Questo pane lo assaggiai per la prima volta quando organizzai il "raduno dei disperati" per ferragosto. Dei disperati perchè eravamo a casa e non in ferie .-), in realtà si trattò di un pomeriggio trascorso insieme a quattro amiche per ingannare il caldo di agosto. Rimasi incantata dalla morbidezza e dalla bontà di questi panini che portò Carla Nanni. Sono squisiti e velocissimi da fare. Uno non può credere finchè non li assaggia.Mai nome è stato così azzeccato. Brava Carla!!
Pane morbidissimo
Ingredienti
(per 17 panini)
150 gr. farina integrale
250 gr. farina tipo 0
600 gr. farina 00
1 cubetto di lievito di birra sciolto in un po’ di acqua
1 cucchiaino di malto d’orzo
1 cucchiaino di sale fino (o più se piace il pane salato)
2 tazzine da caffè (quelle da bar) piene di olio e.v.o.
acqua appena tiepida q.b.
farina di semola di grano duro per la placca
Mettere le farine a fontana sulla spianatoia e al centro versarvi il malto e il lievito sciolto nell’acqua.
Impastare aggiungendo altra acqua tiepida e incorporando poi il sale e l’olio; deve risultare un impasto molto morbido.
Lavorare a lungo energicamente per ca. 20/30 min., sbattendo ripetutamente la massa sul tavolo, raccogliere a palla, fare un taglio a croce e coprire a campana.
Lasciare lievitare fino al raddoppio del volume, poi sgonfiare la massa senza lavorarla e staccare dei pezzetti di pasta da 100 gr. ciascuno.
Personalmente preferisco fare i panini perché mi tornano comodi al momento del consumo, nulla però vieta di fare 2 pagnotte grandi.
Rifare il taglietto a croce e adagiare sulla placca del forno coperta da carta forno, spolverare leggermente con semola di grano duro, coprire con un tovagliolo.
Quando sono belli gonfi cuocere in forno preriscaldato a 210° con dentro un tegame di acqua, fino a doratura, poi abbassare a 185° fino a completa cottura.
I panini già cotti vanno poi messi sopra una gratella, coperta da un tovagliolo bianco, sopra mettere un secondo tovagliolo e infine una copertina di lana. Lasciare raffreddare completamente.
Note
Non usare semola di grano duro nell’impasto perché toglie morbidezza al pane.
I quantitativi delle altre farine si posso gestire a piacere.
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