martedì 16 agosto 2016

H: Hotel (Brun e Baglioni)



Hotel (Brun e Baglioni)

Camere con acqua corrente per ospitare scrittori e reali.
La presenza di studenti stranieri, di viaggiatori e la consuetudine di consumare i pasti fuori casa per risparmiare sulla legna giustificano le 150 osterie attive a Bologna all'inizio del Trecento. All'alba dell'Ottocento, le osterie in città erano 40. In questo secolo  si affermarono anche gli alberghi, anzi gli hotel, che sostituirono molte locande e affollarono il centro storico: l'Hotel San Marco in via Ugo Bassi, dove alloggiò Giacomo Casanova, l'Hotel Pellegrino, sempre in via Ugo Bassi, al civico 7, dove alloggiarono Lord Byron e Charles Dickens, l'Hotel Roma in via D'Azeglio (tuttora in attività), l'Hotel Tre Vecchi che aprì dopo la realizzazione in via Indipendenza di fronte all'Arena del Sole (ancor oggi esistente), l'Hotel Corona d'Oro in via Oberdan 12, nell'antica casa Azzoguidi con portico ligneo: vittima di una bomba, fu ristrutturato e riaprì nel 1969.
Prima del secondo conflitto mondiale a Bologna erano in attività 38 alberghi, ma soltanto due erano di prima categoria: il Gran Hotel Brun e l'Hotel Majestic Baglioni.
La prima denominazione dell'Hotel Brun fu "Pensione Svizzera" in omaggio al suo proprietario, lo svizzero Brun, che la avviò nel 1828. Alcuni anni dopo il soggiorno di Garibaldi per una notte nella "Pensione Svizzera" (10 novembre 1848), Brun cedette l'albergo alla famiglia Frankkk, albergatori che a Bologna gestivano il buffet della stazione e produttori di vino. I Frank trasformarono in un prestigioso hotel il cinquecentesco palazzo Ghisilieri di via Ugo Bassi.
Il nuovo Hotel Brun riaprì con 140 stanze e nel corso degli anni si arricchì di servizi: acqua corrente, caloriferi, ascensore, bagni privati, illuminazione elettrica e parcheggio auto nel cortile. Dopo il restauro effettuato da Alfonso Rubbiani nel 1911, l'Hotel Brun apparve ancor più raffinato e lussuoso. La gloriosa storia dell'Hotel Brun finì il 24 luglio 1943, quando l'immobile fu gravemente danneggiato dalle bombe. Per decenni l'Hotel Brun fu l'albergo più prestigioso di Bologna: ospitò sovrani, attori, cantanti, politici italiani e stranieri.
A metà dell'Ottocento, nel cinquecentesco palazzo della Dogana in via Ugo Bassi (ora sede Unicredit) aprì l'Albergo d'Italia che a fine secolo fu acquistato da Guido Baglioni, imprenditore torinese. Nel 1911 Baglioni acquistò l'immobile settecentesco voluto da Papa Lambertini per collocarvi il seminario e lì realizzò l'Hotel Baglioni che iniziò ad operare dal 15 febbraio 1912. L'Hotel Baglioni divenne in breve tempo l'albergo più lussuoso e più raffinato anche per la qualità del ristorante. Inoltre, all'interno dell'Hotel, vi sono stanze affrescate dal Carracci. Ma l'avventura di Guido Baglioni durò meno di due decenni: alla fine degli anni '20 l'albergo divenne parte del gruppo Majestic che ne mantenne la proprietà fino al 1990 allorchè un altro gruppo internazionale lo acquisì. Nel dopoguerra al Baglioni hanno soggiornato attori, scrittori, scienziati, politici, sportivi: l'Albo d'Onore dell'Hotel ripropone moltissimi grandi personaggi del Novecento.

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