Da "il calendario di una volta Bologna"
Indica amicizia disinteressata. Rampicante produce infiorescenze di colore azzurro-violaceo. Dal greco glykys (dolce), per il sapore dolciastro dei fiori, è originario della Cina e della Mongolia. Per i cinesi ed i giapponesi il glicine rappresenta l'amicizia, tenera e reciproca. Il glicine cresce nella costa orientale degli Stati Uniti, da dove fu importato in Europa nel 1700.
Mughetto
Simboleggia verginità, innocenza. Ha piccoli fiori bianchi raccolti a grappolo, dal profumo molto intenso. Dal fiore si ricava un'essenza per l'industria dei profumi. "In antico si vantavano molto le virtù medicinali dei mughetti, ma oggi è decaduto il loro prestigio. Si adopera soltanto la polvere ottenuta dalle radici disseccate e dai fiori, come starnutatorio nelle gravi emicranie e nelle flussioni corniche degli occhi. L'acqua d'oro che godeva una volta tanta reputazione presso i tedeschi, e che credevano perfino atta a rianimare le forze vitali, era preparata con i fiori di mughetto.
Margherita
A questo fiore si associano candore, innocenza, incertezza, grazia, bontà. Fiori bianchi. "Alla margherita sono stati attribuiti emblemi che non hanno alcuna relazione tra loro, forse per la diversità dell'origine che hanno avuta. Mentre una margherita simboleggia il candore e l'innocenza, esprime anche il motto "ci penserò": e perchè? La spiegazione si trova negli officiali e sdolcinati usi di amore del medio evo. Allora non era raro il caso che più cavalieri reclamassero i colori di una dama, offrendole in cambio, il braccio, il cuore, la mente, e che la dama si trovasse assai imbarazzata nella scelta. In un caso simile essa, invece di dare una risposta decisiva, e per guadagnare tempo, cingevasi la fronte con una corona di margherite e presentavasi adornata ai supplichevoli cavalieri, quasi dicendo loro: ci penserò!"
Rosa canina
Il significato attribuito al fiore è duplice: delicatezza e piacere ma nello stesso tempo anche sofferenza e dolore fisico e questo perchè sin dall'antichità è stata considerata un fiore dalla doppia valenza; da un lato, infatti, la Rosa Canina si caratterizza per la bellezza e la soavità del profumo dei propri boccioli, dall'altro per il tronco ed i rami pieni di spine, piccole e appuntite, che rappresentano un ostacolo per chiunque si avvicini e desideri cogliere una rosa. La Rosa Canina è una varietà di rosa selvatica, che può crescere spontaneamente nei boschi e nei dirupi. Di questo fiore sono note le proprietà calmanti e rilassanti associate agli infusi ed estratti ricavati con i petali del fiore.
Girasole
Fatuità, vanità, falsa ricchezza, amore infelice. Ha le foglie a forma di cuore e da grosse infiorescenze di colore giallo dai cui semi si estrae un olio commestibile. Detta anche elianto e eliotropio. E' un fiore che ha origine antiche: nell'America settentrionale sono stati trovati resti di questo fiore che risalgono a tremila anni prima di Cristo. Gli Indiani d'America lo consideravano una pianta sacra in quanto consentiva all'uomo di farne molteplici usi. In Perù è l'emblema del Dio Sole.
Primula
Questo fiore assume il significato di amicizia, fiducia, speranza. Ha fiori gialli, rosa o violacei solitari o riuniti in ombrelli, con foglie basali disposte a rosetta. La primula è uno dei primi fiori che sboccia appena il clima inizia ad intiepidirsi, anche nei paesi più freddi; proprio per questo essa è da sempre considerata il simbolo della primavera e della speranza di rinnovamento. Rilevanti sono inoltre anche le sue proprietà medicinali: infusi a base dei suoi petali e rizomi essiccati sono un efficace rimedio contro emicranie ed infiammazioni delle vie respiratorie.
Giacinto
I significati attribuiti al fiore sono diversi e variano a seconda della colorazione; per esempio il giacinto rosso è simbolo di dolore, quello blu di coerenza. In generale, comunque, il giacinto rappresenta il gioco e il divertimento. L'etimologia del termine (la radice giak in greco significa rosso cupo) avvalora l'ipotesi secondo la quale in origine il Giacinto era, probabilmente, di colore rosso. Questo fiore è stato caro a molti poeti antichi, tra i quali Plinio, Virgilio e Teocrito, che spesso hanno citato il fiore nei propri versi. In Italia il bulbo del giacinto giunse per la prima volta alla fine del 1500 dall'Asia Occidentale. Preziosa è la sua essenza, con la quale, da sempre, si ricava un profumo delizioso e molto ricercato.
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