tag:blogger.com,1999:blog-91661525221203521902024-03-06T04:11:04.129+01:00L'arzdouréinaL'arzdoura, nelle campagne bolognesi, era colei che si occupava di tutta la famiglia nelle faccende di casa. L'ho sempre vista come "l'angelo del focolare domestico", una figura piena di dolcezza e amore sempre disponibile agli altri.
Io, come lei, ravvivo la mia tavola con le mie preparazioni, coloro le mie giornate dedicandomi alla mia famiglia e ai miei passatempi, il tutto nell'atmosfera affettuosa del mio focolare.T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.comBlogger969125tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-78638582262742649142024-02-14T16:06:00.008+01:002024-02-15T09:53:13.347+01:00Mercoledì delle ceneri - giorno di San Grugnone<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7nz7EIelKgBoDbsMojeh1LNHqIKJIe8M1AVQe5gI86_24LpU5U9p37ebg40iohxM4LCoa8A098aqABsbQM9UuBjJvSsD9avsWDULyWjHgeVDV8ZX7o2IGII-BENZ7mDFKy2NV66Y5rM5SXjY0ZlKxiBNvcp7VF5kQLU1rTlz4qjdurgZKwek-Ta8DtguT/s1018/titolo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1018" data-original-width="829" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7nz7EIelKgBoDbsMojeh1LNHqIKJIe8M1AVQe5gI86_24LpU5U9p37ebg40iohxM4LCoa8A098aqABsbQM9UuBjJvSsD9avsWDULyWjHgeVDV8ZX7o2IGII-BENZ7mDFKy2NV66Y5rM5SXjY0ZlKxiBNvcp7VF5kQLU1rTlz4qjdurgZKwek-Ta8DtguT/s320/titolo.jpg" width="261" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Unisco il sacro al profano :-). Oggi mercoledì delle ceneri, inizio del periodo di Quaresima. E parlando proprio stamattina con mia mamma, mi ricordava che un tempo, quando era giovane lei, veniva chiamato al dè ed San Grugnon, tradotto dal bolognese il giorno di San Grugnone, chiamato così perchè la gente metteva su il "muso", in quanto da oggi tutti i locali da ballo e i cinema venivano chiusi fino a Pasqua, quindi non si poteva andare a divertirsi, a fare festa e la gente, appunto, diventava triste. <div>Mercoledì delle ceneri, primo giorno di Quaresima, una volta era molto sentito, non tanto per il digiuno , in quanto i pranzi nelle case dei contadini non erano tanto abbondanti quanto oggi, quanto per le preghiere, giaculatorie e recita del rosario che si teneva la sera prima di cena, ove spesso partecipava l'intera famiglia, sotto la vigilanza delle nonne. Di consuetudine, le ceneri si ricavano dai rami di ulivo benedetti nella domenica delle Palme dell'anno precedente bruciati,e vengono messe sul capo dei fedeli a forma di croce quale segno di penitenza e per ricordare la caducità della vita terrena.</div><div>Dal sito del carnevale di san Grugnone.</div><div><div>«A mezzanotte del martedì grasso, ultimo giorno della baldoria, suonava “la lòva” – usanza dei tempi in cui comandava il Papa – campana malinconica, che annunziava la fine del carnevale e il principio della quaresima. Il giorno dopo, il mercoledì delle Ceneri, si chiamava “e’ dè d’ Sén Grugnõn“, il giorno di San Grugnone (da grugno, grinta, smorfia di disgusto e di amarezza), poiché la gente, che si era abbandonata alla pazza gioia durante il carnevale, metteva poi su il grugno, pensando alla noia e alle rinunce doverose imposte dalla quaresima».</div><div>Francesco Balilla PratellaLa storia del reame del Boyste’land</div><div>Il Carnevale di San Grugnone, più o meno nella forma attuale, comincia a celebrarsi a Conselice a partire dal 1920, dopo un esordio estemporaneo l’anno precedente. Da subito nasce lo Stato del Boysteland con tanto di Re, il Pangiagleba, i ministri come il Causidico Racia, i nobili, i generali e i sottosegretari, con nomi che provenivano dai nomignoli di allora e di cui ancora oggi ve n’è traccia.</div><div><br /></div><div>Originariamente il carnevale conselicese iniziava alle ore 13 del primo giorno di quaresima, quando il Re coi suoi ministri, cortigiani ed uno stuolo di popolani prendevano le mosse per una visita alle colonie, le frazioni di Conselice. Si conta che fossero già oltre una cinquantina a formare una carovana costituita da qualche biroccio, un paio di calessi e diverse persone che seguivano in bicicletta e a piedi. Erano del tutto assenti i carri allegorici ed il Gruppo principale si manteneva con una divisa ed un cappello a larga tesa che ricordavano quelli delle giubbe rosse canadesi.</div><div>La carovana del Regno del Boystenland, accompagnata da un orchestrina di 7/8 elementi denominata Concertino dal Pèp Róti, abbandonava la piazza di Conselice da via Cavallotti e proseguiva alla volta di San Patrizio, lungo la via Selice Vecchia, poi dopo le prime tappe, i banchetti di vino e di dolciumi offerti dai generosi “sudditi” , proseguiva lungo il canale dei Molini, intercettando via Merlo.</div><div>A quel punto si lasciava alle spalle i paesi per immergersi nella campagna, in una sorta di perle di una collana fatta dai banchetti dei contadini che senza guardare per il sottile facevano a gara nel gioco dell’ospitalità. Ad ogni tavola imbandita ci si inumidiva la bocca di buon vino e si lasciava un motto, una citazione, una battuta salace o una invettiva a secondo di come girava in quel momento la storia. Ed il ritorno da Borgo Serraglio, Chiesanuova si faceva leggero per come si era carichi di vino e sgombri di pensieri.</div><div><br /></div><div>Il Carnevale di San Grugnone, organizzato dal Comitato Carnevale di San Grugnone (info: 335 476975), si svolge tutti gli anni il primo giorno di quaresima e la seconda domenica di Quaresima.</div></div><div><br /></div>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-31247964841938229392024-02-04T17:06:00.005+01:002024-02-04T17:06:59.945+01:00Knodel -Canederli<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc3gCbesAqGrwwZ8PJUG5A2I3xhG_TELjJj0h-lUxwO5dDUUvbHN7xURm6VV2TE1EN7QEMPm31_-nGF1ThrjdMX8uEusx7WJdZ7XTHx8RuCTfR4gtbVAg1jXkO8un58q6XD2X1sUw02I52ILPj4EpaJNHTue92txg8w4lyQmk8U6sn8_m1clXjrhTparhz/s437/qwe.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="298" data-original-width="437" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc3gCbesAqGrwwZ8PJUG5A2I3xhG_TELjJj0h-lUxwO5dDUUvbHN7xURm6VV2TE1EN7QEMPm31_-nGF1ThrjdMX8uEusx7WJdZ7XTHx8RuCTfR4gtbVAg1jXkO8un58q6XD2X1sUw02I52ILPj4EpaJNHTue92txg8w4lyQmk8U6sn8_m1clXjrhTparhz/s320/qwe.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Complice il bel tempo e il mancato freddo di quest'anno, mi era venuta voglia di montagna. Non potendo recarmi, ho deciso di fare i canederli. Chiudendo gli occhi intanto che li assaporavo, ero davvero trasportata là. Buoni buoni, sembravano gli originali. Non so se riuscirò più a rifarli uguali, ma mi sono proprio venuti bene. <p></p><p style="text-align: center;"><b><i><u>Canederli</u></i></b></p><p style="text-align: center;"><i>ingredienti</i></p><div style="text-align: center;"><i>500 gr di pane raffermo tipo spaccatina montanara</i></div><div style="text-align: center;"><i>300 gr speck</i></div><div style="text-align: center;"><i>100 gr cipolla</i></div><div style="text-align: center;"><i>500 ml latte</i></div><div style="text-align: center;"><i>4 uova</i></div><div style="text-align: center;"><i>20 gr burro</i></div><div style="text-align: center;"><i>prezzemolo</i></div><div style="text-align: center;"><i>spezie</i></div><div style="text-align: center;"><i>pepe</i></div><div style="text-align: center;"><i>un pizzico di sale (poco poco)</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: left;">Rosolare lo speck nel burro, intanto fare dei dadini con il pane e versarvi sopra tutti gli altri ingredienti, aggiungere lo speck, amalgamare bene. Formare i canederli. Cuocerli in brodo per 15-20 minuti. Io li ho serviti con un po' di burro e formaggio grattugiato.</div><p style="text-align: center;"><i><br /></i></p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-56515821227024300002024-01-30T07:17:00.001+01:002024-01-30T07:17:00.137+01:00Penne alla vodka<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyG03LkiS7GW5AfL9szkgUvoEXI6qefldbZB2g7h9aK782XVd_N7Kr0bWh1FfxB1H8rY8LopgngIbNXtykTiYW2-jTWZIOLtIGkQ-Y9NfOQglWJV9wVzqMZpESOeoSZRqdyNECKxQSJkM-m77XsqytFdJGK5WJVGXii5L9zKpCe8DhggEs49fEqoAC5e5A/s2040/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2040" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyG03LkiS7GW5AfL9szkgUvoEXI6qefldbZB2g7h9aK782XVd_N7Kr0bWh1FfxB1H8rY8LopgngIbNXtykTiYW2-jTWZIOLtIGkQ-Y9NfOQglWJV9wVzqMZpESOeoSZRqdyNECKxQSJkM-m77XsqytFdJGK5WJVGXii5L9zKpCe8DhggEs49fEqoAC5e5A/s320/1.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></div></div>Nostalgia! sfogliando un mio quaderno di ricette, ho ritrovato questa di Suor Germana, tipica dei mitici anni '80, quando era un must in quel periodo. Ho voluto riproporli anche ai ragazzi moderni :-), sicuramente non denunciavano la loro età, sono piaciuti tantissimo. Suor Germana era una suora che elergiva consigli e ricette di cucina, mi ricordo che feci la raccolta delle sue dispense in edicola, che conservo ancora in un raccoglitore. Erano semplici, funzionali, economiche e non si sbagliava mai. Era un precursore dei tempi, ancora non esistevano tutti questi programmi di cucina e nemmeno tanti "chef" che si dimenano nel ricercare ricette complicate e scenografiche a discapito del gusto. Pertanto...viva gli anni '80! :-)<p></p><p><br /></p><p style="text-align: center;"><b><i><u>Penne alla vodka</u></i></b></p><p style="text-align: center;"><i>Ingredienti</i></p><p style="text-align: center;"><i>x 4 persone</i></p><div style="text-align: center;"><i>350 gr pasta corta tipo penne</i></div><div style="text-align: center;"><i>100 gr pancetta affumicata</i></div><div style="text-align: center;"><i>250 gr pomodori pelati</i></div><div style="text-align: center;"><i>4 bicchierini di vodka</i></div><div style="text-align: center;"><i>150 gr panna liquidaTag</i></div><div style="text-align: center;"><i>100 gr parmigiano grattugiato</i></div><div style="text-align: center;"><i>3-4 cucchiai di olio</i></div><div style="text-align: center;"><i>sale</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: left;">Tagliare la pancetta a listarelle e farla rosolare nell'olio, bagnare con 2 bicchieri di vodka e fare evaporare a fuoco vivo. Unire i pelati sminuzzati e abbassare la fiamma. Aggiungere la vodka rimasta e continuare la cottura, alla fine versare nel pentolino la panna e mescolare bene. Controllare se il sugo è giusto di sale. Cuocere le penne, condirle con il sugo e il parmigiano grattugiato.</div><div style="text-align: left;"><i><br /></i></div>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-13737581679377051242024-01-29T07:10:00.001+01:002024-01-29T07:10:00.140+01:00Pasta ai fagiolini di zia Gabriella<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgySn2s719bdYvVeoH0GKLv5oxiAxqC4eEbgidn_WWAIbski1vhN52yCwGPlRbqsk2UcbU4K70MtCbDrBzcumnOGaIcFvI9AQw5I5iyNNtb9ixN6xbeq6ooWZs6OPl3DRkdqZnoOzE21GBBvlNdVO5A01KJdk9OJawr8Hp70pQGBORKQ2TKeqgWvF1AUcaC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1536" data-original-width="2040" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgySn2s719bdYvVeoH0GKLv5oxiAxqC4eEbgidn_WWAIbski1vhN52yCwGPlRbqsk2UcbU4K70MtCbDrBzcumnOGaIcFvI9AQw5I5iyNNtb9ixN6xbeq6ooWZs6OPl3DRkdqZnoOzE21GBBvlNdVO5A01KJdk9OJawr8Hp70pQGBORKQ2TKeqgWvF1AUcaC" width="319" /></a></div>Sempre dal quaderno di zia. La ricetta prevedeva fusilli, non li avevo, ho sostituito il formato, ma il gusto non è cambiato. Davvero, davvero squisita! Sicuramente in estate diventerà il tormentone dei miei pranzi, fresca, saporita, ottima...e nel frattempo mi allenerò anche ora, perchè è davvero buona.<p></p><p style="text-align: center;"><b><i><u>Fusilli e fagiolini</u></i></b></p><p style="text-align: center;"><i>Ingredienti</i></p><div style="text-align: center;"><i>fusilli</i></div><i><div style="text-align: center;"><i>fagiolini</i></div><div style="text-align: center;"><i>pomodori pelati</i></div><div style="text-align: center;"><i>odori</i></div><div style="text-align: center;"><i>parmigiano</i></div></i><p>Tagliare a pezzettini i fagiolini e cuocerli assieme ai fusilli . A parte soffriggere i pomidori pelati e odori a piacere in poco tempo, altrimenti i pomodori diventano un po' amari. Quando la pasta e i fagiolini è cotta condire con il sugo e forma. Servire</p><p><br /></p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-1845985434019846242024-01-28T17:04:00.004+01:002024-01-28T17:04:43.399+01:00Polenta come pizza<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhL_-Q4mStfOsp8dqqJujCJeKzj4Q1hXLqQvwsBdKNmxbilvKWBVvDNNdTNimJPWqspaXfvduP9_h5gg4uvAA4UirzA__VBEUndI_Xj6BZC4UL_2QF4D94duzq55vsNdsTi0kLzgW2b-mD6ET8QO3h9N4DhRMsq-eTqCQILbvV8f33K1TQxU0iQNhG7dAoQ" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1536" data-original-width="2040" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhL_-Q4mStfOsp8dqqJujCJeKzj4Q1hXLqQvwsBdKNmxbilvKWBVvDNNdTNimJPWqspaXfvduP9_h5gg4uvAA4UirzA__VBEUndI_Xj6BZC4UL_2QF4D94duzq55vsNdsTi0kLzgW2b-mD6ET8QO3h9N4DhRMsq-eTqCQILbvV8f33K1TQxU0iQNhG7dAoQ" width="319" /></a></div>Mio cugino Morris mi ha fatto il regalo di portarmi il libro delle ricette di zia Gabriella. Zia Gabriella era una zia che quando mi raccontava dei suo piatti preparati, aveva un entusiasmo e una passione nel farlo, che le brillavano sempre gli occhi. Mi ricordo come fosse oggi, quando mi insegnava come fare le torte di compleanno con il mascarpone, le fragole, la cioccolata...mi sembrava di gustarle intanto che mi parlava. Nel suo quaderno, ho trovato questa, che mi ha incuriosito tantissimo. Ho voluto provarla con della polenta avanzata, non ne è rimasta nemmeno una briciola. Sono quelle ricette del riciclo, probabilmente, di una volta non troppo lontana, che valorizzano gli avanzi. Semplice, facile, gustosissima. Un bellissimo dono Morris!<p></p><p>ah dimenticavo! è una ricetta non ricetta.</p><p style="text-align: center;"><b><i><u>Polenta come pizza</u></i></b></p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;">Tagliare la polenta rimasta metterla in una pirofila ben allungata coprire con pomodoro, mozzarella, funghetti, prosciutto carciofini e un po' di origano poi mettere in forno già caldo per 15 minuti circa</span></div><p></p><p style="text-align: left;"><br /></p><p><br /></p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-23885205101626022024-01-21T16:47:00.002+01:002024-01-28T17:09:31.137+01:00Sant'Antonio!<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjnovk3EK5bFZ9UC0kZCq96sUQFW0G2G1JIZ_wa9dRFIyH8Uq2fN0kqrESaOsSLHIxachOfaka0du88dcmh1Gv36Y11jXuGuf54I9SfADTTIEJNQgsHpi4Z6-DFUubpGXidRRAL-oNuSL4htr4jGtzReBwszTkB46c41tqRpEmeaguYSEHjayzuXbneB7XT" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1536" data-original-width="2040" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjnovk3EK5bFZ9UC0kZCq96sUQFW0G2G1JIZ_wa9dRFIyH8Uq2fN0kqrESaOsSLHIxachOfaka0du88dcmh1Gv36Y11jXuGuf54I9SfADTTIEJNQgsHpi4Z6-DFUubpGXidRRAL-oNuSL4htr4jGtzReBwszTkB46c41tqRpEmeaguYSEHjayzuXbneB7XT=w320-h241" width="320" /></a></div>Come tutti gli anni celebriamo la festività di Sant'Antonio. E' una festa a cui sono particolarmente legata, non ho un motivo particolare, se non che tutti gli anni mio suocero mi raccontava la storiella del fattore incredulo, ma mi sento molto partecipe. C'è stata la tipica benedizione dei panini per i nostri amici animali a quattro e due zampe e anche, perchè no, per i loro padroni. Si è tenuta la sera stessa del 17 gennaio a Viadagola, poi ripresa anche la domenica successiva durante la messa a Lovoleto. Io la trovo una tradizione bellissima, da trasmettere sicuramente anche ai giovani, con la speranza che si tramandi.<p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgYKi_iYbzWEiIJfZwdkgHxB_jHG-ho6abvJlPKvBS_TAJ9WEXM0h6_Qb9iLcAygkHlMkra2pqTOGeRmdYCgUkvgB6lq_vi916-3ZRI3zsp7JxkszmrMWHHghM-7l0AdIc_u4QNYI7N2h6kHBI9xPuEqfR04lQZ6u3ajiEa1RhzJ5xXH_MvLfctomY5vFio" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="2040" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgYKi_iYbzWEiIJfZwdkgHxB_jHG-ho6abvJlPKvBS_TAJ9WEXM0h6_Qb9iLcAygkHlMkra2pqTOGeRmdYCgUkvgB6lq_vi916-3ZRI3zsp7JxkszmrMWHHghM-7l0AdIc_u4QNYI7N2h6kHBI9xPuEqfR04lQZ6u3ajiEa1RhzJ5xXH_MvLfctomY5vFio=w241-h320" width="241" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">i panini</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj0CqFZMuXX3jFmy620FfEiA3K6MLONdRBUZa51Pju2UxxNWF-lSF12Xwt_zaOSmKOJo3MCpw2DUeu1X-SNED_540mihK4Y88wcLxPSGXLagshOMLqrqqEfK4zNX6qHaCNUvadHFrdI4wfwSTuw0ZIyICh-o2sDHZgDLCd4tWv6P2YEJzjWiXYd7Lzt4a_G" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img data-original-height="2040" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj0CqFZMuXX3jFmy620FfEiA3K6MLONdRBUZa51Pju2UxxNWF-lSF12Xwt_zaOSmKOJo3MCpw2DUeu1X-SNED_540mihK4Y88wcLxPSGXLagshOMLqrqqEfK4zNX6qHaCNUvadHFrdI4wfwSTuw0ZIyICh-o2sDHZgDLCd4tWv6P2YEJzjWiXYd7Lzt4a_G=w241-h320" width="241" /></a></div><br /><br /></div><br />Riporto qualche curiosità che ho trovato navigando in internet che mi sono parse carine.<p></p><p>Sant'Antonio e la neve</p><p>In alcune zone d'Italia si è soliti dire che Sant'Antonio sia un mercante della neve: se infatti durante il 17 gennaio splende il sole e fa buon tempo, allora il santo ne starà approfittando per andare al mercato e comprare la neve da spargere sulla Terra nei giorni successivi.</p><p>Sant'Antonio Abate, il santo protettore degli animali domestici</p><p>Oltre alle capacità taumaturgiche contro l'Herpes Zooster, Sant’Antonio è ricordato come santo protettore degli animali domestici. Ogni anno, in occasione della sua festa, il 17 gennaio, è tradizione in molti paesi d'Italia portare a benedire gli animali domestici e gli animali delle stalle. Questa tradizione nacque in epoca medievale e deriva dagli allevamenti di maiali dei monaci Antoniani, i seguaci di Sant’Antonio, destinati a creare preparati medicamentosi e a sfamare i bisognosi. Sant’Antonio divenne così patrono dei maiali prima, e degli animali della stalla e domestici poi.</p><p>Perchè il Santo è spesso rappresentato con lingue di fuoco ai piedi?</p><p>Sant'Antonio Abate non di rado viene rappresentato nell'iconografia cristiana con un maialino ai piedi, oppure con lingue di fuoco. Il santo è infatti considerato il custode del fuoco perchè, secondo una leggenda, egli sarebbe sceso all'inferno per alleviare le sofferenze dei peccatori e liberarne le anime. Il fuoco rappresentato ai piedi del santo è inoltre associato all'Herpes Zooster, meglio noto come il "fuoco di Sant'Antonio", una malattia che causava dolorose piaghe sulla pelle ma che il santo d'Egitto era capace di curare.</p><p>La notte del 17 gennaio gli animali... parlano!</p><p>Secondo le credenze popolari, durante la notte del 17 gennaio gli animali domestici acquisirebbero la facoltà di parola. Ma attenzione! Sentirli parlare non sarebbe di buon auspicio, dunque anticamente contadini ed allevatori solevano tenersi lontani dalle stalle e, in più, farle benedire da un sacerdote.</p><p><br /></p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-91798476852182947462024-01-18T18:39:00.003+01:002024-01-18T18:39:16.616+01:00Torihamu ovvero prosciutto di pollo<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihC1SaDXik9uLLRTLGNZOgLliflN_2WLoXAEGaQWp_XeemAadWa6NuDF-xlNl9tbmfR7dICHPzak19_9181rlrPielalGsW7tPnxhVG0ZiDZqj-Il022aH4mRKr1nk-gQ_TUByUDQ2j6vN4sCEv4GIUDGAj1H4fnTFtvhaXXQ6htZccOI4hUaZLelYIrZ-/s2040/pollo%20cond.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2040" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihC1SaDXik9uLLRTLGNZOgLliflN_2WLoXAEGaQWp_XeemAadWa6NuDF-xlNl9tbmfR7dICHPzak19_9181rlrPielalGsW7tPnxhVG0ZiDZqj-Il022aH4mRKr1nk-gQ_TUByUDQ2j6vN4sCEv4GIUDGAj1H4fnTFtvhaXXQ6htZccOI4hUaZLelYIrZ-/s320/pollo%20cond.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ho visto questa ricetta pubblicata sul facebook nel gruppo di "Quelli del Forum di Cucina Italiana", ricetta di Maria Elena Baroni, mi ha subito incuriosita; non perchè io sia amante dell'affettato di pollo, ma mia figlia lo adora, ne mangerebbe quintali. Ho voluto provare, in casa non avevo un petto di pollo, bensì una metà, ma ho voluto tentare ugualmente. Davvero squisito e nulla a cui invidiare a quelli pronti in salumeria. Bello, buono, si cucina da solo. Ottimo anche per una cena in piedi.</div><div style="text-align: right;"> </div><div style="text-align: center;"><b><i><u>Torihamu Ovvero prosciutto di pollo</u></i></b></div><div style="text-align: center;"><b><i><u><br /></u></i></b></div><div style="text-align: center;"><i><b>Ingredienti</b></i></div><p></p><p></p><div style="text-align: center;"><i>1 petto di pollo sul mezzo chilo</i></div><div style="text-align: center;"><i>2 cucchiai di miele (millefiori o acacia) o 3 cucchiai di zucchero di canna o normale</i></div><div style="text-align: center;"><i>2 cucchiaini di sale pepe nero ed erbe aromatiche secche o fresche a vs piacimento (rosmarino, salvia, maggiorana, timo, dragoncello etc....)</i></div><div style="text-align: center;"><br /></div>Attrezzatura: 1 sacchetto di plastica per la marinatura e 1 sacchetto SPECIALE PER COTTURE (mi raccomando cercate i sacchetti appositi, io ho preso quelli della Cuki che resistono fino a 220°)<br /><br />Pulite bene la carne togliendo tutti i nervetti, gli ossicini e le parti grasse.. Nel sacchetto x la marinatura (quelli comuni che si usano nel congelatore) mettere il miele e il sale, passarlo tra le mani in modo da amalgamare bene i due ingredienti.<br />Dividere il petto in 2 (sarà inevitabile per pulirlo bene e sopratutto per togliere l'ossicino centrale) e metterlo nel sacchetto col miele. Massaggiare bene per distribuire il condimento su tutta la carne.<br />Aggiungere il pepe e le erbe aromatiche tritate finemente e ripetere il "massaggio" per rivestire<br />bene la carne. Ora chiudere bene il sacchetto cercando di far uscire più aria possibile e riporre in frigo a marinare per 48 ore circa (ora più ora meno, non superare le 72 ore!!!)<br />Trascorsi i due giorni togliere il pollo dal sacchetto, lavarlo sotto l'acqua corrente per togliere<br />il grosso del miele e delle erbe e poi metterlo a bagno per 1 ora in una bacinella di acqua per<br />dissalarlo. Mettere a bollire una pentola di acqua, appena bolle regolare il fuoco al minimo in modo che l'acqua sia appena appena in leggero bollore.. Asciugare il pollo accostare le due parti, cospargere con altre erbe aromatiche e pepe a vs piacere e arrotolarlo ben stretto. Legarlo come se fosse un arrosto e metterlo nel sacchetto speciale per la cottura. Chiudere il più possibile ermeticamente il sacchetto e metterlo nell'acqua in leggerissima ebollizione per 5 minuti. Trascorso questo tempo spegnere il fuoco, coprire la pentola e lasciare il pollo nell'acqua fino al quasi totale raffreddamento della stessa. <br />Togliere dal sacchetto, far raffreddare, tagliare a fette sottili (come fosse un affettato) e gustare. Ha il vantaggio di essere conservabile in frigo fino ad una settimana (se non viene spazzolato in due ore!) ed è ottimo per farcire tramezzini, da mettere a cubetti nell'insalata o semplicemente da mangiare con un' insalatina. Se volete fare le splendide e magari preparare questo piatto per degli ospiti potete fare delle decorazioni di gelatina come ho fatto io.<br />Quando togliete il sacchetto dalla pentola noterete che dentro il sacchetto si sarà formato del liquido (da notare che più lascerete il sacchetto nell'acqua più liquido si formerà ma ciò va a scapito della morbidezza della carne), raccoglietelo in un contenitore e unitelo (caldo ma non bollente) a della gelatina in fogli ammollata in acqua fredda x 10 minuti e strizzata (1 foglio di gelatina ogni 150 ml di liquido). Far sciogliere la gelatina nel liquido e poi colarlo negli stampini del ghiaccio (se ne avete di forma carina) oppure in un contenitore rettangolare in modo che si formi uno strato spesso un dito e poi una volta rassodata tagliare con le formine dei biscotti e usare le gelatine x decorare il piatto di servizio. Sembra laborioso ma non lo è affatto, si tratta solo di partire con un certo anticipo, tanto si mangia freddo!!!!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><br />T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-89305654245626860452024-01-14T17:57:00.000+01:002024-01-14T17:57:43.014+01:00Sorpresa: galaverna!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6BuDP_T_esQYwwYVyu4wjrEOLg9CNSuj3E7fLsoM4TILwh5SWRgU5hyErjT_RzXKJnItapbJBfbVjyJXKi0JYBVGz8V1vunzJNNDOkxJ4bXs6ENCMXsDxeyFRrUCdg5Ep6nLTCLrMezSyrLde28d0fEks9ZnfCQ2ymHB01NQYxckmCQ_xPVcBHNzOSet0/s1080/qq.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="885" data-original-width="1080" height="262" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6BuDP_T_esQYwwYVyu4wjrEOLg9CNSuj3E7fLsoM4TILwh5SWRgU5hyErjT_RzXKJnItapbJBfbVjyJXKi0JYBVGz8V1vunzJNNDOkxJ4bXs6ENCMXsDxeyFRrUCdg5Ep6nLTCLrMezSyrLde28d0fEks9ZnfCQ2ymHB01NQYxckmCQ_xPVcBHNzOSet0/s320/qq.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Questa mattina al risveglio una splendida sorpresa! la galaverna! -6 gradi e tutto stupendamente bianco con quel alone di magia che attribuisce la nebbia. A me piace tantissimo, sembra di vivere in un ambiente da favola. Qui non è tanto raro che si verifichi, anche se a me piacerebbe succedesse di più, negli ultimi anni, con il rialzo delle temperature che si è verificato, è sempre meno frequente. Per chi non conoscesse questo fenomeno, riporto alcune nozioni, ma...fidatevi! è bellissima! </div>Questo fenomeno, in gergo anche chiamato “galaverna”, si presenta soprattutto durante i mesi freddi, generalmente da Novembre a Marzo. La galaverna è costituita da aghi o più spesso da scaglie ghiacciati e si verifica in presenza di nebbia ma soprattutto quando le temperature assumono valori negativi. Nebbia, temperature basse e vento debole o assente causano il passaggio delle goccioline d’acqua da vapore acqueo a ghiaccio in sospensione nell’atmosfera e quindi danno origine alla galaverna, che si riproduce su elementi solidi, trattasi molto spesso di alberi o qualsiasi tipo di arbusto. <br />Qualche foto che ho scattato intorno a me<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjktL5ZGVpdI9gxj7jvCJiOzWZs59RkiPpB4ywxjm1DiYujV3aLki-d9-dc1xsVYaxUnIJJL62735pvaYTY8o00jW4QUyCvvlZOZ3kghfA5HV-jJKhQtF2NHiWfNJrOYFUCXysA3J2D3kwYesTMUvTPibbBs5QPXYzeJuN1WCzKyABt-p8EdBxAN8B1me_V/s2040/qq1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2040" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjktL5ZGVpdI9gxj7jvCJiOzWZs59RkiPpB4ywxjm1DiYujV3aLki-d9-dc1xsVYaxUnIJJL62735pvaYTY8o00jW4QUyCvvlZOZ3kghfA5HV-jJKhQtF2NHiWfNJrOYFUCXysA3J2D3kwYesTMUvTPibbBs5QPXYzeJuN1WCzKyABt-p8EdBxAN8B1me_V/s320/qq1.jpg" width="241" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk0Jg4yCo6Pffske9Uma8Oj8MoR2aNH_b8QGmC87yko6Utc7ZcRvKIgACQirNEua4Zr1FSIuLvmMGC96lf29ZZIYWwPAAhYg_2bw-zRy6qqL5KE8TMtFINhms0NczeFpWoFK3aN-2pjVrpEIlwF2FPQJ_6cddlEUUNtwThsAmKmztPbqYo4EeRGIKH9Cts/s2040/qq2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2040" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk0Jg4yCo6Pffske9Uma8Oj8MoR2aNH_b8QGmC87yko6Utc7ZcRvKIgACQirNEua4Zr1FSIuLvmMGC96lf29ZZIYWwPAAhYg_2bw-zRy6qqL5KE8TMtFINhms0NczeFpWoFK3aN-2pjVrpEIlwF2FPQJ_6cddlEUUNtwThsAmKmztPbqYo4EeRGIKH9Cts/s320/qq2.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN4ox0uG2gZrZoob2JP0CVktWxjH0FeE8nzyM_0cJ4Q3mm2tFKXqPiyG2X5Ejo1eQ2q_z25Y4Q-r0RLlT9ERUkY87EEha76qhnpkaITsbVfCpHyZOOvP503ve75OJFHMqqJ6uoFJQ48ALwYSOWgP5SIX1ISeioDB_-s5yVbPo7RLpy_TEOYK_BhOshisHr/s1316/qq4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1316" data-original-width="942" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN4ox0uG2gZrZoob2JP0CVktWxjH0FeE8nzyM_0cJ4Q3mm2tFKXqPiyG2X5Ejo1eQ2q_z25Y4Q-r0RLlT9ERUkY87EEha76qhnpkaITsbVfCpHyZOOvP503ve75OJFHMqqJ6uoFJQ48ALwYSOWgP5SIX1ISeioDB_-s5yVbPo7RLpy_TEOYK_BhOshisHr/s320/qq4.jpg" width="229" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9YLSxVCHIjxnw_cb15x23cBjWfFAKKsPJ3rl2YuY5zuvqP306NTRMeN23B6jeiE81B20HSmY5_hzwzDuGQd1qko8bjXBel_v8OVJgZzvOhq1J4uT9x4k9rWxu9f6bk-B6Rme3kI4rDhFdqs7pj5eldSw4MFGIArvyeZwVx9kOI0e67YYvB84IrRipPNBT/s2040/qq5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2040" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9YLSxVCHIjxnw_cb15x23cBjWfFAKKsPJ3rl2YuY5zuvqP306NTRMeN23B6jeiE81B20HSmY5_hzwzDuGQd1qko8bjXBel_v8OVJgZzvOhq1J4uT9x4k9rWxu9f6bk-B6Rme3kI4rDhFdqs7pj5eldSw4MFGIArvyeZwVx9kOI0e67YYvB84IrRipPNBT/s320/qq5.jpg" width="241" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKObHKLa5-0SvEHf-Rs_q8Bl-det25KqFoxuBwkLW8C2gSOZ4AtjMZJtvyazV-95NL-tMn4TCNmP3mRN4xw6EVHQ4fU_BMSQU_g3h0MlNpYg7hwieQHH8FUUan1LvW1eexpM8B_tByTZDuSFA2W4SE3zasm8NzPA3ovEbK8Er5FNp65P6FjHF9caW42lvh/s2048/qq7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKObHKLa5-0SvEHf-Rs_q8Bl-det25KqFoxuBwkLW8C2gSOZ4AtjMZJtvyazV-95NL-tMn4TCNmP3mRN4xw6EVHQ4fU_BMSQU_g3h0MlNpYg7hwieQHH8FUUan1LvW1eexpM8B_tByTZDuSFA2W4SE3zasm8NzPA3ovEbK8Er5FNp65P6FjHF9caW42lvh/s320/qq7.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /> <p></p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-17634953037470310792024-01-01T01:59:00.001+01:002024-01-14T18:12:06.988+01:00Buon Anno!<p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0EyJkd3uOYeX60SdkWwtkpLOHd4mVaEgJAvFw6yG72lSKnAWyqDLT8D4AD-IInEYne5EKqelJGtB8tfjXIifeSF1dnCh9pY-Obj45W28R8bn6sX1z4FnVsvOIrL82ZjFrrQouRyRZI-9qtpR2YdKLEiANw04_K_zV-S02XhwDAnH1exzOcfMQW6uwnTRh/s2040/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2040" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0EyJkd3uOYeX60SdkWwtkpLOHd4mVaEgJAvFw6yG72lSKnAWyqDLT8D4AD-IInEYne5EKqelJGtB8tfjXIifeSF1dnCh9pY-Obj45W28R8bn6sX1z4FnVsvOIrL82ZjFrrQouRyRZI-9qtpR2YdKLEiANw04_K_zV-S02XhwDAnH1exzOcfMQW6uwnTRh/s320/1.jpg" width="241" /></a></div><br /><p></p><div style="text-align: center;"><i>Indovinami, indovino,</i></div><div style="text-align: center;"><i>tu che leggi nel destino:</i></div><div style="text-align: center;"><i>l’anno nuovo come sarà?</i></div><div style="text-align: center;"><i>Bello, brutto o metà e metà?</i></div><div style="text-align: center;"><i>Trovo stampato nei miei libroni</i></div><div style="text-align: center;"><i>che avrà di certo quattro stagioni,</i></div><div style="text-align: center;"><i>dodici mesi, ciascuno al suo posto,</i></div><div style="text-align: center;"><i>un carnevale e un ferragosto,</i></div><div style="text-align: center;"><i>e il giorno dopo il lunedì</i></div><div style="text-align: center;"><i>sarà sempre un martedì.</i></div><div style="text-align: center;"><i>Di più per ora scritto non trovo</i></div><div style="text-align: center;"><i>nel destino dell’anno nuovo:</i></div><div style="text-align: center;"><i>per il resto anche quest’anno</i></div><div style="text-align: center;"><i>sarà come gli uomini lo faranno</i></div><div style="text-align: center;"><i>G. Rodari</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i>BUON ANNO a tutti di cuore!</i></div><div style="text-align: center;"><i>Quale modo migliore di iniziare questo nuovo anno, viziandosi con un ottimo croccante? questo che ho fatto è di Benedetta Rossi, molto veloce e facile, altrettanto buono. Auguri ancora che sia un anno di pace e di salute per tutti!</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i><u><b><span style="font-family: inherit;">Croccante di mandorle</span></b></u></i></div><div style="text-align: center;"><i><u><b><span style="font-family: inherit;"><br /></span></b></u></i></div><div style="text-align: center;"><i>Ingredienti</i></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><i>200 gr mandorle</i></div><div style="text-align: center;"><i>100 gr zucchero</i></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div>Per prima cosa tostiamo le mandorle mettendole in forno per 5 minuti a 150 °C. Poi versiamo lo zucchero in un pentolino a doppio fondo e mescoliamo a fuoco lento. Quando lo zucchero si sarà sciolto e caramellato completamente, spegniamo il fuoco e versiamo le mandorle tostate belle calde.</div><div>Mescoliamo bene così da amalgamare completamente lo zucchero caramellato con le mandorle.</div><div>In alternativa possiamo sostituire le mandorle con altra frutta secca, come i pistacchi o le nocciole.</div><div>Ungiamo leggermente un foglio di carta forno e poi versiamoci sopra le mandorle caramellate.</div><div>Per dare forma al nostro croccante, usiamo un mezzo limone, appiattendo il composto sul foglio di carta forno lasciando al contempo le mandorle compatte e vicine. Lasciamolo raffreddare e poi affettiamo il nostro croccante di mandorle ricavandone dei pezzi belli grandi.</div></div><div style="text-align: center;"><br /></div>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-91564112095931777362023-12-18T19:43:00.004+01:002023-12-18T19:43:31.100+01:00Il porto a Bologna<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP675sIA5OFpJYnXs7lM0bwQLmLI-DSsQuaZpMrMDGxo0mvzVt-RxEv01__Vytk7dl0OTTq4x2gmkrf-Fc7kExMo_mGHMzK_lg15qK56v7g3EzcerBsjNfCsEzjQfSVHuz_i-Ibp8xgpbKqEOJVJFBmoDvf9RYkCnoI7Oc2vkl-_c8zQLkQIh0i8gNnhwI/s1000/porto%20bologna-2-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="1000" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP675sIA5OFpJYnXs7lM0bwQLmLI-DSsQuaZpMrMDGxo0mvzVt-RxEv01__Vytk7dl0OTTq4x2gmkrf-Fc7kExMo_mGHMzK_lg15qK56v7g3EzcerBsjNfCsEzjQfSVHuz_i-Ibp8xgpbKqEOJVJFBmoDvf9RYkCnoI7Oc2vkl-_c8zQLkQIh0i8gNnhwI/s320/porto%20bologna-2-2.jpg" width="320" /></a></div><br /> In passato anche Bologna aveva un porto, anzi uno dei porti fluviali più importanti dell'Italia settentrionale, in realtà erano cinque. Per secoli i trasporti, sia di merci che di persone, nella pianura padana furono effettuati su acqua. Nacque "attorno alla metà del ‘500 a seguito dell’incremento di scambi commerciali per via fluviale sviluppatisi grazie alla fitta rete di canali che trasportavano le acque del fiume Reno dalle colline circostanti direttamente al centro della città . Originariamente le vie di acqua venivano utilizzate come erano, come le aveva modellati la natura, poi, in periodi diversi i comuni emiliani, a seguito della necessità di incrementare i trasporti e ridurre i costi, costruirono vari canali navigabili per collegare le città al Po,. Nel XIII secolo si provvede a scavare il canale Navile alimentato dalle acque del Reno e Savena e dei diversi corsi d'acqua provenienti dalle colline. Fino alla seconda metà del XVIII secolo la navigazione da Bologna al Po veniva suddivisa in due tratti: <p></p><p>- da Bologna a Malalbergo tramite il canale Navile su barche trainate da cavalli o buoi. Questo tratto è lungo circa 36 km,;a Malalbergo vi era una stazione di sosta dove i viaggiatori potevano ristorarsi in una locanda alquanto malfamata (da qui il nome del paese). </p><p>- da Malalbergo a Ferrare tramite le paludi . A Malalbergo le merci e i passeggeri venivano trasbordati su barche a fondo piatto che i barcaioli spingevano a remi fino a Ferrara.. Giunti a Ferrara si aveva un trasbordo su banche più grandi, spesso a vela, per il tratto finale fino a Venezia. Era consuetudine il traino di più barche in convoglio anche per ragioni di sicurezza, spesso questi convogli viaggiavano con una scorta armata. il viaggio per le persone non era certo comodo, da Bologna a Corticella occorrevano circa 4 ore causa i molti sostegni da passare (punti in cui confluiscono tutte le acque in uscita dalla città), 7 ore per raggiungere Malalbergo. </p><p>Uno di questi canali, attualmente interrato, all’incrocio tra via di Riva Reno e via Marconi si divide in due, il canale del Cavaticcio prosegue verso Largo Caduti del Lavoro ove oggi si affacciano alcuni degli uffici della Direzione Territoriale Emilia Romagna e Marche e si dirige verso via del Porto, chiamata così perché da qui iniziavano le banchine dell’allora porto fluviale di Bologna, il Navile. Non distante dall’attuale Ufficio ADM di Bologna, sorgeva l’edificio della Dogana, sede della Gabella Grossa, punto di partenza e di arrivo delle merci che viaggiavano sul Navile. La somiglianza con una chiesa e la presenza sul canale delle lavandaie furono causa del nome popolare che questo edificio ebbe: la "cisa di lavandèr", la chiesa dei lavandai. I proventi dei dazi sulle merci servirono per secoli a finanziare l'Università. L’edificio, così come il porto urbano, furono demoliti nel 1934.</p><p>Attualmente del porto di Bologna resta solo la "Salara", la "ripe del gesso" e un'ampia porzione della banchina portuale.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgmHYINyc3-KrTpJwBGB3y3ne1KEa1r-6lBrCmWv2y5gQIVBqu3cJ1OYUmCRpBuvZGPCcCNAat-pMWyBKw2CIurYAF8lqWQq7M1a4fpo1_9paq_Oitcvj7gfSvUnAmKXA7DLU5ebe0RLxkuBpDUm1W7FqnCweHDKjDdBfUm17TOb4Hww33PWIbX49xToTMR" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="493" data-original-width="799" height="197" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgmHYINyc3-KrTpJwBGB3y3ne1KEa1r-6lBrCmWv2y5gQIVBqu3cJ1OYUmCRpBuvZGPCcCNAat-pMWyBKw2CIurYAF8lqWQq7M1a4fpo1_9paq_Oitcvj7gfSvUnAmKXA7DLU5ebe0RLxkuBpDUm1W7FqnCweHDKjDdBfUm17TOb4Hww33PWIbX49xToTMR" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: center;">Salara</div><p></p><p><br /></p><p> </p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-51170335842433559762023-12-03T09:50:00.008+01:002023-12-04T09:57:02.568+01:00Biscotti Sacher<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXTgz0h3QttwmcTMF7FJ56wio2JZMdVHtt4CbLqJ4o4BHaTuck-t7y447nD8SewWRc2xe2L6mMrYFVzNrJX19anT7BaWCI2lpfSHszElRoCfik0J8bDz24W-h2fdQLEgP1sd3MKQvHqwm5gh3jiYw6bC77v8in4EjFQePmFT79AQDryqXmUZ-qzXGJacr7/s1600/bis.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1204" data-original-width="1600" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXTgz0h3QttwmcTMF7FJ56wio2JZMdVHtt4CbLqJ4o4BHaTuck-t7y447nD8SewWRc2xe2L6mMrYFVzNrJX19anT7BaWCI2lpfSHszElRoCfik0J8bDz24W-h2fdQLEgP1sd3MKQvHqwm5gh3jiYw6bC77v8in4EjFQePmFT79AQDryqXmUZ-qzXGJacr7/s320/bis.jpg" width="320" /></a></div><br /> Prima domenica di Avvento, festeggiamo l'accensione della candela della speranza con questi dolcetti che altro non sono che ottimi biscottini fragranti al cacao a forma di occhio di bue con all'interno confettura di albicocche che ricordano la sacher torte. Veloci da fare, ottimi da gustare.Buon Avvento<br /><br /><br /><div style="text-align: center;"><i><b><u>Biscotti sacher</u></b></i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i>Ingredienti</i></div> <div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i>per la frolla</i></div> <div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i>200 gr farina oo</i></div><div style="text-align: center;"><i>25 gr cacao 25 gr fecola 75 gr zucchero a velo 5 gr lievito per dolci 130 gr burro 2 tuorli vaniglia</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i>per farcire</i></div><div style="text-align: center;"><i>marmellata di albicocca</i></div><br /><br />Preparare la frolla, con un taglia biscotti fare le forme e disporre su una teglia coperta con carta da forno. Cuocere a 170 gradi per 15 minuti circa. Accoppiare i biscotti con la marmellata.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-19645935344620645202023-12-02T18:46:00.004+01:002023-12-02T18:46:53.196+01:00Biscotti salate alle olive <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuTvOacL_-JtRqM5SF_-Ozw2Dq11fc5BkYKTgfLwa75WplfpEVtzCrsy2aD0fzrWnk4NkTuQuiASFUgPlsqlPUBjyxust_DjJ7vaGs3E9swv5UOkjqpxZCEAPS64BUCuTefinc8ftxYsdhlAiYWCx-58ZB1wg2H8EzaKk45Mv1z42U_4AbcRhQN300QcYv/s1599/pasticcini%20olive.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="899" data-original-width="1599" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuTvOacL_-JtRqM5SF_-Ozw2Dq11fc5BkYKTgfLwa75WplfpEVtzCrsy2aD0fzrWnk4NkTuQuiASFUgPlsqlPUBjyxust_DjJ7vaGs3E9swv5UOkjqpxZCEAPS64BUCuTefinc8ftxYsdhlAiYWCx-58ZB1wg2H8EzaKk45Mv1z42U_4AbcRhQN300QcYv/s320/pasticcini%20olive.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Questa è una ricetta che ho scaricato da internet, non ricordo se dal forum di Cucina Italiana o su un gruppo di facebook, mi dispiace per l'autore, perchè non l'ho riportato. E' molto buona, veloce, sicuramente da tenere cara. Riporto quanto riportato.<p></p><p>"Una ricettina del corso di pasticceria salata che ho seguito la scorsa settimana. Sfiziosi e golosi come le ciliege. Li mettete sul tavolo e in un batter d'occhio sono già spariti. Una frolla montata molto lavorabile, sia con sac a poche che nella sparabiscotti."</p><p><br /></p><div style="text-align: center;"><i><u><b>Biscottini alle olive</b></u></i></div><div style="text-align: center;"><i><u><b><br /></b></u></i></div><div style="text-align: center;"><i>Ingredienti</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i>325 gr burro a pomata</i></div><div style="text-align: center;"><i>250 gr farina debole</i></div><div style="text-align: center;"><i>160 gr di uova intere</i></div><div style="text-align: center;"><i>120 gr di grana grattugiato</i></div><div style="text-align: center;"><i>120 gr di fecola di patate</i></div><div style="text-align: center;"><i>80 gr farina di mandorle</i></div><div style="text-align: center;"><i>10 gr di sale</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: left;">Montare il burro con il sale, la farina di mandorle e il grana, aggiungere le uova a filo ed infine le farine delicatamente. Trasferire il composto in un sac a poche o nella sparabiscotti e formare i biscotti.</div><div style="text-align: left;">Decorarli con frutta secca, sesamo, semi di papavero, olive, capperi, paprika o quello che preferite. Cuocere in forno a 180° per circa 15//20 minuti</div><p><br /></p><p> </p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-9044927932963073082023-11-26T09:59:00.005+01:002023-12-04T10:11:48.417+01:00Cristo Re<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijjiy5NV4Euyg4OTpgTj2aAuabTt2vOg3sBo1jzWwjHqWLCuAu8tg4JI_FmtlltbWA3bbPQmgVZnQLsrCJmk2XRpIuJbVAXf2nmSfLT-1-Y6QIIjdEJ-4NYu3nWK5lD6Rl9TtvlvYRXvAgd5YN9B_FQ0es2-Oom9oPpwqoBJIznmhJuZpuTOrx6MMcD581/s1600/cristore.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1204" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijjiy5NV4Euyg4OTpgTj2aAuabTt2vOg3sBo1jzWwjHqWLCuAu8tg4JI_FmtlltbWA3bbPQmgVZnQLsrCJmk2XRpIuJbVAXf2nmSfLT-1-Y6QIIjdEJ-4NYu3nWK5lD6Rl9TtvlvYRXvAgd5YN9B_FQ0es2-Oom9oPpwqoBJIznmhJuZpuTOrx6MMcD581/s320/cristore.jpg" width="241" /></a></div><br /> Oggi mi sono fatta un regalo senza organizzarlo. E' accaduto ed io l'ho molto apprezzato. Sono andata a visitare la "mia" chiesa dove ho fatto tutti i sacramenti da bambina, Cristo Re. Quale giorno migliore coincidente proprio con la festività. Mi ha fatto proprio molto piacere. Ho tanti ricordi legato a questo luogo, alcuni più belli altri meno. La sera tornando a piedi da scuola, le Caterina De Vigri, mi fermavo sempre a fare almeno un segno della croce, cosa davvero trasgressiva per la mia infanzia; allora la mia famiglia non poteva proprio dirsi una famiglia cattolica, ma io provavo questa attrazione. Durante il catechismo cantavamo in coro tutti noi bambini, eravamo davvero in tanti, negli anni 60 siamo nati in tanti. Ricordo con dispiacere una suora (allora c'erano e gestivano l'asilo a fianco della chiesa) si recò proprio da me, che ero un puntino in mezzo a tanti, a chiedermi di muovere solo la bocca e far finta di cantare. Potrei disquisire per ore su questa affermazione, sorvolo. Ricordo la gioia della festa legata alla prima Comunione, dove mi sentivo una diva nel mio abito bianco confezionato rigorosamente in casa da mia mamma, e la paura che accompagnò la celebrazione della Santa Cresima. Ero terrorizzata; a digiuno totale perchè non si poteva mangiare, ci avevano raccontato che ci avrebbe fatto un buco in fronte il Vescovo e unti con olio. Non chiedetemi il perchè di questa cosa, ma cosi fu. E certo non eravamo propriamente molto svegli, ma vero è che non potevamo nemmeno informarci su internet...La gioia , le domiche che andavo a messa, di acquistare a fine messa famiglia Cristiana, leggevo e ci giocavo ritagliando le figurine per settimane. I film nel cinema di fianco la domenica pomeriggio.. Fatto sta che comunque provo sempre una gran gioia quando posso visitarla e una forte emozione. <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1fS-KK16WLCEOYtD2vpv60p5XGkBDweCCpl-XlOclnvSKYpTiPLeIVCsQeUZ0D-MjEkCaEP0TWmFO0DCWVPJY3cRzTkzvQWtx3LyJpMDTn3qXIwizNNvj8DHMJxqTRAyRgNey8vd9RHFU-uq34z3Z6sI13H00BD31gKGepqRLCFgkg43_TLsEhhSO_I-X/s1600/Cristo%20re%20interno.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1204" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1fS-KK16WLCEOYtD2vpv60p5XGkBDweCCpl-XlOclnvSKYpTiPLeIVCsQeUZ0D-MjEkCaEP0TWmFO0DCWVPJY3cRzTkzvQWtx3LyJpMDTn3qXIwizNNvj8DHMJxqTRAyRgNey8vd9RHFU-uq34z3Z6sI13H00BD31gKGepqRLCFgkg43_TLsEhhSO_I-X/s320/Cristo%20re%20interno.jpg" width="241" /></a></div><br /><p><br /></p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-15224697954151368062023-10-25T01:59:00.000+02:002023-10-25T01:59:00.139+02:00Zucchine ripiene<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU1dgMamW5xN0GT-EReWMWgwLaCxUb_lCBI72C_d4H8OC_hDCZzNN2MFbSGM7V66itwRT6Aq0RDAFVnhFWkRDzQcq3myFX1M7N4dTZ7KCqQyjKj_9RuLKlKEUw8dsJczeBFCHMn6tX4z5dKnH1CVbum8a9ZeitrAxAzA8ccxGpsk8FQ6NZRNMMSvl1g31a/s1180/P9160401.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="823" data-original-width="1180" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU1dgMamW5xN0GT-EReWMWgwLaCxUb_lCBI72C_d4H8OC_hDCZzNN2MFbSGM7V66itwRT6Aq0RDAFVnhFWkRDzQcq3myFX1M7N4dTZ7KCqQyjKj_9RuLKlKEUw8dsJczeBFCHMn6tX4z5dKnH1CVbum8a9ZeitrAxAzA8ccxGpsk8FQ6NZRNMMSvl1g31a/s320/P9160401.jpg" width="320" /></a></div><br /> Questo piatto è stata una sorpresa. Sinceramente, intanto che lo provavo, ero tentata di buttare tutto, non mi rassicurava per nulla. Invece erano buonissime. Quelle rimaste le ho servite a mio marito, che ha sempre qualcosa da ridire, invece mi ha chiesto se ce ne erano ancora. Alla fine con 4 zucchine sono riuscita a servire tutto il buffet. Come si dice dalle nostre parti, fa parata :-). Si preparano in anticipo e si possono anche congelare una volta cotte.<p></p><p style="text-align: center;"><b><i><u>Zucchine ripiene</u></i></b></p><p style="text-align: center;"><i>Ingredienti</i></p><div style="text-align: center;"><i>5 zucchine rotone (io ho utlizzato le verdi lunghe scure)<br /></i><i>2 scatolette grandi di tonno sott'olio<br /></i><i>1 uovo<br /></i><i>4 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato<br /></i><i>pane grattato<br /></i><i>olio e uno spicchio di aglio grande</i></div><p style="text-align: left;"><i>Svuotare le zucchine, mettere l'interno delle zucchine nel mixer, aggiungere uno spicchio di aglio e tritare finemente. Mettere sul fuoco una casseruola con un po' di olio sul fondo, versarvi l'interno delle zucchine tritate e lasciare cuocere per dieci minuti circa., aggiungendo il sale e mescolando di tanto in tanto.Fuori dal fuoco aggiungere il tonno sgocciolato e schiacciato bene con una forchetta, poi mettere l'uovo, il parmigiano e mescolare bene. Riempire le zucchine con questo preparato, tagliarle a tocchetti, e cospargerle di pane grattato. Cuocere in forno a 180 gradi per circa mezz'ora. Gustare tiepide o anche fredde,</i></p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-39058284247334186412023-10-24T15:55:00.005+02:002023-10-24T15:55:45.590+02:00Polpette e bocconcini di scamorza<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Buu5qeiy2ZCHMICjSm1CbmJIYjna13JDx4jxWAz9EKMB01sWqA7nXws6k9xAbW4aynJZ3c_3jVCA7_d2Eh3PpL1OmfKGLrdywvJSSHdAMfJKblbG55f2HEjpAfWPjE16v0ELMACT3m8-Lx5f7RMQksgN1Tf7JEEq6xDMpNo1m46IRGCKaodDMbv0Xq1B/s5184/P9160331.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3888" data-original-width="5184" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Buu5qeiy2ZCHMICjSm1CbmJIYjna13JDx4jxWAz9EKMB01sWqA7nXws6k9xAbW4aynJZ3c_3jVCA7_d2Eh3PpL1OmfKGLrdywvJSSHdAMfJKblbG55f2HEjpAfWPjE16v0ELMACT3m8-Lx5f7RMQksgN1Tf7JEEq6xDMpNo1m46IRGCKaodDMbv0Xq1B/s320/P9160331.jpg" width="320" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-DKzmlYWHpicWfvx2aiNf_w06QEVWjIO02Ue8V17fW613p6QaZxyFCWSO3c0bg4q7GtnqmUpxJxAdCOgBqYkZG0k97aquQR9B0smJQQpI5ICV3dCVxDR_0nLb1xUlGVUyoSBQGhxDReDbOxjS4ngj9dS6efthiyMJgvUNq8p1-3l2cAUiCwUetPtIeupx/s5184/P9160393.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3888" data-original-width="5184" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-DKzmlYWHpicWfvx2aiNf_w06QEVWjIO02Ue8V17fW613p6QaZxyFCWSO3c0bg4q7GtnqmUpxJxAdCOgBqYkZG0k97aquQR9B0smJQQpI5ICV3dCVxDR_0nLb1xUlGVUyoSBQGhxDReDbOxjS4ngj9dS6efthiyMJgvUNq8p1-3l2cAUiCwUetPtIeupx/s320/P9160393.jpg" width="320" /></a></div>Questi sono altri due piatti tanto semplici quanto scenografici e apprezzati che ho presentato sempre al buffet di laurea.<p></p><p>Il primo sono le <a href="https://larzdoureina.blogspot.com/2012/12/polpette-al-sesamo.html">polpette al sesamo</a> con l'aggiunta di una foglia di basilico e una farfalla di pasta cotta molto al dente, nella seconda foto invece sono palline di scamorza affumicata con sopra patà di olive e un pomodorino. Questi sono i piatti che hanno riscosso maggior successo, nel senso che sono stati terminati prima degli altri, perchè come ho già detto, tutto è piaciuto tantissimo.</p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-16199953712057284432023-10-22T01:15:00.000+02:002023-10-22T01:15:00.144+02:00Tronchetti di salsiccia<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi05GbmlgHMuiEkSFn2LhyphenhyphenhtOG8kuCdGn1_UzQ7hkAoj5C-qzauIFLE4QFtJTQhidPdlR__UrYRSDud7pwfp26R9JFord7n-6DQsT9QQowQ71F92_wnY2CcED5sCKQuk75czo7obt2chk23Ya09dGgWxOsNSbT4JrWXCKx9TFyxpp9dzfH8a4h3lb9ypmbT/s5184/P9160410.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3888" data-original-width="5184" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi05GbmlgHMuiEkSFn2LhyphenhyphenhtOG8kuCdGn1_UzQ7hkAoj5C-qzauIFLE4QFtJTQhidPdlR__UrYRSDud7pwfp26R9JFord7n-6DQsT9QQowQ71F92_wnY2CcED5sCKQuk75czo7obt2chk23Ya09dGgWxOsNSbT4JrWXCKx9TFyxpp9dzfH8a4h3lb9ypmbT/s320/P9160410.jpg" width="320" /></a></div><b><br /></b><div style="text-align: left;">Proseguo con i piatti che ho preparato per la festa di laurea. Sono tutti piatti che sono stati spolverati e apprezzati dai ragazzi in un batti baleno. Sono rimasta proprio soddisfatta del mio operato</div><div style="text-align: left;"><br /></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i><u>Tronchetti di salsiccia</u></i></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><i><u><br /></u></i></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i>Ingredienti</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><br /></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i>un rotolo di pasta sfoglia</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i>salsiccia luganica</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i>aghi di rosmarino</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i>poco latte</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i>a piacere semi di sesamo</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><br /></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><i>Accendere il forno a 180 gradi. Foderare una teglia con carta forno. Rimuovere con delicatezza la pelle della salsiccia. e appoggiarla sul bordo della pasta sfoglia, sbriciiolarvi sopra del rosmarino e arrotolare. Tagliare e ricavare dei dischetti alti come si preferisce. Proseguire per tuta la pasta. Posizionarli sulla teglia e infornare. Prima di infornare pennellare con il latte e se piace cospargere di sesamo. Cottura circa 20 minuti fino a doratura. Ottimi caldi,, buoni buoni anche freddi.</i></div><p></p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-13781684036245018892023-10-21T16:15:00.001+02:002023-10-21T16:15:18.954+02:00Tramezzini<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiCaSQ6y-CEiG3A_fP0aZe-iy6HBda5zKj_O9rqqLDgq4GU4fKHjEccHVkSzZ9llM87dSlGF1eRYCpB_r9ezJh6rUwidJXaAbG3n2DmLLXZ-02aNVBqptsSkf4Xt21HR4xTBrd5hWlRUcdGJ2L_prkYto2vEW2c1wDRFdtFF5_keFc1r68q0UW9XshgkZ1/s3853/P9160010.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2801" data-original-width="3853" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiCaSQ6y-CEiG3A_fP0aZe-iy6HBda5zKj_O9rqqLDgq4GU4fKHjEccHVkSzZ9llM87dSlGF1eRYCpB_r9ezJh6rUwidJXaAbG3n2DmLLXZ-02aNVBqptsSkf4Xt21HR4xTBrd5hWlRUcdGJ2L_prkYto2vEW2c1wDRFdtFF5_keFc1r68q0UW9XshgkZ1/s320/P9160010.jpg" width="320" /></a></div><br />Questi tramezzini in foto orrenda, li ho fatti per la festa di laurea di mio nipote. avrebbero dovuto essere a forma di fiore, ma pensando che era un ragazzo e anche per motivo di tempo, ho optato per la forma quadrata. Li hanno divorati.<p></p><p>Riporto le creme con cui ho farcito:</p><p>Crema gialla: tuorlo d'uovo, maionese, curry</p><p>crema verde: ricotta pesto</p><p>crema albicocca: salmone affumicato ricotta</p><p>crema beige: tonno e maionese</p><p>La cosa importante è trovare degli accostamenti giusti, con colori cangianti e salse dal sapore deciso.Non schiacciare le fette di pane con il mattarello, rimangono più soffici.</p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-30948309703819497232023-10-20T01:23:00.005+02:002023-10-20T01:23:00.142+02:00Pane con pomodori secchi e olive<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSHsWtSReb8Wf10cVhyvdCF6-gy2iVdWo9_6fZ5W5Ik-NIrq1_NdNLpqD47TG1RYYqZmDXGz-pUbxJZOZ9Xpyt23PZuNSCFnm8n009LDOThsUEUAFNXKmrNT1FNJg1L9WuzzVhqx2cCa3d5cniBLU9DBGMe85Td-15X_N7V3Pehz3JJtIQVjuKu0OvCz7H/s1064/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="593" data-original-width="1064" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSHsWtSReb8Wf10cVhyvdCF6-gy2iVdWo9_6fZ5W5Ik-NIrq1_NdNLpqD47TG1RYYqZmDXGz-pUbxJZOZ9Xpyt23PZuNSCFnm8n009LDOThsUEUAFNXKmrNT1FNJg1L9WuzzVhqx2cCa3d5cniBLU9DBGMe85Td-15X_N7V3Pehz3JJtIQVjuKu0OvCz7H/s320/1.jpg" width="320" /></a></div><br />Ho trovato questa ricetta su facebook nel gruppo delle ricette napoletane, mi ha incuriosito, l'ho rifatto e devo dire che oltre che veloce e senza impasto, è davvero buono. Lo rifarò sicuramente. Inizialmente mi ero spaventata perchè era una bella pagnotta grandicella, ma alla fine della cena non erano rimaste nemmeno le briciole. Buono buono.<p></p><p style="text-align: center;"><b><i><u> Pane con pomodori secchi e olive</u></i></b></p><div style="text-align: center;"><i>Ingredienti</i></div><div style="text-align: center;"><b><i><br /></i></b></div><div style="text-align: center;"><i>500 gr farina<br /></i><i>400 ml acqua<br /></i><i>11 g sale<br /></i><i>1 cucchiaio olio extravergine d’oliva<br /></i><i>15 g lievito di birra fresco (o 5 g di lievito secco attivo)<br /></i><i>80 g olive verdi (denocciolate)<br /></i><i>60 g pomodori secchi sott’olio</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: left;"><i><div>Per preparare il pane alle olive e pomodori secchi, potete utilizzare sia il lievito secco attivo che quello di birra fresco.Nel primo caso unite il lievito alla farina e poi aggiungete l’acqua. Se invece utilizzate il lievito di birra fresco seguite il procedimento indicato qui di seguito. </div><div>Iniziate raccogliendo l’acqua a temperatura ambiente in una ciotola, dopo di chè scioglietevi all’interno il lievito di birra fresco. Aggiungete poi. poca per volta, la farina e impastate con una forchetta o una spatola fino a che l’acqua non avrà incorporata tutta la farina. Lasciate riposare per 10 minuti l’impasto. Aggiungete poi il sale e l’olio e impastate nuovamente fino al completo assorbimento. A questo punto aggiungete anche i pomodori secchi tagliati a pezzetti e le olive verdi denocciolate tagliate a rondelle e, con una spatola, lavorate l’impasto in modo che le olive e i pomodori si distribuiscano uniformemente all’interno.Coprite la ciotola con la pellicola alimentare e lasciate lievitare fino al raddoppio ( i tempi dipendono anche dalla temperatura esterna in estate basteranno 2 ore). <i>Una volta lievitato, trasferite l’impasto del vostro pane alle olive e pomodori secchi su una spianatoia infarinata. </i><i>Aiutandovi con un tarocco effettuate una piega a tre dell’impasto e chiudete bene i bordi fino ad ottenere un filone.</i><i>Trasferitelo su una teglia leggermente infarinata, infarinate anche la superficie e infornate il pane in forno statico preriscaldato a 220°C per 35-40 minuti. </i><i>Una volta sfornato lasciatelo raffreddare su una gratella prima di affettarlo e servirlo in tavola </i></div></i><div><i><br /></i></div><div><br /></div></div>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-61912773487658311222023-10-19T16:01:00.007+02:002023-10-19T16:36:10.651+02:00Panini per hamburger<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBsNJNxRRem9xl6bajVYnQIOXpZq_Y6xQCcgex3jRAIUob1cm4elqaLj_m8A6TbgATB6UGuCqhaTOJbRqS-usqdWxulqgoZ6CmK-VeDaLa9ehLzmqt1OpFdVVXKDupn9qjkm6z-fBFdAXdSnpmKfLoRMddS4z10-obXYpMpB8wvHDmPnfS2DZLRSRTR7QO/s1600/ham.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBsNJNxRRem9xl6bajVYnQIOXpZq_Y6xQCcgex3jRAIUob1cm4elqaLj_m8A6TbgATB6UGuCqhaTOJbRqS-usqdWxulqgoZ6CmK-VeDaLa9ehLzmqt1OpFdVVXKDupn9qjkm6z-fBFdAXdSnpmKfLoRMddS4z10-obXYpMpB8wvHDmPnfS2DZLRSRTR7QO/s320/ham.jpg" width="320" /></a></p><p>Questo splendido panino l'ho ottenuto seguendo una ricetta di Giuseppe Marras. Come al solito, le sue ricette sono strepitose, chiare, infallibili. Ho ottenuto un pane morbido, profumato, gustoso. Di quelli che non abbiamo mangiato, ne ho congelati una parte e una parte li abbiamo consumati il giorno dopo. Erano leggermente meno soffici ma ancora ottimi. Ho impastato a mano. L'autore indica che ne escono 18/19panini da circa 100/105 grammi</p><p><br /></p><div style="text-align: center;"><b><i><u>Pane per Hamburger </u></i></b></div><p></p><p><br /></p><div style="text-align: center;"><i>1000 grammi di farina W 260/280<br /></i><i>500 grammi di latte <br /></i><i>140 grammi zucchero <br /></i><i>170 grammi burro <br /></i><i>20 grammi di sale <br /></i><i>25 grammi lievito di birra fresco<br /></i><i>3 uova intere medi</i>e</div><div style="text-align: center;"><i>Mix da spennellare 1 tuorlo e 50 ml latte <br />Semi di sesamo distribuire sopra i panini </i></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Planetaria con il gancio. <br />Inizio con intiepidire ( max 28/30 gradi) il latte dove sciolgo lo zucchero il burro e il lievito<br />Mettere la farina in planetaria aggiungere le uova intere e faccio girare e poi ho aggiunto il latte con tutti gli ingredienti un po' alla volta fino alla fine .<br />Quando l'impasto è abbastanza liscio lo trasferisco in una ciotola grande con uno spolvero di farina all'interno faccio due pieghe e lo metto a lievitare nel forno spento con luce accesa fino al più che raddoppio <br />Una volta raddoppiato faccio delle palline da 100 grammi che posiziono su una teglia con carta da forno e copro con pellicola per 2 ore a circa 26/28 gradi , accendo il forno in modalità statica a 190 gradi , nel frattempo preparo un mix con un tuorlo e 50 grammi di latte con cui spennello i pane e poi ci metto i semi di sesamo</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmTnz_vYjWr8a7PGQu26othvUTq8TQzCIZVLtMZX4XRC4soCyqT4OH2FotVShBfx5KEjGLgWlDzP2WFODw-hYNdYuWXs4i9KpbFuMZJhxaAx8XEC6DItiglclWfdPRIvvHIIigON1rOVF8H_4i3cbwiIv2LbB63hLlTnfC4ZwcS5-2yqCM0udEa_QWMvKT/s2048/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1542" data-original-width="2048" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmTnz_vYjWr8a7PGQu26othvUTq8TQzCIZVLtMZX4XRC4soCyqT4OH2FotVShBfx5KEjGLgWlDzP2WFODw-hYNdYuWXs4i9KpbFuMZJhxaAx8XEC6DItiglclWfdPRIvvHIIigON1rOVF8H_4i3cbwiIv2LbB63hLlTnfC4ZwcS5-2yqCM0udEa_QWMvKT/s320/2.jpg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><br />Cucino in forno statico per 17/18 Min nel secondo ripiano del forno</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOae_fvHhAdwRPGg7mGbvI6Lrb1ItnP_pU5kGwudcFIMkHjZ6ctKjQ6Rhb-foon6JGdckRKYHghMTvRz1tPDtbWz_tjne6pL6FzdtXIc81NUhV6jQII4THOdVtfldyJBZeSnK6xCNgosnCEPG3XlYUpn7lq-SkT12NHakDp2GQ5y27z9ocuYyID8F8WuGM/s2048/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1542" data-original-width="2048" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOae_fvHhAdwRPGg7mGbvI6Lrb1ItnP_pU5kGwudcFIMkHjZ6ctKjQ6Rhb-foon6JGdckRKYHghMTvRz1tPDtbWz_tjne6pL6FzdtXIc81NUhV6jQII4THOdVtfldyJBZeSnK6xCNgosnCEPG3XlYUpn7lq-SkT12NHakDp2GQ5y27z9ocuYyID8F8WuGM/s320/3.jpg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvI85jLFTXwawjymniUhD8Nw_p-KpfmW3qbfhFG5K3FU9DYinUja4j4QB2zCvqxusjiC9O9Wq2q7GZGpokhsrcLLXix5XmHjnoER-P7CnlZ3g-qciLLuZ0fG8QTsc91UHMhFwyIWWAsG1GkiIjeF0N7qvGaynCjKVuVLdfD2GGgqikimOBE3EauDN4F0ZS/s2048/5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1542" data-original-width="2048" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvI85jLFTXwawjymniUhD8Nw_p-KpfmW3qbfhFG5K3FU9DYinUja4j4QB2zCvqxusjiC9O9Wq2q7GZGpokhsrcLLXix5XmHjnoER-P7CnlZ3g-qciLLuZ0fG8QTsc91UHMhFwyIWWAsG1GkiIjeF0N7qvGaynCjKVuVLdfD2GGgqikimOBE3EauDN4F0ZS/s320/5.jpg" width="320" /></a></div><br />T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-63683922386948980712023-09-20T16:08:00.002+02:002023-09-20T16:08:18.564+02:00La domenica dell'agricoltore, anno 3 n. 28 pag 3<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY8lXdf60zkaSixF-FSykXBTPy2lG2KSLRri0bt5J1QI_CrBI8a7a5XniiI3JA1tzlRRa9_yJbvODfM3QJg0Z70jNmdX_JNscziQYY4G6tDjJo2OQBtIrsDKfbqKT54OCvTjcj7J3ysmC19dVd85v6apQCFLfPNb6L9IfqpBI6sM6bjOHbPjIOG1h1iTVY/s4080/25.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY8lXdf60zkaSixF-FSykXBTPy2lG2KSLRri0bt5J1QI_CrBI8a7a5XniiI3JA1tzlRRa9_yJbvODfM3QJg0Z70jNmdX_JNscziQYY4G6tDjJo2OQBtIrsDKfbqKT54OCvTjcj7J3ysmC19dVd85v6apQCFLfPNb6L9IfqpBI6sM6bjOHbPjIOG1h1iTVY/s320/25.jpg" width="241" /></a></div><br /> La recente smentita, altrettanto energica quanto opportuna, data dallo stesso Uficio Stampa del Capo del Governo alla intervista concessa da un membro del Comitato Permanente del grano, secondo cui sarebbe e prevedibile un raccolto di settanta milioni di quintali di frumento, diceva testualmente che di vittoria si può parlare quando la si stringe nel pugno. Veramente questo è lo stile fascista a cui Musolini ci ha abituato o meglio, va abituando gli italiani dandone personalmente, come sempre, il primo e più luminoso esempio. La vittoria della lira è stata proclamata d'improvviso, dal Duce, quasi di sorpresa, senza suon di fanfara, sbandieramenti e scampanii, quando nessuno, tranne i Suoi più diretti collaboratori, riteneva che potesse essre cosi grandiosa e imminente. La vittoria del grano è una meta forse più vicina di quanto generalmente si crede e più radiosa di quanto lo immagina la massa degli italiani. Ma non è ancora una realtà.<p></p><p>Un raccolto di 70 milioni di quintali, come quello preannunciato con giovanile esuberanza e intempestivo entusiasmo, sarebbe un magnifico successo e un sicuro prodromo di vittoria, per un'annata non del tutto favorevole alla coltivazione del grano. Si tenga presente (ciò che molti italiani dalla memoria labile dimenticano troppo facilmente o volentieri fingono di non ricordare) che nel 1917 e nel, 1920 siamo scesi a 38 milioni di quintali, che la produzione annua media non tocca i 50 milioni e il massimo prodotto ottenuto prima dell'inizio della battaglia del grano, in un'annata eccezionalmente favorevole, è stato di 65 milioni, mentre il fabbisogno nazionale non supera i 75.</p><p>Invece di importare venticinque milioni di quintali di grano dall'estero per un valore di 3000 milioni di lire basterebbe a noi acquistare cinque milioni di quintali per un complesso di 600 milioni di lire. Verrebbero cosi risparmiati circa due miliardi e mezzo di cui beneficerebbero non solo gli agricoltori ma si può ben dire</p><p>tutti gli italiani. Sarebbe questo un grande risultato di cui Mussolini Belluzzo potrebbero ben andar fieri non soltanto di fronte agli italiani ma anche al cospetto del mondo intero. L'ansiosa e legittima impazienza degli agricoltori di conoscere le prospettive del raccolto è il segno della loro appassionata speranza di offrire, coi frutti delle proprie fatiche, il meritato premio del Duce della battaglia del grano: la Vittoria. Se di vittoria non si deve oggi parlare si può tuttavia constatare che l’esercito degli agricoltori e dei contadini italiani marca compatto, guidato da condottieri infallibili e da uno Stato Maggiore di tecnici esperti, verso la vittoria, deeciso a ottenerla a qualunque costo, presto o tardi, ma piena e assoluta.</p><p>Crto un nuovo balzo in avanti si farà. Verrà sicuramente superata la media, sarà superata la media, sarà superata la produzione dell’anno scorso ed è a sperare che sarà pure superata la produzione massima sinora ottenuta. Si toccheranno i 70 milioni di quintali? Una risposta sarebbe prematura e, non solo per gli effetti di natura psicologica che può avere sulle masse ma anche per l’influenza che sicuramente eserciterebbe sul mercato granario, per lo meno inopportuna. L’ultima parola, ormai, è alle trebbiatrici: esse solo possono e debbono dirci tutta le verità. Il Duce ascolta, nelle notti insonni, il loro canto ed esse non mentiranno a Lui che ha dato tante e così eloquenti prove agli agricoltori italiani del Suo amore per la terra e del Suo affetto sincero e profondo per coloro che ha chiamato “ forze fondamentali, in guerra e in pace, delle fortune della Patria”, i Suoi fratelli nella grande fatica.</p><p>MARIO FERRAGUTI</p><p> La settimana agricola del Duce e dell’on. Belluzzo</p><p>Il capo del Governo ha avuto un lungo colloquio col Ministro dell’Economia Nazionale, on. Belluzzo, il quale gli ha riferito su varie questioni interessanti l’agricoltura in generale e in particolare sull’andamento dei raccolti. In proposito il Ministro ha successivamente comunicato alcune interessanti notizie: da esse si rileva che dappertutto i lavori agricoli hanno avuto ed hanno corso con piena alacrità, nell’atmosfera di operosa fiducia che il Regime ha saputo creare in ogni campo della produzione nazionale. Le autorevoli comunicazioni del Ministro dell’Economia Nazionale, aggiungono che “i rurali hanno seguito il comandamento del Duce, prodigando le cure consigliate dalla tecnica”.</p><p>Un altro colloquio il Capo del governo ha avuto con il Direttore dell’Istituto Centrale di Statistica, prof. Corrado Gitti, il quale lo ha informato del favore che l’Istituto stesso svolge e delle istruzioni impartite per un severo censimento del grano trebbiato. Ciò secondo la precisa volontà del Duce che, come già informammo, diede tassative istruzioni ai Prefetti per una scrupolosa osservanza alle disposizioni circa la denunzia della trebbiatura. Il colloquio in parola è una conferma chiara che la denunzia del grano trebbiato ha uno scopo esclusivamente statistico senza alcuna mira fiscale.</p><p>In forma solenne, in tutta Italia si sono insediati il 17 corrente i Consigli provinciali dell’Economia, nuova originale istituzione del Regime, che costituisce anche un importantissimo esperimento dell’ordinamento corporativo.</p><p>All’atto dell’insediamento è stato letto un messaggio del duce. E’ molto significativo, in esso, la parte in cui accenna ai compiti dei nuovi organi, di fronte ai problemi della agricoltura: “Nella raccolta e nella elaborazione degli elementi d’indagine – ha ammonito Mussolini – la terra e il sottoterra vanno con speciale attenzione esaminate affinchè per ogni qualità ed ubicazione di terreno siano indicate le culture più adatte ed i mezzi tecnici ed economici per incrementarle”.</p><p>Il Capo del Governo ebbe in omaggio, tempo addietro da un agricoltore molisano, il signor Francesco De’ Vaira, podestà di Montenero Bisaccia, un appezzamento di 30 ettari, del valore di circa 300 mila lire, per la creazione di una tenuta modello che servisse di esempio agli agricoltori del Mezzogiorno. Benchè si trattasse, secondo la volontà dell’offerente, di un dono personale al Duce, questi ha destinata la tenuta all’Opera Nazionale Combattenti la quale ha già redatto un piano di lavori di trasformazioni e di miglioramenti fondiari.</p><p>Il Ministro Belluzzo ha, con recente circolare, impartito precise istruzioni circa il funzionamento amministrativo delle Cattedre Ambulanti, specie per quello che riguarda i servizi inerenti all’insegnamento professionale dei contadini e alla “Battaglia del Grano” ed ha pertanto disposto periodiche e frequenti ispezioni alle Cattedre stesse.</p><div><br /></div>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-64964363651054483942023-09-18T15:21:00.002+02:002023-09-18T15:21:56.285+02:00La domenica dell'agricoltore<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjry0XykVSfHf3EfCtHhGxF17jNmORzwiQcP_DXCwm1a01jqvPfimho2wfq_kJuissOJvQnJ0QhWHB6BqSjxOPUEddRkDRaTmEa9rx5MuFZm5NY13EkdEmK86-97gM4vebj3qRG_n4p6j67_SjG6WYEWUXrOTWU_wUCXMY5uAQK585L72FLtNl-fzteJR5D/s3732/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3732" data-original-width="2630" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjry0XykVSfHf3EfCtHhGxF17jNmORzwiQcP_DXCwm1a01jqvPfimho2wfq_kJuissOJvQnJ0QhWHB6BqSjxOPUEddRkDRaTmEa9rx5MuFZm5NY13EkdEmK86-97gM4vebj3qRG_n4p6j67_SjG6WYEWUXrOTWU_wUCXMY5uAQK585L72FLtNl-fzteJR5D/s320/1.jpg" width="226" /></a></div><br /> Mi sono imbattuta casualmente in queste riviste, come al solito io rimango totalmente affascinata da queste, non potevo non farle mie . Purtroppo il tempo non risparmia nemmeno loro e proprio per non disperdere quanto riportato che è sempre un tesoro ricordare come eravamo e come erano gli eventi, ho deciso di trascrivere quanto riportato nelle pagine essendo ormai difficoltoso leggere i caratteri ormai usurati dal tempo. Pian piano cercherò di trascrivere questi fascicoli. Inizio dal primo che risale all'8 luglio 1928.<p></p><p>Pagina 2:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz0U3mMbk-0L9LZIvdoLw0yC5PdUQ_qMmJq9_9TdRFB6Upw6VEKKrPSkgJA-0xHg66PWzWfQLTsz_zdXhv_VBK1gksYb2tPy1oqwJooQeNcTq_1wMIvdFjI9oxV7fwL0BSmzHQQUDVvBy1814QhZpOtTHad7sueMX59N8LGB6YqFTzgNZeODtMn3-kUnrL/s3416/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3416" data-original-width="2604" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz0U3mMbk-0L9LZIvdoLw0yC5PdUQ_qMmJq9_9TdRFB6Upw6VEKKrPSkgJA-0xHg66PWzWfQLTsz_zdXhv_VBK1gksYb2tPy1oqwJooQeNcTq_1wMIvdFjI9oxV7fwL0BSmzHQQUDVvBy1814QhZpOtTHad7sueMX59N8LGB6YqFTzgNZeODtMn3-kUnrL/s320/2.jpg" width="244" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">In Italia</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il Duce si è recato in volo da Roma a Ravenna. Di qui, in automobile ha raggiunto Forli e, dopo una breve sosta in famiglia, Mussolini è tornato a Ravenna di dove è ripartito in volo per Gorizia dove è atterrato al campo di Merna.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il Primo Ministro ha visitato i locali e ha passato in rassegna le squadriglie, quindi si è recato sul monte Fortin, alla destra dell'Isonzo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Alla presenza del Prime Ministro si è svolta una interessante manovra sulla carta con immediate osservazioni critiche degli Istruttori del corso. A manovra ultimala, Mussolini ha rivolto agli ufficiali un discorso di compiacimento e di elogio.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Nel pomeriggio il Capo del Governo si è recale a compiere una visita di omaggio al Cimitero di Redipuglia, dove ha deposto un mazzo di fiori, apponendo quindi la firma sul registro. All’uscita dal Cimitero dell’11° bersaglieri. Sulla via del ritorno, a Gradisca, l’on. Mussolini ha visitato la caserma del 17° fanteria e ha passato in rivista le truppe del reggimento. Nel rivolgere la parola a queste truppe egli ha ripetuto il proprio compiacimento già espresso anche ai bersaglieri dell’11° per il bel comportamento dei giovani soldati e per la disciplina dei reparti. Quindi, l’on. Mussolini si è recato al Calvario del Podgora dove erano riuniti gli ufficiali del terzo anno della Scuola di guerra. Il Capo del Governo ha assistito all’impostazione della manovra finale coi quadri sul terreno. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Arnaldo Mussolini, direttore del Popolo d’Italia, fondatore del nostro giornale, ha ripreso il suo posto di lavoro a Milano, dopo la degenza all’ospedale di Cesena per curare la ferita riportata nello scontro automobilistico in Romagna. La notizia, appena sparsasi nella metropoli lombarda, ha provocato una grandiosa e commovente manifestazione di affetto ad Arnaldo Mussolini da parte del Fascismo e delle autorità milanesi. Impossibile citare qui sia pure i nomi delle principali personalità che si sono recate al Popolo d’Italia per rendere omaggio ad Arnaldo Mussolini. Con a capo il segretario federale Mario Giampaoli, diremo solo che era rappresentata tutta Milano. Giampaoli ha espresso al direttore del Popolo d’Italia tutto l’amore e tutta la gioia del Fascismo milanese per il suo ritorno al suo altissimo posto; Arnaldo Mussolini ha risposto con nobili parole salutate alla fine da una calorosissima e fervida manifestazione dei convenuti, tra i quali era la Redazione del Popolo d’Italia al completo guidata dal redattore capo comm. Sandro Giuliani.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il nucleo di quattro apparecchi “R.O.1” che al comando del maggiore Ritossi era partito in volo dall’Italia diretto in Somalia, è giunto oggi felicemente a Mogadiscio, sua definitiva destinazione, dopo aver compiuto ieri la tappa Nairobi-Giumbo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">La circolazione monetaria alla fine di maggio si ragguagliava a 17 miliardi e 443 milioni di lire, di cui 17 miliardi e 105 milioni di lire costituiti dai biglietti emessi dalla Banca d'Italia e 338 milioni di lire formati dai biglietti emessi dallo Stato. Tali cifre significano che la massa dei segni monetari ha assunto questa posizione: è diminuita di 4 miliardi e 557 milioni di lire in confronto al massimo raggiunto finora, il 31 dicembre 1920, nella cifra di 22 miliardi di lire; è diventata il minimo che siasi toccato dopo il massimo ora indicato: è diminuita di un miliardo e 578 milioni di lire in confronto alla stessa epoca dell'anno passato; è diminuita di un miliardo e 522 milioni di lire dall'inizio dell'esercizio in corso; è diminuita di 80 milioni di lire nell'ultimo mese.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il prof. ing. G. Arturo Crocco, ordina- rio di teoria e costruzione dei dirigibili alla R. Scuola d'ingegneria aeronautica di Roma, è stato iscritto nella R. Aeronautica col grado di tenente generale del Genio aeronautico, e con successivo decreto ministeriale del 27 giugno, è stato richiamato in servizio e incaricato delle funzioni di direttore generale delle costruzioni e degli approvvigionamenti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il card.Giovanni Tacci è morto a Roma. Era nato a Mogliano nel 1863. A 32 anni fu nominato vescovo di Città della Pieve, dove rimase fino al 1905, anno in cui fu inviato da Papa Pio X a Costantinopoli in qualità di delegato apostolico. Dopo due anni di permanenza in Turchia, fu designato alla nunziatura apostolica del Belgio. Quando scoppiò la guerra e il Belgio fu invaso, mons. Tacci mostrò, nella difficile circostanza, energia di carattere e forza d’animo. Nel 1916, resosi vacante l’ufficio di maggiordomo, il Papa Benedetto XV chiamò a Roma mons. Tacci e gli affidò la importantissima carica che tenne fin quando, nel giugno 1921, fu nominato cardinale.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Nel mondo</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">S.E. Balbo e dodici velivoli sono partiti dall’Aerodromo di Centocelle per Londra per portare il saluto dell’aeronautica italiana a quella inglese e per assistere alle grandi manifestazioni aeree che annualmente si svolgono nel vasto aerodromo londinese di Hendon. Gli apparecchi erano al comando del gen. Vincenzo Lombard.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ecco i nomi degli ufficiali partecipanti al “raid”: colonnelli Domenico Bolognesi, Ernesto Coop, Ercole Ercole. Tenenti colonnelli: Gennaro Tedeschini- Lalli, Mario Aimone- Cat, Pietro Pinna, Rino Corso- Fouhier, Ferruccio Ranza. Maggiori: Roberto Lordi, Egisto Perini, Paride Sacchi, Sabato Martelli-Castaldi, Amedeo Mecozzi. Capitani: Osvaldo Baldi, Vincenzo Brak Papa, Federico Guazzetti, Ettore Orlando, Giuseppe Gaeta, Viero Menghi, Emilio Liberati, Giordano Bruno Granzarolo, Ezio Guerra, Tenenti: Mario Porru – Locci, Fausto Cecconi. Dei 12 apparecchi, 6 sono “A. 120” e 6 “R.22”.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Dopo una navigazione resa difficile dalle avversità atmosferiche i velivoli italiani sono giunti a Londra. Due apparecchi, che per leggere avarie avevano dovuto atterrare lungo il tragitto, sono giunti il giorno seguente all’aerodromo di Horn Church.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il brillantissimo volo è stato altamente elogiato dalla stampa inglese.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Sulla caduta del dirigibile “Italia” il gen. Nobile ha dato i seguenti particolari: “la navicella del motore poppiero, dove trovavasi il motorista-capo Vincenzo Pomella, urtò per prima sui ghiacci. Nell’urto il motorista perì per commozione generale e il suo corpo rimase a breve distanza dal luogo dove andò in frantumi la cambina di comando. Ebbe in seguito onorata sepoltura.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il dirigibile, dopo il distacco della navicella, andò alla deriva in direzione 110°. Poco dopo venne notato non lontano, a una distanza di circa 10 chilometri, una colonna non grande di fumo, forse dovuta all’incendio di un serbatoio di olio o di benzina caduto dall’aeronave”.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Un antifascista omicida è stato condannato a otto anni di carcere a Parigi. Si tratta di certo Pietro Musini, che il 25 novembre scorso uccideva a coltellate tal Bartolazzi, italiano.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il Musini fu arrestato solo il 14 febbraio scorso e dichiarò di avere ucciso il Bartolazzi perché provocato. Ma l’atto d’accusa fa notare che il Bertolazzi usciva tranquillamente dal suo domicilio e venne affrontato fulmineamente dal Musini; e per altre contraddizioni ha ammesso la premeditazione nel delitto.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ventidue morti e quarantasette feriti si deplorano in Inghilterra a causa di una terribile sciagura ferroviaria. Il treno di piacere che nella mattinata aveva condotto da Newcastle e Scarborough, città balneare, varie centinaiadi gitanti, in gran parte donne e bambini, era ripartito per Newcastle alle 20,55. Il convoglio si componeva di dieci carrozze stracariche di passeggeri, molti dei quali non avendo trovato posto a sedere, erano in piedi nei corridoi. Quando il treno arrivò alla stazione di Darlington un treno merci stava uscendo da un binario morto e si avviava su quello di corsa per partire quindi in direzione di York. Lo scontro è stato di una violenza spaventosa. Il merci procedeva lentamente, ma lo speciale correva a 80 chilometri all’ora; la sua locomotiva ha avuto tutta la parte anteriore fracassata e si è rovesciato su un fianco. Quello del merci non ha riportato invece che lievi danni</div><div style="text-align: left;"><br /></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><p style="text-align: left;"><br /></p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-26832946198009483202023-05-11T13:16:00.004+02:002023-05-11T13:16:43.698+02:00Scuola di cucina: gelatina di carne<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl9oJoD8vZsXKGUio_zp5pHN8jKHRT4YTpihTWxKXom6N-07Yim86bTGzct8NsHk3igTm9zv8MgX5IxB5T5Y2VbYl5CMuEft7Bm8M_Q7PRJZ55e0fbVLlOhGHjxoH3eSElROzyLmOigET1JsS8dEExxQ1VG-hWLB7JBOM0O1O05c1KAIVkFMXvOaV5Rw/s1076/x.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="708" data-original-width="1076" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl9oJoD8vZsXKGUio_zp5pHN8jKHRT4YTpihTWxKXom6N-07Yim86bTGzct8NsHk3igTm9zv8MgX5IxB5T5Y2VbYl5CMuEft7Bm8M_Q7PRJZ55e0fbVLlOhGHjxoH3eSElROzyLmOigET1JsS8dEExxQ1VG-hWLB7JBOM0O1O05c1KAIVkFMXvOaV5Rw/s320/x.jpg" width="320" /></a></div><br /> COME PREPARARE LE GELATINE DI CARNE<p></p><p>Benché la gelatina di carne fatta in casa sia molto nutriente, per la lunga preparazione che richiede appartiene a un genere di cucina sorpassato. Tuttavia, per le cuoche che hanno buona volontà e so- prattutto tempo a disposizione, diamo la ricetta della gelatina tradizionale.</p><p style="text-align: center;"><b><i><u>GELATINA DI CARNE</u></i></b></p><p>Dosi per 1 litro circa di gelatina: 500 grammi di girello di manzo, 500 grammi di girello o di « pesce » di vitello, 1 zampetta di vitello, 2 zampe di pollo, 1 chiara d'uovo, mezzo bicchierino di Marsala o di Madera o di vino bianco, 1 cipolla, 1 carota, 1 gambo di sedano, 1 foglia di alloro, 1 chiodo di garofano, mezzo cucchiaino d'estratto di carne, sale, pepe in grani. </p><p>In una pentola con 3 litri d'acqua mettete la carne di manzo, quella di vitello, la zampetta, le zampe di pollo (bruciacchiate e spellate), tutti gli aromi, due o tre grani di pepe e una presa di sale. Fate scaldare e, prima che avvenga l'ebollizione, schiumate il brodo; quindi proseguite la cottura molto lentamente per circa sette ore. Trascorso questo tempo provate la consistenza della gelatina: versatene una piccola quantità in una tazzina che metterete in frigorifero. Se il composto sarà ancora troppo molle, fate proseguire l'ebollizione o aggiungete un foglio di colla di pesce. Filtrate il brodo attraverso un tovagliolo bagnato, lasciatelo raffreddare, sgrassatelo, mettetelo di nuovo sul fuoco, unitevi la chiara d'uovo leggermente sbattuta e, mescolando, fate bollire per qualche minuto, quindi passate il composto di nuovo attraverso un tovagliolo bagnato e aggiungete il marsala o il vino. Travasate il brodo nello stampo, che metterete a raffreddare in ghiaccio o in frigorifero finché la gelatina si sarà condensata</p><p>I SURROGATI</p><p>Oggi quest'elaborata ricetta viene facilmente sostituita dagli ottimi surrogati che si trovano in commercio. I più comuni sono: in polvere, solidi e a tavoletta. Il surrogato in polvere va sciolto in acqua bollente (non salata) nella quantità stabilita dalle istruzioni accluse. Dopo aver sciolto la polvere, si passa il composto attraverso un tovagliolino bagnato e si raccoglie in uno o più stampi, che si mettono in ghiaccio finché la gelatina si sarà completamente formata. Il surrogato solido consiste in fogli trasparenti di colla di pesce. Essi vanno messi dieci minuti nell'acqua fredda quindi, ben strizzati, si uniscono a un brodo vegetale bollente ottenuto facendo bollire per venti minuti nell'acqua salata gli aromi che generalmente si adoperano per fare il brodo: cipolla, carota, sedano, 1 foglia di alloro, 1 chiodo di garofano e 1 cucchiaino (per ogni litro d'acqua) di estratto vegetale o di carne. Appena la colla di pesce si è sciolta, si aggiunge una chiara d'uovo leggermente sbattuta (per chiarificare il brodo), si fa bollire il composto per cinque minuti, poi si passa il tutto attraverso un tovagliolino bagnato, messo sopra un colabrodo. Si finisce di condire con 2 cucchiai di marsala o di Madera o di vino bianco e si versa il composto in uno stampo . Si mettono in ghiaccio finchè la gelatina si sarà completamente formata. </p><p>COME SI SERVE LA GELATINA</p><p>La gelatina può essere servita come complemento di antipasti freddi e di tartine, come guarnizione (specie se è tritata o preparata in piccoli stampi) oppure come copertura ai piatti di carne, pesce, uova, verdure, sui quali si versa fredda, ma an- cora liquida, mettendo poi il tutto in ghiaccio a condensare. Inoltre la gelatina è l'ingrediente principale degli ossia degli sformati di carne, pesce, uova, << aspic >, verdura, ecc. ricoperti o inframmezzati da strati di gelatina. In questo caso la prepa- razione deve avvenire per gradi: nello stampo si mette circa la quinta parte della gelatina (liquida) e si fa condensare; sulla sua superficie si dispongono una parte degli ingredienti già cotti, questi si ricoprono con un poco di gelatina (sempre liquida) che si mette a condensare; su questa si dispongono ancora degli altri ingredienti</p><p><br /></p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-64924018914853807072023-05-06T01:37:00.001+02:002023-05-06T01:37:00.149+02:00 Schwarzwälder Kirschtorte - Torta Foresta nera<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9kuLQmO8PtgzLquoymKOkQj15SnX9a4ljr1QNtFBcQ6f1HKuiOBmikWkmyfy0rHJoBvu5o5bz9PqZ95mCzNOi2RSmp8Trfi807tZWCoowaMA7BQpU9RELL13aW9xjmSNCrAeiJfIFUQ4y79EpbAds19CcDB2LQKF2k3kxQPXCLbqyoKbZDW-I8CxCaA/s1600/Immagine%20WhatsApp%202023-05-04%20ore%2018.20.37.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1204" data-original-width="1600" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9kuLQmO8PtgzLquoymKOkQj15SnX9a4ljr1QNtFBcQ6f1HKuiOBmikWkmyfy0rHJoBvu5o5bz9PqZ95mCzNOi2RSmp8Trfi807tZWCoowaMA7BQpU9RELL13aW9xjmSNCrAeiJfIFUQ4y79EpbAds19CcDB2LQKF2k3kxQPXCLbqyoKbZDW-I8CxCaA/s320/Immagine%20WhatsApp%202023-05-04%20ore%2018.20.37.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Questa è la torta che ho fatto per il compleanno di mia figlia. A me piace molto, a lei pure. La ricetta l'ho presa su un forum di Facebook di ricette della Val di Pusteria. Una buona ricetta.</div><br /><div style="text-align: center;"><b><i><u> Schwarzwälder Kirschtorte</u></i></b></div><p></p><p style="text-align: center;">PAN DI SPAGNA AL CACAO</p><div style="text-align: center;"><i>200g di uova intere</i></div><div style="text-align: center;"><i>40g di tuorli</i></div><div style="text-align: center;"><i>130g di zucchero</i></div><div style="text-align: center;"><i>120g di farina “00”</i></div><div style="text-align: center;"><i>25g di cacao amaro in polvere</i></div><p style="text-align: center;"><i>Uno stampo ad anello in acciaio o uno stampo a cerniera di diametro 24/26 cm</i></p><p>Con gli ingredienti preparo il pan di Spagna. Metto insieme uova intere e zucchero, monto con le fruste elettriche poi aggiungo i tuorli uno alla volta ed infine in tre volte aggiungo la farina e il cacao setacciati prima assieme, li amalgamo delicatamente con una spatola. Verso in un anello di acciaio o stampo.Inforno a 190 gradi per 20 minuti con sportello del forno appena aperto (metto una pallina di stagnola).</p><p style="text-align: center;"><i>PER LA FARCITURA</i></p><div style="text-align: center;"><i>700g di panna fresca</i></div><div style="text-align: center;"><i>35g di zucchero</i></div><div style="text-align: center;"><i>30g di liquore Kirsch</i></div><div style="text-align: center;"><i>10g di gelatina in fogli</i></div><div style="text-align: center;"><i>50g di acqua</i></div><p>Metto la gelatina assieme all’acqua in una ciotolina e scaldo in microonde per 20 secondi. Mescolo con una spatola e rimetto in microonde per altri 20 secondi. È pronta. Monto la panna alla massima velocità con lo zucchero e il Kirsch. Ottengo la crema al Kirsch.Metto un cucchiaio di crema al Kirsch nella gelatina per omogeneizzare la densità poi lo aggiungo alla panna montata e mescolo delicatamente con la spatola.</p><div style="text-align: center;"><i>BAGNA</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: center;"><i>30g di zucchero</i></div><div style="text-align: center;"><i>60g di acqua</i></div><div style="text-align: center;"><i>30g di Kirsch</i></div><div style="text-align: center;"><i>Amarene</i></div><div style="text-align: center;"><i>scaglie di cioccolato fondente.</i></div><p>In un pentolino sciolgo acqua e zucchero sul fuoco quando bolle lascio per 1 minuto e spengo. Appena si è raffreddato aggiungo il Kirsch. Taglio in 3 dischi il pan di Spagna. Inzuppo di bagna il disco di fondo della torta, messo in una alzatina, spalmo la crema, spargo le amarene sciroppate e sgocciolate, nuovo disco inzuppato di bagna, altro strato di crema e amarene. Inzuppo l’ultimo disco sopra e sotto e lo appoggio alla crema. Con una spatola ricopro tutta la torta di crema al Kirsch restante poi la decoro di scaglie di cioccolato fondente, ciuffi di crema o panna e amarene.</p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-53399391471582562592023-05-05T01:15:00.001+02:002023-05-05T01:15:00.138+02:00Torta di compleanno <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVHrgHA6ddMep2Ym5dt_-eEgYQET6gi_XkTkcAS5z6zV5GqCSugqO0F6N5q8wg4Isij_gcO2TMKtqovHtrWRScJhfT_jy9tmAbwq-e2UTfpetAictTURej0DIRtKgcA-NnCRbmPjs_w7aNbXgj4EHBtP46_oErol24RHlS2uYhqSdOlPUpA1ROw55OWw/s2040/torta%20edda.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2040" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVHrgHA6ddMep2Ym5dt_-eEgYQET6gi_XkTkcAS5z6zV5GqCSugqO0F6N5q8wg4Isij_gcO2TMKtqovHtrWRScJhfT_jy9tmAbwq-e2UTfpetAictTURej0DIRtKgcA-NnCRbmPjs_w7aNbXgj4EHBtP46_oErol24RHlS2uYhqSdOlPUpA1ROw55OWw/s320/torta%20edda.jpg" width="241" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div style="text-align: left;">Questa ricetta l'ho presa dalla mia santola, è una vecchia ricetta con le quali un tempo facevano le torte di compleanno, ho voluto rifarla e l'ho già fatta ben 3 volte dal gran che risulta buono e leggera questa torta. E' sempre stata molto gradita, anche se l'ultima volta che l'ho fatta, ho preso il pan di spagna un po' alticello, ma comunque risultato soffice. Riporto esattamente come scritto .</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b><i><u>Torta per compleanni</u></i></b></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;"><i>crema mezzo litro</i></div><div style="text-align: center;"><i><br /></i></div><div style="text-align: left;">Fare il pan di spagna poi tagliarlo in due parti, una parte riempirla con la crema, l'altra con il zabaglione e cioccolato a pezzetti, prima di metterla sopra con un cucchiaio bagnare la giambella con caffè e un po' di liquore per dolci. <br />Per fare lo zabaglione in un tegamino mettere un cucchiaio scarso di farina e uno di zucchero, 3 rossi d'uovo e un bel po' di marsala. stemperare molto bene e mettere sul fuoco a bagno maria rimescolando bene fin che non viene una crema. Poi fare la glassa una chiara d'uovo e un bel po' di zucchero di vaniglia rimescolando in una scodella fino a otterere una cremina. Tritare dei amaretti e metterli attorno alla torta.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgajE-TQpZhRAcqC4Bi3V63VrhpcrReKUIreh_CKAOFlH0axOQcC7v90cb6n6zlFQcFWoyZv0UQ5n-twIDDJFbaCnrEx7frEjqc-rbD-O77KIWlki-HWUov-RmVDoGKtXXcUC3ibOuo9dvgmZLcjW-x4T11EC0zxWHCDmry_G5pc4bc7iA9OmXBaBPs3Q/s976/Immagine%20WhatsApp%202023-05-04%20ore%2018.19.59.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="719" data-original-width="976" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgajE-TQpZhRAcqC4Bi3V63VrhpcrReKUIreh_CKAOFlH0axOQcC7v90cb6n6zlFQcFWoyZv0UQ5n-twIDDJFbaCnrEx7frEjqc-rbD-O77KIWlki-HWUov-RmVDoGKtXXcUC3ibOuo9dvgmZLcjW-x4T11EC0zxWHCDmry_G5pc4bc7iA9OmXBaBPs3Q/s320/Immagine%20WhatsApp%202023-05-04%20ore%2018.19.59.jpg" width="320" /></a></div><br /></div><br /> <p></p>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9166152522120352190.post-89461778521496485552023-05-04T18:06:00.003+02:002023-05-04T18:06:50.874+02:00Magnesia San Luca<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdzkhjvhrTQRDbLcTkoSZKeNCnSbrT6ZR7K2x4iTEjDvLssHObJgxIq9Dvn3uFSa78DKijTnhkF04FmcGI8xlu7zhVuAqUNqcU_F3-ibkZO1DyD-UXpyZoptMEo3H-kqooR9uyO908Rwyk7dfDr36b66jckD8Oxh2aftYXVRgY-jPjE3c19wCRN8VNFA/s856/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="856" data-original-width="647" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdzkhjvhrTQRDbLcTkoSZKeNCnSbrT6ZR7K2x4iTEjDvLssHObJgxIq9Dvn3uFSa78DKijTnhkF04FmcGI8xlu7zhVuAqUNqcU_F3-ibkZO1DyD-UXpyZoptMEo3H-kqooR9uyO908Rwyk7dfDr36b66jckD8Oxh2aftYXVRgY-jPjE3c19wCRN8VNFA/s320/2.jpg" width="242" /></a></div><br /> Rovistando tra i ninnoli che ho conservato dei miei suoceri, ho trovato questa bellissima scatolina, che denuncia tutti i suoi anni. Io sono rimasta molto sorpresa, perchè sinceramente non avevo mai sentito parlare della magnesia San Luca, nonostante io sia nata ai piedi della Basilica che veglia su Bologna. Nemmeno farlo apposta, nello stesso momento mi giunge la telefonata della mia santola, a cui domando se era a conoscenza di questa, lei mi conferma di si, che era una scatolina molto carina di magnesia, che si teneva in tasca per l'occorrenza, nel caso anche di cattiva digestione o si assumeva la sera per facilitare le funzioni del corpo. Io adoro le scatole di latta, quelle antiche poi...figuriamoci! E' stato davvero un grande regalo inaspettato questo per me, che ovviamente ho già riposto con la massima della cura.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggWedN7zx6Px2HXJOhDymqklG83VBsSv1IORLlMPG39blLFw_Nu3ucOMy6vxDZV5ofnzKRREAJzWBcPbIQAnieDAsLCuq_i9ibXnpN23k0JWtZB_Y9i9WTQAOhdTEUkhoXx9Bxa6uHIvjrI752Jyjz-xmHwnHtuqW8RQBAbccNxu4QeT42fCne9QU4tQ/s1094/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1094" data-original-width="801" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggWedN7zx6Px2HXJOhDymqklG83VBsSv1IORLlMPG39blLFw_Nu3ucOMy6vxDZV5ofnzKRREAJzWBcPbIQAnieDAsLCuq_i9ibXnpN23k0JWtZB_Y9i9WTQAOhdTEUkhoXx9Bxa6uHIvjrI752Jyjz-xmHwnHtuqW8RQBAbccNxu4QeT42fCne9QU4tQ/s320/1.jpg" width="234" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facendo ricerche ho trovato la ditta fu registrata presso la Camera di Commercio di Bologna il giorno 11.05.1927. Non mi risulta essere ancora in essere.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><p></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"></div>T..http://www.blogger.com/profile/03501786524372253296noreply@blogger.com0