Oggi Papa Francesco ha nominato il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
"Comunione e missione sono le parole che sento nel cuore. Cercherò di fare del mio meglio, restiamo uniti nella sinodalità". E' quanto ha detto il card. Zuppi secondo quando riporta il Sir.Maria Zuppi a Presidente della CEI è davvero una scelta rivoluzionaria, l’ennesima di Papa Francesco.
Prete di strada - come è rimasto sempre, anche una volta diventato Cardinale - assiduo promotore della Comunità di Sant’Egidio, ha dedicato la sua intera vita ai bambini svantaggiati, ai migranti, ai senza fissa dimora, ai disabili, ai tossicodipendenti, ai carcerati, agli ultimi, agli emarginati.
È stato figura di spicco e mediatore nel processo che, nel 1992, ha portato alla pace in Mozambico, che pose fine a oltre 15 anni di guerra civile.
È stato simbolo della cooperazione in Africa.
Nel 2015, quando divenne arcivescovo di Bologna, scelse di andare a vivere in un dormitorio per preti in pensione, in una umile stanza con un letto, un comò e uno scrittoio uguale a quella di tutti gli altri.
Tre anni fa, nel pieno dell’ipnosi sovranista, se ne uscì con parole manifesto sull’immigrazione e sull’accoglienza:
“L'accoglienza non è un incubo da evitare, è il modo in cui la società cresce, ringiovanisce, matura. Siamo di fronte al rischio di non commuoversi più per la condizione di chi non ha nulla o è in pericolo".
È questa figura qui, questo prete progressista, quest’uomo straordinario, che Bergoglio ha appena scelto per guidare i vescovi italiani. E, a prescindere dalla fede (o meno) di ognuno, è una grande notizia per questo Paese.
Ho avuto l'onore e il piacere di conoscerlo personalmente non più tardi di una settimana fa, durante la visita Pastorale tenutasi nel nostro paese. Una persona di una intelligenza eccelsa pari alla sua umiltà, disponibile con tutti, ma davvero tutti, riesce a metterti a tuo agio come se fosse una chiacchierata tra vecchi amici. Sono uscita da questa esperienza entusiasta e arricchita come non avrei mai creduto.
Quattro giorni trascorsi insieme, piacevolissimi, dal mattino presto, sempre in anticipo agli appuntamenti, fino a sera tardi, con una energia inesauribile.
Riporto qualche foto della visita.
Lodi mattutine a Lovoleto con l'immancabile colazione insieme
Vespri a Quarto, dove si è trasformato in "cameriere "
Rosario in piazza a Cadriano
la biciclettata con i bambini
Congratulazioni "Don Matteo", i migliori auguri di buon proseguimento e infinite grazie per quanto fa, ha fatto e sicuramente farà! Pregheremo per Lei.