martedì 28 gennaio 2014

Città di Castello


Durante le vacanze natalizie ho accompagnato mia figlia ad un torneo a Città di Castello (Pg). Una città molto carina, piccolina ma graziosa. Riporto un poco di storia.
Sin dai tempi remoti, luogo fertile e ideale per insediamenti stabili e coltivazioni, l’Alta Valle del Tevere, di cui Città di Castello è il capoluogo, ha legato le sue fortune al suo fiume.
La presenza dell’uomo è nota sin dal paleolitico medio inferiore: il ritrovamento di palafitte e fondi di capanne sotto l’attuale chiesa di San Francesco ha condotto all’ipotesi di un primitivo insediamento palafitticolo nella zona, da cui prese forma la città.
Dal neolitico in avanti l’insediamento nel territorio si fa sempre più sistematico e organizzato, forse più che sulla pianura, sui colli circostanti e lungo le vallate interne formate dagli affluenti del Tevere.
Tra la fine dell’età del bronzo e gl’inizi di quella del ferro avvengono profondi cambiamenti e nella vallata si stanziano gli Etruschi a destra del Tevere e gli Umbri alla sinistra, anche se il fiume rappresenta, oltre che confine, anche punto d’incontro specie in funzione di difesa contro Roma.
E' l'antica Tiferno, centro umbro dell'Alta Valle del Tevere che, dopo la conquista romana alla fine del I° secolo a. C. divenne con il nome Tifernum Tiberinum un fiorente e ricco municipio, abbellito con edifici pubblici e templi dal potente patrono Plinio il giovane. I goti di Totila la distrussero ma il vescovo Florido la ricostruì e la fortificò. Durante il dominio longobardo la città assunse il nome di Castrum Felicitatis, mentre nel periodo dei Comuni divenne Civitatis Castelli, da cui deriva l'attuale Città di Castello. Fu libero comune di parte Guelfa, molto potente, che estese il suo dominio sui territori confinanti fino al di là dell'Appennino.
I due splendidi palazzi dei Priori e del Podestà, costruiti dall'architetto Angelo da Orvieto, sono la testimonianza di questo periodo. Verso la fine del '400 diverse famiglia si contesero il predominio, ma su tutte prevalse quella dei Vitelli. Ed è proprio nel Rinascimento che la città conobbe il massimo splendore quando pittori, artisti, architetti di gran nome furono chiamati ad abbellirla, primo tra tutti Raffaello che ancor giovanissimo dipinse fra il 1499 e il 1504 opere famosissime delle quali solo una è rimasta nella città.
Oltre questo grande patrimonio artistico Città di Castello conserva e custodisce entro le mura, fra palazzi e torri, l'anima di un artigiano che testimonia della creatività e della laboriosità della sua gente: abili tessitrici, ceramisti, stampatori, falegnami tramandando saperi e tradizioni che rimangono vivi nel tempo dando alla città una dimensione umana.
CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE


La chiesa di Santa Maria Maggiore è stata edificata tra la fine del ‘400 e l’inizio del ’500 sul luogo ove sorgeva una piccola chiesa duecentesca. Elegante struttura di stile tardo-gotico con motivi rinascimentali, la chiesa è testimonianza dell’architettura dell’era dei Vitelli. Fu voluta da Niccolò Vitelli per celebrare la vittoria sui papalini Giustini. Interno a tre navate sostenute nelle volte a costoloni a sesto acuto.



CORSO VITTORIO EMANUELE
È il principale corso della città, ritrovo consueto del passeggio serale, connotato da antichi palazzi, quasi tutti con belle facciate: tra le tante insigni architetture da citare almeno Palazzo Facchinetti, con balcone di ferro battuto sopra portale barocco, il cinquecentesco Palazzo Lignani Marchesani, Palazzo Tommassini Mattiucci, aderente agl’ ideali estetici settecenteschi anche nella corte interna, il rinascimentale cortile Scarafoni.



TORRE CIVICA
Di suggestivo aspetto prismatico (sec. XIII), la Torre civica conserva murati alcuni stemmi di pietra e la traccia dell’affresco che i Priori commissionarono a Luca Signorelli nel 1474. Simbolo del potere comunale (fu anche adibita a carcere) la Torre è nota come “Torre del Vescovo”, (più volte riedificato sino all’attuale forma settecentesca).










CAMPANILE CILINDRICO
Di struttura rarissima (soli altri riscontri noti quelli ravennati), collocato staccato dalla Cattedrale, romanico nella parte inferiore(piccoli conci in pietra), gotico nella parte superiore con doppio ordine di grandi aperture sino al coronamento conico che ne sottolinea la straordinaria peculiarità.


PIAZZA MATTEOTTI

Piazza Matteotti è il “centro del centro” della città. Vi si affacciano emergenze architettoniche degne di nota quali Palazzo del Podestà, Palazzo Bondi-Mancini (un tempo sede di una straordinaria galleria privata ricca di opere del Signorelli oggi a Filadelfia e a Londra), Palazzo Vitelli-Bufalini (signorile e severo, un tempo ricco di una collezione pregiatissima con Poussin, Rubens, Van Dick), Palazzo Cappelletti (tardo rinascimentale), Palazzo Bufalini (facciata laterale), Palazzo del Podestà (facciata neoclassica).



PALAZZO DEL PODESTA'

Opera di Angelo da Orvieto, completamente in pietra come il coevo Palazzo Comunale, conserva integra una sola facciata quella verso Corso Cavour, ornata da nove volte ogivali aperte a sesto acuto con lunette arricchite di stemmi e fregi in pietra al piano terreno e da una serie di stupende bifore al piano nobile; un arco più ampio segna il voltone d’ingresso al Palazzo e comunica con il loggiato seicentesco che si apre sulla gradevole Piazza Fanti. La facciata del Podestà che dà su Piazza Matteotti, di impianto neoclassico, fu terminata da Nicola Barbioni nel 1687. Caratteristico, oltre al doppio orologio delle ore e dei minuti, il quadrante della Rosa dei Venti, raffigurazione assai rara.


Una bussola è una figura che indica i punti cardinali: nord , sud , est , ovest e direzioni intermedie, fino a 32 direzioni.
Iniziali italiane la rosa dei venti mediterranei indicano gli  otto venti.
T - (tramontana . nome dato ai venti verso il Golfo del Leone, vento del nord)
G -greco (è un vento mediterraneo nord-est)
L - Levante (a est vento morbido e umido nel Mar Mediterraneo)
S - scirocco (vento del Sahara violento, molto secco e molto caldo nel AFN e sud del Mediterraneo)
S - mare (vento sud-est è caldo e umido, dal Mediterraneo )
L - Libeccio (vento forte in tutte le stagioni del Sud-Ovest)
P - Ponente (vento da ovest nel pomeriggio.)
M - maestrale (vento forte, turbolento, freddo e secco settore settentrionale, in Francia e nel Mediterraneo)


 altre immagini :




































domenica 26 gennaio 2014

San Paolo converte, al via le calende!

Ieri bellissima giornata, sereno splendido, quindi San Paolo ha convertito le calende si avverano. Ecco le previsioni del tempo per quest'anno (che si prospetta moolto caldo visto le temperature di gennaio...:()

                Prima quindicina           Seconda quindicina
Gennaio:    sereno                          brutto
Febbraio:   brutto tutto il mese
Marzo:      brutto                           bello
Aprile:       brutto                           bello
Maggio:     brutto tutto il mese
Giugno:     bello                             brutto
Luglio:       bello e caldo                 nuvolo
Agosto:      bello                            nebbia (umido?)
Settembre: bello                            bello (come sopra)
Ottobre:     bello                             brutto
Novembre: nuvolo e umido             brutto
Dicembre:  bello                             brutto

questo con il mio metodo. Con quello della nonna di un amico di mia figlia viene (lo sto verificando ora..)

gennaio: sereno
febbraio: brutto
marzo: brutto
aprile: brutto
maggio: brutto
giugno: così così
luglio: variabile
agosto: variabile
settembre: bello
ottobre: bello
novembre: brutto
dicembre: variabile

ora non ci resta che aspettare e verificare...

giovedì 23 gennaio 2014

Pop corn dolci

Per una pizzata che fatto mia figlia con i suoi amici, avevamo preparato questi popcorn dolci come segnaposti, essendo vicino alla befana. Lo so che i sacchettini sono da zuccherini per nozze, ma si sa, la befana è povera, fa con quel che ha :-). A mia figlia sono piaciuti di più quelli caramellati, ma le ho promesso che la prossima volta che faremo quelli rosa, anzichè utilizzare il colorante, useremo l'alchermes che oltre a conferire il colore regala pure un sapore squisito.
Veloci e facili da fare, possono essere graditi o meno (personalmente li preferisco in versione salata, però capisco che a dei ragazzi giovani possano piacere anche così :-) ), sicuramente un'idea simpatica e originale.

Pop corn rosa

Ingredienti

2 cup zucchero
2/3 cup latte
1/4 cucchiaino (tè) di sale
1 cucchiaino vaniglia
2-3 gocce colorante rosso
6 cup popcorn

Scaldare lo zucchero con il latte, aggiungere il sale. Portare a 110° C per 3 minuti, togliere dal fuoco . Aggiungere 1 cucchiaino vaniglia e 2-3 gocce di colorante alimentare rosso, quindi versarci sopra i popcorn,mettere in forno ad asciugare 15 minuti a 120 °.

Popcorn caramellati

Ingredienti

 4 cucchiai burro
1/2 cucchiaino di zucchero di canna
2 cucchiai sciroppo d'acero 
1/4 cucchiaino sale
1/4 cucchiaino vaniglia
1/8 cucchiaino bicarbonato di sodio

Fate sciogliere il burro , aggiungere lo zucchero di canna e lo sciroppo. Aggiungere il sale e la vaniglia. Portare ad ebollizione per due minuti, togliere dal fuoco ed aggiungere il bicarbonato.
Versarsi sopra i popcorn e mettere in forno a 120 gradi per  15 minuti.

mercoledì 22 gennaio 2014

Dolce soffice di zucchine

Questo dolce non l'ho fatto io, a me è toccato solo l'onere di mangiarlo :-), l'onere perchè era davvero buono e soffice per cui non mi sono limitata ad una fetta e diciamo che non sarebbe stato il caso...In genere non amo troppo le ciambelle ma questa era speciale, tanto che l'ha mangiata pure mio marito sapendo che all'interno c'erano le zucchine e chi lo conosce sa quanto allergico sia alle verdure :-).Devo proprio dire brava Tiziana (la mia amica), hai fatto proprio un bell'esperimento!

Dolce soffice alle zucchine

Ingredienti

300 gr zucchine grattugiate
250 gr farina 00
200 ml olio di semi
250 gr zucchero
una bustina vanillina
un pizzico sale
3 uova medie
100 gr nocciole tritate
1 bustina lievito in polvere
burro per ungere lo stampo

Lavare e spuntare le zucchine quindi grattugiarle e metterle in un colino in modo che coli l'acqua di vegetazione. Montare le uova con lo zucchero finchè non si otterrà una crema liscia ed omogenea. Tenerla da parte. In un'altra ciotolina setacciare la farina, aggiungere le nocciole tritate, il lievito e un pizzico di sale. Aggiungere le polveri alle uova montate, mescolare poi aggiungere l'olio sempre mescolando, alla fine unire la vaniglia.
Versare anche le zucchine scolate e mescolare bene. Ungere uno stampo da plumcake, infarinarlo bene e versarvi il composto livellandolo con una spatola od un dorso di un cucchiaio. Infornare a 180 gradi in forno caldo per circa 50 minuti. Fare la prova stecchino. Farlo raffreddare quindi sfornarlo. Preparare una glassa all'acqua composta da 120 gr di zucchero a velo e due cucchiai di acqua bollente, aggiungendone uno alla volta in modo sciogliere lo zucchero. Decorare prima di servire. 



ora godetevi il vostro dolce...

domenica 19 gennaio 2014

Sant'Antonio


Anche quest'anno abbiamo celebrato il Santo adorato nelle nostre campagne, ovvero Sant'Antonio. Si è tenuta la messa e al termine della funzione sono stati benedetti i panini tradizionali poi distribuiti. Purtroppo quest'anni non ne ho fatti molti, sono bastati ma di misura; ho questo brutto vizio di non scrivere mai le quantità che faccio così mi ricordavo di averne fatti un chilo e mezzo di farina l'anno scorso ma evidentemente erano di più.Cercherò di rimediare il prossimo anno.
Alcuni momenti della cerimonia:





Che Sant'Antonio Abate protegga tutti gli animali e come dice il Don, a due e quattro zampe e "S. Antonio benedica tutte le bestie, di II, III, IV e V elementare".

venerdì 17 gennaio 2014

Sant'Antonio Abate

Oggi Sant'Antonio protettore degli animali, santo caro alle persone che lavorano la terra e hanno animali. Proprio questa mattina, venendo al lavoro, ho sentito una signora della nostra zona che, in radio, raccontava che quando era giovane lei, la notte tra il 16 e il 17 gennaio, le ragazze in età di marito, ponevano fuori dalla finestra una ciotola contenente acqua e se nella notte avesse gelato, la mattina avrebbero trovato la sagoma dello strumento di lavoro del futuro marito, indirizzando, se così si può dire, a capire chi avrebbero sposato. A me fa sorridere questa cosa, però è davvero carino pensare con che animo le giovani avrebbero guardato la mattina questo ghiaccio. Sono davvero belle tradizioni che è un peccato che vengano dimenticate. 

lunedì 13 gennaio 2014

Arrosto di vitello farcito

Questo vitello me l'ha consigliato una mamma di una amica di pallavolo di mia figlia, niente di sorprendente però davvero buono, facile e veloce.

Arrosto di vitello farcito

Ingredienti

noce di vitello aperta
prosciutto cotto
noci (io ho messo pistacchi)
prezzemolo
formaggio tipo fontina
burro
olio 
poco latte
sale

Prendere la carne e stenderla, farcirla con gli ingredienti scelti.


arrotolarlo e legarlo

Prendere un tegame che lo contenga di misura e mettere un poco di burro e un filo di olio, soffriggerlo rigirandolo completamente avendo cura di non forare la carne, versare latte e portarlo a cottura a fiamma bassa. Tagliarlo quando si è raffreddato. Servire caldo.

domenica 12 gennaio 2014

Panini di capodanno

L'altro giorno, intanto che risistemavo la libreria, mi è capitato in mano un libricino che acquistai anni e anni fa in Alto Adige, intitolato il Pane. L'ho sfogliato e ho notato questi panini di Capodanno e ieri ho deciso di farli, anche se ormai l'anno è già iniziato da un po'...buoni. I miei due giudici personali hanno detto che sono un po' vuoti, infatti hanno pensato bene di farcirli con la crema di nocciole, a me piacciono anche così. Sono appena dolci, soffici, si mangiano benissimo per colazione poi qualcuno li preferisce farciti...perchè no? :-)
Ho pensato anche che prossimamente, quando li rifarò, perchè li rifarò, di farcirli con la siringa tipo bomboloni, deve essere un esperimento con il suo perchè..:-)
Io ho modificato, da quanto riportato sul libercolo, solo il tempo di lievitazione, portandolo da 20 minuti come indicato a 3 ore per la prima lievitazione e a due ore per la seconda, in quanto ero fuori casa per cui non ho potuto cuocerli prima. Poi indicava di inserirli in uno stampo rotondo, io non l'avevo per cui ho formato i panini manualmente.  Per il resto mi sono attenuta fedelmente a quanto scritto.

Panini di capodanno

Ingredienti

500 gr farina frumento
30 gr lievito (25 usati)
60 gr zucchero
1/4 l latte tiepido
60 gr burro
1 uovo
scorza di limone
1 cucchiaino di sale
1 uovo per spennellare
sesamo

Imburrare e infarinare 35 stampini rotondi. Versare la farina in una scodella e formare al centro la fontana. Sbriciolare il lievito in una ciotolina, diluirlo con poco latte cui si aggiungerà lo zucchero e versarlo mescolando nell'incavo. Coprire la scodella, porla in un luogo caldo e lasciare gonfiare il lievito per 10 minuti.. Aggiungere quindi il latte restante, il burro fuso, l'uovo, la scorza grattugiata del limone e il sale. Sbattere la pasta fino a quando si formeranno delle bollicine, coprirla e lasciarla lievitare in luogo caldo per 20 minuti.Sulla spianatoia infarinata dividere la pasta in 35 pezzi, formare dei panini rotondi e disporli negli stampini. Spennellarli con l'uovo, cospargerli con pochi semi di sesamo e farli lievitare per 10 minuti. Cuocerli in forno preriscaldato a 180 gradi.

giovedì 9 gennaio 2014

Stella di mousse alla fragola

Tempo fa avevo visto su Raidue in detto fatto una proposta di utilizzare il panettone facendolo caramellare poi loro avevano creato una palla di cioccolato da appoggiare sopra. Io l'ho rivisitata pensando ad una mousse da servire per l'ultima sera dell'anno. Facendo una ricerca mi sono imbattuta su questa di Montersino. Buona, ma per i miei gusti troppa gelatina. La prossima volta dimezzerò la dose, per me viene bene ugualmente. Poi io ho seguito le indicazioni date in trasmissione ho caramellato il panettone, però deve essere squisito anche morbido, quindi lascio a voi la scelta di come lo preferite.

Stella di mousse di fragole su panettone caramellato

Ingredienti

un panettone

meringa all'italiana:

80 gr albume
150 gr zucchero
30 gr acqua

per la mousse

250 gr purea di fragole 
(io ho fatto una coulisse)
10 gr colla di pesce
250 gr panna montata
tutta la meringa preparata

Mettere sul fuoco in un pentolino l'acqua e 120 gr di zucchero  (in questo ordine, mai invertire, rischia di bruciarsi) . Cuocere finchè non raggiunge 121 gradi. Non rimescolare durante la cottura.
Nel frattempo montare l'albume con 30 gr zucchero, quando lo sciroppo raggiunge la temperatura versare a filo continuando a montare per almeno 3 minuti. La meringa è pronta.
Ammollare la gelatina in acqua fredda. Mettere le fragole in una pentola con un cucchiaio di zucchero e fare cuocere per qualche minuto finchè inziano a disfarsi. Strizzare la gelatina e metterla nel tegame delle fragole con il fuoco già spento. Rimescolare finchè non si disfa. Passarle nel frullatore. Montare bene la panna e aggiungere le fragole. Incorporare a mano la meringa alla panna e mettere in una teglia con carta forno sotto e porre in freezer. Dopo circa due ore ritagliare le stelline e lasciarle in freezer fino a pochi minuti prima di servire. 
Prendere il panettone, ricavare dei cerchi con un coppa pasta. Cospargere di zucchero e passare qualche minuto in forno caldo, attenzione perchè annerisce in fretta. Conservarlo fino al servizio in tavola. Montare il piatto, decorare a piacere e servire.

lunedì 6 gennaio 2014

Buona Epifania!


Anche quest'anno a Viadagola è arrivata la Befana e anche puntualissima!! Il Don aveva appena finito di darci la benedizione quando si è sentito bussare forte al portone...che tempismo!! proprio in gamba questa donna!! :-) Certo lo stupore dei bambini si rinnova ogni anno. Che bello guardare la luce dei loro occhi...e basta così "poco" per farli felici! Poi quest'anno la Befana è stata generosa anche con i bambini diversamente giovani mandando tutti a casa contenti! Felice Epifania a tutti!!