucchero
3 uova
1 bustina lievito cicogna
Per la farcitura
panna liquida
fragole
pesche sciroppate
kiwi
marmellata
zucchero vanigliato
succo di limone

Risulta una base sofficissima. Battere a neve gli albumi, aggiungere poco per volta i rossi d'uovo e lo zucchero, quindi la farina e per ultimo il lievito. Imburrare una teglia rettangolare dai bordi alti e infornare a forno caldo a 160-180 gradi per 30-35 minuti, prova stecchino.
Sfornare e fare raffreddare completamente.
Nel frattempo fare macerare delle fragole nel succo di limone con dello zucchero in modo che formino parecchio succo. Quando la torta è fredda tagliare via gli angoli dando la forma da farfalla. Tagliarla orizzontalmente a metà. Il primo disco bagnarlo con il succo delle fragole, poi tritare con il robot le fragole macerate; montare la panna e aggiungerci delicatamente le fragole. Farcire il disco. Chiudere con l'altro disco e bagnare con un poco di succo delle pesche sciroppate. Spalmarci uno strato sottile di marmellata e adagiarvi la frutta. Rifinirla con ciuffetti di panna montata. Prendere due fragoloni e posizionarli fra le due ali in modo che formino il corpo. Poi con due stuzzicadenti fare le antenne.