domenica 24 ottobre 2010

Spaventapasseri



Oggi sono andata a Villa Smeraldi, a Bentivoglio, dove c'era l'appuntamento domenicale "
Par San Lócca as'sammna tótt, mói o sótt " ovvero per S. Luca, 18 ottobre, si semina tutto, che sia bagnato o asciutto e dopo aver fatto la dimostrazione delle pratiche tradizionali di selezione del grano da seme e della seminagione (a spaglio, funicolare, con la prima macchina seminatrice bolognese) c'è stato il laboratorio degli spaventapasseri, dove i bambini hanno potuto fare ognuno il proprio.
Il tempo non è stato proprio clemente, ma nonostante qualche goccia di acqua , si è riusciti a tenere la dimostrazione della semina del grano.
La semina a mano: colui che seminava doveva fare una linea diritta, quindi necessitava di un riferimento, che generalmente erano due bambini che venivano posizionati sulle cavedanie.




la semina funicolare veniva effettuate dalle grosse aziende con gli argani e le macchine a vapore, ma in tutta Bologna erano in tre quattro a poterselo permettere, mentre i  contadini sostituirono le corde d'acciaio e l'argano con delle corde fatte di canape, hanno sostituito il tiro fatto con le macchine a vapore con i loro buoi e le  vacche che avevano nella stalla: questo era semplicemente il sistema per tenere fuori dal letto di semina qualcosa di pesante. Veniva piantata per terra l'ancora che teneva ferma la carrucola attraverso la quale passava la fune.



il primo prototipo di seminatrice bolognese del 1756 che non risosse successo anche se messa alla prova, una decina di anni fa, è risultato che rispetto alla semina manuale, si è avuto un incremento di sei quintali per ettaro di grano, l'equivalente del pane che occorreva a sfamare tre persone in un anno.




                                    


gli spaventapasseri fatti dai bambini presenti






i castagnacci per fare merenda





1 commento:

  1. Ma è qualla ricorrenza in cui ricordo una foto di tuo suocero con Eugenia che facevano non-so-cosa non-so-dove e non-so-perchè? Non sono stata molto chiara, me ne rendo conto pure io, ma ricordo che la foto era molto tenera.

    Ah! E cosa sono i castagnacci?
    Qui il castagnaccio è la "patona" con la O lunga, ma non mi pare sia lei dalla foto.

    ciaociao
    Sabrina

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