mercoledì 23 aprile 2025

Pasqua a Bologna



Pasqua a Bologna

Fino agli anni Sessanta del secolo scorso, la Pasqua era una delle festività più attese per i riti religiosi che si compivano e per le prelibatezze che si preparavano in cucina. La Pasqua commemora la morte e la resurrezione di Cristo e per i credenti significa il rinnovarsi di gioia e di speranza: insomma un vero e proprio preludio per un tempo migliore (basti pensare al detto “sono contento come una Pasqua”). 

Il Giovedì Santo (che ricorda l’Ultima Cena e precede la morte del Redentore) venivano legate le campane e in tutte le chiese venivano preparati i cosiddetti “sepolcri”, ovvero una cappella veniva allestita per contenere tutti gli oggetti consacrati e le ostie, che avrebbero potuto essere distribuite nuovamente solo nella notte di Pasqua. Per ricevere fortuna, il numero di “sepolcri” da visitare doveva assolutamente essere dispari. Si tramanda così una prassi ordinata dal cardinale Gabriele Paleotti, che trovò la piena formulazione nel settecento, dando forma a solenni liturgie e scenografie effimere. Il Giovedì Santo l’ostia, tolta dal tabernacolo, viene posta nel Repositorio, popolarmente chiamato Sepolcro in ricordo della morte di Gesù. 

Il Sabato Santo al “Gloria in excelsis”, durante la messa, le campane venivano finalmente slegate e finita la funzione i ragazzini accompagnavano il festoso scampanio facendo scoppiare i mortaretti, altrimenti detti “bussi”. Gli adulti li trascinavano poi verso le fontane (se erano fuori) o ai più vicini rubinetti di casa per bagnarsi gli occhi: la tradizione, infatti, voleva che questo significasse preservare la vista da ogni malattia per tutto l’anno. 

Il Sabato Santo vi era però un altro rito: le massaie preparavano le uova da benedire ornandole di ramoscelli d’ulivo e le portavano in parrocchia dentro cestini o grandi tovaglioli. Quelle stesse uova sarebbero state consumate sode, a digiuno oppure utilizzate durante il pranzo della domenica: per le minestre, con il riso e con il salame. Soprattutto nei quartieri popolari o in campagna, poi, i bambini le usavano per giocare “a scuzzatt”, ovvero battevano tra loro le rispettive uova sode; colui o colei cui rimaneva in mano un uovo integro risultava il vincitore: voleva dire che il suo aveva avuto il guscio più resistente. 

Finalmente, poi, arrivava il pranzo domenicale: profumatissimo brodo con tortellini o con passatelli; bollito e salse; per chi poteva, anche l’agnello. E i dolci? Ciambella e zuppa inglese non potevano mancare assolutamente. Per i bambini più fortunati c’erano anche agnellini e ovini di zucchero, che facevano bella mostra nelle vetrine delle latterie. Altro che colombe in tutte le varianti possibili e immaginabili; uova, galline e conigli di cioccolata come oggi! 

Il clou veniva il Lunedì dell’Angelo, il “Lonedé ed Pascua”, quando – secondo la tradizione più radicata – i Bolognesi salivano a San Luca per una scampagnata: prima a piedi, lungo i famosi portici di via Saragozza e del Meloncello oppure su per il sentiero dei Bregoli da Casalecchio e, successivamente, con la moderna funivia. Dopo un frettoloso omaggio alla Vergine, tutti sul prato per gustare altre leccornie. 

Fonte: storiaememoriadibologna.it 

Immagine: Gita a San Luca, metà anni Cinquanta (fonte: Bologna Fotografata).

lunedì 21 aprile 2025

Arrivederci Papa Francesco!


Questa mattina ci è giunta una notizia che ci ha lasciato tutti increduli. Si, sapevamo che aveva goduto giorni migliori in quanto a salute, ma il nostro Papa ci sembrava in un lento recupero. Invece, dopo aver voluto essere in mezzo alla sua gente e benedire ieri la piazza per il giorno di Pasqua, questa mattina ci ha lasciato. Non credo di sbagliare nell'asserire che ha pervaso in tutti noi, quanto meno un senso di tristezza, di vuoto.  Il papa venuto da lontano...una persona speciale, cercare di definirla sarebbe sminuire la sua personalità.

Ognuno porterà qualcosa di lui nel suo cuore, non posso fare altro che dire Grazie e che ci ha lasciato troppo presto.

Arrivederci Francesco!






Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco : 13 Marzo 2013 / 21 Aprile 2025



domenica 20 aprile 2025

Buona Pasqua!

 


"Cristo è risorto, alleluia! Fratelli e sorelle, buona Pasqua! Oggi nella Chiesa finalmente risuona l’alleluia, riecheggia di bocca in bocca, da cuore a cuore, e il suo canto fa piangere di gioia il popolo di Dio nel mondo intero. Dal sepolcro vuoto di Gerusalemme giunge fino a noi l’annuncio inaudito: Gesù, il Crocifisso, «non è qui, è risorto» (Lc 24,6). Non è nella tomba, è il vivente! L’amore ha vinto l’odio. La luce ha vinto le tenebre. La verità ha vinto la menzogna. Il perdono ha vinto la vendetta. Il male non è scomparso dalla nostra storia, rimarrà fino alla fine, ma non ha più il dominio, non ha più potere su chi accoglie la grazia di questo giorno."

sabato 19 aprile 2025

Preparazione alla Pasqua: lodi mattutine

Sabato santo. Inizio della giornata con le lodi mattutine. Questo anno si sono tenute nella Chiesa di S.S. Vitale e Agricola a Granarolo. Sono stata contenta, perchè c'erano anche ragazzi giovani, cosa che non è così scontata in questo periodo. Spero l'anno prossimo possano essere ancora di più.

La giornata è proseguita con la benedizione tradizionale delle uova e adorazione; questa volta sono andata a Viadagola, la mia chiesa del cuore. Mi ha fatto piacere vedere come l'hanno addobbata, molto bella. Complimenti! 





 Buona Pasqua! 

lunedì 7 aprile 2025

Torta di mele affondate


 Questa è una ricetta che trassi da un forum, che però non ho riportato il nome. E' comunque molto molto buona, da colazione, da merenda, da fine pasto. Molto leggera e sana, veloce da fare e con ingredienti repericbili in casa: proprio una ottima ricetta.

Torta di mele affondate

Ingredienti

200 gr di farina
150 gr di zucchero
2 uova
1 confezione panna da cucina da 200 ml (non sostituire con fresca, non è la stessa cosa)
1 bustina lievito
4 cucchiai di olio di semi
2 mele golden

Si montano bene le uova con lo zucchero, si aggiunge l'olio, 1/2 confezione di panna, la farina, il lievito e infine l'altra metà della panna. Si versa in uno stampo da 22 cm imburrato e infarinato e si affondano le mele precedentemente tagliate a fette grosse, disposte a raggera. Si spolvera con zucchero, cannella e qualche fiocco di burro. Infornare a 180/190 gradi per circa 45 minuti. Durante la cottura le mele  affonderanno un po' e l'impasto si gonfierà tutto intorno creando un bellissimo disegno.




domenica 6 aprile 2025

il dolce di matteo


Questo è un dolce di Pinella,  che feci per la comunione di mio nipote, che per puro caso si chiama Matteo, poi ho rifatto la settimana scorsa per il compleanno di mia figlia. Ho deciso di pubblicare la foto di quello della comunione, perchè l'altra era molto più brutta :-). La bontà era sempre la stessa, ottimo. La sera l'ho servito che era ancora un poco gelato, la giornata successiva mia cognata l'ha portata al lavoro e ha detto che era strepitoso. Mi ha consigliato la prossima volta di scongelarlo il giorno prima, perchè era eccezionale; il mio timore era che non rimanesse in forma, invece ha sopportato il viaggio in macchina senza nessun deterioramento. 
Quello che ho fatto per la mia peste, l'ho completato sopra con dello streusel alle fragole e decorato con qualche ciuffo di panna fresca e fragole. 

Il dolce di Matteo (Pinella)

Bavarese al limone con gelèe di fragole

Bavarese al limone  (di Rita Mezzini)

Per un dolce di 35 x 30 cm

Ingredienti

900 gr panna semimontata

750 gr latte

240 gr zucchero

18 gr colla di pesce

12 tuorli

scorza di due limoni appena colti

Intiepidire il latte con la scorza di un limone e lasciatela in infusione per almeno un’ora. Mettere in ammollo la colla di pesce. Montare leggermente i tuorli con lo zucchero, versarvi a filo il latte e rimettere sul fuoco a fiamma bassa mescolando con un cucchiaio cercando di disegnare un 8. Appena raggiunge la temperatura di 82°C la crema inglese è pronta. Eliminare la scorza del limone. Strizzare la gelatina, unirla alla crema e farla sciogliere completamente. Passare la crema al setaccio e far abbassare la temperatura fino a circa 35°C. Incorporare delicatamente la panna in modo da avere un composto perfettamente omogeneo.

Gelée di fragole (da P.Torreblanca)

Ingredienti

750 gr di passato di fragole
20 gr di succo di limone
100 gr di zucchero semolato
34 gr di maizena
Altri 24 gr di zucchero semolato
10 gr di gelatina in fogli
altri 100 gr di passato di fragole

Fate prendere il bollore al puré di fragole precedentemente passato al setaccio.Ponete la gelatina in un bagno di acqua ghiacciata. Aggiungete i 100 gr di zucchero al puré di fragole e ponete in una ciotola il succo del limone, la maizena, i 24 gr di zucchero e altri 100 gr di passato di frutta. Aggiungete questo composto omogeneo al primo passato che sta bollendo, mescolare molto bene, togliere dal fuoco. Far freddare un po’ e aggiungere la gelatina. Porre il passato di fragole in uno piu' piccolo del prescelto per la bavarese e congelare.

Per il biscotto alle mandorle  (di M.Santin)

Ingredienti

5 uova intere
215 gr di zucchero
165 gr di farina di mandorle
50 gr di farina 00
50 gr di burro fuso
65 gr di albumi

Mescolare le uova con 90 gr di zucchero fino ad avere una montata soffice. Aggiungere la farina di mandorle, la farina 00 setacciata e infine il burro fuso nel quale in precedenza sia stato incorporato un cucchiaio di montata per renderlo piu’ soffice. Montare gli albumi con i 125 gr di zucchero rimasto. Unirli al primo impasto con grande attenzione.Versare la massa ad uno spessore di circa 1 cm in teglie rivestite di carta forno e stendere con l’aiuto di una spatola. Infornare a 180°C fino a colorazione dorata. Alla fine della cottura, ricoprire il biscotto con un panno per mantenerlo umido.

Lavorazione:

La gelèe di fragole deve essere colata in uno stampo rettangolare piu' piccolo del definitivo. Si deve far solidificare in freezer. Si cola la bavarese al limone all'interno dello stampo, si passa in freezer per 15 minuti e poi si adagia al centro la gelèe di fragole. Si ricopre con la restante bavarese e si ripassa in freezer, sempre per 15 minuti. Si ritaglia il biscuit e lo si mette sopra la bavarese. Si ripassa in freezer per una completa solidificazione. Al momento della decorazione, si sforma, si nappa con glassa neutra e poi si decora .....

Streussel alle fragole


Ingredienti
100 gr farina
100 gr zucchero
100 gr farina di mandorle
100 gr burro
250 gr fragole 
(io ne ho usate 500 ma la metà erano sufficienti)

Impastare 100 g di burro con 100 g di zucchero. Aggiungere subito 100 g di farina 00 e 100 g di farina di mandorle e amalgamare.Mettere nel MO una ciotola con delle fragole a pezzetti. Fare evaporare tuta l'acqua finché non si è formata una sorta di pasta densa. A questo punto bloccare la cottura e aggiungere  questa pasta allo streussel. Fare riposare per due ore.